Recensioni per
180 days
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 119 recensioni.
Positive : 119
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/10/16, ore 14:32
Cap. 13:

Ciao! Innanzitutto ti chiedo di perdonarmi per non essermi fatta sentire per tutti questi capitoli, però l'inizio della scuola ha comportato un periodo un po' caotico. Ora però spero di aver trovato una sorta di equilibrio, perciò eccomi qui. :)
Questa storia mi è mancata moltissimo, mi coinvolge sempre di più e sì, sei stata decisamente crudele con questo finale. Ho avuto una piccola gioia, ovvero John che a quanto pare si è deciso a baciare Sherlock, ma alla fine ho provato comunque una profonda tristezza. Mi chiedo se Sherlock abbia detto quelle cose credendoci veramente, se pensasse davvero che John non provasse nient'altro che pena nei suoi confronti. Non so, lui osserva e deduce sempre tutto, mi sembra... strano. In ogni caso spero che nel prossimo capitolo le cose si sistemino, perché davvero mi piange il cuore a vederli in questo stato: spero che John continui a lottare e riesca a far capire a Sherlock che la sua non è pena, è amore. E mi auguro anche che quel testone accetti il fatto di essersi innamorato e... Beh, io spero sempre nel lieto fine, ormai credo che anche tu abbia capito come la penso :')
Ti auguro di sistemarti al meglio nella tua nuova casa e che vada tutto per il meglio: quando si va a vivere in un posto nuovo è tutta un'avventura e spero che la tua si riveli una piacevole, alla fin fine.
Bene, detto questo ti saluto, un bacione e alla prossima!
-Cami

Recensore Junior
03/10/16, ore 10:20
Cap. 13:

Cara, ben ritrovata! Aspettavo con ansia questo capitolo, che by chance mi ha alleviato una altrimenti interminabile ora di analisi.
Non mi soffermo più a commentare il tuo stile, sai come la penso al riguardo.
Insomma, finalmente è successo, mentire non era più possibile e mi lasci ora in un'attesa angosciosa!
Sherlock è terrorizzato, dopo mesi passati a augurarsi la morte ora ha paura di riuscire ancora ad amare la vita.
Mi si stringe sempre di più il cuore, e sempre più considero l'idea di un finale differente, così come differenti sono loro.
Un bacio
Phae

Recensore Master
03/10/16, ore 01:22
Cap. 13:

E' vero, sei stata un po' cattivella! Il finale di questo capitolo mi ha lasciata di stucco! John lo ha schiaffeggiato, e poi lo ha baciato! Non ci credo!Finalmente si è deciso!! Ormai non ci speravo più!!
Sherlock sa essere molto irritante a volte! Pensa ancora che John abbia deciso di restare al suo fianco perché gli fa pena! Andiamo bene!! Come fa a non percepire quello che il bel prof prova per lui? Per caso sta cercando di provocarlo? Perché se voleva che lui reagisse, direi che è stato accontentato, solo che John, dopo lo schiaffo e il bacio ( che bello! Le scene cariche di pathos mi entusiasmano sempre!!), se ne è andato, lasciandolo con un palmo di naso!
I loro pensieri mi emozionano sempre tanto, ma quando John ha scritto che non pensava che ci fosse qualcosa di più spaventoso della guerra, prima di conoscere Sherlock (il senso è questo, credo), mi sono sciolta come un ghiacciolo a Ferragosto!!
Questa FF mi prende ogni giorno di più!
Al prossimo capitolo!! Baci e abbracci!! 😊

Recensore Junior
26/09/16, ore 21:35
Cap. 12:

