Recensioni per
Percezioni d'un altro tempo
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/08/15, ore 13:56
Cap. 8:

Ciao Monique!
Come promesso, eccomi a recensire qualche tua poesia.
Diciamo che ultimamente mi soffermo sugli autori che conosco già, perché nella sezione Poesia trovo fin troppa omologazione a livello di contenuti. Sono felice di aver scoperto te (anche se ricordo di averti già commentato qualche altro scritto in passato) perché trovo le tue tematiche molto interessanti ed originali.
Ti dirò, non sono un'appassionata di sci-fy, tuttavia trovo sia bello di tanto in tanto leggere qualcosa di innovativo - soprattutto a livello poetico, visto che, come dicevo prima, le pappardelle che ci propinano son sempre le stesse.
Ho letto un pò ' tutte le tue raccolte. Voglio farti i miei più sinceri complimenti per la splendida vena poetica e per la tua Arte davvero invidiabile.
Hai la capacità di affrontare argomenti innovativi in maniera mai banale, donando al lettore piacevoli emozioni.
Parlando della raccolta che ho deciso di recensire, è ammirevole la tua maestrìa nel destreggiarti con le parole.
Ho adorato il tuo ermetismo, la volontà di non nascondere nè mostrare, ma sensibilmente accennare. Ti dirò la verità: più che ai significati, leggendo, ho prestato attenzione al significante, lasciandomi cullare dalla densa musicalità dei tuoi componimenti.
Rinnovo i miei complimenti intrisi di stima profonda.
Spero di poter leggere al più presto qualcos'altro di tuo.
Un abbraccio.
Federica.

Recensore Junior
14/06/15, ore 00:30
Cap. 3:

Ciao Monique! Sono passata a trovarti perché volevo rileggere la tua raccolta! Mi piacciono moltissimo le immagini che usi. Riesco a immaginare le cose di cui parli, avvolte in un alone di mistero. Con lo sfondo sfocato, pperché metti l'accento sul dettaglio. Questa è una poesia per me molto criptica.
Il discorso della veggente è un intrico di formule magiche, di immagini e rime delicate. "Asciugherò la morte dal volto dell'amato": geniale, rimanda all'acqua del lago!
A quanto ho capito, l'amato non vuole ritornare dalla donna e per questo dice che l'amore mente. Forse non è più innamorato? Spero di aver azzeccato a interpretare il tuo scritto.
Mi hai messo curiosità e come sai voglio sempre capire a fondo le cose...
Comunque la tua scrittura, non solo qui, ma in generale, ha il dono dell'immagine.
Vengo sempre trasportata nei tuoi luoghi che descrivi.
Le tue parole mi danno l'idea di piccoli tasselli coloratissimi, che danno vita al mosaico della poesia.
Hai sempre la mia stima!
A presto.

Grazia

Recensore Veterano
13/06/15, ore 20:39
Cap. 8:

Ecco, io adoro scovare perle come questa, perle che lasciano il lettore nella "trance" stupefacente e compiaciuta. Complimenti Monique, l'opera la trovo molto rivoluzionaria sotto molti aspetti di vista. Prima di tutto l'accostamento sci-fi alla poesia che trovo ottimo. Ma soprattutto, concedimelo, quel tocco di umanità ad una macchina. L'opera, nonostante sia chiaro che sia un automa a parlare, esalta invece sentimenti che vanno al di la di ciò che possa essere impartito come ordine o programma. C'è anche una consapevolezza nel "sarò forse disattivata" ed è questa consapevolezza che traccia il limite tra l'umano e la macchina. Tanto che "le macchine sole conservano l'anima" ed è un riconoscimento interiore; da qui si può partire verso milioni di interpretazioni, tutte opinabili forse, ma sicuramente piacevoli. E' il "prototipo" di un amore, come lo si vorrebbe... forse per questo l'essere disattivata sarà un obbligo... perchè sarebbe fin troppo umana. Brava. Mauro

Recensore Junior
11/06/15, ore 08:21
Cap. 8:

