Recensioni per
La Rosa dei Venti
di La_Triade

Questa storia ha ottenuto 78 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 6 [Prossimo]
Recensore Junior
26/04/21, ore 14:43

Scusate il ritardo ancora più mostruoso del solito, scrivo questa recensione giusto per ringraziarvi di aver provato a portare avanti questo progetto ambizioso e sono grata che abbiate scelto uno degli OC che vi ho proposto. Spero che riusciate a riprendere in mano la storia più in là. Ancora grazie

Recensore Junior
25/03/21, ore 10:21

Buongionro Triade!
Dunque.
Non ve lo nascondo, mi dispiace molto che questa storia sia stata sospesa: era splendida in ogni aspetto, la cura e la passione che ci mettevate era una boccata d'aria fresca, e come trattavate i nostri OC, con rispetto e attenzione, beh... era un vero piacere leggervi.  Non nascondo anche il fatto che mi dispiace pure per il mio pargoletto: tra tutti quelli che avevo creato fin'ora, è stato tra le mie creazioni meglio riuscite, e un po' mi rattrista vederlo fermo insieme al resto dei personaggi e della storia.
Mi dispiace avervi detto questo, ma credo sia corretto da parte mia mettervi al corrente del mio dispiacere, che credo condividerete.
Mi consola il fatto che abbiate specificato che non sapete se sia una sospensione "definitiva", e spero davvero che non sia così.
Tuttavia, nonostante quanto vi abbia detto fin'ora, credo di poter condividere la vostra scelta: avete una vostra vita, il mondo reale non sta qui su questo sito, e avete tutto il diritto di agire come meglio credete; e a tal proposito, vi debbo ringraziare molto per averci messo a corrente della vostra decisione (che immaggino non abbiate preso alla leggera): spesso molte interattive si interrompono senza alcun tipo di spiegazione, lasciando noi partecipanti in perenne attesa, condizione alquanto spiacevole. Perciò, un meritato e doveroso ringraziamento ve lo devo. Inoltre mi permetto di aggiungere che se un passatempo come la scrittura diventa un peso, trasformado un momento di piacere creativo in qualche cosa di gravoso e detestabile, per quanto mi riguarda avete preso una saggia decisione: posso solo immaginare quale tipo di impegno sia scrivere una storia a sei mani, e non avicinarmici neanche lontanamente. Spero che questo vostro progetto non vi abbia svuotato della voglia di scrivere e vi auguro di conservare la passione e il piacere della scrittura.
Insomma, in conclusione, possi dirvi: grazie per dove siete arrivate. Anche se con pochi capitoli, ci avete dato un bellissimo spaccato di un bellissimo mondo e di una bellissima storia che ha delle potenzialità enormi; grazie per la cura e la passione che avete saputo mettere fino ad ora, e che avete avuto il buon senso di non sciupare con un andamento forzato e faticoso, sia nella storia che nei personaggi che vi sono stati affidati.
Grazie per aver avuto il coraggio di avvisarci: credo non sia facile dare una notizia del genere, e dall'ipegno che ci avete messo non penso di sbagliare a ritenere che anche a voi dispiaccia, forse anche di più che a noi. 
Per tutto questo, e probabilente per molto altro, grazie.
Grazie di cuore.
Con affetto immenso e nella speranza di una ripresa o di una novità inaspettata,
Pacifico.

Recensore Master
23/03/21, ore 10:42

Ciao ragazze. Mi dispiace molto che dovrete sospendere la storia, ma capisco i vostri motivi. Spero che la riprendiate in futuro. Ciao!

Recensore Master
09/03/21, ore 17:10

*Spunta dal suo angolino polveroso con un sorriso di scuse*
Ehilà... Lo so, dovreste linciarmi per questo ritardo clamoroso e mi dispiace tantissimo, potrei dire di tutto ma la verità è... che mi sono dimenticata. Può sembrare una scemenza ma davvero, sono mesi un po' così e sono stata presa da veramente tante cose. Visto che non so quanto tempo io abbia a disposizione, parto subito.
Il capitolo, come sempre, è scritto magnificamente, mettete sempre tutti questi dettagli che affascinano e non risultano mai pesanti, anzi ti fanno venire ancora più voglia di leggere. Vi ringrazio di aver messo le immagini degli oc perché, dico la verità, quando ho letto questo capitolo per la prima volta, pochissimi mi erano rimasti in testa.
Il primo che incontriamo è Cerdic, preso da mille mila pensieri su quella nuova avventura iniziata e, soprattutto, sul brusco inizio che hanno avuto gli Eletti. Lisimaco mi sta proprio antipatico, devo dirlo e do ragione al nostro eletto: non vi è rimasto nulla di umano in quel vampiro. Per fortuna Theodore interviene contro la richiesta "assurda" dell'Anziano, ma si possono già capire perfettamente come saranno i rapporti durante lo svolgersi della Rosa dei Venti.
Veniamo poi al suddetto Anziano e ad Atheneis che, devo dire, mi ha scioccata. Forse è il paragrafo che mi ha presa di più, a pari merito con la presentazione dei Clan. Devo dire però che la ragazza mi piace e amo il suo coraggio nel dire certe cose anche se, a volte, è meglio stare zitti, soprattutto di fronte ad un personaggio del genere. Mi fa venire ancora più voglia di scoprire tutto su di lei.
Passiamo poi a Shogun e Calima. E' dall'inizio che dico che Calima è una delle mie preferite e il mio pensiero non è cambiato. Shogun invece è un personaggio eclettico: ancora mi sfugge, ma quel flashback sul suo passato ci fa capire che non ha avuto una vita facile e ora voglio sapere di più.
Charlotte è un'altra che mi è stata subito simpatica perché è un amore e non si può non amarla. Alla ricerca del suo gatto (che inizio ad amare e so che combinerà un sacco di danni, sappiatelo) la nostra cara Tassorosso incontra Shogun, sua vecchia conoscenza (come si sono conosciuti? Quando?), che le tiene compagnia. Charlie, ci regalerai tante gioie, sappilo.
Ed ecco Gipsy, altro oc che amo e che apprezzo, vera personalità eclettica di questa storia. Sembra che la sua testa macchini alla velocità della luce e viaggia velocissima, sorprendendo persino Edmund. L'Indicibile nasconde la sua zoppia e voglio sapere anche io il perché accidenti.
E arriviamo quindi a quella che possiamo considerare la scena madre di questo capitolo. Ci sarebbe tantissimo da dire ma non riesco, mannaggia a me, quindi mi limiterò ad una considerazione generale. I discorsi dei Responsabili li ho amati, dal primo all'ultimo e sinceramente avrei voluto davvero essere lì per sentirli di persona.
Il discorso tra Cillian e Atheneis è fantastico, l'ho amato. Come lei sia in grado di capire lui, poi tutto il discorso sul potere degli Anarchici, meraviglioso! Anche Atheneis a volte sembra sfuggire, come volersi nascondere ma, prima o poi, otterremo qualcosa di più anche su di lei.
E qui, care mie ragazze, non posso evitare di farvi i complimenti perché avete reso René esattamente come l'avevo immaginato e ne sono molto ma molto felice: quella sua aria superba e superiore, quelle frasi dette e il suo atteggiamento, davvero fantastico, state facendo davvero un ottimo lavoro. Il mio bimbo si confronta con Miguel, uno degli Eletti che mi aveva colpita, e gli pone una domanda che, devo dire, ho trovato perfetta: il nome potrebbe sembrare una cosa così, ma per René è un punto importantissimo perché su questo si basa molto secondo me, quindi sentire questa domanda fatta a lui mi ha reso veramente felice, anche perché significa che avete dato attenzione a questo dettaglio e vi ringrazio ancora. Arriva poi Theodore, preoccupato per l'Eletto e subito volano frecciatine (vi dirò che, dopo questo, Theodore diventerà una delle vittime preferite di René, perché si divertirà un mondo a rompergli le palle, vi avverto) e la sua ultima frase rivolta al vampiro era oro, anche perché ha toccato un altro punto (che voi sapete) ovvero quello del comportamento legato al Clan. Che dire? Siete state magnifiche.
Passiamo quindi a Evander (nome stupendo, lo adoro), Ernest e a Anakena. Questa discussione, come ha pensato Evander, potrebbe nascondere di più ma chi lo sa. Mi è piaciuto il fatto che lei volesse informarsi sulle bacchette.
Seth e Nausicaa che duellano? Bellissimo da vedere. Nayara subito interviene a proteggere la ragazza e questa cosa le fa onore secondo me, nonostante lo sguardo di disapprovazione di Nausicaa. Cerca di compiere un rito contro la sventura e questa cosa l'ho amata. Il discorso di Seth non fa una piega e c'è da ammettere che abbia un po' di ragione.
Melvira incontra Samael sul tetto. Sposata eh? Mamma mia, non vedo l'ora di conoscere di più! Dalle parole della ragazza si capisce un avvicinamento ai Nomadi ma Samael le ricorda subito che esistono altri due Clan con caratteristiche simili. Chissà poi quale sarà la sua scelta finale.
Abbiamo qui Aurelian, Aelrindel (che per poco non lo ammazza, ma come si pronuncia il suo nome? Voglio un soprannome!), Salem e Alvit. Mi trovo a concordare con l'Eletto, anche io odio il freddo, preferisco i 40 gradi all'ombra. Alvit mi sembra interessata a lui, chissà se riuscirà a portarlo nei Diplomatici.
Infine, ultimo paragrafo, ritroviamo Leviathan con André e Rigel. Ma aspetta, Leviathan e Rigel hanno qualcosa in comune? Quello gli ha detto il suo nome da mortale? Dio, voglio sapere. Tutto. I due vampiri poi hanno una lunga discussione sul concetto di morale e si capiscono subito le due diverse opinioni.
E con questo, ho finalmente finito. Come sempre, capitolo meraviglioso, nessun errore visibile e descrizioni stupende. Spero la prossima volta di non fare un ritardo del genere. Ci vediamo al prossimo capitolo! Bacioni,
__Dreamer97

