Recensioni per
Come Innamorarsi Dopo Un Incidente Stradale - Guida Di Peter Parker
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 99 recensioni.
Positive : 99
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/20, ore 10:26
Cap. 1:

Buongiorno cara! Quanto tempo, che grande piacere essere di nuovo qui, e notare aggiornamenti interessanti e dalle idee originalissime. Volevo leggere anche le trame delle ultime pubblicazioni ma non ho potuto fare a meno di bloccarmi automaticamente su questa perché… perché sì, perché l’idea è così particolare che non posso fare a meno di volerla iniziare, perché qui non si ha a che fare con dei superheroes ma con persone semplicemente normali, con una vita come la nostra e le sue difficoltà. Ho letto d’un fiato tutto il capitolo perché è così assurdo, gioviale, così carico e ricco di congruenze spiazzanti che a tratti ho riso come una deficiente; non so se fosse la tua idea quella di spiazzare tanto, ma ci sei riuscita in quattro e quattr’otto. La sfiga, quella che ci vede bene, quella onnipresente unita alla fretta, alla vita di questo ragazzo che ne ha una peggio dell’altra addosso – carico da novanta sulle spalle pure intolleranze e problemi di alimentazione – e che naturalmente invece di veder migliorare la giornata, si rende conto che la sua vita sta colando a picco ad ogni minuto.
Correre, fare scelte sbagliate, cercare di ottenere il miglior risultato possibile nel peggior momento ci sta tutto, è caotico e confuso Peter, avvolto dalla rabbia e dalla tensione che sono assolutamente riconoscibilissime nel testo attraverso pensieri, parole e gesti; sei riuscita a gestire davvero due personalità tanto differenti quanto ironiche sottolineandone l’abissale diversità caratteriale con ogni singolo particolare. La dualità di pensiero e d’azione del ragazzo è la ciliegina sulla torta, dove da una parte vorrebbe strozzare il suo idolo e dall’altra continuare ad ammirarne la sfacciata presenza. Il carattere colloquiale e giovanile della stesura del testo rende il tutto più credibile e più umano, ecco, penso sia proprio la parola giusta quella che ho scelto: e vedere il giovane malcapitato che sta vivendo la giornata peggiore/migliore della sua vita senza nemmeno capire come doversi sentire, è assolutamente adorabile.
Non si può non provare empatia per lui, non si può non sorridere all’imbarazzo, o a quando sbotta isterico, perché di isteria vera e propria si tratta qui. Non si può non avvertire il fascino di Stark, ma il suo tono acido e cinico lo sento fino a qui attraverso lo schermo; la narrazione è fresca e vivace, non ho riscontrato errori ed i dialoghi, ahhh i dialoghi sono stupendi! Lo dico perché ci tengo, e perché il discorso diretto per me è un po’ un’anima che passa attraverso le parole. Hai migliorato il tuo stile e lasciato l’angst da parte per qualcosa che si muove nelle direzioni più disparate passando attraverso tanti stati d’animo, ma di base facendomi affezionare a questo ragazzo accompagnato dalla “nuvola di Fantozzi.” Vien davvero da dire che è adorabile nella sua iella.
Davvero è stato un piacere per me tornare qui e leggere di questo tuo nuovo progetto che anticipa tante, tantissime cose e che potrebbe prendere strade infinite, tutte ispiranti. Alla prossima cara, buon lavoro e buona giornata! :3

Recensore Master
02/02/20, ore 20:32
Cap. 3:

Ciao Miryel! <3
Sono felicissima che tu abbia aggiornato, anche se sono arrivata con un po' di ritardo. La tua storia mi appassiona sempre di più, e aspettare il prossimo capitolo sarà tragico. Adoro il tuo modo di caratterizzare i personaggi, mi sembra davvero di vederli davanti a me. Parker è così dannatamente Parker, con i suoi modi gentili e la sua timidezza insieme alla sua adorazione nei confronti del signor Stark, e Tony... Beh, Tony è Tony, non ci sono altri termini per descriverlo! Rendi pienamente tutti e due, e sei molto coinvolgente. Adoro il tuo stile, sempre scorrevole e pulito, e niente, crei dipendenza! Ho adorato la loro conversazione al bar, mi sono piaciuti moltissimo i dialoghi, e il momento in cui Parker si ritrova Tony fra i professori universitari... Sono morta, mi hai ucciso! E mi sono sentita malissimo ahahaha, mi sono immaginata perfettamente la faccia sconvolta del protagonista! Ottima anche l'introspezione.
Non vedo l'ora di leggere il seguito, questi due sono davvero troppo perfetti insieme e la tua storia è davvero bellissima!
A presto, spero! <3

Recensore Master
31/01/20, ore 14:25
Cap. 1:

Mia cara!
Riemergo faticosamente dai libri e finalmente riesco a passare anch'io. Il cambio di tono rispetto s We are connected è stato inizialmente destabilizzante: ovviamente non è una cosa negativa, mi ha fatto solo strano, dopo tanto angst, trovarmi dinanzi a una storia dai toni spensierati e leggeri. Ho riletto gli avvertimenti due volte, per essere sicura che la sofferenza non si annidasse dietro l'angolo e io non me ne fossi accorta. Ho paura di te e di quello che puoi fare con questi due XD
Sappi che ho empatizzato tantissimo con Peter in questo capitolo, prima di tutto perché anche io a breve avrò un esame difficilissimo e importantissimo (il terzultimo che mi separa dalla laurea) e quindi capisco tutta la sua ansia e paura di non passarlo prima e di non riuscire a darlo poi; secondariamente, mi sono sentita molto vicina a lui anche per l'incidente, dato che un paio d'anni fa c'è stato un periodo in cui la gente a quanto pare aveva preso l'abitudine di tamponarmi, roba che nel giro di un mese mi avevano tamponato in tre, e tutte le volte perché ero ferma in coda o a un semaforo rosso. Quindi, insomma, viene qui Peter, abbracciamoci e piangiamo insieme.
Ironia a parte, ho trovato molto divertente e interessante la giornataccia no di Peter: divertente per ovvi motivi, interessante perché invece ho riflettuto sul fatto che sia una cosa che capita a tutti, tutti abbiamo quelle giornate no in cui l'unica cosa giusta da fare è rimanersene a letto perché qualsiasi cosa tenti, andrà male, succederà un casino e nulla girerà per il verso giusto. Questo tuo modo di descrivere una quotidianità in cui è facile riconoscersi è stato molto bello e coinvolgente e ha contribuito a farci sentire Peter ancora più vicino, uno di noi, insomma.
Sappi che ho adorato il Tony che hai presentato in questa storia, come sempre impeccabilmente IC e che ho amato con le sue battute argute e piene di sarcasmo e con il suo modo di porsi apparentemente altezzoso, come se il suo nome fosse una giustificazione sufficiente per qualunque cosa. Ma sappiamo bene tutti che Tony Stark non è (solo) questo, e invece non lo sa il caro Peter, che si ritrova a sbraitargli contro (ho davvero amato quel momento, sappilo), solo per ritrovarsi un assegno di mille dollari tra le mani. Io decisamente mi sarei sotterrata, se fossi stata al suo posto, ammiro la compostezza con cui Peter ha affrontato la sua figuraccia. Il ragazzo si trova subito a doversi ricredere circa la prima impressione che si è fatto di Tony e fa subito i conti con la sua personalità sfaccettata e con il tumulto emozionale che si nasconde dietro la maschera di saccenza che indossa.
Certamente, già un primo interesse è nato tra i due, anche se magari ora appare mascherato sotto altro: per Peter è ammirazione per un uomo che è un luminare nel campo della scienza, a lui molto caro, per Tony invece forse è curiosità verso questo ragazzo che gli si è rivolto con tanta spontanea sfrontatezza. Sono quindi davvero curiosa di sapere come i due riusciranno a comprendere di essersi infatuati.
Un'altra cosa che ho trovato molto interessante è la riflessione su come delle persone, che non sono che dei semplici essere umani come tutti gli altri, ci appaiano invece quasi come divinità, per ciò che fanno e per la loro fama. A tal proposito, Peter ammira profondamente Tony e per lui nutre una sorta di riverenza, che glielo fa sembrare una divinità irraggiungibile, salvo poi urlargli contro, in preda alla rabbia, che deve smetterla di usare il suo nome come se questo potesse giustificarlo di ogni azione. Ecco, questo passaggio mi è molto piaciuto, perché anche se in preda all'ira, Peter riesce a razionalizzare che, in fondo, Tony è prima di tutto e solo un uomo. Brillante, geniale, intelligentissimo certo, ma pur sempre un uomo.
Insomma, come avevo previsto, questa storia mi sta piacendo da impazzire già dal primo capitolo e io fremo all'idea di proseguire e di addentrarmi ancor di più in questa dolcissima vicenda.
Davvero tantissimi complimenti cara, riesci sempre a incantarmi!
Alla prossima <3

Recensore Master
31/01/20, ore 14:11
Cap. 3:

Ciao!
È proprio carina questa storia, davvero rilassante. È proprio ciò di cui ho bisogno! Non sai quanto mi riveda nel tuo Peter… descrivi così bene la sua ansia, il suo senso di insicurezza, tutti i dubbi che ha ogni volta che guarda Tony. Il credere di essere solo un numero, un cervello con le gambe, qualcuno che porterà profitti e nient’altro. Non una persona. Non qualcuno di interessante.
Giuro, sei bravissima a farmi vivere lo stress di Peter, a farmi entrare dentro di lui. Sono stata al bar con Tony oggi, mi ha offerto un lavoro e l’ho trovato davanti a me durante la discussione della tesi.
Adoro il modo in cui rendi Peter reale, dandogli tutte queste paure, e tutte queste intolleranze!