Ciao Monique!
Questa poesia è davvero interessante. Prima di tutto per le immagini fantascientifiche che usi (a quanto avevo visto, la fantascienza è il tuo pane, un po' come per me la fisica). Ti cito i versi secondo me più belli: "E gli porgerò la mia mano bionica / in simbiosi con le oscillazioni della notte. Illuminerò la sua strada con iridi sintetiche." Se ci pensi, sono parole terribili. Una dichiarazione d'amore di uno pseudo-robot! Mi piace molto che tu non addolcisca la pillola e che usi termini duri e "robotici" ("mano bionica", "iridi sintetiche").
Ma ancora più terribile è il verso "le macchine sole conservano l'anima". Mi sembra un po' una predizione nei confronti di un mondo che sta perdendo la sua umanità (penso a quei mostri dell' isis ad esempio).
Questa poesia fa riflettere. Mi fa pensare che dobbiamo fare qualcosa per non ritrovarci nella condizione da te qui descritta. Sarebbe terribile!!
Brava... mi hai incuriosito e fatto pensare molto!
Un abbraccio.

Grazia

Recensore Veterano
05/06/15, ore 01:11

Adorabile. La finezza della scelta delle parole per un fugace innamoramento, forse un bisogno, forse il voler' vivere un'emozione intensa, forse proprio per quella Platonicità che lascia ignaro una delle due parti. Amo soprattutto il finale, quel "Struggente, opprimente, ingrato!" che denota la voglia di poter vivere fino in fondo un'emozione che non ci sarà, che non avrà altri spazi, ma che in quel mentre ci ha fatto palpitare. Brava.

Recensore Veterano
05/06/15, ore 00:51
Cap. 7:

Ciao Monique! dunque ho letto e riletto questa poesia ma ci sono dei punti un pochino oscuri. Ho capito solo alla seconda lettura che parlavi di un fantasma nel senso specifico. il primo periodo potrebbe portare un po' di confusione; ci avrei visto un "La notte, un fantasma..." con quella virgole che, un po' di effetto lo da. Altra cosuccia, nella terza quartina usi la prima persona con "Ricordo..." mentre nelle altre tre si parla in terza persona, la cosa è voluta? Ok, dopo averti fracassato le cosiddette passiamo all'opera in se. La trovo un bellissimo tributo ad una delle piazze più famose del nostro paese, uno di quei luoghi, come tanti, che difficilmente riesce a vivere una sua normalità dato l'afflusso costante di gente. tuttavia qualcuno che, nell'ombra, osserva c'è così come è presente il suo sentimento per, chissà, una donna (bionda) incontrata proprio a San Marco. Commento come sempre positivo.

Recensore Junior
31/05/15, ore 23:18

Ciao Monique!
Il tema che tratti non è dei più felici, ma questa poesia è molto bella.
Usi dei termini dai suoni e significati molto forti (travi spezzate, sfasciate, contorte; fiamme rabbiose; legno sventrato e violentato) per sottolineare la violenza con la quale l'incendio si è accanito sul locale.
Per me i versi più belli e più significativi sono i seguenti:
"Quel rogo che bruciò nottetempo
le idee geniali troppo ambiziose,
con le stesse fiamme ha divorato
questo nostro spazio-tempo."
È qui che sta il succo dei versi: questo rogo era già in atto, anche se non in modo concreto e carnale. Forse aveva già bruciato i sogni... Altrimenti perché questa "cenere di volti delusi"?
Questi versi, a mio parere vogliono esporre una condizione interiore, un incendio dell'anima, piuttosto che solo un rogo esteriore.
Spero di aver azzeccato un po' il senso di questa poesia!
In caso contrario, perdonami e illuminami tu!
Brava perchè sulla forma e sulle immagini poetiche vai davvero forte.
Un abbraccio!!

Grazia

Recensore Master
31/05/15, ore 16:06

Una poesia molto apprezzabile che individua in te, una grandissima sensibilità verso quel disastro.
I miei più sinceri complimenti a preso.
Poalo

Nuovo recensore
26/05/15, ore 12:02
Cap. 4:

Ciao :D
Dato che mi hai lasciato già più di una volta una recensione, eccomi qui.
Devo dire che ti differenzi tra le tante di questo sito, sei una di quelle che ci sa fare! Non sei per niente banale, i titoli che scegli sono innovativi, nel senso, non sono titoli già sentiti. Mi piace anche il fatto la tua poetica venga influenzata da ciò che ti piace, e non scrivi solo perchè è figo far poesia. Quest'arte è seria e tu la prendi seriamente, brava! Nei versi riesci a far capire benissimo il fascino di questo principe, le metafore sono azzeccate e originali. Che dire, vado a recensirti qualcos altro! :D

-Anasse N.

