Recensioni per
180 days
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 119 recensioni.
Positive : 119
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/16, ore 22:39
Cap. 10:

Desidero ripeterti l’osservazione che ti ho fatto nella prima recensione a questa storia e che cioè, uno degli aspetti che continuano a piacermi di “180 days” e che lo connotano come un pezzo molto originale, è lo stile assolutamente innovativo che permette una lettura agevole e “dentro” le circostanze, i pensieri e le emozioni dei protagonisti. Si vive così, da vicino, il grande amore, chiamiamolo pure con il suo nome, che scorre sempre più incontenibile tra Sh e John. Il primo risponde in modo scomposto, disorientato di fronte al progressivo crollo del muro di freddezza e distanza che si era costruito per rimanere al riparo dalle emozioni, il secondo è più aperto all’umanità di ciò che costituisce il senso delle relazioni e lo vive con più spontaneità, lasciandosi pervadere da quel sentimento così unico. “…Ho bisogno di più tempo…” : i giorni trascorrono inesorabili e si avvicina ciò che Watson teme, ma rispetta, perché il suo amore per Sh lo porta alla piena accettazione della scelta drammatica di quest’ultimo. Accettazione ma non condivisione: John, dentro di sé, si ribella con tutto se stesso a quanto Sh ha deciso. Vorrebbe avere più tempo per riuscire non a convincerlo, non può, ma ad archiviare il più possibile, nella sua mente, tutti i tasselli che gli permetteranno di ricostruire nel suo cuore, una volta finito tutto, colui che è diventato la sua ragione di vita (“…la profondità del suo timbro vocale…il chiarore dei suoi occhi…Come muove la mano…quelle piccole rughe…”). Sulla scena il passaggio di Victor è quello di un piccolo uomo che tenta, vigliaccamente, di gettare ombra e polvere su una luce che lo abbaglia e di cui non può essere partecipe. La reazione di John è d’impulso, immediata, l’antidoto più efficace al veleno che le parole di “quello” diffondono in quel momento. E la reazione di Mycroft, intervenuto tempestivamente, lo dimostra. L’hai rappresentato bene, il maggiore degli Holmes, teso e reso più umano dalla sofferenza per la condizione del fratello, ma consapevole che c’è, ora, qualcuno che ha trovato la strada per il cuore di Sh. Qualcuno che o lo convincerà a non decidere di morire o che gli potrà dare quel conforto che nessuno, fino ad ora, ha dimostrato di essere all’altezza di offrire. L’ultimo pensiero di John sulla forma del suo nome è commovente. Punto.

Recensore Junior
09/09/16, ore 22:20
Cap. 10:

Questo capitolo mi rimembra quanto sia illogicamente ottimista il mio animo: so' felice quando in realtà non ce resterebbe che piangere, ma sapere che (o meglio: avere la conferma che) Sherlock anche stavolta non ci ha lasciato le penne, fa comunque tirare un sospiro di sollievo. Altro che Irene Adler, l'unica entità femminile che abbia mai baciato il nostro consulting detective sui suoi zigomi a punta è la dea bendata, non vi è altra spiegazione.
Ma bando alle ciance.
Allora, che dire; solitamente amo il personaggio di Victor (è inutile, continuo a immaginarmelo come un biondissimo, tormentatissimo e angelico Hiddleston, non me se schioda dal cervello) ma qui sono stata deliziata dal saperlo calciorotato via da John nell'etere.

Sarà l'accoppiata ben poco vincente, per lui, di possessività e imbarazzo di rivelarsi per quello che è al resto del mondo, anche se capisco (ma non condivido) un po' il suo punto di vista.
Penso che se fossi nata come lui in una famiglia così rigidamente conservatrice forse avrei problemi ad accettare alcuni lati di me.
Comuuunque la frase di Sherlock al suo risveglio è un tocco di classe, immagino chiaramente ispirata al Did you miss me? di Moriarty.
Tra l'altro quando vedo John altalenare tra l'essere sollevato per il risveglio di Sherlock e la disperazione per il tempo che fugge mi parte il meme di facebook "I know that fell bro".
Bilancio dei caduti in questo capitolo: 0, empatia per il povero John +10, rivalutazione della figura di Mycroft: eeeeeee ci si può lavorare. . .facciamo un +5.5 perchè non mi fido, ma in fondo è quasi la sufficenza.
Ansia per quello che accadrà: IT'S OVER NINE THOUSAND!!!!

A presto.