E adoro il modo in cui rendi Tony. Tony che sembra interessarsi solo a lui, che sembra pronto a tutto pur di averlo con sé. In modo consenziente, ovviamente. Tony che ha scoperto tante cose su Peter, sul suo rendimento, sui suoi voti, su ciò che gli altri si aspettano da lui. Su ciò che gli è stato offerto! Tony che partecipa alla discussione, sì… ma non tra il pubblico. Tony avrà potere di voto. Tony potrà far sì che Peter esca con un voto pari!
No, non so perché, ma credo che non arriverà a questo. Credo che lascerà la decisione a Peter, facendolo uscire con un voto dispari. Lui vuole Peter, questo sì, ma vuole che sia Peter a deciderlo. E adoro questa cosa.

E adoro anche il modo in cui Peter ammira Tony! E il suo cambio di programma… sì, perché come ha detto lui: quella proposta faceva parte solo dei suoi sogni. Ma adesso che si trova davanti a una simile decisione, non sa cosa fare. È un po’… deluso? Ha paura. Ha paura che Tony non lo consideri abbastanza. Ha paura che voglia solo il suo cervello. Mentre lui è infatuato, innamorato, perso!

Sì, sei davvero brava a muoverli, e adoro il tuo stile. Così lineare, così scorrevole. Leggerti è un piacere!

Recensore Master
31/01/20, ore 00:13
Cap. 3:

La tenerezza.
Tua, nel lasciarmi sempre recensioni dolcissime che mi commuovono, e di Peter quando lo scrivi, in preda alla più pura cottaggine e con uno sciame di farfalle che gli svolazzano nello stomaco. Un ragno con delle farfalle dentro… artropodeception.
Fa una tenerezza a vestire i panni del nerd awkward che non sa come rapportarsi con l’elegante uomo d’affari che gli piace – Stark è come sempre un esibizionista, con i suoi abiti costosi, ma lo amiamo anche per quello – e la sua awkwardness che lo spinge a balbettare.
Mi piace molto l’headcanon per cui Parker sarebbe celiaco, soprattutto sapendo che è #ownvoices: posso fidarmi per l’accuratezza, la questione verrà trattata con rispetto.
Da una parte Peter ha Stark che lo lusinga, gli promette grandi cose, di sostenerlo col suo genio; dall’altra parte ha le sue paure, i suoi demoni interiori, l’attaccamento a Zia May, unica parente che gli rimane. La sua dolcezza lo rende ancora più fragile ora che non ha più i suoi titolari poteri di uomo ragno, e allo stesso tempo fa brillare ancora di più la purezza del suo giovane cuore, benevolo e determinato a fare tutto il possibile per la parente rimastagli. Una bravissima persona, pura, che non capisco come faccia certa gente a non amare.
Peter è ipnotizzato da quest’uomo così forte, così sicuro di sé e così carico di promesse. Capisco che Peter sia spaventato, è un sentimento vicino a tutti noi: l’incertezza del futuro, specie essendo giovani, rappresenta una costante nelle vite di tutti. 
E non si può non esultare per questo ragazzo dolcissimo, pieno di sogni e allo stesso tempo di paura. Ci si spaventa, non si sa cosa provare. Ma Stark è sempre là, una presenza nella sua vita ferma e sicura, a cui aggrapparsi. E con premesse simili non si può non sperare che questo rapporto si formi anche… in un altro senso. Vederlo alla discussione di laurea di Peter rappresenta un momento cruciale: è come se lui ci fosse sempre, in qualunque momento, pronto a tirarlo su e farlo sentire a suo agio. Adoro quel “Non hai idea di chi c’è, là dentro”: nonostante sia abbastanza palese, aiuta a creare quest’aura “soprannaturale” attorno a Stark e alla sua persona.
Insomma, sono veramente dolcissimi. Adoro stare nel POV di Peter raccontato da te, e scoprire in che modo il suo cuoricino batterà.
Ti abbraccio
Lady R
(Recensione modificata il 31/01/2020 - 12:17 am)

Recensore Master
30/01/20, ore 16:00
Cap. 2:

Ciauuu **
Sono una pioniera del recupero matto e disperatissimo – sempre stata, anche nello studio – quindi ora, dopo mesi di silenzio, nel giro di pochissimo ti commento ben due capitoli XD
Ehhhh qui gli ormoni girano a palla sì, e non solo al ragazzetto! Ci posso giurare che Tony ha aspettato quel messaggio con la tranquillità e la finta indifferenza del mio gatto quando aspetta che gli apro la scatoletta con la pappa. Rimane comunque un uomo impegnato e mi sono immaginata benissimo il suo sorriso soddisfatto quando, al termine di una giornata trascorsa a sclerare in laboratorio, vede quella notifica. Un paio di occhioni castani gli si affacciano alla mente, e figuriamoci se si lascia scappare l’occasione di rivederli di nuovo, dal vivo. Peter, dal canto suo, lo ha studiato per bene, durante il tragitto dal luogo dell’incidente all’università, ma credo che anche a Tony non sia sfuggito il minimo particolare di quel ragazzo dall’aria ansiosa ma una luce calda e intelligente nelle iridi scure. D’altra parte, l’uomo ha gioco facile: lui è forse la personalità più influente d’America, la sua immagine appare ovunque, trasuda fascino dalla punta delle scarpe firmate alla radice dei capelli perfettamente pettinati e impomatati. Mio Dio, se ci penso mi viene un colpo: Peter si è già contenuto fin troppo per me, e comunque la sua cotta è più che giustificata. In qualsiasi caso, Tony avverte subito che il ragazzo è sveglio e sa vedere le cose oltre alle apparenze (il dialogo sulla sua biografia è rivelatore in tal senso), e forse non gli dispiace affatto, tanto per cambiare, essere visto da qualcuno per quello che è veramente. C’è sempre questa ambivalenza, in Tony, tra il bisogno di nascondere il vero sé al mondo e il desiderio urgente di mostrarsi a Peter senza filtri, sperando però con tutto se stesso che lui possa apprezzarlo proprio così com’è. Insomma, Tony vuole piacere a Peter, ma vuole piacergli per i motivi giusti. Ed è già sulla buona strada, e non solo perché il giovane Parker è cotto perso di lui. Le cotte passano, ma ciò che i due sono destinati a costruire insieme è forte e resisterà al tempo.
Adesso voglio proprio sapere cosa succederà nei prossimi capitoli: lo sa Peter, sì, che quello di Tony può essere considerato un vero e proprio appuntamento?
Ma soprattutto, riuscirà Peter ad arrivare al giorno dopo senza morire d’infarto prima? Ho i miei seri dubbi, lo confesso.
Ciò di cui non dubito mai sei tu, e la tua straordinaria capacità di farmi stare sempre bene <3
Cosa farei senza di te?
Non lo voglio nemmeno sapere.
Un bacione e a presto, tesoro :*
Tua,

padme

Recensore Master
30/01/20, ore 15:56
Cap. 1:

Ciao!!!! Eccomi!!!!
Scusa sono una bestiolina che arrivo sempre tardi!!!!!
Però questa tua opera la rileggo anche volentieri, dovevo recensirla un milione di anni fa… XD o forse due…
Peter eterno ritardatario, la mia dolce metà ti capisce molto… anche se pure io ultimamente… XD mamma mia … parto sempre all’ultimo per colpa della mia Musa che attira la mia attenzione costantemente!!!!
Zia May che non ricorda dove stanno le chiavi XD Una di noi… non so te ma io non so mai dove le lascio.
Anyway… Ho adorato lo spaccato di vita quotidiana. Quando ci racconti della vita di Peter in ogni tua storia ce lo fai sentire così familiare, ormai è come un amico di vecchia data da cui è sempre piacevole tornare.

“…L’uomo sbuffa divertito. «Abbiamo?», dice, «Hai tamponato! Non cominciare a distribuire colpe a destra e a manca. Gli stavi appiccicato come un koala ad una pianta di eucalipto! Sei troppo aggressivo, alla guida», lo rimbecca…”
Stavo morendo… il tuo Tony è così tanto TONY… adoro!!! Ma anche Happy è fantastico e… galeotto lui…

E Peter in mode adorazione è fantastico…. Io mi sono immaginata nei suoi panni… no ma io sarei morta…
Comunque, il tuo Peter è fantastico, determinato e deciso!
E mi piace perché … alle volte come viene rappresentato come dolcino sottomesso. Mi piace un sacco che invece il tuo non sia affatto così è tosto!!!

Però anche Tony che scruta e valuta insomma adoro come hai dipinto questa danza di sfide, di botta e risposta con una partenza “a razzo”.

Insomma sono molto invidiosa di Peter… perché a me… al massimo mi ha quasi investito il bus con annessa presa per il culo dell’autista XD povera me…
;-)) sei sempre la Regina delle Starker
Baci baci, la tua matta di quartiere XD la tua Foca Matta di quartiere!!!
Boingo

Recensore Master
30/01/20, ore 13:08
Cap. 3:

Ciao Miricosa!
Ma quindi alla fine la cameriera sca££ata non l’ha contaminato! Allora, questa storia sembra una commedia normale e tranquilla. Dall’introduzione non si direbbe che abbia la portata di tematiche forti come in “Protocollo Speranza” o “Almeno tu nell’universo,” per citarne due recenti. Poi si arriva qui e sebbene non ci sia traccia di supereroi e d’invasioni aliene arriva la botta. Peter Parker è un amichevole studente che non ha i soldi e le occasioni per spesarsi totalmente all’estero o chiedere a May un dollaro in più. Non sa cosa fare della sua vita – non sapeva che facoltà scegliere e non sa che lavoro vuole fare da grande, ma quando gli arriva la proposta della vita, siccome è un uomo e un grande personaggio che tu racconti così bene nelle sue introspezioni, non accetta senza pensare. Nemmeno rifiuta, eh, sia chiaro, ma fa una cosa da persona adulta. Io non credo tanto che il problema sia come vivere tutti i giorni alle dipendenze di un uomo che ti piace per cui lavori (cosa che comunque ha la sua rilevanza), ma un problema più profondo di stima di sé. Peter, che pure è un genio, non vuole essere scelto perché ha cervello e sarebbe un buon investimento, ma credo che non vorrebbe nemmeno essere scelto solo perché Tony ha voglia di avere intorno un ragazzo che gli piace.

