Recensioni per
Dying sun
di Miss Y

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 77
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/04/14, ore 09:08
Cap. 25:

ciaooooooo :) scrivo una rapidissima recensione dove molto probabilmente tralascerö un sacco di cose importanti, ma purtroppo sono in aeroporto e tra poco chiameranno il mio volo per la Danimarca  ( senza internet per una settimana cosa posso resistere?! Almeno servirà a disintossicarmi un pochino. Probabilmente commenterö il prossimo capitolo in ritardo). Comunque queste sono cose che non interessano proprio a nessuno. Passiamo alle cose serie:
-IO DEVO SAPERE chi diamine è questo emulatore....mi sento di escludere finalmente Helena, che finalmente si è svegliata realizzando che magari il caro hannibal oltre a un gran bel figliolo ha anche piccole ( e normalissime) tendenze omicide. Un pochino posso capirla...insomma giocare alla famigliola del mulino bianco con un uomo simile...è normale distrarsi e tralasciare qualche dettaglio. Il rapporto tra i protagonisti assume delle sfumature quasi dolci, ma del tutto comprensibili e per niente fuori contesto.
Che altro posso dire...magari Hannibal non è l'emulatore, ma comunque non me la racconta giusta. Un personaggio del genere dovrà comunque fare un qualcosa di imprevedibile ( o forse ha finalmente messo la testa a posto) giusto? 
Ma se l'emulatore fosse Carter? O se lo fossero tutti? O molto probabilmente l'emulatore sono io. Carino vedere come  ad Hannibal importi che Helena capisca che con l'omicidio della sua amica non ha nulla a che fare.
Bene devo proprio andare..scusa per la cortezza e le frasi inconcludenti.
A presto !
 

Recensore Junior
17/04/14, ore 11:42
Cap. 25:

Buongiorno!

Sai bene che ho letto questo capitolo ieri notte, ma che per non perdermi niente del capitolo, ho deciso di aspettare l’aggiunta di quell’ultimo pezzettino per lasciare una recensione.

Non lascerò le solite premesse, perciò sai che andrò come al solito; dall’inizio alla fine ( e cos’ facendo ho comunque fatto una premessa, che palle!)

Il capitolo si apre come un continuo di quello precedente, ovvero immediatamente dopo l’ambigua chiamata di Carlisle ad Helena, che tenta di non farsi sgamare da Hannibal che legge la Gazzetta dello Sport per sapere la pagella della Juve, visto che ieri non ha potuto vedere la partita che Sky non prendeva bene.
Aspetta...non leggeva la Gazzetta?

In ogni caso, Helly comincia a pensare, insospettita dalla chiamata di Carlisle, che il caro Hanni in Pigiama potrebbe non essere il caro dolce figo puccioso coccoloso che le offre la colazione e la porta a letto, no, ma comincia a ricordarsi che, quando gli girano, non è difficile che si trasformi in una specie di demone infernale che si mangia le persone.

Complimenti, Helly... e poi dicono che “io” mi dimentico le cose.

In ogni caso, attraverso un ragionamento logico abbastanza convincente, Helena si convince ad andare all’appuntamento, e lascia la camera da letto dove si era barricata per ritornare in cucina da Hanni che, a quanto pare, non legge la Gazzetta, ma il San Antonio Express, incazzandosi perché all’emulatore hanno dato un nome uguale al suo violando il copyright.

E anche Helena si incazza, pensando a quanto possano girare ad Hanni che si sta vedendo portar via tutti i suoi sudati meriti.
(Ecco, vedi, io e Helly abbiamo qualcosa in comune: non sopportiamo i plagi).

E lei, invece che proporre allo Squartatore DOC (denominazione di origine controllata) con tanto di bollino di fare causa all’emulatore per i diritti, gli propone di lasciarglielo uccidere, quando l’avrà catturato.

Helly, immaginati se lavorassi nell’industria della moda o musicale; faresti una strage immane.

In ogni caso, non si mettono proprio d’accordo, perché Helena spiazza Hanni ponendogli la domanda del secolo:

“Pensa mai di uccidermi?”

Scommetto che la faccia di Hanni doveva essere tutto un programma in quel momento.

Qualcosa del tipo “Ma chi, io? Ma quando mai... Non è che perché ci ho già provato una volta e quando ti ho sventrata nelle tue budella ho trovato la scritta ‘Ritenta, sarai più fortunato’ ci voglia riprovare, noooo... ma per chi mi hai preso, Helly?... Per lo Squartatore di Chesapeake e cannibale ben avviato?... Ma quelle sono solo parole, mia cara... dai, ora vieni e riscaldati vicino al girarrosto- cioè, volevo dire al camino”.

E comunque, lui sputtana che l’idea di ucciderla lo affascina molto, e ora, mi prendo due righe per commentare questa parte:

Hanni, ma che cazzo vuoi che succeda, quando l’ammazzi?
Pensi per caso che esplodano i fuochi d’artificio e arrivi una gnocca a consegnarti il premio per il centesimo omicidio?
O magari speri di trovare le caramelle una volta che la apri tipo pignatta? (oddio, che schifo)
Ti dico io cosa succede se ammazzi Helena, e tieniti forte perché la cosa potrebbe scioccarti:

Se tu ammazzi Helena lei... (rullo di tamburi) muore.

Sì, lo so che la cosa ti ha scioccato, ma ci sono bone probabilità che una persona non riesca a sopravvivere col torace aperto, se non è in una sala operatoria.

Ok, ora che abbiamo chiarito anche questo punto, possiamo andare avanti.

Comunque, bisogna dare un punto ad Helena che si fa furba ed è piuttosto brava a distrarlo.
(Maglioncino vinaccia, Cla? Tu vuoi uccidermi, ammettilo)

E finalmente Helly si convince che non è Hanni l’emulatore, visto che ha un’alibi e che gli girano per la storia dello Squartatore del Texas.

E poi qualcuno mi spiega perché se qualcun altro, qualsiasi altro, da uno del censimento a un piccione che gli caga la spalla appena scende dalla macchina, fa incazzare Hanni, lui lo mangia, ma se invece lo fa Helena va tutto bene e limonano in cucina?
Voglio una spiegazione logica, chiara e coincisa.

Comunque, continuando, Helly Superdonna va all’appuntamento con Carlisle con un largo anticipo (io che mi preparo per andare da qualsiasi parte, a qualsiasi ora, in qualsiasi circostanza) e va coi tacchi (i polpacci di questa donna avranno l’ernia del disco, sicuro).
Passeggia allegramente per il marciapiede, venendo allegramente scambiata per una prostituta quand’ecco che.. t’oh, un omicidio!
E già, non c’è più religione.

Qualcuno ha ammazzato un tizio a caso proprio in uno dei possibili luoghi in cui Helena avrebbe dovuto incontrare Carlisle e scatta l’inseguimento (come cazzo fa Helena a correre coi tacchi), a discapito del ragazzo che muore di setticemia abbandonato da Helena (ma che alla fine non avrebbe potuto fare nulla per lui, ma pazienza, ignoriamo pure che l’ultimo desiderio di quel ragazzo era morire guardando una bella gnocca..)

In ogni caso, l’emulatore riesce a fuggire e Helena si ritrova con un cadavere e un’incazzo che nemmeno Emilio Fede quando non gli partivano i servizi al Tg 4.

Bon, in ogni caso, alla fine di tutto, Hanni va a raccogliere Helena in Coperta (non è in nave, ma ha una coperta... che battuta spiritosa) e la riconduce a casa da bravo boyfriend premuroso (seeeee, ahahahahah!!!)

E qui abbiamo un altro assaggino di come possa essere stronzo Hanni Stronzo-quanto-Figo Lecter.

Perché il nostro eroe non solo vuole sapere la portata dalle sue tenere carezze coi coltelli, ma non si scusa nemmeno per averglieli procurati, ne tantomeno chiede il costo dell’ospedale e della riabilitazione.

Helly, però anche tu, e potevi anche mollargliela una cinquina!
Così, a freddo, per risarcimento morale.

Ok, va bene che anche quello che hai scelto di fare tu è stato di certo più... soddisfacente di uno schiaffo contro degli zigomi di ghisa, ma almeno gli avresti fatto capire che certe cose non si fanno, tipo tentare di squartare la tipa che ti porti a letto.

E il capitolo si concluse con quanto più di romantico ci si possa aspettare dalle nostre care bestioline ( ;-) )

Un abbraccio atto solamente a scaldare dopo un incubo e una conversazione piuttosto freddina e impiantata sullo psichiatrico sulla fiducia.

Loro sì che si sanno divertire.