Nuovo recensore
24/01/21, ore 02:44

Buonasera Triade,
come avevo promesso, anche se a notte fonda e con il mio solito ritardo, sono finalmente capace di scrivere una recensione degna di questo nome. Vi confesso che non vedevo l’ora di farlo. In realtà, com’è di mio uso, il capitolo l’ho letto a un paio di settimane dalla sua pubblicazione e, tra la fine di dicembre e metà gennaio, ho avuto più volte l’occasione di rileggerlo e farmi un’opinione sensata e razionale circa tutto ciò che viene raccontato. Rispetto al capitolo precedente, infatti, the Nobodies è denso di piccoli episodi più o meno significativi che, se da una parte non fanno avanzare granché la vicenda, dall’altra permettono ai lettori di conoscere un po’ meglio i personaggi protagonisti e farsi un’idea generale su tutti. Lo stile è sempre impeccabilmente vostro: descrizioni ricche e lessico curato, flussi di coscienza incalzanti e ogni tanto qualche metafora elaborata che ci ricorda di essere nel mille e settecento. Anche in questo caso, l’immersione nel secolo e in genere nell’atmosfera della rosa dei venti è totale, avvolgente, a tratti quasi soffocante; ci si sente un po’ come Atheneis, in parte oppressi dall’immagine mentale dei colori scuri e delle tende serrate, delle decorazioni barocche e dei complotti. Non che questo sia una critica. Anzi, direi che è forse la miglior caratteristica del vostro modus scribendi. Non solo non riesco, personalmente, a distinguere quali scene sono state scritte dalla stessa mano, ma addirittura mi sembra che una sola persona abbia redatto il capitolo. Se sia io a essere fuori allenamento o voi incredibili nel cucire insieme le parti, non lo so. E sinceramente non mi interessa granché. Ciò che importa è che anche questo capitolo è piacevole da leggere, scorrevole nei suoi cambi di scena e nella presentazione di vari binomi di personaggi. Ammetto di essere sempre un po’ scettico quando si parla di inserire tutti i personaggi di un’interattiva in un capitolo. Soprattutto se son tanti, come in questo caso. Allo stesso tempo, però, è ovvio che, in barba ai pronostici peggiori, in questo caso ha funzionato. Non sono sicuro che possiate continuare così per il resto della storia, ma lo stratagemma della scena generale poi affiancata da episodi spezzettati di piccoli o medi incontri ha avuto il suo effetto.
Parlando della vicenda vera e propria, come dicevo prima questo capitolo è in parte di passaggio. Oltre la presentazione dei vari Clan durante l’assemblea generale non accade molto che sia degno di nota o che porti avanti la storia, ma questo è un bene. Considerando che avete per le mani un sacco di personaggi, è bene che prima che cominci davvero l’azione i lettori abbiano una mezza idea di tutti loro. Potrebbe volerci tempo, certo, però è un passo necessario. Mostrare interazioni tra i vari original characters in coppie o piccoli gruppi è un perfetto stratagemma per permettere a chi legge di associare varie caratteristiche a un nome e trarre da sé le proprie considerazioni su tutti i personaggi. Almeno, a mio pare. Da parte mia, infatti, devo confessarvi di aver già iniziato a rivalutare le impressioni iniziali di alcuni dei personaggi e di essermi interessato ad altri che prima non avevo preso molto in considerazione.
Fatte queste premesse generali, passo ad analizzare le scene che più ho trovato interessanti o significative, senza discriminare nessuno e tenendo a mente di non poter scrivere tre kilometri di recensione.
•La prima scena che voglio prendere in considerazione è, con sorpresa di tutti (me incluso), proprio la prima scena del capitolo. “Con sorpresa” non tanto per fare il critico letterario o il polemico, ma più che altro perché, tra tutte quelle del capitolo, questa non è neanche lontanamente quella che più mi ha intrigato. Tuttavia trovo necessario cominciare da qui perché è tramite il flusso di coscienza introspettiva di Cerdic che noi lettori veniamo effettivamente a conoscenza di cos’è successo nel lasso di tempo. Diciamo che la cosa che mi ha più sorpreso, leggendo per la prima volta the Nobodies, è lo sbalzo temporale tra il punto in cui ci avete lasciato nel primo capitolo e l’inizio del secondo. Proprio perché ricordo bene che lo scorso capitolo terminava in un momento di forte tensione, un po’ mi aspettavo di riprendere proprio da lì. D’altra parte, però, è anche vero che riprendere la situazione punto per punto non farebbe che rallentare l’intera vicenda e, in fondo, ho anche apprezzato moltissimo l’opinione personale di Cerdic circa tutto quello che è successo. Il flusso di coscienza è lungo ma scorrevole, alternato tra veri e propri flashback e comodi riassunti degli avvenimenti generali. Cerdic fa osservazioni interessanti e si concentra su certi punti più che su altri. Il ché, in realtà, va benissimo e, anzi, è un bel dettaglio. La sua visione della faccenda è molto personale. Anche questo non può che far bene allo sviluppo del personaggio e a noi lettori che lo stiamo conoscendo. Nello scorso capitolo, non avrei mai indovinato che avesse un debole per Theodore e, invece, ora che ho un’idea un po’ più definita di lui, mi sembra più che coerente. Se posso permettermi, però, ho trovato ancor più intrigante della riflessione di Cerdic e della sua personale visione di ciò che è accaduto, la generale atmosfera in cui questa scena è ambientata. Io, ad essere onesti, l’ho letta la prima volta ascoltando Nobodies. Inutile dire che Marilyn Manson è perfettamente a suo agio, nonché intonato, nei risvolti irrimediabilmente dark della vostra storia; se poi i nessuno siano i vampiri o gli eletti, questa è tutta un’altra questione alla quale non sono ancora riuscito a dare una risposta. In ogni caso, penso che l’importanza di questa scena, nonostante come ho già detto non è la mia preferita nel capitolo, è proprio la sua funzione introduttiva, che svolge alla perfezione. Cerdic, da parte sua, è tra i personaggi che maggiormente ho rivalutato in positivo. Non so se mi stia simpatico o meno, ma è certo che ora lo sento molto più umano e sfaccettato di quanto all’inizio, tra la selezione e il primo capitolo, non avessi creduto.
•Una delle scene che genuinamente ho preferito, invece, si trova proprio nel mezzo del capitolo ed è quella che coinvolge Evander, Anakena ed Ernest. Tutti e tre questi personaggi mi hanno incuriosito sin dai loro spezzoni di introduzione della selezione e hanno continuato a farlo per tutta la durata del primo capitolo. Di conseguenza, mi sono reputato davvero fortunato nell’averli ritrovati insieme in una scena di the Nobodies. Ciò che ho apprezzato di più, se devo essere specifico, è la grande quotidianità e naturalezza di questo episodio, soprattutto se paragonato ad altri. Si potrebbe benissimo parlare dell’assemblea dei vampiri e degli splendidi discorsi tenuti dai vari responsabili dei Clan o magari di scene più criptiche e intriganti come quella dell’incontro tra Lisimaco ed Atheneis, ma nessuna mi ha davvero colpito come questa. In fondo lo dice anche Evander: “L’Indicibile fu felice di condividere l’ambiente con una tale anima placida”. Come lui, e in realtà parlo per opinione personale, anche a noi lettori piace evadere per un po’ quell’aria di tensione tetra per un paio di minuti e vivere l’atmosfera di curiosa conoscenza tra tre persone che in comune hanno poco e niente. Questa sorta di tregua, inoltre, ci permette di conoscere meglio tutti e tre i personaggi in questione. Di Evander, ad esempio, non avrei sospettato l’amore per la tranquillità né la passione per la poesia. Allo stesso modo, non avrei mai immaginato che Anakena fosse tanto interessata al mondo magico e, in particolare, alla questione delle bacchette. A questo punto nello specifico, temo che ci sia una ragione più fonda della mera curiosità, ma comunque potrei starmi sbagliando; trovo, solo, forse un po’ strana la consistenza con cui lei stessa ammette di cercare notizie sulle bacchette e poi il riferimento alla bacchetta di frassino. Insomma, qualcosa dovrà significare. D’altra parte, però, come dicevo prima, la cosa più bella di questa scena è che anche i dettagli criptici non sono che dettagli criptici. La conversazione è scorrevole, l’argomento più che interessante e i personaggi coinvolti non voglio saltarsi alla gola. Io lo considererei un successo. Anche perché, tra le altre cose, ero davvero curioso di sapere un po’ più di Ernest, che (e non vorrei essere compromesso dall’orario) potrebbe confermarsi come il mio Eletto preferito. In ogni caso, che sia per i personaggi o per la calma, questa è una delle scene che preferisco nell’intero capitolo.
•La terza, e prometto ultima, scena che prendo in esame in questa recensione di tarda notte è, forse un po’ prevedibilmente, l’ultima. Non potevo, per tante ragioni che sarebbe inutile elencare, evitare un commento distinto sul mio personaggio e sul modo in cui lo state muovendo. Ma partiamo dalla scena in sé. Sinceramente, non me la sento di biasimare il povero Rigel (e come fa strano parlare di Rigel senza pensare subito dopo “Cleremont”) per la sua più che giustificata confusione. Io stesso non mi sarei azzardato così presto a parlare del dibattito d’opposizione della moralità individuale e della moralità della comunità. E invece, pur essendo una mossa audace, anche questa ha funzionato. Il dialogo è scorrevole, a mio parere comprensibile e tutto sommato piacevole da leggere; il dibattito è acceso ma non teso, le argomentazioni in entrambi i casi comprensibili. André continua a essere un personaggio quasi camaleontico, capace di mutare e adattarsi ai bisogni e alle preferenze di tutti quelli che lo circondano con uno charm invidiabile, senza mai perdere quella compostezza che è di certo ereditata da Calipso. Accostarlo a Leviathan, un capitolo fa, mi sarebbe sembrato un po’ strano, ma è anche vero che un capitolo fa avevo opinioni molti diverse rispetto a quelle che ho al momento e che probabilmente cambieranno nel prossimo aggiornamento, quindi non vale la pena prendere in considerazione altre ipotesi. Indipendentemente da ciò che io credevo potesse accadere, André persiste per mostrare, di volta in volta, una facciata diversa della sua personalità e devo dire che interpreta con maestria il ruolo del filosofo. Quanto a Leviathan, non ho nulla di cui lamentarmi. Al contrario, direi che qui vi andrebbero rivolti i miei più onesti complimenti, visto e considerato che siete riuscite a riassumere una spiegazione lunga almeno due pagine di word sulle varie influenze (anacronistiche o meno) della moralità di Levi in una discussione. Invidio la vostra capacità di sintesi. A parte ciò, nel suo complesso Leviathan è proprio come l’ho immaginato tra me e me. Non soltanto nei movimenti e negli atteggiamenti, nelle parole che usa e nelle cose che è evidente gli muoiano sulla punta della lingua, nei modi di fare e di parlare, ma anche nelle più fini sottigliezze, Leviathan rispecchia l’immagine di lui che io ho creato nella scheda e che sono felice di ritrovare qui. È giusto, tra le altre cose, dire che fino ad ora, dato che la vicenda è ferma agli inizi, non c’è stato propriamente modo di testare la coerenza caratteriale degli OC, però sono positivo a riguardo. Per il momento, vi posso assicurare che sono più che soddisfatto della vostra rappresentazione di Leviathan e non dubito che anche in futuro, quando ci sarà bisogno di un approccio più diretto nella gestione dei personaggi, prenderete le giuste scelte.
Riassumendo, dato che sto sforando un bel po’ tra l’orario e le cose da dire, questo secondo capitolo della Rosa dei Venti è stato un successo tanto quanto il primo: la narrazione è dominata da uno stile barocchesco e articolato che si abbina perfettamente all’atmosfera di ricca decadenza della stessa Rosa dei Venti. La canzone, se posso permettermi, è un tocco di classe in più. Non so se l’intento fosse quello o se io come al solito sono andato fuori e ho fatto di testa mia, ma ascoltarla (in loop, se vogliamo dire tutta quanta la verità) durante la lettura del capitolo è un ulteriore passo nella completa immersione. Egualmente piacevole, e adatto per un capitolo di queste dimensioni, ho trovato l’altalenarsi di macro-sequenze riflessive e narrative, ogni tanto interrotte da sequenze descrittive. Sebbene la vicenda non sia andata granché avanti, nel complesso il mix tra scorrevolezza e introspezione caratteriale si è rivelato vincente e, da parte mia, non aspetto altro che l’occasione di vedere ancora interagire tra loro i vari personaggi, di scoprirli nel loro relazionarsi l’uno all’altro. Tanti misteri si stanno svelando lentamente (le dinamiche del rapporto tra Alvit e Aelrindel o la relazione ambigua tra Lisimaco ed Atheneis) e altrettanti ne stanno sorgendo, ma immagino che questo sia un po’ lo standard per la Rosa dei Venti.
Nell’attesa del prossimo capitolo, non posso che rinnovarvi i miei complimenti e augurarvi di continuare in questo modo. La mia recensione, invece, per gioia vostra e della mia coinquilina, finisce qui. Nel giro di pochi minuti vi arriverà in posta anche un MP con le risposte di fine capitolo :)