Sai, credo che la qualità migliore delle tue storie e che riescono a farsi leggere con un sorriso di tenerezza sulle labbra (momenti oscuri a parte).
Lo so, la situazione al momento è poco più che pessima e non ci sarebbe nulla di cui essere sollevati (ma tanto ormai dovremmo esserci abituati: tranquillità? In questo fandom? Cos'è, si mangia?) considerando soprattutto la testardaggine di Sherlock quando prende una decisione.
Meglio tornare alla storia o qui mi sa che ci serve una vagonata di Prozac per tirare avanti.
Questo capitolo direi che ci sono, almeno secondo la mia opinione, due macrosequenze che sembrano quasi introdurre a quella che sarà d'ora in poi la vita di questa coppia improbabile. La prima è quella del taxi, oltre al fatto che Sherlock sia piacevolmente stupito di come John lo tratti, facendogli portare le valige, è realistico vedere che nonostante le cose vadano meglio non sia tutto perfetto, e che Sherlock comunque soffra per la sua perdita di autonomia.
L'altro quadretto che, non credo che ci sia bisogno di dirlo visto che sono una fluffmaniac, mi è piaciuto tantissimo è stato quello del violino.
Cosa non è quella scena.
È dolce e intima allo stesso tempo (come se ci fosse bisogno di ricordarmi le mie tendenze voyeuristiche -.-") ed è un perfetto esempio di quello che ho detto prima, ovvero delle scene che mi fanno sorridere.
Credo che l'inno alla gioia fosse adatto per un momento rilassato come quello, anche se forse io avrei scelto una composizione un po' più inquieta (giusto per ricordare che comunque le cose sono ben lungi dall'essere risolte) * vegeta in sottofondo urla "IL SUO LIVELLO DI MASOCHISMO IT' OVER NINE THOUSAND"*

Anche se non sono mai stata a Marsiglia (Sai che sbatti fare quelle due ore di macchina da Nizza XD?) credo che si tratti di un posto magnifico e spero che tu possa trovarti bene.

P.S l'immagine è bellissima, grazie per averla messa.
A presto.

Recensore Master
25/09/16, ore 22:37
Cap. 12:

Dopo il precedente capitolo d’introspezione, rientriamo nell’azione della vicenda o, più precisamente, rientriamo a casa, al 221 di Baker Street, tra le dolci attenzioni di Martha Hudson e le polverose ma accoglienti pareti della casa di Holmes, con Londra a chiudere il tutto con il suo rumoroso abbraccio (“…Il vociare concitato delle persone, il loro muoversi, correre… “). Bel capitolo di “sistemazione”, in cui il rientro di Sh a casa, comporta delle ovvie difficoltà in seguito al suo nuovo, drammatico, stato di salute. È uno Sh sempre più aperto all’energia che proviene da John, sempre meno sulla difensiva rispetto a ciò che, di emozionale, può fargli perdere il controllo di se stesso. Ma, più si avvicina la data fatidica, più lo scopriamo a scrutare di nascosto Watson, quasi a volersi nutrire il più possibile della sua vitalità (“…Da questa posizione riesco a vederlo in parte...”). È innamorato, ormai non riesce più a nasconderlo a se stesso, e John sta, via via, riempiendo il suo mondo con le sue espressioni, con la sua calda generosità, con il suo affetto. Lo spazio più “umano” del 221c sembra rendere più facile l’espressione di ciò che sta dentro, in fondo all’animo, ma gli ostacoli si presentano difficili da superare: la disperata presa di coscienza di Sh che il suo corpo non è più come prima e potrebbe costituire un peso per John, il rispetto che quest’ultimo si è imposto per la tragica decisione che incombe sulle loro vite (“…Un egoistico…tentativo di convincerti che potrei essere un’alternativa…”) ma che dilania il suo cuore, il silenzio su quello che potrebbe essere ma che viene visto come impossibile. L’ultima scena, con quel violino che li lega in un gesto commovente, è unica, davvero, e sono convinta che quell’ “Inno alla gioia” possa essere la migliore esecuzione in assoluto di quel brano. Infatti è l’amore, grande e ormai impossibile da rendere muto, che costituisce lo spartito per quelle note. Molto IC tutto, soprattutto la pedantesca persecuzione, qui fatta di sms, che Sh, chiaramente geloso, opera ai danni del povero John, reo di non giustificare a sufficienza i suoi spostamenti. Mi fa venire in mente il gustoso gioco degli equivoci visto in TBB, nell’ingresso allo spettacolo cinese, in cui gli ingredienti scenici sono diversissimi da qui, ma il significato ultimo è proprio quello della gelosia di Holmes, mascherata da fervore investigativo. La sensazione che mi lasci con queste righe è di un caldo abbraccio e la frase di Victor Hugo esprime perfettamente quello che stanno vivendo quei due. Grande Blablia.
P.S. Nel tuo Angolo dell’Autrice dici, fra altre cose, che il presente capitolo, probabilmente, è così lungo per un certo complesso di colpa: non farti problemi, dilaniati pure, di complessi di colpa fattene venire a centinaia se ciò che ci regali è di questa qualità…Noi leggeremo sempre con sincera partecipazione tutto quello che scriverai. Buona Francia!