Comunque, ora resta il grosso quesito: chi era il tizio con cui Helena ha voluto gareggiare per la medaglia olimpica ai cento metri coi tacchi?
Perché ha ucciso quel tipo, e dove minchia è Carlisle, di cui ora sospetto apertamente?

Spero che queste domande trovino risposta in fretta con un nuovo capitolo.
E, nel caso tu te lo stia chiedendo, questa è una minaccia :-)

Ciao ciao!

Giò

Nuovo recensore
13/04/14, ore 18:23
Cap. 12:

ECCOMIIIIII dopo lustri di "vacanza" son tornata, mia fanciulla dalle dita di fata! (?)

E' bello tornare a leggere la tua scrittura fluida e piena di parole forbite, la capacità di ripetere mille volte la stessa parola nella stessa frase utilizzando sinonimi che non rendono la ripetizione, dando talvolta anche una certa musicalità....
La figura di Carter è quasi portata alla tenerezza, come quella di un timido che scopre la particolare bellezza della Fèmme Fatàle, e grazie al cielo che c'era lui in servizio altrimenti ciao Dakota!
Hannibal per Helena sembra stia diventando...una droga?
Sa bene che non riesce a sfuggirgli. Eppure come ogni essere umano, tende a negare- per-non-annegare nel ribrezzo che cercava di togliersi di dosso dopo “la serata in macchina”. E Lecter, da bravo seducente supercattivo cervellotico che deve far impazzire le vittime e portarle dalla sua parte, glielo fa notare con una disinvoltura che io al posto di Helena avrei tentato di spaccargli la faccia (purtroppo la parola “tentato” non è messa a caso!). L'utilizzo del contatto emotivo per avvicinarsi a lei è stata la “genialata” migliore che abbia mai sentito!!! (scusa il mio gergo eheheh)
…...
probabilmente avrei altro da dire, ma al momento non riesco a scrivere oltre.
Al prossimo!!
R.v.E

Recensore Junior
12/04/14, ore 08:47
Cap. 24:

Dunque, mi rimangio quello che avevo constatato nella mia precedente recensione. Helena non è fuori da ogni sospetto. A prescindere che abbia commesso l'omicidio di quell'altra poverina che a lungo ho criticato ( riposa in pace)...e per la quale lo stesso non provo simpatia ( sto diventando insensibile), deve essere terribile sapere di avere qualcosa che non va a livello mentale. Quando Hannibal tira fuori quella siringa devo ammettere di essere saltata dalla sedia...sarà che le siringhe per me sono sinonimo di dolore (tanto....tanto dolore...brr). Ho apprezzato il fatto che Hannibal non l'abbia costretta, ma devo ammettere che avrei prefeirto il contrario. Ero troppo curiosa. Mi avevi detto di dirti i miei sospetti (messaggio che ho visto soltanto ora), ma devo ammettere che tutte le mie certezze sono praticamente crollate. Poi...Helena ha gli incubi e il caro psichiatra la consola (beata lei! ). Assolutamente bel finale...Carter che ha informazioni su Hannibal. Sarà una trappola oppure sarà vero? O tutte e due? Io devo sapere!
Quando questa storia finirà penso che mi sentierö vuota dentro. Ormai sei il mio appuntamento settimanale!
 

Recensore Junior
11/04/14, ore 21:19
Cap. 24:

Era da tantissimo che non mi appassionavo così tanto ad una long (storia precedente compresa) Sono davvero contenta di trovare storie così belle anche in questa sezione, che è piccolina. Aspetto ansiosamente il prossimo capitolo e ti faccio tanti-tanti complimenti! :)

Recensore Junior
11/04/14, ore 15:18
Cap. 24:

Ciao.

Capitoletto leggero, questo, eh?
Madonna, la prima parte mi ha messo su un’ansia che non ti dico... anzi no, certo che te lo dico, ma partiamo per gradi e, come sempre (che palle, mi sono stufata di ripeterlo) cominciamo dall’inizio.

E qui c’è la parte che, a mio parere, è quella più angosciante di tutto il capitolo.
Anch’io ho perso una persona cara e mi sono riconosciuta nel dolore di Helena... Dio mio, è stata una cosa a dir poco straziante.
Devo farti i complimenti per lo stile di scrittura, in questa parte, perché hai reso alla perfezione il dolore, lo stordimento e lo shock di una persona che ha appena cominciato a soffrire per la morte di un caro.

Quel senso di irrealtà a cui disperata ti aggrappi per tentare di vedere la realtà come un sogno, come un terribile incubo; leggendo le prime righe di questo capitolo, mi è sembrato quasi di provare nuovamente quella sensazione.
Un po’ mi stai sulle balle per questo, ma non posso fare a meno di stimarti per la tua bravura.

Attraverso lo shock di Helena, veniamo a sapere definitivamente che Kaytlin è stata uccisa molto tempo prima che lei ascoltasse quel messaggio, e che Helena, prendendo in considerazione l’arco temporale dell’omicidio, non è affatto aldilà di ogni sospetto.

E tutta la sua paura e apprensione emerge attraverso i suoi pensieri ed atteggiamenti.
Altro appunto mio personale; cacchio se sei brava a descrivere gli stati emotivi dei personaggi, ma ti vuoi dare una calmata? Ho le palpitazioni, mi sembra quasi di vedere la casa di Helena assediata dalle auto della polizia scientifica mentre lei viene scortata fuori, tutta rigida e tremante... e io vedo tutto e mi viene l’ansia.
Insomma, calmati.
Dacci un capitolo con gli unicorni, a questo punto ne abbiamo un estremo bisogno.

Non so se hai notato, ma in queste ultime recensioni sono piuttosto seria perché stai scrivendo dei capitoli con una tale profondità emotiva che mi secca parecchio scrivere recensioni scanzonate e piene di cazzate, mi sembra un insulto alla tua scrittura, alla profondità del capitolo e allo stato emozionale dei personaggi.

E’ solo per non venir meno all’idiota che è in me che cerco di impegnarmi e scrivere due cose per non essere troppo deprimente e depressa, ma sappi che, in questo particolare capitolo, sarà parecchio difficile.

Mi impegnerò.

Hannibal, gentile come sempre ma disinteressato mai, è più che disposto ad ospitare Helena in casa propria, che ha preso in affitto ma che di sicuro l’affitto costa tanto quanto un mutuo, e la cosa gli viene tanto bene e in maniera talmente sottile che Helena a malapena si rende conto dove la sta conducendo.
Sarà lo shock, quello è sicuro, ma Hanny sei il maestro della discrezione. Non ti vorrei mai come portinaio.

Helly sta a mollo nella vasca da bagno per almeno due ore, riducendosi ai livelli di un raviolo scotto.
E l’acqua è ancora calda.
Le possibilità sono due ; a) Hanni vive sotto un vulcano per cui l’acqua è sempre calda e non spende niente per riscaldarla o b) ha lo scaldabagno grande quanto le autocisterne dei camion agip quando vanno a rifornire i distributori di benzina.

Non c’entra niente con la storia, era un appunto mio.

Hannibal l’aiuta ad uscire dalla doccia donandole uno dei suoi asciugamani neri (minchia, deve essere figo anche con gli asciugamani per il bagno. Quest’uomo ha dei seri problemi... oltre quelli di cui siamo già a conoscenza) e, con tutta la gentilezza del mondo, che come sempre lo fa sembrare figo ed inquietante nello stesso momento, la invita a vestirsi, a farsi i cazzi suoi e a scendere con lui solo quando sarà pronta, ignorando da vero gentleman che la faccia di Helena assomigli a Pierrot o a uno dei Kiss col trucco tutto spalmato sulla faccia a mo’ di lacrima.

Quando scende da lui, dopo essersi resa presentabile, Hanni, con tutto il garbo del mondo, prima le chiede come sta, se ha fame, se ha dormito, se ha fatto i suoi bisogni, se ha chiamato a casa e che cosa vuole per domani a pranzo. Bello Hanni in versione Nonna, chi non lo vorrebbe?


Qui veniamo a sapere quanto il cervello di Helena abbia qualcosa che non va;
elabora la morte di Kaytlin in tempo record, bruciando le tappe come un piromane al Giro d’Italia (che battuta di merda, ma mi è venuta e volevo renderti partecipe della mia idiozia).
Insomma, una persona normale a volte impiega mesi, se non addirittura anni, ad elaborare un lutto e ad accettare la perdita di una persona.
Helly, ok che sei sociopatica, ma fatti curare.
C’hai uno psichiatra lì davanti, approfittante, perlamisera!!!