il drago della montagna accanto
Smaug

Nuovo recensore
18/01/21, ore 12:53

Ciao ragazze!
Di nuovo, mio malgrado, in ritardo con la recensione e per altro per le stesse ragioni dello scorso ritardo. La verità è che stamattina ho tempo di recensire perché c'è uno sciopero provinciale (o forse nazionale?) per via dell'incertezza circa la modalità d'esame di quest'anno e io, invece di anticipare i compiti o essere socialmente utile, faccio i comodi miei.
Perlomeno, tutto questo tempo mi ha dato modo di riflettere sul secondo capitolo della Rosa dei Venti e di rileggerlo non meno di una dozzina di volte e apprezzarlo appieno. Ragazze, davvero, avete fatto un lavoro stupendo e molto impegnativo, considerando che avete incluso tutti i personaggi e siete andate avanti con la vicenda, che al momento mi sembra ancora parecchio lunga, senza cadere nel prolisso o nel noioso. Come al solito, vi faccio i miei complimenti.
Ammetto che non conoscevo "the nobodies" di Marilyn Manson, un po' perché non è il mio stile e un po' perché di Manson conosco bene solo l'ultimo album, consigliato caldamente da Smaug; in ogni caso, ho adorato ascoltarla in loop durante la varie letture del capitolo e credo che catturi del tutto l'atmosfera di opulenta decadenza della comunità dei vampiri che avete costruito. Stupenda.
Cerdic (che ogni volta devo frenarmi dal chiamare Cedric, ma dettagli) mi ha incuriosito sin dalla selezione, ma il suo spezzone introspettivo all'inizio me lo ha fatto piacere ancora di più di quanto immaginassi. Io, come penso sia evidente oramai, sono un'amante dei personaggi sensibili e un po' introversi, dei pesci fuor d'acqua e degli ambigui; inutile dire che l'amore impossibile di Cerdic nei confronti di Theodore è stata solo la conferma del mio amore per lui. Forse è il modo in cui l'avete presentato o forse semplicemente l'ho conosciuto meglio ora, ma quest'ottica di personale introspezione rende Cerdic assolutamente irresistibile, laddove invece il suo fascino si sciupa un po' dietro la visione altrui. Spero vivamente di poter leggere di più delle sue osservazioni e riflessioni nei prossimi capitoli, proprio perché Cerdic prende vita nei suoi pensieri. E, a proposito di personaggi di cui voglio altri POV, la scena seguente è grandiosa. Atheneis e Lisimaco sono entrambi, a proprio modo, criptici e imperscrutabili e confesso che, vedendo che la scena era tra loro, la prima volta non ho saputo in quale punto di vista sperare. Atheneis l'ho considerata una vittoria. Mi hanno fatto piacere certi dettagli che non mi aspettavo, come la sua sensibilità verso il passato e il suo fastidio verso l'ambiente troppo opulento (forse me la immaginavo una fan dei barocchi decorativi), che vanno a sagomare e affinare un po' l'idea che mi ero fatta di lei. Sono anche curiosa di sapere chi diavolo sia Jerome e cosa gli sia successo. Amo e odio i piccoli enigmi che seminate in giro per la storia e lasciate lì come se nulla fosse. L'enigma più grande in questa scena, tuttavia, non può che essere il rapporto tra Atheneis e Lisimaco, la loro intimità forzata e il consenso molto dubbio di Atheneis, che ricorre a una sorta di non-sentire, un'apatia affilata, piuttosto che abbracciare emotivamente il suo passato e il suo presente. Lisimaco invece rimane annoiato, o forse preso da altri pensieri, e il fatto che, nonostante le occasioni ci siano, non puntate mai su un suo POV mi ricorda un po' di come George Martin si rifiuta di fare POV di tutti quei personaggi che ne sanno un po' troppo.
Altro personaggio mio malgrado impossibile da leggere è Shogun. Ciò che mi fa più prudere le mani, penso, è il fatto che Shogun appaia abbastanza di frequente e che, tuttavia, io ancora non riesco a farmi un'idea precisa di lui. L'amicizia stretta con Calima, sinceramente, non me la sarei aspettata, così come è stata un po' una sorpresa vederlo alle prese con Charlotte. Eppure, neanche con ben tre scene della sua presenza ancora sono in grado di inquadrarlo adeguatamente. Anche il discorso che ha fatto difronte a tutta la Rosa dei Venti presente non ha fatto che confermare quello che pgià sapevamo di lui, anche se forse è più eloquente di quanto mi aspettassi da lui. Al contrario, un personaggi che sto imparando a conoscere, nonostante si sappia ancora pochissimo di lui, è Edmund. Ho trovato parecchio interessante il suo incontro con Gypsy, che a sua volta mi ha incuriosita moltissimo ed è entrata assolutamente tra le mie simpatia; comprendo e apprezzo tanto questo suo grande amore per l'arte in tutte le sue forme, che ho trovato alquanto inaspettato, e non vedo l'ora di saperne un po' di più. Possiamo dire che Gypsy è uno di quei personaggi che non fatico affatto a inquadrare nel proprio Clan, al contrario di molti altri. Per esempio, René non me lo so proprio spiegare. Mi rendo conto che il Clan non sia uno stampino per biscotti e che non tutti i vampiri dello stesso Clan siano uguali, però in superfice (perché so che infondo on lo conosco affatto) mi sembra poco diplomatico, ecco. Esempio cangiante di questa mia perplessità è il suo atteggiamento nei confronti del povero Alfred e il necessario ricorso di Theodor, meraviglioso Theodore, nella questione. Poi devo ammettere che la presenza ingombrante di Enkaterina, che si fa sentire anche se è assente, mi rende un po' sospettosa. Di che, non è dato saperlo. Solo sospettosa. Mah, l'ho detto che sto perdendo un po' la testa.
Un personaggio che ho rivalutato moltissimo è di certo Nayara, sulla quale mi ero sbagliata in modo colossale. La sua sensibilità, una volta grattata via la superfice, è sorprendente e mi ha davvero intenerita. Prima l'avevo bollata a priori come una persona un po' fredda e solitaria. Ora invece mi si apre un mondo di ragioni dietro il suo usuale atteggiamento scostante e il suo discorso con Seth, che ha la sensibilità di una spranga di ferro ma anche ragione, mi ha fatto pensare molto riguardo a lei. Così come anche l'introversione di Nausicaa prende tutto un altro valore dopo questa scena: se prima mi chiedevo come mai fosse finita tra i Guerrieri, ora mi è un po' più chiara e più coerente la sua posizione nell'intera faccenda, anche se ancora non l'ho capita del tutto. Ad ogni modo, meglio fare con calma. Per ora siamo ancora al secondo capitolo, la storia è lunga qua e lo scontro per gli Eletti è ai suoi inizi. Ci sarà tempo per analisi un po' più approfondite dei personaggi nei prossimi capitoli. Per il momento, posso solo esprimere simpatie e fare ipotesi azzardatissime. E a proposito di ipotesi azzardatissime, il dialogo tra Leviathan e André mi ha fatto venire il malditesta per almeno le prime cinque volte che l'ho letto, poi ho iniziato un'analisi attenta parola per parola e ho cominciato a capirci qualcosa. Comunque sia, tanta tanta compassione e comprensione per il povero Rigel che voleva solo farsi una passeggiata e parlare del tempo . Temo che questo non sarà l'ultimo dialogo socratico a cui assisterà (e assisteremo). Diciamo che gli sarebbe andata molto meglio se avesse incontrato l'altro gruppo di vagabondi, che invece hanno avuto il buonsenso di mettersi a parlare di costellazioni e invernali piuttosto che di morale della comunità e dell'individuo. Tra parentesi, voglio precisare che Aurelian è il mio nuovo spirito guida dopo la polemica sulla Scozia. A casa mia c'è stato un guasto alla caldaia e da mezza settimana vado in giro come un burrito di coperte, quindi capisco benissimo il suo disappunto e questo mi porta a una domanda che considero più che lecita. Perché la Scozia? Sul serio, perché non le Canarie o l'isola di Pasqua? Okay che magari a Nord le giornate sono più corte e i vampiri possono andare in giro più tranquillamente, ma vogliamo mettere la Scozia con, cheneso, Ibiza? Cuba? Dubito sia per facilitare le cose agli Eletti o agli Indicibili, ma potrebbe essere. Forse hanno fatto una votazione democratica o è tradizione, o magari ha solo scelto Lisimaco e sinceramente non ce lo vedo proprio come un amante dei climi tropical, anche considerando che nel 1700 a Sud del mondo c'erano ancora cose fastidiose come l tribù cannibali e civiltà incivili.
Mettendo da parte questi complessi e parlando di cose serie, Salem continua ad essere proprio come me lo immaginavo scrivendo la sua scheda. E' vero che in questo capitolo è apparso poco, però nel suo angoletto di attenzione si è comportato in modo coerente e non ho alcuna lamentela da fare a riguardo, anche e soprattutto perché siamo ancora agli inizi e sapete quanto me che è uno che vola basso ed evita drammi finché può; quindi direi che ci sta tantissimo la passeggiata fuori e la lezioncina di astronomia in santa pace.
Detto ciò, non posso che rinnovarvi i miei complimenti per il capitolo e per l'andamento della storia, della quale sono sempre più curiosa. Tutta questa faccenda della lotta per gli Eletti e dei vari e splendidi drammi tra le vecchie e nuove conoscenze non può che rendermi ansiosa per il nuovo capitolo e in generale per il procedere dell'intera vicenda. Voi, comunque, prendetevi tutto il tempo necessario. Questo è un periodo di blocco e di crisi per chiunque, dunque è naturale darsi delle priorità e a me, personalmente, non dà fastidio l'attesa, considerati i risultati.
In ogni caso spero di sentirvi presto e ancora complimenti per il lavoro!



Courtney🪐

Recensore Junior
08/01/21, ore 11:21

Un mese e un giorno dopo la pubblicazione del capitolo, arrivo con la mia recensione kilometrica. Linciatemi pure.
 
Mie carissime!!!
Quale gioia è stato leggere le vostre parole!!! Davvero, appena ho visto l’aggiornamento mi sono fiondato a leggere cosa avevate in serbo per noi, e non avete deluso le aspettative!
Ma bando alle ciance, direi che possiamo incominciare, anche perché sono passati ben venti giorni dalla pubblicazione del capitolo, e di questo mio increscioso ritardo chiedo perdono. Mi perdonerete se tralascio il primo paragrafo e lo conservo per ultimo, ma su Cerdic avrò diverse cose da dire, e voglio prendermi un bel po’ di spazio.
 
Perciò, iniziamo con Atheneis e Lisimarco. Confermo la mia iniziale impressione: l’Anziano è sempre più viscido e disgustoso, non per cosa propone di fare alla vampira ma come lo propone, con arroganza e maleducazione, e su questo punto possiamo fare un confronto riguardo a quanto segue nel paragrafo successivo, ma tempo al tempo. Atheneis ha un bel dire nel mettere in discussione la virilità del vampiro, dopo aver incassato (purtroppo per lei malamente) i commenti al vetriolo dell’uomo sulla tela che tanto ha turbato la dama, peccato che questa sua frecciatina (brillante, lasciatemelo dire: è stato molto divertente!) le sia costata appunto la villania imperiosa del vampiro. E che dire di Jerome: questo paragrafo ruota intorno a lui, o meglio, al ricordo e alle sensazioni che suscita in Agnes (il nome da umana di Atheneis? Chissà... e chissà come mai non le piace essere chiamata in quel modo); un personaggio misterioso che fa la sua comparsa e di cui ci viene da interrogarci su chi sia e che cosa di così doloroso (mia ipotesi personale) lo lega alla bella vampira.
 
In nettissimo contrasto con questa scena vediamo lo scambio fra Shogun e Calima: li shippo già questi due, ma tanto tanto tanto eh!! Lui austero, composto e rigido, lei un turbine allegro e gioioso, indifferente alle etichette. Il loro dialogo mi ha intenerito molto, soprattutto Shogun, che dopo averle richiesto un incontro ludico e piacevole poi rifiuta l’invito di lei di unirsi alla festa, con annesso un ospite indesiderato da parte del vampiro (che da quel che ho capito è un umano? Sbaglio? Ma vampiri e umani posso unirsi nell’amplesso?? In ogni caso, sarei proprio curioso di sapere chi è!!!): un po’ costipato il ragazzo o sbaglio? Beh, non c’è da stupirsene troppo, dopo aver dato uno sguardo al suo passato, soprattutto a quell’evento in particolare. Ma quanto dolore c’è in quella scena? Vedere sciogliersi davanti ai suoi occhi l’unico amico che non ha mai dubitato, che lo ha accolto e amato; la pancia che brontola di fronte a quello scempio per la fame e la vergogna dell’ex umano perché si è macchiato di disonore e per la debolezza che prova in quel momento. E poi arriva Kuniko, la vampira al quale lui è stato destinato fin dalla nascita, solo ora, nel momento più terribile della sua vita. Per salvarlo. Per renderlo suo. Ripeto, quanto dolore.
 “Si raggomitolò e appoggiò il capo alle ginocchia coperte di bianco – il colore delle vesti che era stato forzato a portare una volta venuto meno ai precetti di Mahoutokoro”. Quindi è stato... cosa, espulso dalla scuola di magia? O che altro? E cosa ha fatto per meritarsi le vesti bianche? Poi, quanto giovane era? Insomma, se indossa ancora gli abiti candidi assegnati da Mahoutokoro, forse è ancora in età scolastica... o forse nel mondo dei maghi le vesti che ti assegnano una volta a scuola, quelle rimangono per il resto della vita? Non sono molto ferrato sulla cultura magica giapponese, scusate -.-‘.
 
