"Pronto Obama?. . .si, si sono io, senti ho bisogno di una statua di Gregory Lestrade ah-ha, ah-ha. . .certo, per mercoledì? Ottimo ottimo. Grazie si, si ciao" . . . uff, spremiamo questa battuta fino alle prossime elezioni in Iu.Es.Ei che poi dovremo vedercela o con la scopa coi cornini o con l'arancia con il parrucchino. |
Questo capitolo è meraviglioso.. amo leggere i loro pensieri.. poi la lettera di John mi ha commossa tanto... Sei riuscita benissimo a dar voce al suo dolore.. ho sofferto con lui.. e penso che lo abbia fatto anche Sherlock... |
"...enorme dose di empatia...": è John, in quattro parole, il John perfettamente IC che riesce a penetrare, con l'immediatezza del suo calore umano, la corazza di razionale e voluta solitudine che separa Sh dagli altri e dalle emozioni che possono, in qualche modo, sconvolgerlo. Si nota come, in questo capitolo, via via, stai dimostrando chiaramente come si stiano alterando gli equilibri del mondo interiore di Holmes, per cui la percentuale di "parlare e riflettere" su John diventa sempre più alta rispetto alle riflessioni su chi lo circonda, sugli eventi che hanno preceduto lo stato critico attuale che lo costringe sul "Titanic", sui vari casi oggetto d'investigazione. In parole più immediate, Sh nomina, nei suoi appunti, sempre più Watson. Ritorna, poi, la misteriosa "V" negli sms, probabilmente sta per "Victor": complicazioni sentimentali in vista?! Splendido il momento in cui i due vanno alla "Baia": l'empatia quasi magica di John altro non è se non un continuo atto d'amore che rompe le difese ormai indebolite di Sh. Le ultime riflessioni di Watson sul terribile progetto che il consulting ha deciso di attuare per porre fine alla sua vita, se non ho capito male è questo che lui ha deciso di fare, fluiscono perfettamente coerenti con la situazione e con il progressivo legarsi di due anime. Ultima, peregrina osservazione:"...La sua voce ferma i miei pensieri...". Come fai a fissare un'emozione in frasi simili, così efficaci, è il mio interrogativo più pressante ed origine di una sana invidia espressiva...Bello, bello, bello. |
Ciao, ho fatto la maratona per recuperare questi cinque capitoli. |
Ciao! |
Terribile, assolutamente terribile. |
Questo capitolo è intenso e perfetto. |
Mi mette ansia e mi piace in egual misura questa storia. E' ben pensata e ben scritta. Grazie. |
Questo capitolo è molto triste; sono tutti così soli! |
Questa storia è la cosa più bella che io abbia mai letto in questo benedetto sito web. |
Ma sei un fulmine! Meglio per noi, non mi sto lamentando XD Ho divorato entrambi i capitoli che mi mancavano e ovviamente non ti smentisci, sono uno più bello e intenso dell'altro. Il modo in cui hai tratteggiato il rapporto tra John e Sherlock, che piano piano si evolve e si fa sempre più complice e stretto, è da togliere il fiato. Soprattutto, forse l'ho già detto, ma il fatto che tu ci sia riuscita attraverso questo format così particolare e, a me sembra, anche non troppo semplice da gestire, mi lascia dieci volte più stupefatta e piena di ammirazione. Le riflessioni finali di John le ho trovate così oneste e lucide che hanno fatto venire un po' di magone anche a me. Ora vado a prepararmi per la botta di angst. Un abbraccio! |
L'angst doveva arrivare e la situazione non può che peggiorare. |
Adoro Mycroft, anzi, farei meglio a dire che l'adoravo, perché sei riuscita a farmelo odiare, quasi più di V! |
Aaaaaaahh Mycroft, Myrcoft, che mondo sarebbe senza di te? |
Adoro Mycroft furioso! Perché non ha ancora capito cosa stia accadendo tra Sherlock e John. Strano, da parte sua. Forse, però, era più preoccupato a pensare a cosa avrebbe potuto fare Sherlock con il rasoio che a notare i piccoli cambiamenti che stanno avvenendo nel fratello. |