Ma è Hanni a recepire il messaggio e subito corre a prendere l’attrezzatura del mestiere da scienziato pazzo e propone ad Helena una bella iniettata di Tiopental Sodico per farsi un trip dopo mangiato.
Da Nonna a Fattone. Minchia, Hanny, e datti una calmata!!

Comunque, giustamente, da persona per cui il fine giustifica i mezzi, Hanny propone ad Helena di farsi un viaggetto nei propri ricordi per levarsi il dubbio una volta per tutte, e appurare definitivamente se è o no l’emulatore.

Ma Helena non ci sta, e cacchio se ha delle buone ragioni.
Non mi voglio soffermare a descrivere ciò che Helena ha raccontato, mi limiterò semplicemente a dire che capisco la scelta di non voler rivivere tutto di nuovo con troppa nitidezza, e che non penso che nessuno, pazzo o sano di mente, sarebbe tanto disposto a farlo.

E qui hai attinto alla conversazione con Abigail quanto Hannibal Corruttore-di-Giovani Lecter invita la ragazza a farsi funghi, vero?
Molto carina come citazione.

Comunque, Helena rifiuta il trip (brava ragazza) e ottiene addirittura il permesso di fumare una sigaretta.
Hanny, ma che magnanimo che sei (... ma va a fare in-)

No so tu come abbia voluto interpretare questa scena, ma a me ha ricordato un funerale vichingo.
Sai quelli dove la salma viene posta su una zattera di sterpi e la si spinge su un lago per poi darle fuoco?
Ecco, è così che io ho visto quella scena, non so perché.
Forse perché trovo quel tipo di celebrazione funebre particolarmente suggestiva ed emozionante, e forse ho collegato il bruciare della sigaretta con quello.
Boh, chissà, nel mio cervello le associazioni sorgono a cazzo come funghi.

Spero solamente che la promessa di Helena non debba compiersi con un suicidio.


Poi abbiamo la parte dell’incubo... e va bene, è terrificante anche questa, ma mi devi comunque spiegare una cosa:
perché, con gli incubi che faccio io (e tu ne conosci qualcuno), quando mi sveglio, non c’è nessun bel dottore/Mads Mikkelsen che mi consola?
Me lo spieghi?
Voglio una spiegazione!
E’ una cazzo di ingiustizia, specialmente poi continuando a leggere.

Prima Helena, ancora mezzo scioccata dall’incubo, lo manda via (e io qui avrei tutto il diritto di prenderla manrovesci con un guanto da moto da cross) poi lo richiama a sé prima che se ne vada.

Primo: Hanni, ribellati e smettila di fare il cagnolino, e secondo.... aaaah, quindi adesso chiamano il mero copulare “aiutare”.

Immaginati quanto questo sconvolgerebbe la nostra vita quotidiana, non si potrebbe dire più “Ho bisogno che qualcuno mi aiuti”, “Mi aiuti?”, “Sì, sì, adesso vengo ad aiutarti”, “Io adoro aiutare gli altri”.

Ok, sto ridendo e mi sento una depravata.
Ma mi ha fatto ridere lo stesso.

E comunque, bravo Hanni che “aiuti” Helena.

Al risveglio, la cara coppietta Mulino Bianco viene interrotta a colazione dalla telefonata del perfido Carlisle, che mette la pulce nell’orecchio ad Helena e sfotte pure.

Spero sia tu, l’emulatore, così Helena finalmente ti ammazza una volta per tutte.

Ma a quanto pare, Carlisle Brutta Merda ha qualcosa di interessante su Hannibal.

E qui si attendono nuovi sviluppi (per cui io sto già uscendo fuori di testa), che non vedo l’ora di leggere.

Ancora complimenti per lo splendido capitolo... non c’è nient’altro da dirti se non che è stupendo e di cercare di smorzare la tensione, specie ora che Kaytlin è morta, se non vuoi avere sulla coscienza la mia morte per crepacuore.

Ora ti saluto definitivamente: Ciao.

(Simpatica, vero?)

Giò

Recensore Junior
07/04/14, ore 19:02
Cap. 23:

Ciao! Capitolo piuttosto sconvolgente e per nulla pesante. Povera Helena....anzi povera Kathleen, credo di essere riuscita a sentire la sua voce terrorizzata al telefono mentre cercava aiuto. Questo almeno dovrebbe stare a significare che Helena con questa serie di omicidi non c'entra nulla e che non è ancora impazzita del tutto (?) anche se dopo questo fatto  rimanere "tranquilli" sarà dura.
Passando ad altro ho apprezzato come Hannibal, al ristorante spieghi il rapporto tra lui ed Helena. Onestamente non credo ci siano state parole migliori per descriverlo. Molto carino anche il fatto che dopo la scoperta dell'omicido dell'amica lui le stia accanto. A questo punto sono davvero curiosa di scoprire chi ci sia dietro questa serie di omicidi. Devo dire di avere elaborato un paio di ipotesi che non esporrö ( maledetta tastiera svizzera che non mi fa mettere l'accento!) per non evitare di cadere nello squallore, considerato che le mie capacità deduttive sono molto simili a quelle di un criceto (anzi forse un criceto dopo un po' ci arriva). Ed ecco che torna il caro Carter in azione, personaggio che non mi ha mia suscitato molta simpatia ( che c'entri lui qualcosa?) che aggiusta i capelli alla donna perfettamente perfetta anche mentre dorme ( beata lei!). Tutto sommato l'essere stato scoperto da Hannibla non è stato tanto male....insomma è ancora vivo.
Dopo questa inutilissima recensione rinnovo i miei complimenti e aspetto il prossimo capitolo ;)

Recensore Junior
06/04/14, ore 22:57
Cap. 23:

Ciao.
Sai che cosa sto pensando, vero?

Sto pensando alla fine di questo capitolo, e alla voglia matta che ho di vendicarmi.
Lo farò, stanne certa, ma per ora concentriamoci sulla recensione, perciò lasciamo il finale per ultimo, dov’è giusto che stia, e partiamo dall’inizio.

Carter che lavora, e qui abbiamo una rapida panoramica di quanto il caso stia mandando fuori di testa tutti quanti.
Helena compresa, e qui mi dovrai spiegare perché faceva finta di dormire.
Carino Carter che tutto premuroso sistema la chioma della Bella Addormentata, che bella sarà pure, ma a quanto pare addormentata non è, e bellissima la scena quando Hannibal lo scopre.
Ora, vorrei dedicare una piccola parentesi all’incredibile capacita di far sentire chiunque fuori posto o a disagio.
Secondo me, questa capacità e da considerarsi come un superpotere.
Insomma, come Carter giustamente ha pensato, non sta commettendo un reato federale ad entrare nell’ufficio di una sottoposta, ma Hannibat, coi suoi incredibili superpoteri, lo fa sentire a disagio e svergognato come un tipo che viene sgamato a pisciare dietro ad un lampione.
Altro che ragnatele e superforza, noi vogliamo lo Smerdosguardo, ecco il superpotere più utile al mondo.

Dopo aver usato i suoi fantasmagorici superpoteri per aver fatto fuggire Carte in preda alla vergogna, Hannibat si rivolge alla bella addormenta, ma non la sveglia con un bacio, no.
Non la sveglia perché lei non dormiva.
E tutto tenero (sì, si taglia con un grissino, esatto) le chiede come sta, la vede stressata e le dice di cambiare aria, invitandola a cena con lui.
Certo, lo stress ti passa in un secondo quando ti prepari per andare a cenare con un cannibale.
Come no.
Hanni, sei il re del buon gusto.

Ma tralasciamo, visto che Helena accetta previo accordo di andare in un ristorante non troppo chic (lui la porta tipo ad un banchetto di Versailles, ma lasciamo stare).

La parte in cui torna a casa con Kaytlin depressa sul divano, mi ha fatto venire una tristezza e malinconia che non ti sto nemmeno a raccontare perché ti verrebbe l’ansia.
Sul serio, è tutto così profondamente triste;
Helena che cerca di rimediare ad un errore a cui è ovvio che non si può rimediare, e Kaytlin, chiusa nel proprio dolore, non è disposta ad accettare le scuse dell’amica per il rancore che ancora prova nei suoi confronti.
Cacchio, che tristezza.
La discussione poi è qualcosa di così... non mi viene il termine per descriverlo efficacemente, perciò dirò devastante, disturbante, triste, deleterio e spossante. E’ come vedere una bella statua che crolla; vedi qualcosa di bello che crolla, che viene distrutto e ti rimane dentro quella tristezza infinita, quel senso di ansia e di perdita per quei grossi pezzi di pietra che ora stanno per terra e che non torneranno mai insieme.
Ho provato esattamente questo mentre leggevo di Helena che saliva le scale ignorando la richiesta d’aiuto di Kaytlin.
La rottura direi che è stata palese, ma perché c’è stata?
Il mostro che è in Helena ha finito col vedere come un estraneo anche Kaytlin, per questo ha fugacemente suggerito ad Helena di ucciderla? Il lato umano di Helena si sta assottigliando sempre di più, giorno per giorno, e credo che con la fine dell’amicizia con Kaytlin sia arrivata ad un punto di non ritorno.
Il fatto che poi, per un breve istante, sia stata tentata di raccontare tutto all’amica, ha dato l’idea di quanto Helena sia spaventata da quello che le sta succedendo.
Insomma, lo sappiamo tutti che parliamo del nostri problemi con gli altri solamente quando diventano talmente grossi da rendere impossibile affrontarli.
Kaytlin inoltre, dimostra di aver capito molto bene con chi Helena ha a che fare, ma vedremo come la cosa, in fin dei conti, non le gioverà.