E dopo, ecco che vediamo Charlotte alle prese con Thabby, la gatta che a quanto pare ama artigliare le gambe dei vampiri. Se poi sono Shogun, ancora meglio. Personalmente, amo la ragazza: così frizzante e genuinamente entusiasta!! Mi desta un’immediata simpatia!! E veniamo a sapere che lei e il vampiro si conoscono già da anni, e che quest’ultimo le è stato anche maestro... di arti marziali? Mah, lo scopriremo. Almeno, le chiacchiere della strega e la sua premura hanno distolto il bel vampiro dai cupi pensieri che gli affollavano la testa, e solo per questo la donna merita un enorme grazie!!! Santa Charlotte, la patrona dei pensieri di Shugon!
 
Ah, una delle mie scene preferite in assoluto!!! Il rigido e meticoloso Edmund e la delicata e sorridente Gypsy. Indovinate? Amo anche lei (e non è merito del presta volto, noooooooooo, macchéééééééééééé! Adoro Elle Fanning!!!!!!!!!!!!!): così entusiasta e gioiosa, e non ci si aspetta che un personaggio dalle sembianze così fiabesche e delicate possa esprimersi in modo “colorito” e “poco signorile”, ma da spessore al personaggio, come lo sbaffo di colore che adorna il viso della donna!! L’ho adorata in questa scena, dove spiega a un Edmund che tenta in tutti i modi di risultare distaccato ma che viene comunque colpito dall’allegria della cainita cosa l’ha portata a mettere a soqquadro lo studio della dimora. E ho notato la vostra maniacalità nei particolari, apprezzatissima: come Raffaello usa la luce nei sui quadri, una delle prime edizioni della Commedia Dantesca... minuzie che impreziosiscono il tutto, davvero! E quel “Per tutti i capitelli corinzi!”? No, cioè, ribaltato dalla sedia!!!! Complimenti vivissimi!!! Ed Edmund, beh, anche lui mi è piaciuto molto: come dicevo, il suo temperamento quasi distaccato e immutabile viene toccato dalla vampira, e ho apprezzato tantissimo come lui, nell’anadrsene, cerchi di non mostrare troppo la sua zoppia; il fatto poi che si chieda come mai stia facendo così... beh, io sono malizioso, quindi, ecco... niente, la scippatrice che è in me già vede un’altra coppia. Forse improbabile, dato le due diverse razze, ma... stanno troppo bene insiemeeeeee!!!
 
E adesso... Aaah, il centro del capitolo, il fulcro, l’inizio da cui inizierà il tutto e, immagino, anche delle piccole lotte per accaparrarsi gli Eletti. L’Assemblea e la presentazione dei Clan.

  • - Alvit prende la parola per prima. Devo ammetterlo, ogni vampiro che parla sa come catalizzare l’attenzione dei presenti, e Alvit lo fa appellandosi alla sua parentela con Dracula. Ho trovato molto rispettoso il fatto che chiedesse il permesso con lo sguardo a Calipso se potesse tirare in ballo questo argomento, devo dire che l’ho apprezzato molto, un segno di rispetto e anche, mi sento di dire, di famiglia. Alvit punta sulla sua insolita unione con una Leggenda, non solo per i cainiti, ma anche per i maghi e pure per i Babbani, ma non solo, fa leva sull’antichità del suo clan e sul fatto che sia il collante fra gli altri, i mediatori, forse addirittura i ponti o i demolitori fra le altre aggregazioni.
    Dopo di lei, arriva uno di quelli che mi ha più colpito (sapete bene il perché, vi chiedo perdono se ripeterò papale papale ciò che vi ho scritto in privato, ma in questo modo ribadisco ciò che mi ha colpito di uesti discorsi): già l'inizio dell'intervento di Leviathan mi ha fatto sorridere e l’ho apprezzare moltissimo: il fatto che si sia dimenticato di dover intervenire, lo scambio sottovoce ma concitato fra lui Calima, e Anakena mi hanno suscitato un sentimento di profondo affetto nei loro confronto; il modo spontaneo e quasi familiare di come si è svolto quel particolare momento mi hanno intenerito e divertito non poco. Leviathan ha dimostrato di essere carismatico, e con un cenno ha ottenuto l’attenzione di tutti. Il vampiro punta su un tipo di conoscenza molto diversa da quello che, credo, la maggior parte di noi lettori(del mio bimbo, poi, in particolare, come vi dissi giorni or sono), un approccio al sapere insolito: viaggiare; inoltre, fa presente a come sia un clan nel quale le formalità sono qualcosa di superfluo. Da parte mia, mi ha conquistato.

    - Segue Shugon, che credo potremmo riassumere il suo discorso in una parola: responsabilità. Lui “si aggancia”, per così dire, alle parole di Leviathan: se quest’ultimo aveva avvisato che i Nomadini non ricercano la gloria e il potere, né la fama, il Guerriero ammette candidamente che sì, non si può negare, il suo clan è caratterizzato da questi aspetti e mosso nalla ricerca di questi, ma è anche un clan che ne ha la responsabilità, ponendo l’accento sul fatto che “il desiderio di potere non è vanagloria”. Anzi, si spinge più in là e dice che “Noi guerrieri serviamo l’intera razza dei vampiri”. Prende anche spunto da Alvit a quanto pare, facendo risalire le origini del suo clan fino a Caino e nominando, oltre a Dracula, l’antico e famoso Attila e il fratello del primo, Eitil. E sembra che alla menzione dei due fratelli, Calipso si irrigidisca un poco... mi chiedo se Shogun non l’abbia fatto apposta: indebolire l’avversario puntando ad un suo punto debole, come mi chiedo se non sia stato fatto di proposito nominare personalità tanto famose del proprio clan, prendendo ispirazione da Alvit. E’ alquanto curioso, penso che si potrebbe addire ai Guerrieri imparare dagli avversari e colpire nei punti deboli, anche in un duello ciceroniano come questo, dove il capo di battaglia è quella sala e il bottino di guerra sono gli Eletti. Mah, forse mi sto facendo dei film mentali. Comprensibile il fatto che Lisimarco si sia fatto veramente attento al discorso di Shogun, data la sua appartenenza ai Guerrieri.
    In ogni caso, se non fosse ancora chiaro, lo ribadisco. Lo detesto. Profondamente.
  • - Shogun, terminato il suo monologo, cede la parola poi a Calipso che, anche se forse turbata dalla menzione di Dracula ed Eitil, sa riprendersi molto in fretta (anche grazie al conforto silenzioso e discreto di Andrè).
    Lei. È. stata. Micidiale.
    Se, come dicevo, il momento dell’Assemblea è il campo di battaglia dove i cainiti si contendono gli Eletti, beh... Calipso è stata una macchina da guerra. L'abilità oratoria di Calipso è qualcosa che mi ha colpito moltissimo: se gli altri vampiri sono stati affabili e convincenti, le parole misurate, e in alcuni punti affilate della vampira, sono state pesate al millimetro. Come i suoi fratelli, la donna ha esordito col proverbiale “botto”: "Non è casuale che il caro Shogun abbia lasciato la parola a me; siamo ex fratelli di clan e sono stata parte attiva della costituzione degli Illuminés e degli Anarchici.". Una vera bomba, sganciata all'inizio del suo discorso. Calipso certo non va per il sottile, e con lo scopo di  fare colpo e avere salda l'attenzione degli Eletti esordisce con un'informazione del genere. In una parola: astuta. Molto astuta, cosa che poi gli viene confermata nel prosieguo del discorso della donna. "[...]Si, sono nata dal sangue di un Guerriero e ho contribuito a dare forza al clan di mio padre; vi starete chiedendo come una come me, abbia potuto far parte di coloro che imbracciano le armi e danno battaglia. Non posso dirvi molto, se non di non lasciarvi ingannare dal mio aspetto: in guerra non è la forza l’unica arma che conduce alla vittoria. C’è bisogno di agilità, di ottima mira, ma specialmente di strategia.[...]". STRATEGIA: Calipso qui si conferma un’abilissima stratega, molto ingegnosa, acuminata nella su intelligenza, quasi letale. Non solo sa modulare le parole con maestria e gran capacità oratoria, ma sfrutta tutto ciò che possiede: la sua voce trillante e gorgheggiante, limpida e fanciullesca, il suo fascino elegante e impeccabile, che spazia dal suo aspetto incantevole, aggraziato e dalle tinte bambinesche al modo di camminare, un incedere fluttuante e coreografico, quasi una danza ogni volta che compie un passo. Persino come si atteggia durante il suo discorso la dice lunga su di lei: le mani allacciate dietro la schiena come farebbe una bambina, risultando innocua, e il suo incedere lento lungo la fila degli Eletti (che, come avete fatto notare, è l’unica fra tutti a sfilare di fronte agli umani, guardandoli uno alla volta), mi fanno capire di che pasta è fatta quella vampira. Potenzialmente, potrebbe essere la donna più pericolosa di tutta la sala. E' astuta, scaltra, e in quel momento, in quella sala, sta dando battaglia agli altri cainiti e sta sfoderando le sue armi in una maniera così raffinata eppure efficace da suscitare in parte profonda ammirazione, ma anche grandissima cautela nei suoi confronti. Dal mio personalissimo punto di vista, è scesa in guerra, senza nemmeno farsi troppi scrupoli nel celarlo agli altri vampiri, basti pensare a come ha definito gli altri vampiri appartenenti agli altri clan: i Guerrieri dei soldati che si muovono senza pensare, i Nomadi degli eremiti solitari e con la puzza sotto il naso, i Diplomatici dei falsi pacieri che aspirano al potere. Carino da parte tua Calipso.
  • - E in ultima istanza, ecco che entra Aelrindel, che fa un discorso davvero molto strano, almeno per le mie orecchie. Come Calipso, si atteggia con grazia, si fa affabile e pure lui inizia citando i grandi della loro specie, i nomi di coloro che hanno addirittura con la loro fama oltrepassato i confini delle razze e che si citano fra i cainiti, i maghi e i Babbani; con l’introduzione di un contesto storico, delucida le origini degli Anarchici e la loro variegata composizione. Gli Anarchici si basano, correggetemi se sbaglio, sull’ individualità, sulla libertà individuale che nei secoli precedenti alla loro fondazione non era percepita da alcuni di loro, Ma è la sua conclusione a colpirmi molto: “Non sono qui per convincervi a entrare a far parte degli Anarchici, ma solo per ricordarvi che state facendo la scelta giusta, decidendo di abbandonare le spoglie mortali. La nostra specie, formata da esseri perfetti, è destinata a indossare la corona e governare sul mondo intero”. Aelrindel sembra davvero infischiarsene di chi entrerà o non entrerà nel suo clan, gli basta solo che questi mortali diventino vampiri. Sembra che a lui importi più di tutto l’ESSERE un vampiro, non tanto CHE TIPO di vampiro. Ma forse questa questo apparente disinteresse è ben calcolato da parte sua: forse questa sua superficialità nel convincerli ad entrare nel suo clan desterà la curiosità di molti Eletti, io personalmente mi chiederei perché hanno lasciato i loro clan originali, cosa c’era che li hanno spinti ad andarsene. Naturalmente, una piccola postilla che demarca la sua appartenenza agli anarchici a fine del discorso ci stà tutta: “[...]; le distinzioni di clan sono solo futili sottigliezze per cui non vale la pena di agitarsi.”.
Concludo quest’analisi dei discorsi con dei dovuti complimenti: vedo l’impegno che ci mettete, a come rendete i personaggi e li muovete. Questa parte l’ho apprezzata tantissimo: come ho detto, mi sembra che i vampiri si stiano contendendo gli umani, e lo fanno nel forum cainita di questa edizione della Rosa dei Venti. Per me avete reso questa lotta egregiamente, perciò davvero bravissime!!!
 
