Ed eccomi finalmente! Inizio (di nuovo: cavolo, è la seconda volta che mi cancella la recensione a metà, non ne posso più di scrivere le stesse cose!) con lo scusarmi per il ritardo: tra computer malfunzionanti e i vari impegni che ho avuto questa settimana, che è stata davvero impegnativa, non ho avuto modo di lasciarti una recensione integra e che non arrivasse a recensire a malapena Polly. Comunque, conclusa questa Odissea, è arrivato il momento di lasciarti la agognata recensione che ti meriti – sperando che anche questa non si cancelli…
Parlando del capitolo in generale, forse è in effetti un poco più corto del solito: ma dato che a me interessava per lo più sapere di Colin e di Fos (sì, aspettavo, davvero, con il cuore in gola il loro incontro!), non ho motivo di lamentarmi più di tanto – sebbene sia un motivo molto egoistico per non lamentarmi. In effetti mi dispiace parecchio per quei personaggi che sono comparsi successivamente: avendoli divisi per bande, in base a dove sarebbero apparsi, il risultato è stato che hanno incontrato persone a loro vicine – cosa perfettamente logica – ma li ha anche costretti ad aspettare il doppio la loro comparsa: pensiamo a Chris e a Katrina ad esempio (ma anche a Emma e Darren, che ricompariranno anche nel prossimo capitolo): quei due sono già comparsi ben tre volte, mentre Pamela, ad esempio – eh sì, sono dovuta tornare al capitolo in cui è apparsa per rileggermi il nome perché non me lo ricordavo –, ma anche la ragazza che soffriva di dissociazione dell’identità, una volta sola. Non dico che tu abbia fatto male i calcoli, sono stata la prima ad appoggiarti nell’idea di seguire l’ordine di comparsa, però può essere vista come una “mancanza” – che non avevo notato neppure io, neh. E comunque, quando hai citato il fatto che ripresentare Darren troppo presto poteva essere problematico...beh, te ne sei accorto da solo, quindi non sto a farti una ramanzina. Senza contare, che quando andremo nella foresta o tra le rovine, saranno i nostri personaggi ad aspettare un po’, quindi non c’è nemmeno un vero squilibrio: però, ecco, se dovessi proprio mettere i puntini sulle i, ci sarebbe questo particolare.
Detto questo, i primi a comparire sono Chris e Katrina: mentre il primo mi ha lasciata abbastanza indifferente – insomma, non è cambiato molto di carattere da come l’avevi presentato nei primi capitoli, forse solo un po’ più serio di come avevo immaginato, ma in linea generale non mi ha lasciato grandi sorprese (cosa che comunque apprezzo: se ogni personaggio cambiasse atteggiamento da un capitolo con l’altro, impazzirei di brutto) – Katrina mi ha totalmente sconvolta: sembrava una ragazza relativamente tranquilla, con la testa sulle spalle e con il giusto carisma per non lasciarsi abbattere dalla sua situazione, ma quella parlantina e suo modo di fare, così gioioso e aperto, non me li sarei mai aspettata! Davvero, sembrava tutta un’altra persona: quando ha incominciato quella sottospecie di soliloquio, ho perso io stessa il filo, immagino il povero Chris che ha dovuto ascoltarlo e non leggerlo. Complimenti per esserci stato dietro e non averle dato un pugno per farla stare zitta! Insomma, Katrina è sempre una sorpresa. Non posso non apprezzarla. A tal proposito: devo farti i miei complimenti anche per la scelta di resa stilistica. Non l’ho chiamato “monologo”, il suo, per una ragione ben precisa – sebbene il vocabolo in sé sia inadeguato per ovvi motivi: ho apprezzato infatti moltissimo come hai reso il continuo andare “a destra e a manca” del discorso, il fatto che Katrina parli prima di una cosa poi di un’altra, quasi senza nessi logici, che ben mostra come parli velocemente senza seguire un vero e proprio filo del discorso; anche le continue interferenze che fa lei stessa riguardo al suo stesso discorso – "Beh, anche se lo scrivessi per me non farebbe differenza, no?", per esempio – erano perfette per rendere il discorso libero. Avresti potuto addirittura arrischiarti a mettere meno punteggiatura, ma mi rendo perfettamente conto della difficoltà che comporti questo particolare stile, quindi meglio evitare piuttosto che farlo male. Però davvero, complimenti ancora per la resa stilistica!