Sono stata molto seria in questo capitolo, vero?
Ma tu hai fatto quello che hai fatto, e non mi sento particolarmente in vena di sparare cazzate, specialmente ora che stiamo arrivando alla fine.
Farò uno sforzo per la cena.

A quanto pare, per Hannibal Ho-così-tanti-soldi-da-spendere-che-li-uso-anche-come-carta-igienica Lecter, il concetto di “discreto” non esiste, e quando Helena gli chiede di portarla in un ristorante non troppo impegnativo, lui la porta al ristorante del Ritz.
Ma bravo, Hitch, tu sì che capisci le donne.

E qui a cena, Hannibat rivela un ulteriore superpotere, il Raggio Telepatico, che gli permette di sgamare tutti i pensieri che la gente non ha voglia di espletare a voce alta.
Altro superpotere utilissimo per salvare l’umanità in caso di attacco alieno o olocausto nucleare.

No, sul serio, ciccio, rilassati un attimo.
Stai portando una gnocca a cena fuori? Bene, allora offrile da bere del vino, parla della tua infanzia e di quanto guadagni bene sparlando del tuo lavoro e poi portala a casa per una sana bombata.
È quello che tutti gli uomini fanno e tutto quello che le donne si aspettano.
E dai, non sono volgare, sono realista.
Non è che perché sei il Dio della Psichiatria o Hannibat devi rompere le balle a tutti con la tua assoluta perspicacia, ma non volevi farle cambiare aria?

Comunque, veniamo a sapere, fra una psicoanalisi e l’altra, che Hannibal non va a letto con tutte le sue pazienti.
Ah, bene, e quali sono i criteri di scelta?
No, giusto per sapere...
E parlo senza uno scopo recondito, sul serio...

Sul più bello, proprio quando Helena riesce ad aggirare i superpoteri di Hannibat e a fargli una domanda abbastanza subdola ( lei “Perché non mi uccidi?” lui “Primo, siamo in un ristorante e mi sgamerebbero subito, secondo, magari ci pensiamo dopo il dolce per evitare il conto e terzo, siamo solamente al secondo e vuoi già che ti ammazzi? Il mangiare qui non è che fa così cagare, alla faccia del palato fino, Helena, ammazza quanto sei schizzinosa!) il telefono squilla e arriva un messaggio a dir poco inquietante.

Kaytlin non è solamente in pericolo, è proprio spacciata.

Ha usato i suoi ultimi istanti di vita per far sapere ad Helena che non solo ha scoperto tutto su chi Hannibal Lecter realmente è, ma che sicuramente si sentirà in colpa come una merda, di lì a poco.

Sì, perché Kaytlin muore, e muore davvero molto male.
E tu che ti lamenti che i tuoi personaggi preferiti delle serie tv muoiono... almeno, abbi il buonsenso e la cortesia di non dirlo tu, visto che hai praticamente assassinato il personaggio più simpatico della serie e, perciò, uno dei miei preferiti.
E sei stata anche parecchio crudele, perché la povera Kaytiln ne aveva appena passato delle belle, stellina, ma tu ha voluto porre fine alle sue sofferenze. Letteralmente.
Dai, sei stata molto cattiva, ammettilo ( e dico “cattiva per non dire altro, tienilo a mente).
Ciccio Hannibal direbbe “That was rude, Claire”
E nessuna frase fu mai più azzeccata.

Ma almeno qui c’è una nota positiva.
L’assassino non può essere Helena, giusto?
Giusto?!
GIUSTO?!?!!

A lei andranno i sensi di colpa da suicidio per essere andata a cena con Hannibat invece che essere rimasta a casa a consolare l’amica, ma almeno avrà la certezza di non essere stata lei, fisicamente, ad ucciderla.

Sono in attesa di sviluppi.
E sono in fibrillazione per la curiosità.
Ti giuro, sto morendo.
Chi minchia è sto tipo che gli arriva in casa?
Il fantasma di Richard?
Voglio sapere chi èèèèèèèèèè!!!!

Comunque, complimenti per questo capitolo strepitoso, anche se molto triste, e sappi che davvero non vedo l’ora di leggere il prossimo.
Sul serio.
Dio, sono malata.

A presto,

Giò

Recensore Junior
01/04/14, ore 14:59
Cap. 22:

Stanno assieme! Stanno assieme! OMMIODDIO STANNO ASSIEME!
Ok, ora che ti ho resta partecipe del mio entusiasmo per la cosa, parliamo seriamente (come se la cosa fosse realmente possibile).


Dopo un’attesa che ha sfiorato, anzi, sfondato i limiti del sopportabile, sono estremamente felice di questo nuovo capitolo, e di poterlo recensire.

Come al solito, sai che partirò in ordine cronologico, e non so perché te lo sto rispiegando, ma sto scrivendo di getto, perciò sopportami.

Perciò, eccoci qui.

Helena che sogna, ok.
Chi sogna, e perché aveva le mani piene di sangue?
Prima domanda di questo nuovo capitolo.

La cara Helena, dolce come il latte e zucchero lasciato fuori dal frigo due settimane, si sveglia di soprassalto nella sua inquietante camera da letto, in un altrettanto inquietante casa dove gli spifferi sono talmente grossi da poter essere scambiati per giocatori di football in carica (affronterò più avanti quest’argomento).

E va bene, ci sta.

Veniamo a sapere inoltre che la piccola Miss FBI a quanto pare, da quando è stata riammessa al caso, ci tiene particolarmente a fare bella figura (ma con chi?... mah) e che rompe regolarmente le balle alla propria coinquilina per dei giudizi (il riassunto delle mie giornate, in pratica).

Kaytlin come al solito sfoggia una fantastica perspicacia nell’indovinare che il caro vecchio dottor Stranamore ha calcato il letto di Helena negli ultimi giorni, e che lei, non essendo sorda, cieca e deficiente, se ne accorta.
Helly, cerca di capire, non freghi nessuno, e falla finita con sti giochetti del tipo “io? Col dottor Lecter? Ma no, ma quando mai, siamo solo amici! Come sarebbe che hai sentito dei cigolii di molle del materasso alle tre di notte e gridolini la sera stessa in cui il dottor Lecter mi ha riaccompagnata a casa? Non era niente! Tranquilla, era... era un gufo... sì, un gufo col mal di gola che si esercitava con l’aria della Regina della Notte di Mozart.”

Sto divagando?
Sì, sto divagando.
Il fatto è che sono talmente contenta di scrivere finalmente la recensione di questo beneamato ultimo capitolo che cagherò fuori in una maniera clamorosa.
Ma continuiamo.

E qui Helena da sfoggio delle sue eccellenti qualità umane.
Della serie “se sei un serial killer, me ne accorgo a venti metri di distanza guardando solamente come sbatti le palpebre, ma se vivi con me e hai un raffreddore, diventerà polmonite prima che io ti chieda se stai bene.”

Si vedeva che Kaytlin moriva dalla voglia di dirle tutto, ma Helena era troppo impegnata a mettere in mostra la gnocca che è in lei e a raggiungere l’Audi nera sul vialetto per accorgersi che la sua unica vera amica e fidata coinquilina voleva dirle qualcosa di molto importante.

Helly, se ti hanno sventrata, un motivo ci sarà.

E i due cari assassini/felice coppietta (ma neanche troppo) si dirigono a casa Halloway, dove una signora Halloway (giustamente) diffidente e incazzosa, si rifiuta di farli colloquiare con la propria figlioletta traumatizzata.
E di nuovo giustamente.

Qui inoltre si viene a sapere che Carlisle non si è più fatto vedere da quando Helena lo ha accarezzato sulla testa con una bottiglia di vetro e che non ha un’alibi per il triplo omicidio.
Bene.
Seconda domanda di questo capitolo: che cosa sta facendo Carlisle? E con che cosa sta facendo, intendo “sta facendo l’emulatore?”