Recensore Junior
25/09/16, ore 11:59
Cap. 12:

Aspettavo con ansia un tuo aggiornamento, e come al solito la tua scrittura rende tutto così vero, scorrevole e soprattutto meravigliosamente IC nonostante l'AU che mi viene quasi da piangere.
John che impara a reggere l'archetto per permettere a Sherlock di poter fare una delle cose che più ama al mondo, e una di quelle che più gli mancano, è una scena semplicemente devastante da quanto è dolce, e John è davvero di una tenerezza disarmante.
Oltretutto, non avevo mai visto la fanart che hai allegato e ho trovato anch'essa meravigliosa -riadattata poi nella tua versione sarebbe ancora più bella- e mi ha ispirata. Forse ne nascerà un'OS, chissà (giusto perchè ho poche cose in sospeso e sono poco impegnata in questo periodo).
Grazie, 
un bacione
Phae
 

Recensore Veterano
25/09/16, ore 09:54
Cap. 12:

Eccoli qui, finalmente in Baker Street. Non posso che complimentarmi e ammirare ancora una volta, come tu riesca a scrivere in prima persona in questo modo e rendere tutto scorrevole e IC.
Usare la prima persona può sembrare apparentemente più facile invece è difficile e chi ci riesce bene ha tutta la mia stima.
Anche nel "botta e risposta" via sms o i dialoghi, sono sempre in parte.
Le vicende prendono una piega sempre più romantica, John è dolcissimo, come lo è immaginarli suonare assieme.
Il pezzo ch epiu mi è piaciuto "“Non mi interessa quanto martoriato pensi sia il tuo corpo, o quanto stupido, brutto od inutile tu ritenga sia. Finché ci sarò, finché potrò evitarlo in un qualsiasi modo, non permetterò che tu ti faccia alcun male. Mai. Nemmeno degli stupidi graffi.” È davvero dolce e per niente banale, anzi!
Spero tu abbia presto la connessione da Marsiglia 😊
I soliti complimenti insomma, alla prossima!

Recensore Master
25/09/16, ore 01:38
Cap. 12:

Ciao carissima!! Finalmente hai aggiornato questa storia stupenda!! Sto diventando ripetitiva, lo so, ma amo questa FF alla follia, ed ogni capitolo che pubblichi è più emozionante del precedente!
Il ritorno di Sherlock a Baker Street mi ha commossa tanto, soprattutto perché John lo ha accompagnato.. sono insieme, nella loro casa, ed è perfetto, anche se Sherlock è ancora pieno di dubbi... Pensa che John le stia provando tutte per fargli cambiare idea riguardo all'eutanasia, e forse in parte è vero, ma io credo che voglia soprattutto farlo stare bene. John vuole solo amarlo, in silenzio, perché teme la reazione di Sherlock, crede di non essere alla sua altezza, ed è convinto che il detective non lo ricambierà mai... Ah, se solo sapesse!
Quando hanno suonato insieme il violino, mi sono venuti i brividi!! Mi sembrava di vederli: vicini, tanto, troppo, persi in un lungo abbraccio, con i cuori che battono all'impazzata!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Un bacione!! 😊

