Ciao mia cara!
Eccomi qui, in questa tranquilla mattina domenicale, ha leggere e recensire questo terzo capitolo.
Nelle prime righe, troviamo Eren intento a scrivere una lettera di risposta a Levi Ackerman. Effettivamente, nella lettera ha posto una domanda che mi ero chiesta anch’io lo scorso capitolo: che cosa stava aspettando il vicino in giardino??
Purtroppo, mentre il ragazzo sta scrivendo, arriva sua sorella Mikasa che, notando la lettera, inizia a riempirlo di domande, soprattutto riguardanti il destinatario dell’epistola.
Alla fine è costretto a raccontare alla ragazza di aver scoperto chi vive nella casa accanto, di come l’ha incontrato e delle lettere che si stanno scambiando.
Devo ammettere che ho trovato molto dolce Mikasa quando dice a suo fratello a non cacciarsi nei guai. Penso che la parola ‘guai’ non ci vedo solamente il fatto che il vicino di casa possa essere una persona pericolosa, ma anche di proteggere i propri sentimenti ed emozioni da quello che può accadere.
Mi piace come hai scritto le lettere che Eren e Levi si scambiano. Penso che l’uso del corsivo sia azzeccatissimo perché da proprio l’idea di qualcosa scritto a mano e il fatto di aver cambiato il verso di scrittura a seconda di chi ha scritto aiuta il lettore ha comprendere meglio che si tratta di diverse epistole.
Devo ammettere che Levi incuriosisce molto anche me e mi ha fatto nascere mille domande: che ispirazione cercava? Come mai vive di notte e dorme di giorno? Mi piace che comunque si è reso molto disponibile con Eren, tanto che gli scrivere che, se non ha paura di lui, può benissimo parlargli.
Condivido il pensiero di Eren quando dice che c’è qualcosa di magico in uno scambio epistolare, nell’attesa di ricevere una lettera, nella trepidazione con la quale la apri e la leggi una volta arrivata e nel pensare alle mille cose che si vuole scrivere come risposta… è un fascino che non si ritrova quando si parla faccia a faccia (anche se non c’è nulla di meglio di vedere/rivedere finalmente una persona dopo tanto scriversi).
Ma ecco finalmente che, mentre Eren si trova nel giardino del vicino per lasciare la sua lettera, Levi apre la porta di casa. Ovviamente il più giovane non si aspettava una mossa del genere. L’ho trovata davvero tenere, così impacciato davanti al vicino di casa. Penso che io avrei fatto peggio di lui: avrei abbassato lo sguardo e mi sarei ammutolita. Sicuramente anch’io sarei corsa subito via come ha fatto lui. Levi, al contrario, sembra molto più sicuro, ma forse questo è dovuto anche al fatto che è più grande rispetto all’altro.
Mi è piaciuto molto la conversazione che hanno Mikasa e Eren a proposito del matrimonio combinato della giovane. Noi ormai diamo per scontato che ognuno possa scegliere chi amare, ma una volta non era così, soprattutto nelle famiglie nobili. Immagino che il ragazzo possa sembrare un sognatore agli occhi di sua sorella, che, al contrario, non può che accettare il destino che i loro genitori hanno scelto per lei.
L’indomani, quando Eren si arrampica sul muro per andare nel giardino dei vicini, con sua enorme sorpresa, trova Levi seduto a terra davanti alla porta di casa. Devo ammettere che quest’incontro è andato molto meglio rispetto a quello che avevano avuto il giorno prima, infatti, dopo l’imbarazzo iniziale del più giovane, riescono ad accordarsi per fare una chiacchierata insieme l’indomani.
Devo ammettere di essere davvero curiosa di scoprire che cosa si daranno, ma anche di sapere come andrà la visita della famiglia Kirschtein. Non vedo l’ora di leggere il quarto capitolo.
Alla prossima mia cara!
Un abbraccione,
Sharpey
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ‘10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo di FB ‘Giardino di EFP) |