Prevedo guai da ora in poi.
Allora, certamente qui le cose iniziano a farsi interessanti. Compare un altro personaggio, la moglie, che a mio parere sembra strano che possa essersi sposata con uno come Saul. Avrà sentito almeno una volta il marito parlare da solo! A parte questo, sinceramente mi aspettavo che l'uomo all'improvviso perdesse il controllo e la uccidesse. Anzi, speravo. Mi ritrovo quasi in sintonia con il protagonista, lol. Intendo dire che anche per me sarebbe fastidioso, parecchio fastidioso, se qualcuno interrompesse il mio attimo di pace, no? Specialmente se sono un pazzo dalla multi-personalità (sedici??) che cerca di tenerle a bada.
E così, scopriamo che oltre a essere matto è omosessuale ed è misogino. Come avrà fatto a trovarsi una moglie e farci dei figli? Mistero. Questo dettaglio mi ha lasciata perplessa.
In ultimo, ti segnalo una cosina, sicuramente un errore di svista : "pertanto Saul dové escogitare un altro modo per raggiungere la sua meta". Forse vole scrivere "dovette". E due o tre errori di battitura/svista ho trovato nel testo ma nulla di che.
Saluti,
BlackGirl91

Leggi la risposta dell'autore

Buonasera!

Data la brevità di questo prologo anzi, "Preludio", non posso dire granché se non che parti subito con la presentazione del protagonista, che ha un disturbo dissociativo della personalità che è spezzata non in due ma tante e - da quel che ho capito - tutte negative. Non so se ci sia un limite per questo tipo di malattia, chissà quante ne ha Saul (il numero uno, cioè quello "debole").
Un paio di piccole cose:
Ho notato che non accenti la "e" maiuscola, mettendoci l'apostrofo. Non so se sia una tua svista o forse ti sei abituata a scriverla in questo modo, comunque a me non da fastidio, te l'ho fatto solamente notare perché non è un grave errore.
Quando scrivi "Tic tac tic tac", non è forse meglio metterlo in corsivo? O almeno staccare quella onomatopea (si dice onomatopea vero? Mi sorge il dubbio) dal resto del testo, insomma metterci uno spazio. Così in pratica:

Tic tac Tic tac

Il tempo s'agita.

Tic tac Tic tac

E` la mia ora.

Quest'ultimo è solo un piccolo consiglio, sta a te decidere se metterlo in pratica o no.
Saluti,
BlackGirl91

Leggi la risposta dell'autore

Oh, eccoti tornata con Saul!
Dunque per prima cosa detesto Ludmilla. Mi sembra quasi come quelle bambole a cui tiri la cordicella e dicono la stessa frase. Una persona vuota che pretende solamente, ma non dà alcunché in cambio.
Saul mi intriga sempre di più. Per quanto sia un personaggio molto complicato da gestire, mi piace davvero molto.
La storia si fa sempre più intrigante: sarà il tuo modo di scrivere, non so, ma trovo la lettura molto piacevole e scorrevole.
Al prossimo capitolo! :D

Ciao!!
Questo breve preludio è già un ottimo biglietto da visita per continuare a leggere la storia. Ha un ché di affascinante, nonostante il dramma vissuto da Saul.
Mi è difficile spiegare cosa provo leggendo queste poche righe: tristezza? Compassione? Rabbia (per ciò che gli è accaduto)? Sono tante le sensazioni che mi sucita Saul.
Mi piace! Spero di non attendere troppo per il prossimo capitolo!
A presto :D

Leggi la risposta dell'autore

Ciao Nahash!
Eccomi.
Poche righe ma efficaci, il dramma di Saul è veritiero e non diverso dalle tante situazioni che, ormai, vedo troppo spesso affiorare nella mente delle persone cosiddette normali.
Sì, perché questo genere di disturbo c'è sempre, fin dall'inizio, ma poi, quando si palesa diviene evidente a tutti e non sempre viene trattato nel giusto modo.
Saul è solo e ho distintamente percepito questa sua solitudine e questa tempesta che si agita sempre di più, che scandisce i minuti verso il suo tempo... il tempo che la parte più oscura di Saul sta assorbendo per alimentarsi e diventare più forte.
Mi sa di Salazar... ma non metto la mano sul fuoco.
Bloom

Leggi la risposta dell'autore

Devi sapere che io ho una sorta di "perversione" per il disturbo dissociativo dell'identità.
Ovunque vi trovi accenni, io mi ci fiondo come le api sul miele.
E non tutti sono capaci di trattare la cosa con la giusta delicatezza, o anche solo con la dovuta consapevolezza.
Tu sì. E la cosa si evince che è una meraviglia da un semplice pugno di righe; un pugno di righe nel corso del quale sei stata in grado di racchiudere un universo che è fatto di una lotta estenuante, continua e, ahimé, il più delle volte impari, come in questo caso.
E Saul mi incuriosisce tantissmo, così come l'intera vicenda e il contesto in cui si svogle.
Finisce dritta nelle seguite *_*
In bocca al lupo nel proseguirla <3
B.

Leggi la risposta dell'autore