Bello ritrovare la tua storia con così breve intervallo tra un capitolo e l’altro. Il terzo, originale e coinvolgente, come i primi due, ma la percezione che ho avuto del pezzo che si riferisce al “microfonato” della conversazione di lavoro tra Sh, in piscina, e John che sfoglia il fascicolo relativo al caso, è di una efficacia narrativa veramente notevole: con dei nuovi strumenti linguistici rispetto ai tradizionali, e cioè la trascrizione della difficoltosa comunicazione tra i due (“…Ec c o ci qu a. D o ve era v a mo ri ma st i?...”), hai reso con immediatezza l’avvicinarsi di due anime sofferenti ognuno con una propria storia, come ottimamente definiva un recensore tra noi, Mikimac se non erro, “ due uomini spezzati”. Hai trasposto così, senza difficoltosi mezzi retorici, il cammino dell’uno verso l’altro, attirati magneticamente dal bisogno di amare e di essere amati, senza condizioni. Così, infatti, John arriva ad esprimersi con la stessa curiosa difficoltà di Sh (“…Co n t i nu a a nu ota re. I o ti legg o il ver bale del s u o inte r rog ato rio…”), è un dettaglio linguistico tecnico, apparentemente, ma io vi ho trovato l’andare verso l’altro, assumendone i bisogni. Il resto si “beve” in un sorso, spiacevolmente consapevoli di essere giunti alla fine del capitolo. Splendido. |
yay, Sherlock e John sempre più in confidenza, immagino di non poter esserne che felice. E a poco a poco il nostro detective preferito sta iniziando a riprendersi, anche se fa finta che non sia così. Posso solo azzardare ipotesi sull'identità di V, ma ho come l'impressione che si tratti di una vecchia conoscenza di Sherlock, forse risalente ai tempi dell'università, anche se potrei sbagliarmi. |
Anche questo capitolo è bellissimo! |
Finalmente l'incontro vero e proprio! Come sempre, in qualsiasi possibile versione della loro realtà tra Sherlock e John il feeling che li unisce è praticamente immediato. |
Significativa, all’inizio del capitolo, quella non-risposta di John al messaggio di Greg: è un silenzio, il suo, assordante perché è un segnale che qualcosa è successo dopo il primo incontro tra Sh e il professore, anche se, ancora, i due interessati non ne hanno piena coscienza. “…è decisamente un uomo singolare…”: notiamo che, anche per Holmes, la novità porta ad un’increspatura sulla superficie liscia e gelida della corazza razionale dietro alla quale si cela il suo animo. “…Gli occhi sul viso, sempre…”: è un John che si sta presentando nella storia (ed a Sh) nel suo leale confronto con gli altri, con la sua aperta ed immediata capacità di comunicare. E la sua cocciuta generosità, come nella scena in cui spinge il “Titanic” all’aperto, nonostante le resistenze del consulting. Una cosa che mi ha colpito in questa storia, è l’intreccio tra IC e AU che sei riuscita a fare: hai mantenuto Holmes nelle sue vesti di consulente investigativo, fratello di Mycroft, conoscente della signora Hudson, amico di Molly e di Greg… L’hai trasportato in questa storia con il suo mondo canonico, a parte la menomazione, invece Watson l’hai introdotto con una caratterizzazione sociale un po’ diversa dalla consueta. Ma è sempre lui e l’incastro nella narrazione è perfetto. Ottimo. |
L'umanità e la perspicacia di John sono stupende. |
La prima impressione nel cominciare a leggere questo primo capitolo è di trovarmi di fronte ad un modo di scrivere nuovo e sorprendentemente agile, molto originale. Mi sembra una soluzione stilistica che stia in perfetto equilibrio tra la forma testuale della text-fic, quella degli appunti, quella veloce delle mail e la vivacità dei dialoghi. Mi piace anche perché siamo nella mente di Sh ed è come partecipassimo allo svolgersi degli eventi. A proposito poi, dell’argomento, ti confesso che non conosco né il romanzo né il film che hanno ispirato la tua ff; naturalmente, per non fare brutte figure, ho spulciato su Google e mi sono fatta un’idea abbastanza precisa di ciò che stai raccontando. Sh e John mi sembrano perfetti nel ruolo dei protagonisti. Un’altra impressione “a caldo”, molto positiva, è che tu abbia avuto una pressante “piena” narrativa che ti abbia condotto ad una stesura senza esitazioni e dominata dal cuore, affascinata sia dall’argomento ispiratore sia dalla costante fissa che c’è in questo fandom, che ci coinvolge per la maggior parte, convinte come siamo che, quello che si è acceso tra Holmes e Watson, sia una delle più belle e tormentate storie d’amore reperibili sui media. Ecco perché c’è molto da raccontare. Sono arrivata quasi con dispiacere alla fine del capitolo. Una delle mie frasi preferite: “…soffiava con forza contro il bavero alzato del mio cappotto…”: che malinconia! |
In questo caso, riesci a strapparmi un povero Sherlock. Sapendo quanto lui sia iperattivo, è difficile e straziante immaginarlo costretto su una sedia a rotelle, anche se di dimensioni enormi. |
Il loro primo incontro lascia sempre il segno! |
Ciao! Ho provato a iniziare questa recensione sei volte e per qualche ragione mi sono sempre incartata. Non ho molto da dire, ma mi è sembrato imperativo lasciare un segno da queste parti perché tu sei bravissima e io sono precipitata velocissimamente dentro alla tua storia e al momento sono ancora prigioniera, aiuto salvami. Ho un po' uno (sciocco!) pregiudizio contro le fanfic scritte in prima persona, perché secondo me è molto più difficile rendere un personaggio IC, quando si parla da dentro la sua testa, eppure questo è forse uno degli Sherlock più credibili che io abbia mai letto-- il che, per altro, è ancora più encomiabile trattandosi di un AU. Sono stata stregata dal modo in cui, in pochissime righe, sei riuscita a tratteggiare il rapporto tra lui e John, il magnetismo nascente che li attira l'uno verso l'altro. Non vedo l'ora di leggerne ancora. E niente. Sei bravissima, l'ho già detto. Spero che non mi distruggerai il cuore, ma ovunque tu decida di portare la storia, sarò ben felice di trotterellarle dietro. Un abbraccio e tantissimi complimenti! |
Dunque, ho letto e amato Io Prima Di Te e non vedo l'ora di vedere il film (evviva Sam Claflin). La descrizionedella ff mi spirava parecchio e quando ho iniziato a leggere all'inizio mi sono detta "Oddio, assomiglia a Will". Poi sono arrivata alle note e Zac!, ecco la risposta ai miei interrogativi. Grammatica, sintassi, eccetera sono impeccabili, nulla da dire e per ora i personaggi mi sembrano IC. John non si è visto molto, ma sono certa che saprai trattarlo al meglio. L'idea è davvero buona, amo le trasposizioni in chiave Johnlock e avendo amato la storia originale sono certa che adorerò anche questa storia. Bene, per ora chiudo qui. Attendo con ansia il prossimo capitolo! Un bacio, Cami |
Bella idea, davvero. |
Sto fissando l'onda di angst che sta per travolgermi se leggo avanti questa storia :-P |
Ciao! Questa FF mi incuriosisce molto! Purtroppo non ho letto il libro, ma l'argomento è interessante! Prevedo che ci sarà tanto angst!! :( |