Devo dirlo, questo paragrafo è il più difficile da commentare.
Cillian, fin dalla sua prima apparizione, mi è sembrato un personaggio... come dire... ombroso. Ma non nel senso di malvagio, o maligno o... cattivo, ecco. Più che altro sembra avvolto da un’ombra, ammantato da una nuvola nera. Che questa nuvola sia la vendetta? Atheneis sembra essere ben informata, ma Cillian ci fornisce la spiegazione a questo: i vampiri debbono sapere tutto degli Eletti, naturalmente. In ogni caso, il ragazzo risulta essere un bel rompicapo, non riesco proprio a decifrarlo.
Lo scambio fra i due poi è stato alquanto singolare, soprattutto riguardo all’oggetto del discorso: il furto. Atheneis ha fatto delle riflessioni molto interessanti su quest’azione, sottovalutata dall’umano; l’immortalità è un furto al tempo, che tuttavia viene pagata dall’Eletto con la perdita consapevole ma volontaria della propria umanità “rubatagli” dal vampiro che lo trasformerà. Un pedaggio da pagare per diventare un essere eterno, o forse una specie di “pena del contrappasso”: arsi sottrarre la vita per ottenerne una senza che il tempo detti le sue leggi? In ogni caso, la dimostrazione pratica del potere che possiedono gli Anarchici ci ha fornito un modo per poterlo vedere in azione, così come di riflesso abbiamo potuto vedere meglio il potere sottratto a Calima, ovvero la manipolazione dei sensi.
E se posso dire, le ultime righe del paragrafo mi hanno svelato qualcosa di più su Atheneis: la malinconia che traspare dal suo viso mentre si allontana per raggiungere Lisimarco... posso dire che mi ha intenerito molto (credo di stare abusando di quest’aggettivo, non abbiatene male vi preeeeeeeeeeego!!!)? Ho come il presentimento che la vampira non sia del tutto “libera” di “prendere posizioni orizzontali” con chi desidera, e credo di poter “dare la colpa” di questa costrizione a Lisimarco.
Oh, non ce la faccio proprio. NON LO SOPPORTO!!!! LO DETESTO!!! Ma non pensiate che questo precluda il fatto che sia un brutto personaggio nel senso di scritto male, anzi! Legiucchiando qui e la, devo convenire che l’Anziano sia un personaggio particolarmente affascinate, per quanto si sgradevole e dalle mani che a quanto pare circolano parecchio nella zona dell’equatore, e che sia sua o degli altri non sembra esserci molta differenza per lui: i suoi millenni ritrascorsi sulla terra devono avergli regalato chissà quali visioni di eventi, e la cosa è estremamente intrigante.
Ciò non toglie che abbia un carattere veramente ripugnante dal mio punto di vista.
Sì, continuo a dirlo! E continuerò a farlo se dovesse darmene motivo. Può anche darsi che invece si riveli di tutt’altra pasta, e il mio giudizio sia estremamente affrettato (dopotutto è solo la terza volta che lo incrocio, mentre gli altri vostri OC sono già comparsi il doppio delle volte), e in tal caso farò vigliaccamente retromarcia profusandomi in una sequela di scuse (e lo stesso farò, come da copione, per gli altri personaggi che ho interpretato male). Ma al momento mi sta antipatico!!
Ecco!
Ho finito con l’insultare Lisimarco.
Passiamo al prossimo paragrafo.
 
Per me questo paragrafo ha una perfetta struttura circolare.
Miguel che si imbatte in René mentre questi si allena col fioretto e nel chiedere delucidazioni sul Clan dei Diplomatici di cui il cainita fa parte questi risponde volentieri, ma rammentando all’Eletto che i pregiudizi chiudono gli sguardi: Miguel rimane infatti sbalordito e confuso nel vedere un Diplomatico destreggiarsi molto abilmente con la spada. Eppure dopo, è lo stesso René a dimostrarsi un po’ insolente e anche sgarbato, oltre che di vedute piuttosto ristrette, quando sbeffeggia Theodore per come il fedelissimo elfo Alfred si rivolge al suo padroncino e per la responsabilità che ha nell’andare a calmare gli elfi destabilizzati dagli ordini di Alvit.
Mi viene da chiedermi come mai di quest’atteggiamento così... ostile che il vampiro dimostra nei confronti dell’Indicibile, anche prima dell’arrivo di Alfred. René mi ha dato lì impressione di essere un tipo alquanto orgoglioso e sensibile sulle sue abilità di spadaccino. Che questa sua ostilità sia dettato da qualche pregiudizio nei confronti degli Indicibili o nello specifico su Theodore, oppure c’è una motivazione più profonda? Mah! Bisognerebbe vedere se si comporta allo stesso modo in situazioni diverse.
E’ emersa anche una questione piuttosto interessante, sollevata da Miguel: il nome che si sceglie una volta diventati vampiri. René spiega che si può tenere il nome originale oppure scegliersene uno nuovo, spiegando poi la propria preferenza; quindi probabilmente il vampiro prima aveva un nome diverso. Chissà chi era in vita.
Ovviamente, menzione d’onore va ad Alfred. Rallegra la storia ogni volta che compare, ed è bellissimo vedere come si rivolge ostinatamente a Theodore e la sua fedeltà nei confronti del padrone, pronto a dare battaglia in stile Rapunzel a René quando questi insulta l’indicibile, ma limitandosi a scoccare all’insolente un’occhiataccia solo perché trattenuto da Theo. Avercelo qualcuno che sia così leale, incurante se quello che hai davanti è un vampiro probabilmente micidiale.
Viva Alfred!!!!
 
Segue poi un interessante dialogo fra Evander, Ernest e Anakena (che, da perfetta Nomade, entra nel salottino con la tipica energia frizzante e a mio avviso solare del clan), riguardante le Bacchette.
Ho trovato particolarmente interessante che la Nomade ricercasse informazioni sulle bacchette, soprattutto considerando una sua frase: “Vedete, io prima di essere abbracciata non sapevo nulla del mondo magico[...]”. Per caso anche lei era un’umana? O, venendo da una tribù all’altro capo del mondo, la magia era vista in maniera diversa, tipo con uno sguardo mistico o religioso? Se sì, come veniva usata? Con le mani, come si usa fare alla Scuola di Magia Africana di Uagadu fino al ‘900? Ammetto che Anakena e la sua storia cominciano a destare la mia curiosità.
La discussione è davvero interessante: la ricerca di un libro che parli dell’arte delle bacchette da parte della cainita viene, passatemi il termine, smontata dai due maghi, che le riferiscono che l’arte delle bacchette è un’arte che si apprende per lo più oralmente, un’arte “di sangue”, quasi segreta tramandata da generazione dopo generazione dai fabbricanti e che sono pochi i cenni che se ne fanno nei libri, senza contare le leggende.
E poi la vampira menziona una Bacchetta di Frassino, che a quanto dice lei ha sentito menzionare nelle Americhe. Una variante della Bacchetta di Sambuco, propone Ernest. Può essere... ma possibile che se ne parlasse anche in America della Stecca della Morte? Si è spinta fin lì la fama della Bacchetta del Destino? Forse c’è di più sotto questa storia riguardane una Bacchetta di Frassino. Da chi ne ha sentito parlare Anakena? Da un nativo del posto? Se è così, si tratterebbe di una leggenda locale, un manufatto del posto che desta l’interesse e le curiosità della Nomade e non solo, mentre se a parlargliene è stato un europeo, allora sì, forse è un nome con cui le genti del grande continente Americano si riferiscono alla Bacchetta di Sambuco, una sorta di variante.
L’ultima frase del paragrafo, un pensiero di Evander, mi lascia non poco perplesso: “Non sapeva perché, ma aveva l’impressione che dietro quella conversazione bizzarra ci fosse molto di più di quanto sembrasse.”
Che cosa intende l’Indicibile? Anche a lui quell’accenno sulla Bacchetta di Frassino è suonato particolarmente curioso ed intrigante? Che cosa voleva sapere davvero Anakena? Qualcosa sulle bacchette, o su una bacchetta in particolare, più precisamente una sentita menzionare nelle terre dell’estremo Occidente? O questo dialogo era solo un espediente molto astuto da parte della vampira per irretire l’attenzione dell’Eletto sul clan dei Nomadi, in grado scoprire anche cose del tutto nuovo per degli intellettuali come lui?
Effettivamente, persino la “breve risata argentina, ma decisamente affettata” potrebbe suggerire che la donna non stia dicendo proprio tutto.
Paci si annota: da approfondire.
 
Ed ecco Seth che duella con Nausicaa. Devo dire che il bel vampiro a un primo sguardo non mi suscitava  simpatia, ma neanche antipatia: l’ho visto come uno dal quale è meglio stare alla larga, se è vero che venera tanto la guerra e le battaglie. Ma adesso, invece, un po’ comincia a incuriosirmi: vorrei conoscerlo meglio per farmi un’idea più precisa su di lui, perché tutto sommato sembra comunque un uomo aperto alle curiosità e alle novità, come dimostrano le domande che rivolge ad Nayara e a come sia disposto a cambiare opinione su ciò che pensava in precedenza: della sua “consorella” non era propriamente convinto, ma si ricrede non appena i due si danno battaglia, mentre l’impressione che ha di Nayara è ancora in fase di elaborazione.
Nausicaa invece la trovo sempre più affascinante: già alla sua prima apparizione mi è piaciuta molto, e ora che l’ho potuta vedere destreggiarsi con le armi, beh, devo ammettere che mi ha colpito la sua indole battagliera e la sua ferocia nel duellare; inoltre, il modo in cui l’Eletta rimane colpita dal modo di muoversi della cainita, che le “sembrava una ballerina sospesa nel tempo” e di “trovarla pregna di una bellezza tutta sua” rendono l’immortale ancora più intrigante e affascinante. Chissà come mai non parla: in questi due capitoli non l’ho mai sentita parlare... forse conosce l’inglese, ma mi sembra piuttosto improbabile. E se non potesse parlare? Se fosse muta?? Magari a causa di una malattia quando era ancora umana, o un incidente o ancora un duello che le è costata la perdita delle corde vocali?? Questo spiegherebbe il perché la gola sia un punto così delicato per lei. Mi intriga, che posso dire.
Nayara l’ho trovata molto, come dire... beh, sicuramente combattiva e decisamente prodiga nell’aiutare chi vede in difficoltà. Almeno, si è comportata così quando vede Seth stringere le mani sul collo di Nausicaa, lasciando cadere le libagioni per il suo dio. Sul quale poi l’Eletta e Seth iniziano un’accesa, un discorso piuttosto interessante a dire il vero riguardante la violenza e il sangue e le osservazioni di Seth le ho trovate tutte accattivanti: riguardo i sacrifici che si fanno agli dei, o a come i vampiri devono nutrirsi. Ma a destare la mia curiosità è stata questa sua domanda: “Chi pensi abbia, talvolta, manipolato le vostre piccole diatribe?”.
Quindi i vampiri alle volte operano in modo tale da scatenare dei contrasti fra, che so, tribù o stati vicini’ Per quale scopo? Oddio, sto vedendo del complottismo qui, chiedo scusa. Ma potreste schiarirmi le idee su questa questione please?
 