Recensore Veterano
09/09/16, ore 10:36
Cap. 10:

Ciao!!!
apro questa recensione con le frasi che più mi hanno colpito "Perché non prego quasi mai, ma l’ho fatto. Per te.Perché pensavo di non essere capace di usare violenza su qualcuno senza essere in pericolo, ma l’ho fatto. Per te.Perché non volevo veder più morire nessuno, ma sono ancora qui. Per te." Poi continua ammettendo di poter essere innamorato, ma anche se non avesse detto, era già tutto lì in quelle tre righe. Perché John è così, fa tutto per Sherlock (magari il John delle prime due stagioni, Il John della terza non ha tutte le mie simpatie), ogni cosa è per lui "per te".

Un capitolo angst-ospedaliero, con tutti in agonia per la sorte di un uomo che ha comunque deciso di morire. Mycroft fuma e scrive messaggi, John cerca di distrarsi, poi arriva Victor e viene inchiodato contro il muro. Ci sono diversi Victor nelle storie, ma questo, mi infastidisce. Sarà per la sua caratterizzazione quasi indolente, non so spiegare, per cui sono contenta che John lo abbia usato come modo per scaricare la rabbia.
Ancora 130 giorni per fargli cambiare idea....muovetevi!!!

Alla prossima!!!

Recensore Master
08/09/16, ore 22:27
Cap. 10:

Intenso. Totalmente avvolgente e coinvolgente.
Tutto questo capitolo visto e vissuto attraverso gli occhi, ma soprattutto il cuore di John è stupendo.
Siamo con lui, al suo fianco, dentro di lui. Spettatori quasi invadenti del suo dolore, delle sue speranze e delle sue paure.
Quasi meriteremmo di essere cacciati in modo ignominoso come accade a Victor.
Quella scena è stata stupenda. Nel suo egoismo Victor è insopportabile. Ama Sherlock e si può capire che tenti di rimediare all'errore commesso, ma non riesce a suscitare simpatia o pietà. Lui vuole imporsi, crede di avere dei diritti, ma li ha persi nel momento in cui ha messo il suo amor proprio davanti alla sofferenza dell'uomo che asserisce di amare.
John non conoscerà mai il "vecchio" Sherlock, non saprà mai come fosse prima della caduta, ma gli è accanto con coraggio e dedizione, con amore e senza pietà nel momento peggiore della sua vita.
L'ultima frase di Victor è di una crudeltà devastante, priva di qualsiasi tipo di amore. Il rimarcare che Sherlock vorrà morire lo stesso, che loro lo conoscono e sanno che non cambierà idea, mentre John si illude di poter fare il miracolo, è cattiveria gratuita.
Eppure, John continua a non lasciarsi sopraffare, malgrado i dubbi e le paure. Perché lui ama. E non può che ammetterlo, come fa Sherlock, quando confessa che lui si accorge sempre quando John non ci sia. Se non è amore questo.
Una scintilla di luce brilla in fondo al tunnel. Forse mi illudo, ma spero che Sherlock dimostri a Victor quanto si sbagli sul fatto che lui non cambi mai idea.
Bravissima.
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Master
08/09/16, ore 22:25
Cap. 10:

Finalmente John lo ha ammesso; è tornato per cambiare le cose, non ha mai accettato la decisione di Sherlock, non è pronto a lasciarlo andare, non potrà mai esserlo, perché si è innamorato di lui!
Sono felice che Sherlock sia già uscito dal coma, pensavo che sarebbe durato di più! Lo so che sotto sotto adori farci penare eheh
Spero che Victor sia definitivamente uscito di scena, questa volta!
Se non lo hanno convinto i "modi gentili" di John, non ci resta che sperare in un miracolo!!
Ho trovato inopportuna la sua presenza in ospedale; Sherlock non lo vuole, lo ha respinto, visto che la prima volta non ce l'ha fatta e lo ha abbandonato!

Cosa significa quella frase incompleta?

La parte finale, quando John parla del suo nome e dice che ha la forma delle labbra di Sherlock, è più emozionante di tutti i sonetti di Shakespeare messi insieme!!

La mia ammirazione per te è senza confini...