In ogni caso Hanny Magic Hannibal, affasciante quanto un... quanto Hannibal (non sono riuscita a trovare altri a cui paragonarlo, perdona il mio fangirl esagerato), riesce ad ottenere un colloquio con la povera Karota Malcontenta (e anche lei ne ha di motivi per essere “Malcontenta”).
Bravo ciccio, oltre che uccidere le persone e cucinarle a meraviglia, sai fare anche il tuo mestiere.

Tornando a casa, trovano Kaytlin in una pozza di sangue, e finalmente Helena viene a scoprire del suo segreto.
Nel peggiore dei modi, senza nessun dubbio.
Non riesco nemmeno ad immaginare quanto mi sentirei in merda io se una mia amica restasse incinta e io me ne accorgessi solamente dopo dieci settimane e nel momento dell’aborto spontaneo.
“Una merda” non renderebbe appieno l’autovalutazione.
“Una latina” o “una cloaca” andrebbero già meglio.

E te credo se poi Kaytlin non ti vuole vedere, brutta stronza, eri impegnata con troppe altre cose per renderti conto che quella povera stella della tua unica amica, e con unica intendo “l’unica che ti sopporta a parte tu-sai-chi, ma tu-sai-chi ha il proprio tornaconto e questo lo sappiamo tutti”, stava aspettando un bambino.
Sentiti una stronza, perché lo sei stata.
Ecco, te lo meriti.

Non ti meriti che Hannibal ti consoli una volta tornati a casa dall’ospedale.
Quello non te lo meriteresti manco se fari resuscitare il bambino di Kaytlin (povera, mi dispiace troppo per lei, sul serio, era l’unica veramente simpatica della storia, perché hai dovuto farla soffrire così? Anche tu sei stata un po’ stronza, ammettilo)

Ti meriti di impazzire, quello sì.

E si arriva agli spifferi grossi come giocatori di football.
Quelli o è entrato davvero qualcuno in casa.

Tralasciando la scena in cui battibeccano in camera da letto (che non so perché ma ho adorato alla follia; forse per quella strana domesticità, o per l’ansia del momento o per il fatto che lui si sia dovuto rivestire prima di scendere a controllare), sto cominciando a pensare che, a questo punto, se non è tutto un cazzo di mega vaneggio di Hannibal per far impazzire Helena costringendola a rivivere eventi del proprio passato convincendola di essere l’emulatore, o se non è proprio Helena stessa l’emulatore, dev’essere qualcuno estremamente vicino a lei, che la conosce molto bene.
Sto cominciando a sospettare anche di Carter, a questo punto.
Sospetto di tutti.
Cazzo, sto cominciando a sospettare che sia io stessa l’emulatore!!

E poi c’è lui che non l’ammazza con la pistola, ma quant’è romantico in nostro Ciccio Cannibal?
In ogni caso, tutti e due arrivano troppo tardi e sappiamo già che Helena sta soffrendo di disturbi del sonno, che sogna crimini passati e (forse) futuri e che ha già ucciso in passato quindi, per forza di cose, il maggior sospettato per ora è lei (non è strano dire questo quando sotto quello stesso tetto c’era pure Hannibal Lecter e si stava parlando di omicidi?).

Terza domanda: fra quanto cazzo si verrà a sapere se Helena è o no ‘sto minchia di emulatore? (sì, sono frustrata).

Quarta domanda: ma riparte davvero per Chicago o Hannibal le impedirò di partire dopo una sfrenata corsa all’aeroporto, fermandola giusto prima che salga a bordo dell’aereo con un mazzo di rose rosse dichiarando che ama più lei che il foie gras di flautista?

In tutto, in questo capitolo, ci sono 4 domande.
Se puoi, rispondi.

No, alla fine non è “se puoi”.

DEVI farlo.

Bene, ora siamo arrivati alla fine e, col cuore in mano (che brutta scena, ma guardo troppo Hannibal, sono giustificabile) ti ringrazio per questo nuovo e splendido capitolo, scritto bene, bello profondo e intrigante, che spero avrà un seguito in tempi decenti.
Non ci saranno gite che tengano, neanche se tu fossi selezionata a random per una gita sulla Luna fra tutta la popolazione mondiale.
Io sarò quella che smonterà lo shuttle prima della partenza, in tal caso.

Comunque, ora ti saluto veramente e spero di risentirti presto con un nuovo capitolo (mio o tuo, chissà...)

Saluti,

Giò.

p.s.
1227 parole... mica male, dai.
(Recensione modificata il 01/04/2014 - 02:59 pm)

Recensore Junior
01/04/14, ore 07:57
Cap. 22:

ciao, bentornata! Com'è andata in gita? Ti sei divertita? Spero per te di si. Sono molto contenta di vedere che hai aggiornato ( la mancanza dell'aggiornamento settimanale devo dire che mi è mancato ). Comunque passiamo alla storia:
- La storia di Katylin devo dire che non me la aspettavo proprio poverina.
-adesso sto morendo dalla curiosità di sapere se qualcuno è entrato per davvero in casa di Helena oppure lei sta impazzendo nuovamente ( o perché no? Magari entrambe le cose ). Rimane il fatto che qualcuno non la racconta per niente giusta
-Peobabilmente te lo avrò già detto, ma il rapporto tra Helena e Hannibal è un qualcosa di intrigante. Non sai mai come andrà a finire tra loro anche se stanno facendo notevoli passi avanti (o forse no?)
Bene , al momento non credo di avere altro da dire. Probabilmente rileggendo il messaggio mi verranno in mente un centinaio di cose non dette. Scusa per eventuali errori grammaticali,ma sto scrivendo alla velocità della luce dal cellulare.
Con questo mi ritiro nel mio angolo oscuro a pianificare cose malvagie
Alla prossima!

Recensore Junior
16/03/14, ore 17:41
Cap. 21:

Eccomi qui.
Come promesso, mi accingo a recensire questo capitolo a “mente fresca”, sempre se davvero si dica così e se effettivamente io abbia la capacità di “rinfrescare” la mia mente.
Ma tralasciamo i miei dubbi e problemi psicologici e parliamo del capitolo.
Qui non si rischia l’infarto, ma ci si compromette seriamente la propria sanità mentale a leggerlo.

Hai una vaga idea di quanto sia confusa io e geniale tu?

Insomma, niente è sicuro, tutti contro tutti, mille intrighi e ancora non si è capita una mezza sega su chi davvero possa essere sto benedetto emulatore.

Helena sogna quel tanto che basta per farci mettere in discussione la sua sanità mentale, e il caro dottor Hannibal Pazzo-io?-ma-come-ti-permetti Lecter, abbastanza giustamente, comincia a dubitare che la sua affascinante e bionda amante possa avere qualcosa di bacato nel cervello.

Davvero, Hannibal?
Adesso te ne accorgi?
E fortuna che eri un genio, un fottuto luminare della psichiatria moderna.
C’hai na pazza che ti cammina affianco, e te la sei pure portata a letto, e solo adesso ti accorgi che ha qualcosa di strano?
Ma bravo, davvero.
I miei più sentiti complimenti.

Comunque, il sogno è qualcosa di straordinariamente sublime per quanto riguarda la scrittura, per quanto cruda la descrizione degli omicidi e delle ambientazioni, sei comunque riuscita a rendere alla perfezione il piano onirico della scena, e a legarlo alla perfezione al momento di veglia, rendendo magistralmente lo shock violento di Helena al risveglio.
Brava Brava (come cantava Mina), complimentoni 

Per continuare poi, c’è la scena in cui lei si sveglia e lui dorme.
Posso non commentare questa piccola parte?
Ti prego, non posso sputtanarmi in maniera tanto plateale ed evidente, perciò salto e parliamo del cianuro.
Per essere una che non sente gli odori, anch’io quando bevo e mangio qualcosa di strano con un’aspetto non proprio invitante, lo annuso sempre (in pratica lo sniffo prima di sentire l’odore) per sentire se ha odore di mandorle, perciò quando ho sentito Hannibal chiedere ad Helena se avesse portato delle mandorle (ma che uscita del cazzo, scusami. Che cosa pensava che se ne facesse? Che cosa puoi fare con delle mandorle alle otto del mattino? Un croissant? Un’omino di marzapane? Ciccio, sei in camera da letto, che cazzo te ne fai delle mand.... ok, non voglio saperlo), ho pensato “ok, c’è qualcosa che non va”
E infatti avevo ragione.