Recensore Master
18/09/16, ore 23:10
Cap. 11:

Ti sei dimenticata di crepes e croissant. Parole che deve assolutamente conoscere chi debba andare in Francia.
Scelta coraggiosa, che sconvolge la vita, ma internet dovrebbe esistere anche in Francia, quindi spero che continuerai a deliziarci con le tue storie, passato il momento veramente di fuoco.
Del resto, come pensi di trascorrere le fredde serate francesi, se non a farti riscaldare dai commenti di chi ti apprezzi come autrice e non aspetti altro che tu aggiorni una storia o ne pubblichi una nuova? ;-)
Questo per augurarti buona fortuna per la tua nuova avventura.

Venendo al capitolo, oggi ho letto cose tristissime (nel senso di storie bellissime, in cui uno dei due moriva) per cui la lucina che brillava in fondo al tunnel si è spenta. Sopratutto dopo le parole di Sherlock a John.
Malgrado sia invalido, una botta in testa a Sherlock per come parla a John, potrebbe essere la soluzione al problema. Non sarebbe carino, lo so, ma all'inizio è stato duro ed antipatico. John non lo merita. Si è salvato quando ha accettato di tornare a Londra. E soprattutto lo salvi mostrandoci cosa pensi veramente, sotto quella corazza di rabbia e perfidia,che si è ccostruito addosso per difendersi da ciò che è diventato.
È tenero il modo in cui osserva John, mentre parla con Mycroft, Greg e Mrs Hudson.
È tenero come lo osservi dormire e capisca quanto ami il silenzio se a riempirlo c'è John, anche solo con la sua presenza.

Naturalmente ti auguro che tutti i tuoi desideri e i tuoi sogni si realizzino, però attenderò con pazienza il prossimo aggiornamento (e non credere che mi sia scordata della tua altra long, per ora sospesa).

Sempre brava, anche ad incrinare il mio povero e vecchio cuore. ;-)
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Junior
17/09/16, ore 23:04
Cap. 11:

Appare Mycroft selvatico.
Sherlock usa emozione umana nei confronti di suo fratello (?!) (faccio fatica persino a scriverlo).
Mycroft selvatico è confuso, non credeva che il pokelock (di nuovo ?!) Sherlock sapesse usare quella mossa.
Sono tornata, recensisco in ritardo e lo faccio dicendo c****te:
nulla di nuovo sotto il sole dunque.
Mentre leggevo del nostro consulente investigativo preferito che cercava di tenere John a distanza, mi sembrava di vedere una carpa appena pescata che continua a dibattersi (curiosi paragoni mi sono suggeriti dal mio cervello debilitato dalla prima settimana di scuola, nevvero?) sforzo ammirevole ma inutile.
John con il suo entusiasmo, (portare Sherlock in spiaggia o fuori a pranzo) potrebbe sembrare quella classica persona che nella realtà che vorrei strangolare dopo cinque secondi di conversazione, ma, come al solito, qualunque cosa faccia non riesce a starmi antipatico.
Mi verrebbe solo da abbracciarlo e dirgli "shh va tutto bene l'autrice non ha messo Angst nella descrizione della storia, c'è ancora una possibilita".
Non vedo l'ora di vedere John Watson e Sherlock Holmes nuovamente ( o dovrei dire per la prima volta. In questa storia lo sarebbe) insieme contro tutta la malavita londinese, normale routine insomma.
In attesa del prossimo, possibile, elastico aggiornamento, mi scervellerò su come potranno evolversi le dinamiche tra questi due ora che Sherlock non può trascinare fisicamente in giro John.