Alla prossima! Baci e abbracci!! :)

Recensore Junior
08/09/16, ore 11:42
Cap. 9:

Ma cavolo, leggere questa ff è come andare sulle montagne russe, un susseguirsi incessante di salite e discese (o dovrei dire di Fluff e Angst?) ogni volta che le cose sembrano migliorare leggerissimamente mi cade un'incudine di dieci tonnellate tra capo e collo con sopra inciso stacce!
Tra l'altro quando John ha detto "Non resterò con te fino alla fine, resterò con te per sempre" mi è partito il magone galoppante visto che mi sono ricordata della ff "Alone on the water" dove Sherlock, che sta per morire, dice che, dal suo punto di vista, John resterà con lui per tutta la vita (quella storia è come un dissennatore: ti ruba la gioia di vivereeeee).
Pensare ad un John pansessuale è leggermente disorientante, ma effettivamente lui ha sempre detto di non essere gay, non di essere completamente etero XD
Comunque: mi scuso per non aver recensito prima, davvero, solo che per colpa del crash del server, ho dovuto riscrivere alcuni messaggi e recensioni, e mi è completamente uscito di testa.
Sperando che Sherlock si riprenda (e sognando un apocalisse zombi che rimandi di un poco il ritorno a scuola) aspetterò il capitolo 10.

Recensore Master
08/09/16, ore 01:04
Cap. 9:

Che dire? Questo capitolo è un'altalena di emozioni.
L'inizio è spiazzante, con il povero John pieno di rimorsi e un gelido Sherlock che continua a mettere il coltello nella piaga, deciso ad allontanare John da sé.
Fortunatamente John riesce a reagire, in qualche modo, fino a parlare Victor.
In un certo senso, i due chiariscono molte cose, anche se continuano i silenzi, sopratutto da parte di Sherlock, che ha paura dei cambiamenti che John sta provocando in lui.
Il simpaticissimo Victor, poi, potrebbe anche farsi i fatti propri e tacere. Invece pensa di allontanare Sherlock da John rivelando la presenza ingombrante di una moglie.
Ho adorato questo passaggio. Sherlock che sale da John per sapere e che rivela della sua relazione e del suo passato forse anche più di quello che avrebbe voluto.
E John risponde, confessando di avere passato ciò che sta passando Sherlock. Desiderava la morte. Ed è stato Sherlock a fargli tornare la voglia di vivere.
Questo confronto, sincero e spietato, ha portato i due uomini ancora più vicino l'uno all'altro. John che dorme raggomitolato nel letto di Sherlock è un'immagine stupenda e dolce.
Ora aggiorna presto, che sono in ansia per Sherlock!
Brava, come sempre.
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Veterano
07/09/16, ore 22:16
Cap. 9:

Allora.
Parto dal fonale perché sono ancora sconvolta. Spero per il bene della mia ssanità mentale che tu non abbia intenzione di uccidere Sherlock, altrimenti è la volta buona che mi ammazzo io.
Scherzi a parte, perché? Stava andando tutto così bene, le cose stavano iniziando ad evolversi, invece... Invece niente. Gli hai fatto vvenire un'embolia polmonare. Davvero carino da parte tua, sul serio.
Quando sono arrivata al "Mi mancherai" (che mi auguro John abbia sentito senza però voler reagire), prima ho avuto gli occhi a cuore, poi ho avuto il magone, in seguito ho realizzato cosa potesse significare e mi è scappato un "Oh no." Il tutto nel giro di cinque secondi netti.
John mi scalda il cuore e Dio solo sa quanto stia sperando che riesca a far cambiare idea a quel testone di Sherlock. 
Oddio, sono in ansia per il pprossimo capitolo, non vedo l'ora di leggerlo. Spero che le cose vadano bene, alla fine.
Un bacio!
Cami

Recensore Veterano
07/09/16, ore 11:14
Cap. 9:

Oltre ai soliti meritati complimenti, vorrei focalizzare la recensione su quanto sia IC Sherlock, nonostante il timore (?) che ti ha spinto a indicare OOC tra gli avvertimenti, i personaggi sono assolutamente tutti in parte.

Costruisci i passaggi in modo che Sherlock sia sempre nel personaggio: razionale, brusco, emotivamente incasinato. Perché lo dico? Perché nella gestione della scoperta dell'esistenza di una moglie di John, il susseguirsi degli eventi erano perfettamente in linea col personaggio canonico. Cerca informazioni, poi affronta direttamente John nonostante Greg gli avesse detto di lasciar perdere. Stesso discorso per i dialoghi.

Sherlock nella serie ha affrontato dei cambiamenti, mantenerlo IC non è una cosa che si vede sempre nelle storie, perché capita di calcare più su un aspetto o un altro, renderlo troppo sociopatico o troppo sentimentale. Il tuo Sherlock è in perfetta armonia.

