Ciao!
Ti avevo avvisata in chat che sarei arrivata e così eccomi qui per lo scambio, scusandomi ancora per l'immenso ritardo.
Quando scelgo le storie da leggere per gli scambi mi permetto sempre di decidere in modo istintivo in base a titoli, fandom e coppie trattate. Abbiamo già scambiato diverse volte e molte tue storie le ho lette, ma mi era un po' rimasto il pallino di Écarlate. Alla fine ho sempre optato per altro per una ragione precisa: in realtà non shippo Riren. Tuttavia mentre sceglievo il racconto da leggere per questo scambio ho letto la trama e ho subito pensato di voler provare a cominciare la tua storia perché il contesto - e le AU in generale - mi piace veramente tanto, senza contare che sono curiosa di scoprire come farai avvicinare Eren e Levi. Premessa necessaria perché, visto che continuerò a leggere la storia, volevo che sapessi che non ho alcun pregiudizio sulla coppia e che sono qui a leggere con molta curiosità tutte le peripezie di questi due personaggi.
Ti ho già detto che continuerò a leggere la storia e beh, è merito di tutto questo primo capitolo d'introduzione, ma anche del modo in cui lo hai concluso. Una frase in particolare mi è rimasta impressa, la penultima: "La curiosità poteva anche far male, ma non aveva paura di soffrire." Che da un lato mi sembra un palese invito a nozze perché mi fa presagire molto angst e dall'altro mi rende inevitabile chiedermi "cosa mai accadrà?"
Di questo primo capitolo seguiamo principalmente il punto di vista di Eren; anche se non è narrato in prima persona sono i suoi pensieri a prevalere e l'ho trovato molto ben caratterizzato. Questo lo dico perché nonostante l'avvertimento OOC che hai segnalato, penso sia comunque importante che almeno per i primi capitoli i personaggi proposti risultino effettivamente riconoscibili per il lettore: quando ci si sposta in un universo alternativo potrebbe essere facile perdere la bussola e la continuità più caratteristica che si ha con l'opera originale sono ovviamente i personaggi. Quindi tanto di cappello per il nostro Eren ribelle e curioso che fa di testa propria, perché tanto non fa male a nessuno e perché già Grisha mi sta poco simpatico, figurati se deve venire a scocciare Eren perché passa il tempo semplicemente come desidera.
Sei brava a inserire le descrizioni nei punti giusti e nella giusta quantità: non distraggono e soprattutto non rallentano la lettura né annoiano. Dai i dettagli essenziali, questo permette al lettore di comprendere quali sono gli aspetti fisici dei personaggi o degli ambienti su cui si deve soffermare perché sono rilevanti per te come autrice, senza però privarlo della possibilità di lasciare comunque libera la sua fantasia.
Una delle descrizioni che ho più apprezzato è stata quella di un ambiente, ovvero della villa che Eren scorge oltre al muro insieme alla vegetazione che la circonda. Mentre ti scrivo questa recensione mi rendo conto di non aver ricevuto conferma nel testo dei miei pensieri, l'ho un po' dato per scontato, e la conferma di cui parlo è che la villa appartenga a Levi. Il primo pensiero che ho avuto quando ho letto quelle righe è stato "Devo proprio scrivere che l'ambiente esterno rispecchia in tutto e per tutto Levi, nel suo essere cupo e un po' soffocante, nell'essere curato ma stanco e provato allo stesso tempo". Premettendo questo spero di non aver fatto una gaffe, è un film mentale che mi sono fatta io perché l'ambiente mi ha subito ricordato Levi, ma se per caso mi sbaglio sappi che si è trattata comunque di una descrizione estremamente efficace!
Come non ti soffermi su descrizioni pompose e inutili, hai anche uno stile molto dinamico: ci sono tanti dialoghi, che si intervallano però bene ad azioni e pensieri ed è un aspetto che nelle fanfiction mi piace, quando queste tre diverse parti della narrazione si amalgamano senza lasciar vedere salti o stacchi esagerati.
Una cosa che però ho notato è che in diversi punti del capitolo hai utilizzato uno stile più elevato, con un lessico più ricercato e molto azzeccato, a mio avviso, per l'ambientazione della storia. Il problema che ho riscontratoè che poi ci sono state delle lievi cadute di stile, frasi che un po' si inceppavano per la sintassi. Ho pensato di segnalarti degli esempi per farti capire cosa intendo: ho visto che la storia ha molti capitoli e di solito quando si procede, procede anche lo stile e alcuni inghippi si risolvono, ma non si sa mai!
Un esempio di salto di stile è il seguente: *Più che lo spazio interno, gli interessava il fuori in realtà, per quello che ci fosse da vedere.