A presto.

Recensore Master
15/09/16, ore 19:21
Cap. 11:

La tua storia prosegue sempre più coinvolgente anche perché si tratta di una struttura completa: in questo capitolo è come se stessimo visitando le fondamenta dell’edificio, solide ed articolate, costituite da una introspezione psicologica non sentita già altre volte, ricca di particolari, che tocca il suo apice nel POV di Sh, personaggio, come ben sappiamo, complesso ed enigmatico e, pertanto, difficile da “spiegare”. In molte ff gli autori hanno lavorato in questo senso, con risultati più o meno positivi: un piccolo passo falso e si cade nell’OOC più pacchiano. Qui è tutto credibile, profondamente possibile e coinvolgente. Il suo sguardo scannerizza la realtà di John come solo lui sa fare, tentando di proteggersi con lo scudo di una spietata razionalità (“… la mia attenzione, la concentro sul solo elemento di discrepanza… l’istinto all’autoconservazione è la base dell’evoluzione…”). Con Victor era tutto più facile, perché il cuore e l’animo di Sh erano “altrove”, non toccati da alcuna “ingerenza” nuova: i sentimenti, per lui, non venivano chiamati in causa, nessuna implicazione destabilizzante. Ora, invece, nella mente di Sh c’è sconvolgimento, confusione, quasi incredulità nello scoprire che, con John, non prova alcuna paura. Quindi, il suo interesse per lui, e Holmes ci arriva con un lucido ragionamento, non è proprio l’angoscioso sentimento di chi vuole morire ma teme, da naturale essere vivente, la fine. Ciò che lo lega sempre più a Watson è altro, grande, unico e, nonostante la scelta estrema, terribilmente vitale. Gli occhi di Sh fotografano per noi uno splendido John (“…con voce gentile ed infinita pazienza…naturalezza che continuo a trovare stupefacente… continua a sorridere, in mille sfumature diverse, mille colori…”). Ed il tutto è talmente avvincente che io dimentico che non sto leggendo i pensieri di Sh ma le tue parole, scritte veramente con il cuore. Scritte, poi, in modo che l’analisi psicologica sia all’altezza di sentimenti così verosimili e profondamente reali. Una frase, tra le tante, qui, da conservare: ”… chiudere gli occhi portando con me l’immagine dei suoi come ultimo specchio di questo mondo…”. E spegnere il computer, riuscendo a conservare la dolce malinconia che la tua storia ci sta regalando.

Recensore Veterano
15/09/16, ore 12:42
Cap. 11:

Capitolo necessariamente introspettivo, come dici tu, che scorre via piacevolmente come sempre, in un sali e scendi di emozioni e d'altra parte non mi aspettavo un action quando ho aperto questa storia :-D

Scherzi a parte, Sherlock e John continuano di capitolo in capitolo ad "annusarsi", e man mano fanno sempre più passi nella direzione dell'altro. John ormai è travolto da quello che è Sherlock e anche il detective ormai si chiede, anzi ha paura a chiedersi, come sarebbe stato se si fossero incontrati prima....ed eccoli approdare in Baker Street, perché come diceva Dorothy Parker "tanto vale vivere".

Poi Sherlock e Mycroft, con una serie di riflessioni assolutamente IC , che portano Sherlock ad essere ancora più sconvolto per quello che sta provando, lasciando a noi lettori un meraviglioso spaccato sulla paura vista dagli occhi di un finto sociopatico iperattivo.

Sempre brava,
Alla prossima!

Recensore Junior
15/09/16, ore 10:03
Cap. 11:

Le mie recensioni sono sempre un po' intermittenti, mi spiace di questo. Tu aggiorni così meravigliosamente in fretta che io spesso mi trovo a recuperare uno o due capitoli per volta.