Qualcuno ha cercato di avvelenarli, qualcuno che è riuscito ad entrare nella loro stanza, qualcuno che li pedinati dalla scena del crimine e che, con ogni probabilità, ha manomesso l’auto.

Sai una cosa, credo che sia Hannibal a voler esporre Helena alle attenzioni dell’emulatore e ora che scrivo queste parole, credo proprio che mi andrò a rivedere l’alibi di Ciccio Cannibal perché non mi fido più tanto di lui.
Insomma, sei Hannibat e non ti accorgi che uno ti entra in stanza e ti avvelena il Whiskey?
Ma che cosa c’hai fatto con Helena da essere addormentato così profondamente?
Avete restaurato un casale del settecento armati cazzuola e sputo?
Avete passato la notte a contare l’uno i capelli dell’altra?
Insomma, non credo che un tizio come Hannibat possa starsene così tranquillamente addormentato mentre uno gli entra in stanza, ecco.

Per questo il fatto che cominci spudoratamente ad accusare Helena di essere l’emulatore con l’altra parte del suo cervellino bacato non mi convince niente niente.
Secondo me, le soluzioni, a questo punto, sono molto poche.

1 – Helena è l’emulatore senza saperlo
2 – Hannibat è l’emulatore e cerca di incastrarla per puro divertimento (il bello di questo personaggio è che non ci si deve interrogare troppo sui suoi “perché”, perché alla fine ci si risponde sempre “perché è pazzo”)
3 – Un tizio pazzo cerca di diventare Hannibal e si vuole prendere pure Helena, li segue di continuo ed era o nascosto nel bagagliaio della loro auto o li ha seguiti nella neve guidando a fari spenti (mi sembra strano)

Ecco cosa penso, e quest’ultima ipotesi è avvalorata dall’improvviso crollo di Carlisle e dal fatto che non ha un alibi per quanto riguarda la serata dei tre omicidi, ma non sono completamente convinta, sono più per le prime due.
Ma è anche probabile che, come sempre, tu voglia fare la Alfred Hitchcock o Stanley Kubrick della situazione e farci scoprire all’ultimo che l’assassino è il maggiordomo e tutti ci resteremo di merda.

In ogni caso, grazie per la citazione degli unicorni da parte di Kaitlyn, sono morta dal ridere a quella battuta!!
E come sono carini quei due che si chiamano.

Ok, è strano definire una coppia che ha come metà maschile Hannibal Lecter, ma non lo so, sono una bella coppia (????) lui sociopatico e lei pure, un quadretto ideale di tipica famiglia da Mulino Bianco, con Hannibal che invece di parlare con Rosita la gallina parla con Alfredo l’alce (da dove mi è venuto Alfredo? Non lo so, ma ci stava bene).

Il capitolo era cortino, è vero, ma se le azioni sono poche, dobbiamo pensare che le domande aperte da sto capitolino siano almeno tre volte tanto la lunghezza del capitolo.
Sei un genio, comunque, la trama di Sunset è una cosa davvero stupenda, intricata, interessante e magistralmente incasinata.
Non riesci a far annoiare il lettore neanche nelle virgole, è tutto così... boh, straordinariamente figo è una definizione appropriata per te? potrei dire di nuovo interessante, intrigante e coinvolgente, ma mi ripeterei e alla fine si riassume tutto nella parola “figata”
Sta storia è na figata.
E complimenti a me stessa per il linguaggio forbito.

Ora, cara la mia Cla Giramondo, sono arrivata alla fine e mi salgono in mente una marea di belle frasi (insulti) ed incoraggiamenti (bestemmie) per dirti quanto aspetto il prossimo capitolo e quanto mi dispiace di dover aspettare ben due settimane prima di leggere il prossimo.
Sono davvero dispiaciuta e un tantino angustiata (incazzata nera) per questo ritardo annunciato.

Ora ti saluto e con la mia solita finezza di auguro un buon viaggio (ma porc”%%&ç°è*°ç&%$....)

Gio

p.s.
in teoria avrei dovuto recensire stamattina, ma le mie giornate sono imprevedibili e chi lo sapeva che alle undici mia madre (mentre recensivo) mi avrebbe obbligata a mollare il computer e a partire alla volta di casa di mia zia per pranzo?? E che una volta finito di cenare sarei ridovuta partire per cagliari??
Scusami per il ritardo, spero che la recensione ti sia piaciuta

Recensore Junior
16/03/14, ore 09:02
Cap. 21:

Ciaaaaaaaaao....quindi adesso mi tocca aspettare due settimane?! Due?! Fa niente....ingannerò l'attesa cucinando qualcuno di antipatico.
Passiamo alla storia : mi è piaciuto molto il fatto che Helena, per quanto in questa storia sia notevolmente cambiata/maturata presenta ancora un lato "oscuro " come nella storia precedente (la domanda è...riuscirà a tenerlo a bada per sempre?Spero per lei di si perché costituirebbe una specie di riscatto morale. )
C'è anche da dire che questa povera è ragazza ha avuto una reazione fin troppo controllata quando scopre  di essere stata spiata . Insomma, io in una stanza con qualcuno
che vuole uccidermi e uno psichiatra psicopatico ( livello di fangirl estremamente alto *.*) che ha cercato a sua volta di farmi fuori potrei facilmente abbandonarmi alla crisi isterica. Cos'altro posso dire....le
cose iniziano finalmente a chiarisi o è tutto un trucco ? Sono davvero curiosa ;) 
Continua così perché scrivi davvero bene!

Nuovo recensore
15/03/14, ore 00:03
Cap. 20:

heii!! che dire?! bello, bello bello!!!

allora,partiamo dalla prima parte:
oltre al risveglio di una Helena non particolarmente in forma e alle indagini di rito di Kaitlyn il momento più "interessante" a livello di trama è quello legato a Carlisle; sia la chiamata sia i frammenti del fascicolo della moglie.
onestamente io quell'uomo non lo sopporto davvero più!
Sto quasi sperando che sia lui l'emulatore così da poter leggere la sua fine lenta e agonizzante per mano di Hannibal ed Helena (perchè sono sicura che anche lei appena avrà tra le mani il serial killer non si limiterà ad ammanettarlo)
ah già, spero per Carlisle che non si metterà davvero a fare indagini su Helena perchè non so Lecter come potrebbe prendere queste attenzioni indesiderate a danno della sua "donzella" (?)

ora la parte centrale:
ora che sono entrambi esclusi dalle indagini dovrebbe essere più difficile riuscire a dare un'occhiata in giro per le scene del crimine ma ovviamente non per loro!
mi sto chiedendo anche io da quando ho letto il capitolo il significato che la tua mente possa aver dato a questa sorte di omicidio rituale... beh... NULLA! non ne ho proprio idea!!! quindi anche per questo aspetto con ansia i prossimi capitoli!
comunque, oltre agli omicidi e all'identitàin se' dell'emulatore io sto davvero impazzendo a fare la lista dei possibili sospettati che potrebbero anche solo aver avuto un contatto con il nostro killer: "dov'era Hannibal mentre Helena era sulla scena del crimine?" " e se avesse incontrato l'emulatore?" "e se fosse lui l'emulatore?" "ma Carlisle cosa avrà fatto alla moglie?" "ma siamo sicuri che Carter sia buono come sembra?" "Ma io sono sicura di non essere l'emulatrice?" No, perchè non sono davvero più sicura di nulla!!!! quindi aspetto anche risposte a tutti questi quesiti (anche quello che riguarda me perchè ho ancora qualche dubbio sulla mia innocenza!)

ora ovviamente la parte finale:
da quando sono andati insieme sulla scena del crimine sapevo che sarebbe successo qualche cosa!
poi quando si è fermata la macchina... mi sono divertita molto in realtà ad immaginarmi Helena che provava il più possibile a fingersi indifferente e Hannibal che la osservava con aria divertita come dire "stiamo per dividere una camera in un sudicio albergo perchè la mia macchina si è, stranamente, fermata; io sono un figo e tu che non resisti neanche a pensare che vivo sul tuo stesso pianeta pensi davvero di poter dormire nel mio stesso letto senza che succeda qualche cosa? povera illusa!" ma senza far trasparire nulla ;)
poi quando, visti i brividi di lei, lui le ha prestato il giubbotto (da perfetto gentiluomo) io ero tipo "awwwww" :3 (?)
poi... bhe... il resto... io ero sempre stile "awwwww, che tenerezza"

infine direi la mia parte preferita:
"Abbandonata sul petto del dottor Lecter, il viso affondato nell’incavo tra la spalla e il collo di lui, ascoltava il silenzio scandito dai suoi respiri regolari, sospirando occasionalmente mentre lui disegnava con le dita linee immaginarie tra le sue scapole e lungo la spina dorsale.
- So che ha il coltello nella tasca del cappotto – mormorò quando trovò il coraggio di spezzare il silenzio.
Le dita dello psichiatra si fermarono tra le sue scapole, e lui non ripose.
- Per favore, Hannibal, non cerchi di uccidermi adesso. Non rovini tutto.
Ancora una volta, l’eco della sua frase si spense nel silenzio, tanto profondo che Helena si chiese se avesse davvero parlato o se fosse stato solo un rapido sogno, immediato come un battito di ciglia.
- Non lo farò, Helena.
- Grazie.
Sussultò quando le dita di Hannibal trovarono la cicatrice sottile a lato del seno e la seguirono.
Nascose il viso sorridendo nel buio contro la sua spalla, e tornò sospirando ad ascoltare il silenzio."