Sul finale...facciamo i conti dopo :-D scherzo. Attendo l'aggiornamento trepidante.

Alla prossima
(Recensione modificata il 07/09/2016 - 11:43 am)

Recensore Master
07/09/16, ore 01:05
Cap. 9:

Ciao!! Bellissimo capitolo, molto introspettivo. Il loro rapporto sta diventando sempre più intenso e profondo. Si stanno aprendo piano piano, nonostante preferirebbero evitare determinati argomenti. Non possono fare a meno l'uno dell'altro, a costo di farsi del male, perché sanno che non finirà bene, per nessuno di loro due. Il "mi mancherai" di Sherlock mi ha fatto vibrare il cuore. Mi spiace solo che John non lo abbia sentito. Sherlock non si smentisce mai, si lascia andare solo quando sa di non essere visto. Spero che l'argomento ex sia stato archiviato definitivamente; meno sento parlare di Mary e Victor e meglio sto. Spero che Sherlock si riprenda presto; credo proprio che non voglia andarsene prima del tempo!

Questa storia mi piace sempre di più! Ti stai superando, e pensavo che non fosse possibile, visto che sei già il top! Complimenti!!

Al prossimo capitolo! Bacioni!! 😊
P.S. La frase di Marquez è un pugno nello stomaco! Penso che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo provato quella sensazione!!
(Recensione modificata il 07/09/2016 - 03:11 pm)

Recensore Master
07/09/16, ore 00:21
Cap. 9:

“…immagino che il dovere sia stata anche la molla emotiva che lo ha spinto…”: è una riflessione perfettamente coerente con il modo di sentire di Sh, completamente IC, in quanto è intuibile che il suo distacco da chi gli è vicino, principalmente John, mascherato da una scorbutica indifferenza altro non è se non la paura di non vedere corrisposto ciò che prova veramente. Atteggiamento emerso in modo inequivocabile durante le tre stagioni televisive e lo Special. “…Sono tornato per te, razza di idiota…”: come IC è anche lo splendido John che sbotta di fronte alla cocciuta arroganza di Sh, gettandogli in faccia la vera ragione del suo ritorno. Il resto del capitolo scorre avvincente, tenendo legato chi legge all’evolversi di una situazione interiore, di entrambi, che commuove sinceramente, per l’attaccamento di Watson ed il progressivo e quasi timido liberarsi di Holmes dalle pastoie del silenzio del suo cuore. Verso la fine, siamo tutti lì, a sperare che Sh superi il pericolo di veder anticipata drammaticamente quella che è la sua decisione estrema che si sta ammantando di un’insolita ed inaspettata malinconia (“…Mi mancherai…”) che incrina notevolmente il ghiaccio della razionalità. Notevole.

Recensore Master
05/09/16, ore 23:22
Cap. 8:

Il capitolo si apre con un efficacissimo, e sicuramente IC, ritratto di Mycroft, con tutta la sua distante ed algida eleganza, che nasconde le emozioni e ciò che realmente prova per il fratello (“…facendo sparire i suoi occhi alla mia vista... Una pausa, una nuova sorsata…nascosta da un’alzata di sopracciglia…”). Il vederlo attraverso gli occhi di John, affacciandoci grazie al suo POV, poi, è stato illuminante e quasi accettabile, proprio perché stemperato dalla calda umanità del professore. Fa da sfondo il “ticchettare” continuo del cervello di Sh che, però, ora ha un argomento importante su cui lavorare incessantemente: John e la sua voce, John ed il suo profumo, John ed il suo incanto, John ed i colori con cui ha riempito il trascinarsi cupo della sua non vita. John. E nell’abbagliante ed angosciosa lucidità che la decisione finale porta con sé, nei pensieri di Sh si apre una piccola ma importante crepa, con quello sguardo al futuro che, comunque sia l’esito della scelta o non scelta, Watson gli ha instillato con la sua lealtà. Splendida la scena all’esterno del ristorante, unico, poi, il momento in cui subentra quel qualcosa che deve pur trovare la via per esprimere la sua grandezza. E Sh ne ha paura, forse che John provi solo pietà per lui, forse per capire che la sua decisione ultima probabilmente…Complimenti.