"Non voglio che soffra. Non voglio essere un’altra foto su uno scaffale che gli ricordi quanto male può nascere da un’assenza."
Questa frase l'ho trovata meravigliosa, veramente. È un concetto semplice, ma è una scelta di parole straordinaria.
John sta cambiando il piccolo mondo di Sherlock, lo sta portando a riallacciarsi un poco alla vita e a sentirsi ancora se stesso. Sono sicura che arriveranno anche ai casi, col tempo.

Mi chiedo se seguirai interamente la trama del libro da cui prendi ispirazione: nel mio piccolo spero di no. Non tanto perché tremo all'idea di un finale terribilmente triste (certo, anche. E il fatto che io non possa imporre a me stessa semplicemente di smettere di seguire questa storia ancora di più, perché mi hai catturata con la tua scrittura), ma più che altro perché Sherlock non è Will. Non è una persona comune, se vogliamo. Si approccia e si è sempre approcciato alla vita in modo diverso dagli altri e soprattutto perché per Sherlock, nel Canon BBC così come nella mia idea di loro, il fulcro di tutto è costituito da due cose: la sua mente, e John. Sherlock è morto due volte per John, e due volte è tornato, quando morire sarebbe stato mille volte preferibile e avrebbe risparmiato loro tanto dolore.
Sherlock ha bisogno di John e John di Sherlock.
Sono fiduciosa in un finale diverso. Un po' per egoismo, un po' perché 'there's always two of us', e nessuno mi convincerà mai del contrario.
In ogni caso, complimenti ancora.
Scrivi in un modo meraviglioso.
Alla prossima,
Phae

Recensore Junior
15/09/16, ore 10:01
Cap. 11:

Trovare un tuo aggiornamento è sempre bellissimo - ora che vivo tanto lontana da casa, poi, questa storia ha un sapore ancora più dolce, perché mi sa di casa mia.
Ma comunque.
Sherlock. Sherlock sta cambiando, si sta rendendo conto di quello che prova svelandolo a sé stesso una parola alla volta - e quello che prova è così intricato e complesso e umano. Accettarlo è forse più difficile per lui che per John - perché non lo credeva possibile, mentre John ha tentato di fare resistenza all'inevitabile e si è infine arreso.
Ho adorato ogni parola di questo capitolo, ma l'ultima parte è forse uno dei passaggi più belli che io abbia mai letto in vita mia.
Ti prego, continua. Mi dispiace se stai passando un periodo problematico e se c'è qualcosa nel sito che non va (io, purtroppo, ho ormai soltanto il tempo di entrarci ogni tanto e leggiucchiare quelle quattro storie che avevo iniziato a seguire, in particolare questa), ma non lasciarci a metà. Dovessero volerci mesi, noi ti aspettiamo :)
A presto, grazie per questa storia,
-Clock

Recensore Master
15/09/16, ore 09:15
Cap. 11:

Ciao carissima! Che bello, hai aggiornato, non ci speravo!! Sono troppo contenta!!
Finalmente anche Sherlock è sceso a patti con i suoi sentimenti per John. Gli ha detto che non cambierà idea, ma comincia ad avere dei dubbi, si chiede come sarebbe stato conoscerlo prima dell'incidente e, soprattutto, lo desidera. Sta male fisicamente quando John non è con lui, lo sfiora con le dita, quasi si pente di averlo respinto quando ha provato a baciarlo. Con Victor non si è mai sentito così, non ha mai avuto veramente bisogno di lui. Con John è diverso, e l'incidente non c'entra niente. John lo completa, e immagina come sarebbe continuare a vivere per lui, con lui.
L'amore, in fondo, fa proprio questo: ci fa vedere le cose in modo diverso, ci cambia, ci rende migliori o peggiori, ma quando Cupido ci colpisce con una delle sue frecce, non siamo più quelli di prima. E' come rinascere, almeno per me 😊
Spero che anche tu stia cambiando idea come Sherlock 😉 Sai a cosa mi riferisco 😊😊
Alla prossima! Baci!!😘