la cito, che come sai non è una cosa che faccio spesso, perchè l'avrò riletta non so quante volte!
mi hai davvero fatto venire i brividi... in effetti pensare che l'ultima volta che alla mia coppia preferita era successa una cosa simile, Helena era finita sventrata... ma va bhe, Hannibal le ha dimostrato di essere sempre attento a tutto ciò che la riguarda ed è anche stato l'unico ad aver notato la cicatrice, conseguenza del cancro...
le ha promesso di non rovinare tutto... che non la ucciederà, per il momento, anche perchè secondo me il suo cuore di ghiaccio se ne ha uno sta cominciando a presentare qualche crepa :) Spero, almeno!!! <3

spero di essere stata abbastanza esaustiva nella mia recensione, l'ho fatta molto volentieri visto che ho trovato del tempo per scrivere e perchè da quello che ho capito è un capitolo molto importante e su cui tenevi ad avere dei riscontri :)
percui, come al solito bravissima e aggiorna presto che come hai visto ho davvero un mucchio di domande!
(Recensione modificata il 15/03/2014 - 12:04 am)

Recensore Junior
12/03/14, ore 10:02
Cap. 20:

Prima di tutto, posso dire una cosa?

La dico.

Hello, I love your work.


Dopo questa piccola premessa, mi scuso per non aver recensito prima ma ieri, quando ho finito di leggere, era passata mezzanotte già da un po’ ed ero sotto shock, pertanto ho deciso di resistere alla tentazione di scriverti un commento completamente delirante ieri notte e ho deciso di scrivertene uno ancora più delirante stamattina.

In ogni caso, ieri come oggi, ho sempre la stessa idea: tu vuoi uccidermi.

Questo capitolo è stato un attentato alla mia vita.

Ma non perdiamoci in chiacchiere (come se la cosa fosse realmente possibile) e cominciamo a recensire seriamente (WTF?????).

Non userò i tuoi titoli sottolineati perché quella è una tua esclusiva, ma andrò giù liscia con qualche intermezzo, e come sempre partirò dall’inizio.

Helly che si risveglia con un sonoro dopo sbronza dopo quella che, a mio parere, dovrebbe essere considerata la miglior “Giornata di Merda” dell’ultimo secolo, o almeno così è stato per la povera Helena.
Riflettiamoci un attimo: Dakota cerca di uccidersi mangiando noccioline (fantasia però la ragazza) ed è per un giusto equilibrio di bravura e culo che Hannibat riesce a salvarla, poi veniamo a sapere che Carlisle bello sospetta di lei e del caro Hannibat e sta conducendo persino delle indagini su di loro, non contento inoltre li sgama mentre, dopo una giornata dove la ruota della vita ha sgommato loro su una pozzanghera di merda, cercano un momentino per “alleviare la tensione”. E allora tutto salta, tutto va a fanculo ed Helena è costretta ad uscire con Carlisle La Brutta Merda dove, nel farlo ubriacare per fottergli il registratore dove viene sbandierata la colpevolezza di Hannibal caro e Helly, si ubriaca pure lei e per poco non rischia di essere violentata dalla suddetta Brutta Merda.
Non per culo ma per previdente organizzazione, Hannibal la riporta a casa e la lascia a smaltire la sbornia.

Tu come definisci una giornata del genere?

Io la definisco una Giornata di Merda, che di per sé suona pure come un’eufemismo.

In ogni caso, Kaitlyn riesce a far restare a letto Helena e a farla incazzare perché le ha visto la cicatrice che Hannibal Non-ti-conviene-chiedermi -un-autografo Lecter gli ha lasciato in segno della loro grande amicizia.

Helly, ma ringrazia che sta tizia ti sopporta, che no è che sei una personcina facile di tuo, ma dai, almeno non te la sei presa troppo, anche se quel “non farlo mai più” sapeva proprio di minaccia.
In ogni caso, poco dopo, Helly comincia a sfogliare le fotografie (risoluzione coi controcazzi, quella del suo cellulare) che ha scattato ai fascicoli di Lydia Carlisle a casa della Brutta Merda e veniamo a sapere che questa povera donna non ha certamente avuto una vita facile e che c’è decisamente qualcosa di strano nella sua morte.
Ti ho odiato mentre leggevo e “stranamente” le parti più importanti del fascicolo risultavano illeggibili.
Mi sono incazzata, ma poi ti ho perdonato continuando a leggere.

Helly tira fuori i coglioni col coglione di Carlisle e in pratica lo ricatta mentre lui ricatta lei.
Certo che sta ragazza c’ha un talento non indifferente per mettersi nei casini.

Ed è nata in una famiglia di merda, e c’aveva un fratello stronzo, e da fuoco alla loro casa, e ammazza il fratello, e si innamora di un serial killer, e si prodiga per trovarne un altro, e si mette in merda col capo... insomma, Helly, datti all’ippica alla fine della storia, è meglio per tutti.
Capirai anche tu che, se continui così, non la finisci molto bene.

Comunque, pare che anche il defunto Blake nutrisse dei sospetti per la dolce Helena PoliziottaSuperpiù e che avesse un fascicolo su di lei e che tuttavia avesse insabbiato la cosa.
Occhio non vede, cuore non duole, e Helena non ti ammazza. Bravo Blake, se con ci fossi rimasto secco, saresti stato uno dei più furbi di tutta la storia.

La conversazione con Carlisle si conclude con un pericoloso status quo che, nelle reciproche minacce, trova un certo equilibrio e che convince Helena, che forse sarà anche un “tantinello” tesa a farsi un giro per scaricare i suoi problemi o almeno distrarsi.
Va a farsi un giro, insomma, e quando torna, che cosa trova?

Una festa a sorpresa?
Il pony che ha sempre desiderato da bambina?
Un mucchio di piatti da lavare?

No, ovvio.
Qui pretendi troppo ciccia.

Ma c’è il tuo caro e amato complice criminale che ti aspetta con la tua coinquilina sorseggiando allegramente del vino mentre e chiacchierando allegramente dei cazzi tuoi.
Bella la vita, vero?

A quanto pare, Hannibat, per cui il concetto di “farti gli affari tuoi” è lontano come è lontana per me l’Alaska, convince Helena ad accompagnarlo a fare una visitina all’ultima scena del crimine del caro emulatore.

Dimmi tu, ora, qual è la ragazza che non sarebbe contenta di essere invitata ad uscire da lui.

“-Hannibal, ciao! Sei in perfetto orario, avevi detto le sette e sono le sette spaccate. Mi piacciono le persone puntuali.-
- Mi piace essere puntuale, sai, è una questione di cortesia...-
- Certo, certo, conosco l’andazzo. Beh, cosa facciamo ‘sta sera? Cinema? Teatro? Andiamo a cena fuori?-
- Ehm, no guarda, hanno ammazzato due tizi a badilate su un monte sperduto a trecentoventotto miglia da qui a duemila metri di quota. Ti va di andare a vederli? Sarà una cosa fantastica, vedrai! Ci divertiremo un mondo!!-
-... ehm, mi stai chiedendo di andare a vedere una scena del crimine come appuntamento?-
- Certo! Vedrai, è un sacco divertente, ci sono i morti, la scientifica... tutto molto suggestivo, una cosa alla C.S.I.!! Sapevo che ti sarebbe piaciuta l’idea, vieni, andiamo!- la prende per un braccio e la trascina via di casa,
- Ma veramente io ho i tacchi e il vestito, non so quanto siano adatti a...-
- Non ti preoccupare, i tacchi ti eviteranno di affondare i piedi nel sangue, mi hanno detto che c’è n’è un sacco per terra... e un sacco di altre cose!- risponde lui tutto eccitato, la tipa sbianca,
- Oddio...- mormora
- Ma quanto ci divertiamo assieme!- Hannibal è troppo felice per accorgersene”

Ok, comunque era questa l’idea.
In ogni caso, Helena accetta e si lancia all’avventura col caro vecchio Hannibat che non se ne lascia sfuggire una e che non batte nemmeno ciglio quando Helena mette in mostra la mercanzia nella scena del crimine situata in Culo al Mondo, contea di Ndocazzostà, per rubare le foto della scena del crimine.