No, vabbè, adoro l’entrata in scena di Samael!!! Che così, come se nulla fosse, balza giù dal tetto del castello per affiancarsi a una Melvira che, se è rimasta sorpresa dalla comparsa del cainita, non ha battuto ciglio!!
Weila, che occhio Samael!! Attenzione attenzione, Melvira è sposata (o le è stata?), e non si fa remore nel sottolineare al vampiro che in effetti quelli non sono affari suoi: una donna che non si risparmia le parole affilate ne di “rimettere al suo posto”, come dice lei stessa, chi assume un atteggiamento da “buzzurro” (ve l’ho probabilmente già detto, ma mi ripeto lo stesso: io sto a-do-ran-do la sintassi e i termini che state usando! Siete fenomenali, e pescare certe parole inusuali, beh, da colore alla storia, non c’è dubbio!!!!)
Non ho molto da dire su questi due personaggi, se non che Samael risulta essere un uomo molto affascinante ed accattivante, mentre Melvira si sta rivelando una donna dal passato misterioso. E, da quel che è emerso fin’ora, sembra che la sua famiglia sia un punto cruciale della sua storia: prima compare  la sorella con la quale ha un fortissimo attacamento, adesso un marito (vivo o moro?) e forse dei figli... che la componente familiare per Melvira sia molto importante per lei, anche quando sceglierà di che clan fare parte???
 
Devo dire che il commento di Aelrindel sulla sua scarsa considerazione dei maghi mi ha strappato un sorriso, e l’indecisione di Aurelian, salvato appena in tempo prima di essere travolto dal cainita dai capelli fiammeggianti da parte di Salem, se essere offeso o compiaciuto per essere stato considerato un filino più intelligente del resto dei maghi pure. Segue poi la comparsa di Alvit, che propone una passeggiata sotto il cielo stellato ad ascoltare ciò che l’Eletto ha da dir loro sulle stelle.
Aelrindel mi ha incuriosito davvero verso la fine: come mai rifiuta la proposta della Diplomatica? E come mai, nel vedere i due vampiri e il mago allontanarsi, prova del rimpianto?
Degli altri OC non posso dire altro, almeno non ancora, ma ho ragione di credere che abbaiate da dire ancora molto altro su di loro, oltre che di tutti gli altri.
 
Nell’ultimo paragrafo vediamo Rigel, Leviathan e Andè discorrere di morale. Ammetto che ho faticato non poco a seguire questo scambio di vedute fra i due cainiti, e temo di non aver afferrato ancora pienamente i noccioli dei due punti di vista, ma è stato estremamente interessante vedere come questi due affascinanti interlocutori dialoghino con destrezza e rispetto nonostante le evidenti diversità di pensiero. Da prendere come esempio.
Rigel... ancora non saprei cosa poter dire su di lui, anche se alcuni aspetti del suo carattere ci vengono introdotto in poche righe: abile e affascinante oratore, abituato a discorrere nei salotti (perciò immagino provenga da una classe sociale medio-alta), e di contro un buon ascoltatore, attento e silenzioso; discreto e rispettoso, non incline ai pettegolezzi.
Su Andrè posso dire di aver cambiato opinione in suo merito, e temo che l’idea che mi sto facendo cambierà ancora e ancora nel corso della storia: se prima non provassi un particolare interesse nei suoi confronti, posso dire ora che in questo capitolo ho avuto modo di vederlo sotto diversi punti d vista: durante l’Assemblea ho apprezzato molto come abbia cercato di calmare con molto tatto Calipso; sì, era già emerso il profondo legame che unisce questi due personaggi, ma qui ho potuto vedere un diverso tipo di approccio che mi ha fatto apprezzare molto il loro legame. In questo contesto invece ho potuto osservarlo mentre discorre con un altro suo simile, invitando l’Eletto a unirsi a loro: sembra un personaggio amante della compagnia e pure del confronto.
Leviathan mi affascina sempre di più, ma non saprei cosa dire di più: i ha fatto un’ottima impressione già con la sua primissima apparizione nel capitolo scorso, e vi ho già detto quanto il suo discorso all’Assemblea mi abbia incuriosito. Mi intriga molto.
Di Leviathan, poi, veniamo a sapere grazie a Rigel che è nativo della Russia e inoltre il suo nome da umano (anche se per ora è ancora celato) dev’essere un nome conosciuto, o meglio, la sua famiglia sembra essere un’importante famiglia molto conosciuta a Mosca. Naturalmente ciò desta la mia curiosità!
 
E ora, dulcis in fundo, parlerò del mio OC.
Che posso dire? Siete state superbe!!! Davvero, non so quanti grazie vi sentirete dire da parte mia per come state presentando e muovendo il mio bimbo, ma saranno sicuramente troppo pochi!!
Avete reso perfettamente l’inquietudine di Cerdic e, soprattutto, la sua inguaribile e instancabile tendenza alla riflessione, al ragionamento, alla deduzione: vedere con i suoi occhi e i suoi pensieri ciò che era successo appena gli Eletti si erano mostrati ai cainiti è stato magnifico, avete rispettato ogni suoi aspetto caratteriale, non ho nulla da rimproverarvi!!
La chicca però è stato vedere come i suoi pensieri saltellino da un argomento all’altro in continuo movimento per poi soffermarsi su Theodore: siete state fantastiche!!! In pochissime righe e con limpida chiarezza avete condensato i sentimenti di Cer per l’indicibile e la sua consapevolezza che non sarà mai ricambiato. Ottimo lavoro!!!
E che dire della sua passeggiata notturna per il castello? Rispecchia in maniera egregia la sua inquietudine interiore ed è riflesso dei suoi pensieri.
Vi. Ho. Amato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie grazie garzie grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Davvero, grazie!!!!
 
Bene!!
CE L’HO FATTAAAAAAAAAAAA!!! DOPO UNA SETTIMANE SONO RIUSCITO A CONCLUDERE QUESTA RECENSIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!
MI FACCIO UN APPLAUSO DA SOLO!!!
No, a parte gli sceherzi, ci tenevo a mandarvi una bella recensione come si deve. Probabilmente mi vorrete morto per l’eccessiva lunghezza... ma pace, questa è!
Vi ho già mandato tutte le risposte di cui avevate bisogno, spero siano state chiare (perdonate la mia confusione sulle parentele dei vampiri, ma nel corso della storia dovrei riuscire a imparare meglio i vari rami genealogici, non temete!!!)
Vi auguro un buon tutto per tutto a tutte voi!!!!!!!
Spero di leggervi ancora, ma ne sono sicuro! Presto o tardi, poco importa!!!!
Ciaoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Paci

Nuovo recensore
07/01/21, ore 19:36

È da un mese circa che rimando la scrittura di questa recensione, ve lo giuro, ma tra le ultime settimane del trimestre scolastico e le vacanze natalizie ho avuto meno tempo di quanto sperassi di averne e non si è mai presentata l’occasione giusta per scrivere un commento decente. “Decente”, poi, è il minimo che possa fare, considerando che questo capitolo è stupendo. Non so dirvi con esattezza quante volte l’abbia riletto, da inizio dicembre fino ad ora, ma di sicuro posso dirvi che ogni volta che lo rileggo lo trovo egualmente bello.
L’idea di prendere in esame i rapporti tra due o più personaggi, senza estendersi troppo, mostrando scene più o meno intime, per me funziona molto bene, visto che comunque vengono presi in considerazione tanti personaggi e noi lettori abbiamo bisogno di abituarci gradualmente a loro. Ho anche apprezzato moltissimo l’aggiunta delle foto prima di ogni scena. Diciamo che mi ha risparmiato un paio di gite al capitolo di selezione dei personaggi e ve ne sono molto grata.
Ora, come dicevo prima questo capitolo è stato illuminante per quanto riguarda i caratteri dei singoli personaggi, che stiamo conoscendo sempre di più. Cerdic, per esempio, l’ho percepito molto più umano e più gradevole di quanto avessi fatto all’inizio e ora lo annovero addirittura tra i miei Eletti preferiti. La sua scena in solitario è stata piena di alcune splendide riflessioni che non avrei mai sospettato da parte sua e di sicuro è tra le più interessanti del capitolo. Ma comunque c’è da dire che la mia top list delle simpatie, in tutta la sua interezza, è scalata un bel po’, come c’era da aspettarsi con lo scorrere dei capitoli. Vorrei precisare che Alfred rimane stabilmente in cima e dubito che qualcuno lo detronizzerà mai, anche se alcuni ci si avvicinano tanto. Per esempio Gypsy, che è senza dubbio uno dei personaggi che mi ha sorpreso di più. Dallo scorso capitolo non ero rimasta particolarmente accattivata da lei, qui però ha avuto il suo bel momento di gloria e il suo genuino entusiasmo per la cultura me la rende simpatica a pelle; non guasta che sia un po’ socialmente impacciata e che tenda a straparlare. Direi che è il suo essere relatable, nonostante il vampirismo e la sua età, a farmela piacere così tanto e non vedo l’ora di saperne un po’ di più su lei. L’averla accostata a Edmund, tra l’altro, sono sicura non sia stata una scelta casuale. Proprio perché sono molto diversi, i loro caratteri si complimentano benissimo e nelle loro interazioni emergono i lati più sfaccettati di entrambi. Spero di vederli interagire ancora, con il procedere delle vicende.
Non posso non menzionare, già che ho iniziato a parlare di caratteri diversi, il rapporto più che ambiguo tra Lisimaco e Atheneis, che manca di tante, tante cose e non capisco se assomigli più a un ricatto o a uno scambio di favori. Magari questa è la mia impressione primaria e non so di cosa sto parlando (cosa molto probabile), però c’è qualcosa di artificioso e meccanico nelle loro interazioni, come di due tessere da puzzle che non si incastrano bene. La questione del quadro non aiuta. Io poi sono quel tipo di persona che crede che il vero carattere della gente si esprime nelle relazioni con gli altri e, seguendo questa logica, l’intero capitolo è stato illuminante. Atheneis che si ripara dietro strati su strati di apatia e alienazione dal dolore è di sicuro lontana dall’idea che mi ero fatta di lei, mentre il sadismo grezzo di Lisimaco (che sembra intrinsecamente, irrimediabilmente, indubbiamente annoiato da tutto ciò che lo circonda) mi è già più familiare. Certe sorprese bisogna aspettarsele nel passaggio dalla visione esterna di un personaggio a quella introspettiva e, nelle varie riletture, mi hanno attratta molto. Come per gran parte di ciò che riguarda questa storia, però, sono dubbiosa. In fin dei conti questo è solo uno stralcio di due caratteri molto complessi e le probabilità che io abbia frainteso tutto sono altissime e non proprio da escludere. L’unica cosa certa è che quella battuta sul rigor mortis era brillante e che l’umorismo di Atheneis dovrebbe avere tutto l’apprezzamento che merita.
Altro personaggio che mi ha particolarmente sorpresa è Nayara. Credevo di averla inquadrata più o meno bene nel primo capitolo e invece mi ritrovo a mettere in discussione tutto quello che pensavo di sapere su di lei. È anche vero che prima l’avevo vista interagire solo con persone più amichevoli o neutrali e che nessuno era né entrato in intimità con lei né toccato un qualunque nervo scoperto. L’atteggiamento freddo e distaccato che avevo associato a lei, dunque, era più uno standard che una visione a tutto tondo. Sono stata sorpresa nell’osservare che il suo primo strato di freddezza si infrange sotto la pressione ostile e che sotto ci sia una forte sensibilità e una certa malinconia. L’accenno che ha fatto alle sue ragioni per voler diventare vampiro, la questione della religione e del sentimento nazionalista non me li sarei proprio aspettati ma mi hanno incuriosita molto. Per “pressione ostile”, poi, naturalmente intendiamo Seth, che ha la delicatezza di un martello pneumatico e non conosce il buon senso. Da parte mia, non mi sorprendo che sia finito a duellare (per giunta con una compagna di Clan) il secondo giorno della Rosa dei Venti. Come nello scorso capitolo, ragazze, avete fatto un’ottima caratterizzazione. A quanto pare quella scheda lunga da oggi a domani ha dato i suoi frutti perché il mio OC si comporta proprio nel modo in cui l’ho immaginato da principio e state facendo un lavoro magnifico, anche se siamo solo al secondo capitolo. Comunque ad oggi avrete già capito che sono una che si accontenta di poco e devo dirvi che quel “- Ma no, sta bene. Vero, Nausicaa? –” di Seth, detto con profonda convinzione e con le mani serrate attorno al collo della povera Nausicaa, è stato al contempo esilarante e coerentissimo al personaggio.
In fin dei conti, anche per questo capitolo non ho proprio niente di cui lamentarmi. Mi dispiace di aver dovuto rimandare per così tanto la recensione, ma non abbiate dubbi sul mio grandissimo apprezzamento del nuovo aggiornamento. La vicenda sta iniziando a procedere e io, da parte mia, non vedo davvero l’ora di scoprire come continuerà e come si evolverà la mia top list delle simpatie (che per ora è molto in bilico).
Ora vado subito a scrivervi la risposta alle domande di fine capitolo, per non farvi attendere ulteriormente. Ancora complimenti e spero di sentirvi presto!