Abbiamo poi Polly: che tenera che è, non vedo l’ora di vederla interagire con qualcuno (magari non Lionel…lui è molto peggio di Colin, meglio sola che male accompagnata!). Purtroppo, fintanto che resta da sola, l’approfondimento del personaggio risulta molto difficile e dato che la scena si è svolta in modo abbastanza simile alla precedente apparizione, non so bene cosa dire di lei, per quanto mi dispiaccia saltarla così a piè pari: prendo il pretesto di non vedere l’ora di parlare dell’incontro tra Colin e Fos e faccio finta di nulla XD.
Beh, parliamo di Colin e della mia bambina, finalmente! Dei, non sai che peso mi sono tolta dalle spalle! In effetti, non avevo giudicato Colin propriamente in maniera oggettiva: cioè, fin dal primo capitolo, era evidente il suo non essere lo stereotipo del figlio di Ares stolto e attaccabrighe, ma avevo comunque una paura totale per la mia bimba. Ma, di nuovo, andiamo per ordine: all’inizio, vediamo per la prima volta una vera descrizione di Madison. Decisamente, l’hai resa molto bene – anche l’abbigliamento direi che è veramente azzeccato, ed è stato molto interessante leggere il suo aspetto dagli occhi analitici di Colin, che non si lascia scappare nemmeno i dettagli come il mordersi le labbra o il nervosismo della ragazza, svelato dal tremore delle mani: decisamente, non è il tipico figlio di Ares. Tra l’altro, è la prima volta che vedo un mio personaggio visto dal punto di vista di...beh, di un altro personaggio (scusa la ripetizione: avrei potuto usare “OC”, ma ammetto che non piace molto l’inglese): direi che hai fatto un lavoro eccellente, anche grazie all’abilità analitica di Colin; sebbene la prospettiva fosse diversa, il carattere di Fos è stato davvero reso molto bene. Forse, solo la frase: “E forse fu proprio questo a colpire così violentemente Madison”, è leggermente errata: nel senso che si esce dal punto di vista del personaggio, per entrare in quello di un narratore onnisciente; personalmente, ho sempre apprezzato molto gli interventi “esterni” dei narratori onniscienti all’interno della narrazione, danno un quadro ben più completo, ma mi chiedo quanto fosse tua intenzione: se il tuo obiettivo è quello di scrivere unicamente dal punto di vista dei personaggi, oppure no. Onestamente, non ricordo se l’hai fatto altrove, forse sì, l’ho notato questa volta solo perché davvero era un capitolo che non ammetteva alcuna mia distrazione, quindi è piuttosto probabile che in realtà questa mia nota sia completamente fuori luogo…ma ti prego di perdonarmi, sono stanca e evidentemente oggi sono in vena di commentare solo l’aspetto stilistico, forse in preda all’ansia per gli esami (che avrò a fine anno scolastico: ma fa niente, io sono in ansia da settembre!). Quindi, ok, tralasciamo o mi viene un attacco di isteria…
Oltre a ciò, devo ammettere di dover davvero delle scuse a Colin; in effetti, forse non poteva capire personaggio migliore a Madison tra quelli presentati: non dico che abbia un bel carattere, ma la sua schiettezza, soprattutto nei confronti di sé stesso e dei suoi difetti (a buon intenditor poche parole), sono senza alcun dubbio delle armi efficaci per aver un dialogo con lei; non so quanto andranno poi d’accordo, sono entrambi dei tipi forti e determinati, ma almeno quello di Madison non sarà un allontanamento istantaneo con una faccia schifata. Decisamente un enorme progresso! Da adesso, dipenderà tutto da te, Fos, io non avrò più motivo per preoccuparmi! Sì, lo so anche io che sta arrivando una cosa grande e grossa, ma sinceramente mi fa meno paura di un Colin a un passo da lei, su un ramo a qualche metro da terra. Dopotutto, confido negli anni di addestramento della mia bambina…diciamo che spero negli anni di addestramento della mia bambina.
Beh, aspetto la tua domanda per la “Question Time”, allora (si chiama così, giusto?)! Scusa ancora per il ritardo e per la recensione iper-sconclusionata e ricca di parentesi che ti sei dovuto leggere: spero non abbia leso la tua sanità mentale.
A presto! (Recensione modificata il 27/01/2019 - 09:17 pm) |