Recensioni per
Malec is the new rainbow
di LaVampy
Positive : 123
Neutre o critiche: 0
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Non so come ho potuto per tanto tempo perdermi questa meraviglia. La denuncia ci vorrebbe a me! È un capitolo straziante e struggente e mi si sono inumiditi gli occhi mentre leggevo. Io sono giovane, tra poco compirò vent'anni, ma capisco la sofferenza di Alec, sento il tempo che mi scivola dalle dita, la spensieratezza dell'infanzia che si allontana, il peso di chi ho perso troppo presto, di chi ho amato e non mi ha ricambiato, dei treni passati e delle occasioni perdute. Alec come hanno già sottolineato in un'altra recensione non ha paura della morte, ci contratta ogni giorno. Ha paura per chi si lascerà dietro, per il dolore che proveranno, il vuoto, l'assenza e soffre al pensiero di tutto ciò che si perderà. Magnus soffre per Alec e per se stesso e cerca di farsi forza per non far sentire ancora di più al suo amore quanto ne senta già la mancanza. È un capitolo bellissimo con un'immagine semplice eppure d'effetto. Volo a leggere il resto, non ho alcun dubbio che lo amerò. |
Si sa, chi disprezza compra 😉. Scherzo, non c'entra niente, non in questo contesto. Con will e Tessa forse sì, e anche tra jace e clary, ma non qui, non quando Magnus aveva detto quelle parole solo per insultare maryse. Però è vero, il destino è veramente bizzarro, e qui in Shadowhunters é una consapevolezza all'ordine del giorno come da nessun' altra parte. E non stare a parlare di storia trita e ritrita perché non è vero, e come sempre thank you 😊. Prossima fermata : la città degli amanti 😉 |
ansia tremenda... povero Alec, vivere ogni giorno sapendo di non poter evitare l'inevitabile, sapendo di doversi separare da quanto ha di più caro. Ma ciò che lo distrugge e sapere di dover abbandonare l'amore della sua vita ad un'esistenza eterna di solitudine e rimpianti. Ha paura e questo lo rende stolto, avventato e crudele. Povero Alec... e grazie a te per questa immagine così bella e malinconica. |
io so solo che spero che quello scorcio che hanno rilasciato quattro giorni fa non sia un preannuncio a questo; non credo sopporterei di leggere di un alec evecchio e anziano e Magnus che piange al suo capezzale ( almeno la presenza di Camille è scongiurata....speriamo). Quanto a questa fiction...ti piacciono gli incubi, ammettilo ;-) . A me no, non molto. Questa fiction però sì :-) |
hai perfettamente centrato il punto ...impotenza di fronte a delle situazioni che si presentano , Alec e Magnus non fanno eccezione ,uno deve trovare il modo di trovare il fratello ,l'altro che lo faccia senza correre rischi . |
Naa, perché uno schifo? É un ottimo prologo ad anime perdute, invece. Molto meglio di quello originale, quello é stato pesante (e mi ha fatto prudere le mani ) |
Straziante avvertire il vuoto che è l'unica sensazione che rimane ad Alec dopo aver che Magnus l'ha lasciato ,hai descritto benissimo la sofferenza che avranno avvertito anche Jace e Isabelle ,altro che rompere il cellulare ..per me avrebbe voluto spaccare la testa allo stregone . |
continuo a dirlo e non smetterò mai di farlo: se anche la Clare avesse scritto una cosa così, la loro separazione avrebbe avuto molto più pathos; e invece..nada, puff, una botta e via. Non ho provato niente di niente; per mesi mi sono angosciata, ero terrorizzata all'idea di leggere anime perdute perchè non volevo leggerlo, pensavo ci sarei rimasta malissimo, ho letto fior di ficiton che la ricalcavano perchè pensavo mi avrebbero preparato psicologicamente... ma forse hanno ottenuto l'effetto opposto, oppure non mi hanno preparato a niente perchè non c'era niente per cui prepararsi. E come sempre sono rimasta fortemente delusa. Come sono rimasta anche delusa ( di nuovo) dalla mancanza di un MAgnus POV o da un intervento un pochino più partecipativo di Cat. Ma a quato punto penso che forse ce li ritroveremo nelle prossime cronache. Hai fatto un bel lavoro come sempre, ti prego continua così e non deluderci :-) |
Ci porti dentro la mente di Alec, trovando per noi un posticino tutto speciale proprio sopra i suoi pensieri e ... che gran casino! Il compleanno è un momento particolare proprio per tutti e Alec non fa eccezione, ma fino ad ora lo immaginavo distratto, a guardare i festeggiamenti per lui da un angolo della stanza, ad aprire i regali velocemente (anche perché immagino che picche e asce non vadano incartate...), a schivare abbracci e strette di mano e ad accampare scuse per uscire il più in fretta possibile, con lo sguardo amorevole di Izzy a coprirgli la fuga. Ma non oggi. Non quel compleanno. Oggi tutto è solo un fastidioso impiccio che lo tiene lontano dal portone che vuole tanto raggiungere e la pioggia lieve sembra mandata apposta per placare la sua palpabile agitazione. E poi li, ad aspettarlo quegli occhi e quelle labbra. Il miglior regalo che chiunque potrebbe mai ricevere. Sicuramente il dono più dolce che la vita gli aveva fatto. |
Molto contenta del Alec POV, anche se mi piacerebbe che la Clare li mettesse entrambi e in eguale misura. Quindi grazie per averlo fatto tu 😊 anche perché non credo dispiacerebbe a nessuno se uscissero fuori più spesso questi frammenti nascosti. A proposito, ho finito le Cronache, adesso si passa al Codice |
ho fatto una fatica enorme ad arrivare a fine capitolo , tutta la tristezza di Alec e il suo sentirsi impotente e colpevole sono state le mie emozioni per tanto tempo ,sono felice che si sia lasciato andare tra le braccia del suo compagno ;quando la vita ci riserva delle situazioni come queste l'importante è reagire e dividere il tutto con qualcuno ...perchè se come diceva una bellissima canzone "troppo amore può ucciderti " figuriamoci il troppo dolore tenuto dentro :( |
E però non sarà così, per nessuno. E per quanto male abbia fatto, io Sebastian proprio non riesco a odiarlo. |
Ecco di nuovo lo stile secco, frasi brevi spezzare che creano un mosaico di immagini. Sofferenza e odio sono palpabili, quasi concrete, materiali, come denso e implacabile é l'odio. Ma sono le lacrime a rivelare un frammento dell'anima di Alec. Non importa se sia una travolgente felicità o, come in questo caso, un cupa disperazione che spezza i respiri in gola, di qualsiasi sentimento si tratti, solo tra le braccia di Magnus Alec é libero di sentire e piangere. Solo tra le braccia di Magnus lui é davvero a casa. |
Mi piace questo approccio sperimentale, questo composito insieme di verbi e parole, immagini oscure e suoni aspri, sintagmi spezzati quasi fossero le strette anse di una vecchia e insicura scala a chiocciola verso gli abissi, oscurità a cui Alec sarebbe destinato, una nube nera di angoscia e insicurezze, se Magnus non lo avesse tirato su passo dopo passo. Se Magnus non lo avesse restituito alla Vita. |
Poetica, non c'è che dire. Ispirata tutta alla canzone che hai messo in cima? |