Au revoir
Elsa

Recensore Junior
04/01/21, ore 00:03

Salve Triade,

che dire di questo capitolo? Dal punto di vista stilistico non delude le aspettative, sempre scritto in maniera fluida e dettagliata al punto giusto da non annoiare il lettore. So che posso sembrare ripetitiva perché è qualcosa che ho detto nell’ultima recensione lasciata, ed è stato ribadito più volte anche dagli altri lettori, ma è davvero una cosa che non smetterò mai di notare e che renderà la lettura dei capitoli davvero piacevole.
Passando al capitolo in sé siamo ancora all’inizio, certo, ma già si intravedono alcune dinamiche tra i vari personaggi e alcuni di loro già si sono aggiudicati un posticino speciale nella classifica.
Gypsy con il suo caratterino “eclettico” (per citare Edmund) è uno dei vampiri che più mi ispira, un personaggio frizzante e decisamente dinamico sembra avere poche delle caratteristiche vampiresche degli altri personaggi e ho come il presentimento che con il proseguire della storia avrà modo di mostrare altri lati di sé ancora più intriganti. Un altro personaggio che spicca per via della sua vivacità è Charlie. Nel capitolo precedente l’avevo già adocchiata e ora che è stato accennato ad un passato con Shongun mi interessa decisamente saperne di più su di lei. Anche di Shongun abbiamo visto uno spezzone del suo passato che si preannuncia essere tutt’altro che roseo. Tra i vampiri un altro personaggio che sto apprezzando è la new entry Leviathan. Dal primo capitolo ne è emerso un ritratto decisamente forte ed indipendente. Nel secondo capitolo invece ha saputo ricoprire in modo impeccabile il suo ruolo di rappresentante dei Nomadi, fossi stata un eletta mi avrebbe già convinta al novanta per cento ad entrare nel suo clan. Parlando sempre dell’assemblea di presentazione dei vari clan l’ho trovata decisamente utile poiché ha fatto chiarezza su alcuni aspetti (tipo il motivo per cui gli Anarchici e gli Illumines siano clan più recenti) ben strutturata, in quanto ogni clan ha avuto un equo spazio dedicato, e decisamente esaustiva, insomma siete riuscite a racchiudere in poche righe l’essenza di ciascun gruppo e ciò è decisamente ammirabile. Si iniziano poi a vedere anche le inclinazioni da parte di alcuni eletti per determinati clan, sarà interessante vedere le scelte definitive.

Detto ciò vi saluto, a presto

Always_Merthur

Recensore Junior
24/12/20, ore 14:26

Eccomi qui!
Ho trovato proprio oggi un momento per scrivere un po' di recensioni e rispondere alle domande. Premessa: ho letto appena uscito questo capitolo, e l'ho riletto velocemente, quindi se ci sono errori ditemelo, e mi scuso in anticipo.
Prima di tutto, voglio solo dire che state facendo un perfetto lavoro con Melvira ed Evander, ho letto vari commenti e molti sono positivi e stanno suscitando curiosità. Non ho mai letto così tanti commenti sui miei personaggi, quini ne sono sia orgogliosa che contenta. Non so se l'ho già detto inoltre, ma lo ripeo in caso, che anche se siete in tre a scrivere questa storia, la state scrivendo benissimo. I vostri stili si accoppiano benissimo e fate un trio perfetto.
Come già qualcuno ha detto, il fatto che mettiate le foto dei personaggi ad ogni capitolo è molto utile, perchè io scordo facilmente i volti dei personaggi e ultimamente ho trovato la soluzione di mettere i capitoli con le immagini in un altro dispositivo, ma così è anche meglio!
Andando al capitolo, devo dire che stiamo già conoscendo molto bene i nostri personaggi. Innanzitutto Cerdic riflette sullo scontro con Lisimaco, e i sentimenti che prova sono ovvi, ma mi fanno capire come lui reagisca a questi scontri e come pensa. Un paragrafo introspettivo è stato molto utile per me, e averne di più per anche gli altri personaggi sarà piacevole e interessante da leggere.
Si continua con Lisimaco e Atheneis, due personaggi per me fantastici, che sembrano avere un legame particolare. Lo apprezzo e voglio scoprire di più, perchè hanno un'intesa particolare che probabilmente durante la storia sarà importante, o almeno deduco così.
Calima, altro personaggio che apprezzo molto, e Shogun, personaggio che invece per me è ancora un po' misterioso, si incontrano e abbiamo anche modo di avere un piccolo sguardo nel passato di Shogun, che sciarisce un po' le mie idee su quest'ultimo.
Abbiamo poi un comico incontro tra l'esuberante Charlie e Shogun, che mi è piaciuto molto perchè Charlotte è uno di quei personaggi che mi incuriosisce, perchè mi fa pensare che la vita sia stata buona con lei, ma vorrei tanto che le mie idee vengano contradette, perchè aumenterebbe ancora di più la mia curiosità per lei. Edmund e Gipsy sono inoltre un'altra coppia comica, perchè sono due caratteri che non abbinerei facilmente, e per questo mi incuriosiscono di più.
Passiamo al paragrafo che mi è piaciuto di più, ovvero quello dei discorsi dei clan. Li avete scritti molto bene, tanto che alcuni mi hanno convinto e altri mi hanno schiarito le idee. Questi vampiri hanno decisamente un'ottima abilità nel discorre, e ogni discorso mi ha colpito e mi sono sentita proprio in mezzo a vampiri e maghi mentre parlavano. La mia predisposizione e il mio favoritismo per i clan dipendono molto da quale penso sarà il più adatto per Melvira, che scoprirete nella mia risposta alle domande che avete posto. Credo di aver anche scoperto qualcosa su i capi-clan, oltre che avere le idee leggermente più chiare. Ottimo lavoro per questo paragrafo, sentire parlare dei clan dai diretti protagonisti mi è stato molto utile.
Il capitolo continua con ulteriori paragrafi che ci aiutano a capire sempre di più sui personaggi, quelli che pù ho apprezzao sono Samael, che ha convinto me e Melvira a informarsi di più sugli Anarchici; poi René, di cui voglio sapere di più, Rigel e Leviathan. Per gli altri personaggi, mi piacciono ma voglio sapere di più su di loro prima di esprimere più commenti su di loro.
Mentre aspetto il prossimo capitolo, vi mando le mie risposte.
Ci sentiamo,

Michelena.

Recensore Junior
24/12/20, ore 13:10

Buongiorno!
Scusate il ritardo, in realtà il capitolo l'ho letto e finito più o meno subito ma ci tenevo a dare la mia opinione con calma e nei dettagli per una volta, nei prossimi giorni vi invio anche le risposte approfittando del periodo festivo.
Che dire, non pensavo fosse possibile ma questo capitolo mi è piaciuto ancora più del primo, è valsa pienamente l'attesa per quanto mi riguarda. Sento davvero che le presentazioni sono finite e che si può entrare nel vivo della storia, il che non può che rendermi contenta!
Cominciamo da Cerdic che, nonostante mi incuriosisca davvero molto in quanto unico babbano, per il momento non mi ha lasciato una impressione precisa, devo ancora vederlo meglio in azione. Senz'altro ha portato degli spunti interessanti con le sue riflessioni e ricordi, sono felice di sapere che gli indicibili come Theodore non hanno paura di farsi ascoltare dai vampiri, suppongo che questo non possa che tranquillizare un minimo tutti i vari eletti. Immagino che "l'affetto che quest'ultimo non avrebbe mai ricambiato" considerando che Cerdic è omosessuale mentre l'indicibile eterosessuale sia una unrequited crush verso Theodore. Ciò non può che farmelo trovare adorabile nel suo non riuscire più a dormire, ora ho decisamente voglia di vederli interagire insieme dato che io col dramma vado a braccetto.
Passando invece alla scena a cui assiste, parliamo un po' di Lisimaco: con lo scorso capitolo avevo deciso di attendere prima di dare un giudizio su di lui ma con questo la mia opinione precipita definitivamente. Il modo con cui ha trattato Atheneis mi ha fatto abbastanza ribrezzo, il che però mi ha fatto riflettere su come i vampiri perdano nel corso dei secoli le caratteristiche umane. Da una parte si comporta senza rispetto per i sentimenti degli altri, dall'altra è un vampiro quindi è nella sua "natura" col tempo allontanarsi dai sentimenti più umani come compassione o simili.
Sono davvero affascinata dagli argomenti che trattate e il tono a tratti dark che li accompagna.
Già dalla trama (esseri umani che abbandonano volontariamente la loro mortalità per i più diversi motivi) si poteva intuire che la storia avrebbe trattato di argomenti piuttosto importanti di cui solitamente le interattive non parlano e quindi mi rendo conto che questa considerazione tirata fuori adesso sembra un po' in ritardo ma il fatto è che più si va avanti e più noto come voi stesse non "scappate" dagli argomenti più complessi ma li affrontate con la dovuta attenzione. Insomma, mi piace il modo in cui trattate i vari argomenti e il mood generale della storia, sto apprezzando anche più di quanto immaginassi all'inizio XD
Terminato l'inciso, torniamo al secondo paragrafo e alle mie teorie: questo Jerome che tanto tormenta Atheneis mi sento di ipotizzare possa trattarsi del suo defunto marito ucciso da lei stessa (il "vedova per sua stessa mano" del prologo mi è rimasto in testa), potrei anche sbagliarmi ma se fosse come penso non potrei che voler sapere di più su come si sono svolti i fatti, un gesto simile deve avere motivazioni piuttosto forti.
Ho paura di prendere un granchio con questa idea dato che nessun altro nei commenti l'ha tirata fuori, ma sbaglio o Calima è andata a letto con uno dei mortali di questa storia? Di altri mortali sull'isola non dovrebbero essercene quindi, se fosse come penso, anch'io come Shogun sono curiosissima di sapere di chi si tratti, non mi aspettavo situazioni del genere già dai primissimi capitoli.
Non mi esprimo ancora sul passato di Shogun invece perché spero di leggerlo presto per intero, ho solo compreso che Goemon doveva essere un personaggio molto positivo per lui - e sia mai che dei personaggi positivi non facciano una fine orrenda.
Mi ha fatto sorridere anche il suo rapporto con Charlotte, lei si conferma la strega allegra del capitolo scorso e lui una specie di orso bruno in fondo buono.
Nella scena successiva ho apprezzato molto Gipsy, l'estro più artistico personalmente mi sembrava mancasse in questa storia, o meglio lo avevo visto in André ma se lui mi ricorda la figura del bello e dannato Gipsy mi sembra molto più delicata nella sua passione.
Edmund è stato piuttosto freddino nei modi però non mi è dispiaciuto con i suoi commenti dritti al punto, è un tipo di carattere non molto appariscente ma che in un certo senso mi diverte. Ad occhio e croce direi che è il perfetto opposto della sua collega Charlotte, ma si vedrà col tempo.
Arriviamo quindi alla mia scena preferita: quella dove vengono presentati i vari clan. Ciascun vampiro rappresentante era affascinante in un modo diverso e tutti i discorsi sono stati interessanti. Complimenti a Leviathan per il brillante discorso tenuto nonostante completamente distratto all'inizio, è senz'altro un tipo in gamba e piuttosto rilassato da quel che si è visto, e la seconda caratteristica in particolare tendo ad apprezzarla sempre molto in un personaggio.
Se fossi al posto del mio Oc probabilmente sarei completamente persa nella scelta del clan a cui unirmi, sono stati tutti quanti piuttosto convincenti, persino Aelrindel che ha detto chiaramente che non gli interessa che clan scelgano.
Mi sembra anche però di averli capiti meglio quindi non dovrei avere troppi problemi a rispondere alla vostra domanda finale.
Immagino che questa "vendetta" che riguarda Cillian deve essere un punto importante per la sua storia personale, non l'ho ancora colto come personaggio ma immaginarmelo un po' deluso davanti all'abilità degli Anarchici mi ha fatto istintivamente ridere. Atheneis poi che cerca di mostrare il grande fascino del furto, per quanto io non ne neghi l'attrattiva da lei dimostrata, non ho potuto non paragonarla a una sorta di truffatore che cerca di convincere qualcuno a comprare da lui. Non so, non riesco a capire il motivo esatto ma la vampira mi piace molto come personaggio, mi sembra più profonda di quanto non voglia dare a vedere.
René è senza dubbio invece un vampiro provocatore. Se da un lato è stato decisamente sgarbato con Theodore dall'altro è interessante vedere un po' di tensioni nella storia. Sono abbastanza contenta che non sia finita in rissa perché temevo per l'incolumità di Alfred onestamente. Trovo però che il fioretto sia un'arma molto affascinante, quindi non mi sarebbe dispiaciuto un bel duello fra René e Miguel. Ringrazio quest'ultimo tra l'altro per aver posto domande a cui volevo anch'io risposta, vari dubbi mi stanno venendo chiariti.
Due capitoli che il mio Ernest compare e due capitoli che spiega cose a qualcuno. La cosa non può che farmi sorridere, sono felice di vedere che anche fuori da Durmstrang gli studenti non gli manchino. Scherzi a parte gli state dando proprio quell'aria tranquilla che mi immaginavo scrivendo la scheda, sono contenta. Ad avermi interessata del passaggio però è soprattutto l'interesse di Anakena verso questa bacchetta di frassino.
Come ha notato Evander sembra esserci qualcosa sotto e come col resto dei misteri attendo di scoprire di che si tratti.
Ed ecco il bel duello che volevo vedere! Altro punto del capitolo che mi è piaciuto molto, trovo affascinante la fierezza con cui i vampiri si scontrano, tra Seth e Nausicaa il mio favore va a quest'ultima, sono stata contenta dell'intervento di Nayara anche se la scelta delle parole è stata un po' irrispettosa verso la vampira.
Il dio dei Guaranì mi mancava, mi fa piacere vedere un personaggio legato giustamente alla cultura del suo popolo, per quanto lontano da esso si trovi al momento.
Molto interessante anche il discorso tra Melvira e Samael. Quest'ultimo che compare dal tetto deve essere stato uno spettacolo particolare per la ragazza. A costo di essere considerata una buzzurra da Melvira per la mia eccessiva curiosità, devo dire che anch'io come Samael non vedo l'ora di scoprire il suo passato e su come essa sia sfuggita al destino che affliggeva la maggior parte delle donne del tempo.
Complimenti ad Aelrindel per aver quasi diminuito ulteriormente il numero di eletti. Ho la sensazione che gli altri vampiri non sarebbero stati molto contenti ahah, per fortuna che Salem è pronto all'azione! Devo dire che Aelrindel però non mi dispiace. Prova decisamente un certo odio verso i maghi che potrebbe essere di intralcio, ma ha un che nei modi che mi diverte. E poi il suo rapporto con Alvit è uno di quelli che mi incuriosisce di più per il momento.
Simpatico anche il gruppo di osservatori della volta celeste, almeno Aurelian in mezzo all'odiato freddo ha trovato qualcosa che gli è familiare.
È un personaggio abbastanza tranquillo per ora ma mi incuriosisce molto sapere la sua motivazione per voler diventare vampiro, non ho idea di quale potrebbe essere per ora.
Concludiamo con un particolare trio di personaggi. Con la sua abilità nel parlato e nel modo di porsi Rigel mi sta piacendo molto, ha l'aria in gamba. È riuscito facilmente ad unirsi alla conversazione, facendoci anche scoprire le origini russe di Leviathan che non so bene perché non mi aspettavo per nulla. Affascinante anche il dialogo fra quest'ultimo e André, sento che mi schiererei dalla parte di Leviathan tuttavia perché André come personaggio in sé nelle morali mi sembra ancora un po' stabile, mi piace leggere di lui ma ancora non mi fido del tutto, ha senso? In ogni caso, spero di leggere ancora di questi discorsi più particolari.
E con questo paragrafo concludo la mia recensione, mi scuso ancora per il ritardo, soprattutto perché so che non aiuta a farvi capire quanto a fondo ho apprezzato questo capitolo.
La storia è interessante (ho probabilmente abusato di questo aggettivo nel corso della recensione, mi scuso ma è più forte di me, sono proprio curiosa di sapere di più su un po' tutti) e davvero molto varia. Le atmosfere che riuscite a creare cambiano molto di tono e il tutto comunque riesce a inquadrarsi bene nell'insieme, non so se perché siete in tre o per quale altra stregoneria.
Vi porgo dunque i miei saluti e, già che recensisco con settimane di ritardo, pure gli auguri per le feste!
A presto con le risposte.