Recensore Veterano
18/05/15, ore 10:47

Magnifica.
Non amo le poesie il cui tititolo è parte integrante del testo, ma devo ammettere che in questo caso la tua scelta rende; è inattesa e d'effetto, una provocazione ben studiata. È un tema classico, se vogliamo: un amore improvviso e fugace, unilaterale, destinato ad estinguere in fretta la propria fiamma - ma non il ricordo, destinato a conservarsi meglio. Eppure è banale e miserabile parlare di "temi", di argomenti, leggendo una poesia che è ispirata ad una storia vera e viva, come è riduttivo studiare la posizione e i significati di parole che sono state rubate a degli attimi realmente sentiti, con delle emozioni che ti hanno scosso, che ti hanno fatto innamorare. A volte mi scopro insofferente nel commentare dei versi, perché è facile trascurare la persona in carne ed ossa e la sua anima, i principali protagonisti di una storia biografica di cui hanno tentato di trasferire un frammento su carta - o pixel.
Temi a parte, quindi, la tua poesia è magnifica. Stando alla descrizione di questa raccolta, il tentativo è quello d'afferrare dei momenti e di analizzarli attraverso punti di vista acritici e atemporali. In questo caso hai scelto di portare il tempo in avanti e fermarlo trentasei anni dopo. È una cifra non casuale, poco ma sicuro. Potrebbe anche non essere una reale indicazione temporale, oppure potrebbe indicare la data dell'incontro (o la tua età - forse da dividere per due), ha comunque un significato che sarei curioso di conoscere.
Il ricordo e la simbologia sfumano e svaniscono con il passare del tempo, come una luce sempre più fioca, e quell'amore platonico che, nella sua insensatezza e nella sua perversione, in quella sua maledetta univocità, rimanda all'idea e a infiniti bivi d'una vita del tutto diversa, ma immaginaria. Sono voli pindarici e fantastici che saltuariamente fanno ritorno a braccetto con il ricordo di lui e di quello sguardo galeotto.
Sono dei versi brevi ma ordinati, musicali, è un'armonia cullante la loro e una pacatezza spezzata solo dai due climax posti nella prima e nella terza strofa, come frangenti millesimali di rabbia in cui cerchi di ritrarre, di rigettare ogni pensiero legato a quel ricordo.

Brava!

Recensore Master
22/10/14, ore 23:58
Cap. 5:

In effetti sembra un messaggio misterioso e ultraterreno, con figure filiformi che potrebbero essere alieni e scienziati che cercano invano di salvare la terra. Questo genere di poesie mi affascinano e le ritengo di alta qualità, dal momento che per l'appunto sono "percezioni". Ti faccio i miei più sentiti complimenti perché i versi esulano dai ricorrenti temi trattati dai soliti poeti, ma si tratta di qualcosa di più profondo ed elevato che potrebbe interessare l'intero genere umano.
Un saluto cordialissimo a presto
Paolo C.

Recensore Master
16/09/14, ore 17:12
Cap. 3:

"Ha dimenticato che l'amore mente"
Chiusura bellissima, che racchiude un po' il significato della poesia. Complimenti anche per le immagini utilizzate, come "acqua di lago che sgorga dagli occhi".
Ottima poesia!
Complimenti
A presto :D

Recensore Master
16/09/14, ore 15:57
Cap. 3:

Un componimento realmente suggestivo, dalle rime azzeccatissime e dal cipiglio robusto, passami il termine. Continua così, la poesia è nelle tue corde, i tuoi versi sono scorrevoli e pregni di significato.
A presto
un saluto veramente cordiale
tantissima stima
Paolo

Recensore Master
02/09/14, ore 18:55
Cap. 2:

Bellissima, le tue parole mi hanno accompagnato tra i meandri di questa villa antica segnata dal tempo, mi sembrava di poterla vedere con i miei stessi occhi... e leggendo, ho anche provato malinconia...
La foto poi rende molto l'idea, aiuta ad immaginare meglio l'abitazione di cui stai parlando...
Complimenti!

Recensore Master
26/08/14, ore 17:20

Alcune volte capita che solo da un semplice sguardo scocchi una scintilla. Capita che alcune persone ci attraggano solo dopo averle viste una volta. Da quel momento iniziamo a pensarle, a fantasticare una storia d'amore, tutto si trasforma in un amore che però non sempre diventa concreto. E quando ci ricordiamo di questo amore ormai volato, ancora soffriamo... sì, capita eccome :)
Bella poesia!
A presto