Recensore Junior
05/09/16, ore 19:37
Cap. 8:

Ma perchèèèè???? TT.TT
Questo capitolo era bellissimo, ho riso quasi ininterrottamente dal pezzo "Il mio cappotto? Cosa dovrei farci" a "PERCHÉ MI STAI FACENDO MANGIARE IL SAPONE!".
La parte sulla sinestesia poi era meravigliosa, ho sempre amato quel particolare fenomeno, e invidiato i fortunati che potevano provarlo sulla propria pelle (o dovrei dire vederlo/sentirlo?).
Ma *sbatte violentemente la testa contro il muro* perchèèèè? Non ho ancora capito chi sia il più idiota in questa coppia di idioti, e la voglia di prenderli e scrollarli per le spalle non è mai stata così intensa.
Vabbè che mancano 139 giorni ancora, ma Sherlock è così lento ad elaborare che mo' sto già in ansia.
Fortuna che John non sembra intenzionato a mollare, mi piacerebbe essere una sua studentessa per fargli il tifo: roba tipo "Vai prof, sei tutti noi, wo-hooo". Improbabili proiezioni dell'ego nella narrativa a parte forse questo è il capitolo che mi è piaciuto di più fin'ora (in ogni caso è di sicuro tra i primi tre).
Continua così ti prego, e alla prossima.

Recensore Veterano
05/09/16, ore 17:24
Cap. 8:

Ciao!
Ti scrivo in un momento delicato: sono appena uscita dal cinema e Dio mio, il film mi ha fatto piangere come una fontana.
In un certo senso sono felicissima che la tua storia non sia pari pari quella del romanzo, perché in questo modo posso ancora sperare.
Mi sto affezionando moltissimo a queste versioni di John e Sherlock e spero che prima o poi quest'ultimo possa tornare quello di prima, o al massimo recuperare tutto il possibile. Non sono molto ferrata sulle lesioni del midollo, quindi non ho idea se quella di Sherlock sia "definitiva" o in un certo senso riparabile. Spero nella seconda ipotesi, ma ormai con questo tipo di storie la mia incrollabile fiducia nel lieto fine inizia a vacillare: ho perso il conto di quante volte abbia visto morire personaggi che amavo, e non sto parlando solo di personaggi originali. Nemmeno le ff risparmiano.
Cooomunque, Sherlock e John iniziano a farsi domande sul loro rapporto e questo mi fa davvero ben sperare, specialmente per quanto riguarda Holmes: mi sembra di iniziare a vederlo vacillare, come se ci stesse ripensando sulla scelta di farla finita e questo mi spaventa e rincuora allo stesso tempo, perché pensavo le stesse cose anche leggendo Io Prima Di Te e sappiamo tutti come sia finita.
Però, come ho già detto, questa storia è diversa e Dio, non immagini quanto stia sperando nel meglio.
Non mi sento in grado di giudicare la scelta dell'eutanasia: basandosi su questa storia, giusto per spiegarmi meglio, spero che Sherlock scelga di non morire, ma non perché condanni la sua scelta, più che altro perché sono una inguaribile romantica e vorrei che ogni coppia avesse il proprio lieto fine. Vorrei che restasse con John, ma se dovesse scegliere di averne abbastanza... Credo che capirei le sue ragioni e, sebbene non condivida la sua scelta, non potrei mai condannarlo.
E comunque spero di non dovermi porre questo interrogativo di nuovo alla fine della storia. :')
Bene, per ora ho finito. Spero di leggerti al più presto, un bacione!
Cami

Recensore Veterano
04/09/16, ore 10:32
Cap. 8:

“Ha una qualche idea su chi fosse mio fratello, prima dell’incidente?” (...). No. Non lo so.Non lo saprò mai". Queste frasi mi ammazzano ogni volta, sento un senso di vuoto per il povero Sherlock, per cosa è diventato e per quello che ha perso.

"La voce di John è incanto, mentre si muove (..).Un caleidoscopio di note diverse, ognuna con cucita addosso un’emozione, ed un colore.
Sinestesia (...) Vorrei essere una striatura miele nel blu delle sue riflessioni mattutine. Un piccolo granello della sua galassia.". Ho un'enorme ammirazione per l'uso che fai del lessico e di come descrivi immagini ed emozioni.

Alla fine ci lasci con questo quasi bacio, causa di sgomento e dubbio per entrambi e speranza che Sherlock la smetta di contare i giorni che gli rimangono e si metta a contare quelli che sta passando con John e che ancora potrebbe passare.

Sempre brava e sempre tanti complimenti,
Alla prossima!