Immagino tu abbia utilizzato "il fuori" per non dover scrivere "esterno", che alla fine ripete molto la parola già usata prima della virgola, "interno". Avrei giocato un po' con la frase, magari rendendola tipo "Più che lo spazio interno, in realtà gli interessava quello esterno, per quello che c'era da vedere". Credo anche che nell'ultima porzione di frase sia da modificare il verbo, al posto di ci fosse, al massimo un c'era o un poteva esserci, magari.
A livello di frasi che un po' si inceppano ti porto due esempi, il primo: *Anche lei era vestita con un lungo abito pieno di balze, color prugna. E impugnava, allo stesso modo della madre, un ventaglio.
In questa frase stavi descrivendo Mikasa. Ho dovuto rileggere più volte il periodo per capire a cosa si riferisse quell'anche, immaginando si trattasse di qualche abito a balze che portava Eren, ma di lui erano descritte solo azioni. Scorrendo nel testo ho poi visto che poco sopra avevi parlato dell'abbigliamento della madre, che indossava effettivamente un abito a balze. Il problema è che da quella parte alla frase che ti ho riportato sono intercorsi un dialogo e una serie di azioni che non riguardavano più Carla. Riportando il "allo stesso modo della madre" nel primo periodo, faresti chiarezza e non lasceresti dubbi! ;)
Il secondo esempio che volevo farti è il seguente: *Anche nelle cose più piccole e insignificanti, era in grado di vederne la bellezza. Il -ne finale nel verbo "vederne" è superfluo. Va a richiamare infatti la bellezza (esplicitata poco dopo), o la meraviglia che Eren vede nelle cose e che si legge nella frase precedente. Quindi penso risulterebbe migliore con un "Anche nelle cose più piccole e insignificanti, era in grado di vedere la bellezza", o "Anche nelle cose più piccole e insignificanti, era in grado di vederne", con il ne che richiama appunto la meraviglia del periodo precedente.
Ultimo appunto stilistico per quanto riguarda la punteggiatura dei dialoghi, che vedo sempre discussa e per cui controllo sempre prima di parlare. So che è opinabile inserire la punteggiatura all'interno o all'esterno del discorso dirett, quando questo non è introdotto da alcuna frase. Io per coerenza, ponendo ad esempio punti interrogativi o esclamativi obbligatoriamente all'interno, inserisco all'interno anche i punti che tu invece poni fuori.
Un errore che ho trovato ripetuto e che tuttavia è indiscusso, riguarda ad esempio questa frase: *"Padre, non ti dispiace se io e Mikasa guardiamo un po' in giro, vero?", domandò il ragazzo.
La virgola è superflua, perché già il punto di domanda da un ritmo e non è necessario quindi inserire un altro segno di interpunzione fuori.
Ti segnalo anche che in una coppia di dialoghi consecutivi, senza interruzioni narrative, non hai inserito i punti finali. Mi riferisco a questa parte: "Ho provato ad arrampicarmi e sono caduto"
"Non dovresti arrampicarti"
Suppongo si sia trattata di una distrazione perché poco sopra hai inserito il punto a un dialogo singolo, ma anche in altri punti del capitolo ho notato questa mancanza.
Perdonami le segnalazioni noiose, ma penso che la storia prometta bene e sarebbe un peccato non limare questi aspetti che, come dicevo sopra, magari già hai risolto nei capitoli successivi.
Per quanto riguarda gli avvenimenti, mi ripeto, questo primo capitolo è un'ottima introduzione: seguiamo Eren, la sua volontà di scoprire e con lui un po' scopriamo, ma come lui deve aspettare il giorno dopo per esplorare ancora, a nostra volta dobbiamo proseguire con la lettura del prossimo capitolo per sapere altro, scoprire magari chi vive nella villa accanto e cosa aspetta al nostro protagonista. Sono davvero davvero curiosa, anche perché l'amore di Eren e Levi di sicuro non avrà vita facile nel periodo in cui avrà luogo, per quanto la Francia abbia saputo essere libertina in alcuni momenti storici. E ancora sono curiosa di scoprire in che modo si svilupperà questo amore e come si presenterà Levi, che è uno dei miei personaggi preferiti di SnK. Dunque sono molto impaziente!
Mi sono riservata quest'ultimo spazio della recensione per segnalarti un paio di errori di battitura che ho trovato.
*Si trattava soltanto di un giardino abbandonato sul retro , spazioso di certo, ma pieno di erbacce.
*Sono in quel momento aveva notato un muro
Per rispondere alla domanda che hai posto nelle note, vedo molto bene Eren nei panni di un nobile ribelle, anche grazie al modo in cui lo hai reso e a come lui si presta caratterialmente.
A questo punto ti ribadisco che la storia ha un inizio davvero intrigante e che sono davvero curiosa di proseguire con la lettura per scoprire cosa hai riservato ad Eren e Levi!
Alla prossima, dunque! ~ |