La figura dell’emulatore sta sempre diventando più complessa ed interessante, sembra quasi essersi evoluto dal primo omicidio imputategli, ora è decisamente più raffinato e Hannibalesco (che strano termine, non so mai se si dica così o Hannibaliano).
In ogni caso, come entrambi i cari Helly ed Hanny Nemici Amici non mancano di farci notare, le ipotesi di colpevolezza all’interno della squadra di Carlisle si assottigliano notevolmente, eccezzion fatta per Hannibal anche se, personalmente, io mi fido del giudizio di Helena.
Se fosse stato lui, se ne sarebbe vantato, no?
In ogni caso, il mistero si infittisce notevolmente e io comincio a mangiarmi le unghie dei piedi visto che ho finito quelle delle mani (non è vero, ma mi girano comunque i cosidetti).
Mi rode il fegato pensare che sembravamo ad un passo da avere un’idea chiara di chi potrebbe essere il tizio quando BAM!!
Punto e a capo.
E ti sale la frustrazione.

E ad Helena e ad Hannibal sale qualcos’altro. (un po’ volgaretta come battuta, ma rende l’idea.)

La bufera non li fa allontanare molto dalla contea di Ndocazzostà e non ho capito se hanno sbrodato o se la macchina era scrausa o non aveva l’antigelo, in ogni caso i due sono costretti a farsi una passeggiata nella neve per arrivare al Ritz di Ndocazzostà, ovvero una bettolaccia con Tinto Brass alla reception.
Mmh, che bel posto.
Da farci una vacanza in famiglia.

In ogni caso, sono morta alle raccomandazioni di Tinto quando gli da le chiavi.
Ridevo e nel frattempo pensavo a quei poveri disgraziati che vengono sputtanati dal primo oste che li becca.
Insomma, tutti quelli che li vedono per molte ore al giorno pensano che questi due si odiano, poi arriva Tinto col suo Terzo occhio per le tresche e li sputtana subito.
Cosa avrei dato per vedere la faccia di Hannibal/Mads in quel momento.
Probabilmente un polmone... sì, l’avrei dato volentieri e ne sarebbe valsa la pena se avessi avuto una videocamera per registrarlo.

E si arriva in camera.
E, oddio, qui si cade dalla sedia.

Hannibal, inaspettatamente tirchio (seee, come no, vuoi farmi credere che la doppia l’hai presa per risparmiare? Sì, per risparmiati una notte in bianco, ciccio.), prende una doppia e tutto comincia in maniera innocente ( se può essere considerato innocente sentire due assassini che parlano dell’operato di un altro assassino)... e poi si arriva al freddo, e Hanny, San Martino di Chesapeake, lascia il suo cappotto ad Helena. E va bene, ci sta, ok. Posso mantenere i battiti abbastanza normali.

E poi bevono qualcosa, un whisky fatto con benzina e solvente per unghie.
Mmh, che buono.
Eh va bene, sarebbe ok, se non fosse che il discorso va a parare sulla fiducia e qui le cose cominciano a farsi... ehm... più... fuorvianti? Si può dire?
Sì, fuorvianti.
Almeno, lo sono per Helena, che mentre lui le parla pensa a tutt’altro.

E te credo, Helly, per una volta ragioni sui binari giusti.

E Anche Hanny Manolesta non è da meno.

Ma tesoro mio, c’hai messo in mezzo dott. House in questa parte? Wilson ha curato Helena, ho capito bene? Il “diagnosta tossicomane” (complimenti Hannibal per la finezza) è lui? Beh, non è che ce siano tanti.
Dimmi che ho capito bene e che non devo farmi ricoverare.

In ogni caso, Helly non si fa nessun problema a levarsi il reggiseno e a dedicarsi ad attività più rilassanti del cercare emulatori di serial killer e a pensare a come ricattare efficacemente carlisle.

Insomma, finalmente, dopo cinque cadute dalla sedia nelle prime righe di sta scena, dopo due infarti e un mezzo ictus, possiamo finalmente leggere di Helena che da la fi.... ducia a Hannibal!
E poi fanno sesso.
Ahaha, bel riassunto.


Il dopo è straordinariamente dolce, se posso permettermi.
Lui che le fa i grattini, la stanza immersa nella luce della luna a notte fonda (alla faccia della stamina, Hannibal, duri più di una tempesta di neve!!) e tutto sarebbe oscenamente OOC se Helena non si tirasse fuori la frase così tipica del loro rapporto che, parafrasando, dovrebbe essere intesa come “ E non ammazzarmi proprio ora che ti ho dato la fi...ducia e abbiamo fatto sesso”.

Lui sarà sincero?
Terrà fede alla promessa? Boh, in ogni caso, si vedrà al prossimo capitolo.

Per concludere, ti faccio i miei complimenti per questo capitolo lunghissimo e stupendo, mi ha tenuto incollata al computer e ho dovuto rileggerlo perché ogni tanto saltavo qualche riga per arrivare alla fine e scoprire che cavolo doveva ancora succedere.
In ogni caso, sono fiera di questa mia recensione mastodontica e del fatto che, finalmente, ti ho dato la recensione che ti meriti per questo capitolo stupendo che, anche se non ha unicorni in mezzo, merita comunque una qualcosa di speciale.

Ora ti saluto e ti prometto che aggiornerò presto e ti esorto, coercito, supplico ed imploro di aggiornare il più presto possibile.
Saluti,

Giò

p.s. 1914 parole!! Ah, per questa volta ti ho battuto!!
Sono fiera di me stessa!
(Recensione modificata il 12/03/2014 - 10:04 am)

Nuovo recensore
10/03/14, ore 22:10
Cap. 19:

beh che dire degli ultimi capitoli se non: WOW, no aspetta COSA?! WOOOW!!!

come sai già (visto che li shippo un sacco dall'inizio della storia) adoro il fatto che i due protagonisti si siano riavvicinati... anche perchè con uno come il dr.Lecter come fare a resistere? se non ce l'ha fatta Helena non vedo perchè dovrei farlo io ;)

sono molto stupita (si, lo so, sarà la 400esima volta che te lo dico ma è così) dagli ultimi avvenimenti:
-per prima cosa c'è Helena che non ce la fa più a fare la distaccta e quando vede Hannibal mettere una cannuccia in gola a "più provo a suicidarmi più non ci riesco" Dakota, capisce che non può continuare ad ignorare il suo lato destro (quello emotivo, ma sono convinta che tu già lo sappia) del cervello e non dare ancora ascolto solo al suo arcinemico emisfero sinistro grigio e razionale.

-poi c'è LUI, il mio-nostro-suo amato/odiato Lecter che anche se continua a mantenere un'aria indifferente non incanta più nessuno... stanno cominciando a sospettarlo e l'emulatore per quanto non lo dia a vedere, secondo me, lo infastidisce; questo lato un po' frustrato di Hannibal si vede soprattutto quando scatta con il coltellino verso l'ufficio di Carlisle (non che non se lo meriti però...) senza prima cercare una soluzione alternativa e più furba... non proprio nel suo stile ma perfettamente comprensibile....

-infine c'è l'ALTRO: 
Carlisle
onestamente ormai anche solo scrivere il suo nome mi fa salire un senso di nausea non indifferente... abbiamo appreso, grazie alla attenta analisi di helena, e dagli avvenimenti che l'hanno seguita,che è un ex alcolista, che è un violento e che è fin troppo sicuro di se'... personalmente, credo che se Robert si riavvicinerà in questo modo ad helena, se non lo farà fuori lei... altro che Kebab ;)
sicuramente quando si riprenderà dalla sbronza e dalla bottiglia in testa sono quasi sicura che cercherà una sorta di vendetta ma avere come avversario "la strana coppia" non sarà facile!

il finale comunque credo darà molti spunti alle conversazioni che si svolgeranno tra Hannibal ed Helena, lei non riesce a liberarsi dei fantasmi che la perseguitano e lui non vede l'ora di psicoanalizzarla per bene... comunque questi due sono le uniche persone di cui mi fido (e Kaitlyn perchè come emulatrice non ce la vedo proprio) e le uniche persone (con qualche riserva su Hannibal)  che dovrebbero fidarsi a vicenda.

ah già non vedo l'ora di leggere il confronto che avranno Helena e Kaitlyn sul suo ritorno a casa con "mr. Zigomi" :)