In un certo senso crede di essere un “impostore”, uno che non si merita la fortuna che gli sta toccando, tanto che ammette che il colloquio di lavoro/frappè in amicizia con Tony lo ha ottenuto per una fortuita coincidenza data da un tamponamento, non da altro. Questo atteggiamento molto alla Spiderman si ricollega anche al concetto dei grandi poteri/grandi responsabilità tipici del personaggio e al canone di Homecoming, dove Tony a un certo punto valuta Peter (e a questo punto penso alla scena finale, dove Parker non accetta di entrare negli Avengers credendolo un giochetto mentale di Stark). Oltre a questo c’è ovviamente l’orgoglio. Peter vorrebbe essere visto come qualcosa in più, ma a mano a mano che la sfida si concretizza e che la discussione si avvicina l’idea di entrare nelle Stark Industries assume un retrogusto ancora più dolce – non gli farebbe schifo prendere un voto pari. Che poi, in realtà, pensavo che Tony lo abbia fregato alla grande a monte già prima di entrare in commissione. Quello forse è la ciliegina sulla torta. Geniale com’è vuoi che Parker non esca con un centodieci e lode e un bacio accademico? Bello il modo in cui hai fatto interrompere il capitolo e bellissime le tematiche che racchiudono un po’ il vissuto di tutti noi, in bilico tra ciò che vorremmo essere e quello che saremmo.
Un abbraccio Miricosa e buon frappé senza sfighe e lattosio <3
Shilicosa tua.

Recensore Master
29/01/20, ore 18:18
Cap. 1:

Ciao cara ^^
Con il mio solito indecente ritardo comincio a leggere questa tua nuova storia, e meno male che c’è, aggiungo, perché qualcosa di divertente ogni tanto ci vuole, soprattutto in queste giornate un po’ tanto meh.
Ehhhh ne so qualcosa, caro il mio Peter, di corse in macchina per arrivare in orario agli esami, solo che io, invece di attraversare New York, mi dovevo fare tutta l’autostrada dei laghi. Non sono pratica di metropoli americane quindi non ti so dire quale delle due ipotesi sia effettivamente la peggiore. Tutto sommato, è un miracolo se in tutti quegli anni non ci siamo presi neanche una multa per eccesso di velocità, e la macchina (che è poi quella che io uso ancora adesso), che Dio la benedica, si è sempre comportata da vera professionista, non lasciandoci a piedi neppure una volta.
Conoscendo però il livello della mia sfortuna, se mai avessi tamponato dubito fortemente che dall’altra auto coinvolta sarebbe sceso qualcuno come Tony Stark (a Pavia poi????). Quindi sì, diciamo che nella sfiga Peter è stato anche abbastanza fortunato. Il paraurti della vecchia Volvo di zio Ben ha avuto la peggio, ma Peter ora si trova fra le mani un assegno da mille dollari (ma lo sa lui come sono fatti mille dollari? Perché io ad esempio non lo so), ma soprattutto poggia le sue belle chiappe sopra al lussuoso sedile dell’Audi di Stark, il quale, da parte sua, preso da un feroce rimorso di coscienza (seeee, come no, chissà cosa ha in mente davvero quel volpone di Tony), decide di dare un passaggio a quello strano, linguacciuto giovane, per evitare che perda il suo dannato ma importantissimo esame.
Come al solito il modo in cui Tony e Peter (con la straordinaria partecipazione di Happy) interagiscono è esilarante ma allo stesso tempo estremamente naturale, come se i due in realtà si conoscessero da tempo. Di sicuro hanno molto in comune, passione per tutto ciò che è scientifico e tecnologico in primis. Immagino che Tony non ci metterà molto a scoprire che Peter è un piccolo genio, e di sicuro lo vorrà accalappiare in qualche modo (in senso sia letterale che figurato, ovviamente). Sono certa che la folta corolla di ciglia di Peter già abbia fatto colpo sul nostro ricchissimo genio, il quale, così su due piedi, può aver già deciso che per nulla al mondo (men che meno una conferenza) se lo vorrebbe lasciare scappare.
Certo, ancora non conosce tutte le problematiche che Peter si porta dietro, ma cosa sono una sfilza di intolleranze alimentari (8??? Sul serio? Tesoro mio ma come fai a vivere? T.T) di fronte alla forza dell’amore?
Mio amore, mio tutto, in qualunque modo tu ce li voglia raccontare, rendi questi due personaggi assolutamente meravigliosi: che abbiano toni più cupi o più sbarazzini, come in quest’ultimo caso (per cui comunque ti ringrazio, perché non si vive di solo angst), le tue storie sono porte aperte verso altri mondi – verso i tuoi mondi, mondi in cui Tony e Peter esistono, si incontrano, si amano, e rendono (a noi) la vita un poco migliore.
Cioè, TU rendi la vita migliore (almeno, è così per quanto mi riguarda) <3
Un bacione tesoro, e alla prossima sfiga di Peter!
Ti abbraccio,

padme

Recensore Master
29/01/20, ore 09:40
Cap. 3:

Ciao mia cara! Beh, che dirti... sei formidabile come sempre!
È stata una piacevolissima lettura mattutina, questa, nonostante l'ansia sottopelle di ripercorrere gli istanti prima della mia discussione di tesi xD me lo ricordo come se fosse ieri e, se avessi trovato un Robert Downey nella commissione, probabilmente mi sarebbe partito un embolo.
Come lo capisco, piccolo Peter!
Tony è sempre Tony, sa quel che vuole, ottiene sempre... ma non credo che il voto sarà pari, you know? Tony credo sappia già bene che Peter ha bisogno di scegliere, e gli lascerà la possibilità di farlo. Questo, solo perché sa già che sceglierà di andare alle S.I. :D
Credo che prenderà il massimo dei voti.
Se ti sei attenuta al sistema di votazione italiana 110 è pari, certo, ma la lode conta come punto in più, quindi 111.
Eheheheh :) magari mi sto facendo il film sbagliato.
Ma, in tutto ciò... quello ERA un appuntamento. Lo era chiaramente, piccolo Pete... e io mi aspetto un nell'invito a cena per festeggiare la laurea :D
Oh, che bei ricordi, la mia laurea. Anzi no. Che bei NON ricordi. Io dopo la proclamazione brancolo nel buio di qualche Long Island. Ho una bellissima foto di me stessa con la corona d'alloro in bocca che lancio confetti come coriandoli in giro per il locale.
Mamma mia, son già passati 5 anni, vado a seppellirmi.
Bellissimo capitolo, tesoro... sei sempre una garanzia, chettelodicoaffà. Questa storia è di una leggerezza e di una dolcezza di cui avevo bisogno. Sei una meraviglia!
Ti mando un abbraccio forte e a prestissimo!
Eevaa

Recensore Master
28/01/20, ore 14:31
Cap. 3:

Era una settimana che controllavo se aggiornavi e sono corsa subito a leggere!
Capitolo molto interessante! Tony è affascinante e Peter davanti a lui resta inizialmente imbambolato in adorazione, poi piano piano si scioglie e prende confidenza. Sei rimasta sul piano del lavoro, secondo me molto saggiamente, perché se Peter è già una pera cotta è legittimo che Tony ci metta del tempo a provare dei sentimenti (perché li proverà, vero? Spero si innamori anche lui!). Tony può stare tranquillamente in un bar dove una cameriera pensa solo che sia un ricco cliente, ma all'università viene subito riconosciuto da chi conosce l'ambito in cui lavora. Mi hai lasciato con un enorme dubbio: Tony lascerà a Peter la possibilità di scegliere o se lo prenderà a forza?
Ho adorato il capitolo, avrei voluto fosse diversa solo una cosa: mi sarebbe piaciuto leggere il testo dei messaggi che si sono scambiati!
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
28/01/20, ore 14:04
Cap. 3:

Oddio! L'ansia da esame (da tesi, ancora peggio!) mi ha preso allo stomaco in questo capitolo (quanto ho odiato, odio e odierò per tutta la vita l'università! >.<).
Diciamo che non mi ha permesso di apprezzare fino in fondo il capitolo, o meglio, prima stavo apprezzando il dialogo al bar (povero Peter >.<), chiedendomi dove voglia arrivare Tony, e poi è arrivato il gran giorno... ed è diventato tutto nero. ^^''''
In fondo significa che il capitolo mi ha preso.
Spero che almeno in quel contesto Tony abbia effetto calmante su Peter, altrimenti... brr! ^^'
In ogni caso è un capitolo che non mi aspettavo, dove la conoscenza tra i due viene approfondita su un livello tutt'altro che romantico e per questo più realistico e razionale. Certo, è tutta conoscenza che fa Tony, perché in un certo senso Peter già lo conosce, e mi è piaciuto che Tony si sia informato su di lui: Peter, in fondo, aveva già letto la sua biografia ed è un po' la stessa cosa dato che Tony si è informato su di lui dal punto di vista scolastico, senza impicciarsi della sua vita. Professionale, se vogliamo, ma anche 'delicato'.
Sono curiosa di scoprire come farai virare l'interesse di Tony su un piano più personale nel prossimo capitolo.
A presto. ^^

Recensore Master
28/01/20, ore 13:35
Cap. 3:

Carissima, appena ho visto che avevi aggiornato, mi sono fiondata su questo capitolo, meraviglioso come gli altri! *___*
Ed ecco che finalmente arriva il giorno della laurea di Peter!
Gli avvenimenti mi hanno messo un po' di ansia, anche perche', forse, sono riuscita a immedesimarmi in Peter piu' che negli altri capitoli, proprio per l'argomento trattato: anch'io dovrei essere prossima alla laurea (spero! ^^') e questo ha sicuramente contribuito a farmi vivere ogni minima sensazione descritta nel testo.
Sei stata fantastica come al solito! Adoro questa storia perche' trasmette qualcosa di buono, e' raccontata in modo semplice ma ricco, senza tralasciare nulla.
Amo il tuo stile perche' e' fresco e diretto, senza fronzoli, ma chiaro e a modo suo delicato e particolare.
Riesci davvero a raggiungere il lettore e a coinvolgerlo!
Un punto a tuo favore e' costituito probabilmente anche dalle tematiche "giovanili" che hai deciso di trattare, mantenendo lo stile in linea con le stesse, raccontando tutto in modo piuttosto "spensierato", che davvero adoro perche' si addice perfettamente al tema.
Tuttavia, inserisci anche elementi non scontati e piu' complessi, se vogliamo: le sensazioni di Peter, i sentimenti contrastanti, il potere, anche psicologico, che Tony esercita sul ragazzo.
Trovo tutto narrato alla perfezione e, di nuovo, non avresti potuto fare lavoro migliore!
Una caratteristica della trama che mi ha portato a riflettere e' stata l'antitesi (se cosi' si puo' chiamare) tra la fama di Tony e l'assenza di paparazzi o anche di stupore nel locale o nello sguardo della cameriera.
Capita anche a me di non riconoscere personaggi famosi, magari perche' non li seguo o perche' non sono interessata, quindi puo' darsi fosse assolutamente voluto, pero' il dubbio mi sorge spontaneo, soprattutto ricordando l'accento posto sulla fama di questo personaggio.
Se e' cosi' famoso perche' nessuno si stupisce nel trovarlo in un bar random con un ragazzino piuttosto anonimo (ancora)?
Ripeto, puo' darsi che fosse tutto voluto e in ogni caso, ho apprezzato tantissimo comunque.
Questo si pone anche in contrasto con la rinnovata fama di Tony in occasione della laurea di Peter, in cui viene in qualche modo celebrato e riconosciuto.
La mia e' semplicemente una riflessione e comunque sia, adoro come hai raccontato gli eventi!
Davvero, questa credo sia in assoluta una delle long piu' belle e coinvolgenti che abbia mai letto, e mi piange il cuore sapere che sia quasi finita :'(
Non esagero se dico che grazie a te mi sono davvero appassionata a questi personaggi! Grazie per questo <3
Tantissimi complimenti anche per questo capitolo cara, non vedo gia' l'ora di leggere il prossimo!!! *____*

Recensore Master
28/01/20, ore 10:03
Cap. 3:

AHHHH, un nuovo capitolo!
Mi calmo, va bene, ma speravo proprio di trovare un aggiornamento di questa storia perché mi mette proprio di buon umore - e in questo periodo è un'impresa davvero difficile xD
Dunque, finalmente è arrivato il giorno dell'appuntamento - che Peter non riesce a considerare tale, anche se vorrebbe che lo fosse. Io sono un passo avanti a loro due, è decisamente un appuntamento, e le farfalle nello stomaco di Peter bastano come conferma. La frase iniziale sull'insetticida mi ha fatta morire dal ridere, per la cronaca; ho avuto questo pensiero più di una volta, in momenti del genere XD
Mi dispiace tanto per le allergie di Peter, povero piccolo. Da piccola avevo qualche intolleranza ed era orribile, per fortuna nel tempo sono andate via, e non ero certo allergica a qualsiasi cosa come lui. Già la vita è orribile... poi gli togli pure il glutine e il lattosio, aiuto.
Mi è piaciuta tanto la parte in cui i due parlando del futuro di Peter, e mi sono sentita tanto vicina a lui sulla questione del futuro e dei sogni. La gente continua a chiedere 'cosa vuoi fare da grande?', ma non è che sia così facile poi fare effettivamente quello che si ama. E sì, è una domanda complicata che spesso viene usata più per fare conversazione che per vero interesse. Mi hai fatta riflettere, ed è bello che una storia romantica riesca anche a fare questo. Peter dovrebbe essere un esempio da seguire, con le sue mille passioni e ambizioni, anche se poi di fatto non sa su quale focalizzarsi. E' una fortuna che sia Tony ad aiutarlo in questo e a tranquillizzarlo offrendogli quell'opportunità. Alla fine, Peter non riesce comunque a scegliere ed è mosso da tanti dubbi - mi sarei stupita del contrario XD - così Tony gli propone un patto e tu ci porti direttamente alla famosa laurea per scoprire com'è andata. 
E' proprio qui che arriva la fregatura di Tony, che ha deciso di presentarsi come esterno al suo esame e adesso può dargli senza problemi un voto pari. Sono morta, definitivamente, dal ridere. E' infame da parte di Tony perché sta barando a un patto che lui stesso ha stabilito, ma mi ha divertita troppo xD
Tra l'altro non mi sono proprio accorta dell'incongruenza 
Come al solito il capitolo ti è venuto benissimo, non vedo già l'ora di leggere il prossimo! **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
26/01/20, ore 22:05
Cap. 1:

CIAO GUASCONA!
Questa non te l'aspettavi, vero? Beh, nemmeno io, in effetti. Mi hai corrotta, te possino, hai rapito la mia anima innocente e te la sei rigirata al mignolino tenendomi infine in pugno... ma magari la smetto di delirare, eh, che sennò non finisco più. Il punto è che scrivi bene, e mi piace come scrivi, e il tuo Tony e il tuo Peter mi piacciono (ma che dico, li adoro). Magari, no, non mi piacciono come coppia in un universo puramente marveliano nel quale sono abituata a vederli e scriverli altrimenti... ma le premesse di questa storia sono fantastiche, ed esilaranti, e ci portano a distaccarci dai personaggi canonici (non perché non siano loro, anzi, sono più loro di loro stessi, non so se mi spiego!) quindi... quindi io leggo, Co', e mi piace ciò che leggo, e perché mai non dovrei fartelo sapere anche per iscritto? Appunto, quindi ti becchi i mammozzoni pure qua, mi dispiace, becca e porta a casa.
Chiusa la premessa magari passo alla storia, prima di venir fucilata per eccesso di logorrea.

Allora, devi sapere che io, la prima volta che ho letto questo capitolo, ho sghignazzato dall'inizio alla fine. Perché c'è un qualcosa di maledettamente perfetto, aderente all'ordine cosmico delle cose, in un Peter Parker in ritardo, trafelato, casinista e impegnato a non perdere pezzi a destra e a manca in una giornata importante che continua a sfaldarsi ad ogni passo che fa. Una di quelle che partono col piede sbagliato e che materializzano una fantozziana nuvoletta nera sulla sua testa nella speranza di oscurarla del tutto – per poi essere scacciata dal provvidenziale raggio di luce divino che indica la via... verso un tamponamento.
Lo ammetto, avendo presenti le premesse della storia pensavo che il tamponatore in questione fosse Tony in persona, e ho sogghignato nel rendermi conto che era un esagitato Happy coi nervi temprati da uno snervante datore di lavoro – quindi figuriamoci se avrebbe mai perduto la calma di fronte a un Peter quasi-nel-panico-c'ho-le-sfighe Parker.

L'entrata in scena del nostro playboy preferito non poteva essere più d'effetto, con tanto di battuta surreale che chiama in causa dei koala a far da ciliegina sulla torta, e presa per il culo velata in quel "Ah, Parker!" sardonico che meritava un pugno in faccia da Papa Francesco. Quanto è lui? Tanto, Co', ma lo sai.
Vedere Peter in tilt è una delle scene più belle ed esilaranti che tu abbia mai scritto, al pari con l'invettiva-macchinetta che riversa addosso al povero (ma manco per niente!) Tony. È una scena comica, è vero, ma mette in mostra la grinta di Peter e la sua innata predisposizione ad esigere giustizia e correttezza, nel piccolo di un incidente stradale. Quanti, davvero, quanti di noi avrebbero la prontezza di, volgarmente, sbroccare a un personaggio illustre in una situazione simile. A maggior ragione se è un qualcuno che si ammira, che ha un discreto potere e influenza, un quoziente intellettivo fuori norma, e che è noto per essere uno stronzo arrogante. Esatto: pochi, quasi nessuno. Si incassa, si china la testa perché "tanto avrebbe ragione lui", si spera in un risarcimento e si torna in carreggiata rassegnati. Ma Peter è Peter, e Tony non la sfanga, com'è giusto che sia. Ci ho visto tanto, in chiave più leggera e a ruoli invertiti, l'iconica scena di Homecoming in cui è Peter, quello a subirsi la giusta ramanzina; e vederla posta in questi termini mi ha fatto sorridere, ma anche ammirare il ragazzino del Queens che fa la voce grossa senza mai sentirsi davvero tale.

Tutta questa situazione, a partire dal ritardo catastrofico fino al tamponamento fatale, tutto ciò che hai scritto è parkeriano, è Spider-Man, è la jella che ci vede benissimo unita a una Legge di Murphy impietosa con il nostro beniamino a prescindere dall'universo in cui si trova a muoversi. È un po' tutti noi, Peter, siamo tutti stati degli sfigati almeno una volta nella vita, e trovo che in questa situazione così quotidiana e vissuta, banale nel senso più positivo del termine, si riscontri l'anima che Stan Lee aveva instillato all'epoca nel personaggio: la capacità di far immedesimare in lui chiunque, e di rendere un Chiunque qualcuno in grado di incarnare ideali e principi più alti. Gridarono al flop, quando si ostinò a voler pubblicare le storie di questo quindicenne normalissimo di ceto basso con un potere più grande di lui, ma sappiamo tutti com'è andata a finire. E il bello è che nella tua storia non ci sono poteri ragneschi né supercattivi invincibili: semplicemente il quotidiano e la capacità di tenergli testa, che sia sottoforma di imprevisto paradossale o di un Tony Stark ancora incastrato nella propria personalità egocentrica e superba che se ne infischia degli altri.

In verità, il finale redime un pochino Tony, che sappiamo tutti essere una specie di Chewbacca umano: rude e burbero fuori (magari una 'nticchia più carino, anche) e un'anima da Orsetto Abbracciatutti dentro. E dopo questa perla di saggezza, ritengo opportuno eclissarmi e palesarmi il prima possibile (giuro) dal prossimo capitolo. Giurato Giuro
Ti mando un bacione gluten-free, Co'. Te se vo' bbene: a te, alla qualità che porti nel fandom e al cuore che metti in ogni tua storia <3
 
-Light/Cosa2-