Recensore Master
21/12/20, ore 15:48

[Volevo e avrei dovuto inviarvi questa recensione ieri, tra l'altro mi mancavano solo un paio di paragrafi ma siccome sono una persona che si perde via con ogni cosa, eccitata dalla settimana di annunci tra Marvel e Star Wars mi sono messa a leggere fanfiction a caso quindi si, sono rimasta con sti due paragrafi da scrivere. Si sono un caso perso]

Buongiorno girls! Eccomi finalmente quà a recuperare il capitolo, la mia connessione internet ce l'aveva con me ma ora sono quà, meglio tardi che mai, no?
Innanzitutto grazie per aver rimesso le foto dei personaggi, diciamo che pur essendo tanto sono tutti completamente diversi tra loro che non faccio fatica a distinguerli ma ammetto che fa sempre piacere, durante i primi capitoli, collagare un nome alla faccia, almeno io lo ritengo utile, poi adoro tutta la parte grafica di immagini, gif e collage quindi ben venga. Ammetto che però ho dovuto tenere aperta la pagina della selezione, non per colpa vostra ma perché devo ancora imparare a scrivere tutti i nomi, lol. Sono in caso perso e sappiate che ho intenzione di accorciare i nomi troppo lunghi, quindi autrici che mi leggete, non offendetevi se storpio il nome del vostro personaggio.
Non vi faccio preamboli inutili come la scorsa volta perché le considerazioni generali che vi avevo scritto non sono cambiate, sono sempre positivamente colpita e sorpresa dall'insieme di sei mani diverse perché non riesco a notarlo durante la lettura, il capitolo sembra sempre scritto dalla stessa persona e nulla stona, ma ve lo avevo già detto e non mi ripeto troppe volte.
» Partiamo immediatamente da uno degli eletti che più mi interessa, Cerdic e, non avrei mai pensato di usare questo termine per descrivere uno dei personaggi di questa storia ma, mi fa davvero tenerezza. Mi è piaciuto come abbiate descritto la "cerimonia di iniziazione" attraverso i pensieri e le emozioni di questo personaggio che più di altri mi sembra sperduto, mi ha dato la stessa sensazione di un cucciolo impaurito, ma ciò non ha fermato la sua curiosità che lo ha spinto a girare per il castello in cerca di intrighi e onestamente me ne aspetto parecchi da questa storia. Una chicca è stata sicuramente scoprire dell'affetto che prova per Theodore e sono già dispiaciuta perché Cerdic mi fa tenerezza con la sua consapevolezza che Theo non lo guarderà mai allo stesso modo. Parlando proprio di Theo, personaggio che ahimè avevo considerato poco perché lo ammetto stavo considerando di più i vampiri, mi è davvero piaciuto nel breve flashback fornitoci da Cerdic, nell'affrontare così il Grande Anziano "proteggendo" gli Eletti, anche perché la sensazione che ho avuto è che fossero loro il banchetto di benvenuto.
» Passiamo poi ad Atheneis e Lisimaco che devo dire tra i vostri personaggi sono quelli che più di tutti fatico ad inquadrare o comunque mi fanno provare emozioni contrastanti. Se devo essere sincera Lisimaco è un personaggio che nel complesso mi è piaciuto fin dall'inizio, ho letto le recensioni delle altre persone e ho notato che è un personaggio che non ha riscosso molto successo invece a me tutto sommato non mi dispiace, anzi il suo passato e la sua storia mi incuriosiscomo molto, anche perché è l'unico millenario quindi è lui stesso un fossile in pratica. È un personaggio che mi sembra quasi sadico e sicuramente molto ambiguo, così come lo è il suo rapporto con Atheneis. Per quest'ultima la mia opinione è altalenante, fin dal prologo mi è sembrata uno dei personaggi più complessi e sfaccettati, alterna momenti in cui è quasi inquietante a momenti in cui è quasi più umana in cui riesco ad apprezzarla di più. È decisamente un personaggio che può e deve fare ancora molto, aspetto tutto ciò con ansia.
» Calima è decisamente uno dei raggi di sole all'interno di questa storia, è raggiante, energia pura e mi affeziono sempre di più leggendo di lei. Non ho mai nascosto l'apprezzamento che ho per lei, è un personaggio furbo, sveglio ma allo stesso tempo dinamico e per cui non puoi non provare simpatia. Shogun è uno dei personaggi che all'inizio, lo ammetto, mi arrivava meno forse perché il Clan dei guerrieri era esattamente l'ultimo che avrei scelto per un mio personaggio perché nonostante tutto mi piace mettere sempre del mio in ogni personaggio che creo, tuttavia lui è una continua scoperta, la parte del suo passato mi ha colpita moltissimo, Shogun è un uomo complesso, che appare totalmente diverso da com'è, la sua insicurezza, la sua "mancanza di carattere" come viene definita sul flashback lo rende un guerriero quasi atipico, nonostante dal prologo mi era invece sembrato impersonare molto bene le caratteristiche del suo clan. Il rapporto tra i due vampiri mi è piaciuto molto, mi ha colpita l'intimità tra i due, il fatto che Calima lo conoscesse bene tanto da "infastidirlo" sapendo che non ne avrebbe subito le conseguenze. È bello vedere i rapporti passati che avete creato tra i vostri personaggi ed è decisamente interessante leggere degli spezzoni della loro vita prima dell'abbraccio, motivo per cui sono felicissima di iniziare con i flashback.
» Come Calima, Charlie è decisamente l'altro raggio di sole della storia, sembra proprio essere nel posto sbagliato circondata da vampiri eppure non perde mai il suo sorriso contagioso che fa di lei decisamente la boccata d'aria fresca cella storia e proprio per questo non posso fare a meno di essere un po' preoccupata per lei, sono molto curiosa di vederla agire in un contesto così cupo. La presenza di qualsiasi gatto in qualsiasi storia è cosa incredibilmente gradita, io amo i gatti e la maggior parte dei miei personaggi sono zitellone gattare quindi capisco spiritualmente i personaggi che hanno questo animale e, totalmente a caso, al 99% mi piacciono sempre, Thabby piccola peste adorabile, vieni quà che ti spupazzo di coccole! La sua amicizia con Shogun mi è piaciuta tantissimo! Quindi il nostro guerriero ha un debole per le giovani vulcaniche e frizzanti, non voglio definire Calima e Charlie simili ma hanno entrambe questo temperamento energico.
» Ed ecco la mia fiorellina Gypsy, come nello scorso capitolo l'avete resa magnificamente, avete tirato fuori un lato di lei molto rappresentativo della sua personalità e leggendo di lei l'ho vista completamente in character. Me la immagino totalmente come una fata delicata che ha in sé la grazia di un rinoceronte zoppo che si scanna per il cibo mentre si arrampica sugli scaffali per raggiungere le cose che le servono perché è troppo testarda e cocciuta per chiedere aiuto. A cosa serve una mano quando puoi tranquillamente rischiare la morte arrampicandoti su mobili potenzialmente instabili? La sua testardaggine unita al disordine che ha creato intorno a lei l'ha resa davvero perfetta. Gypsy è sicuramente una di quelle persone che hanno un concetto dell'ordine tutto loro, che trovano le cose nel loro disordine che secondo loro è dettato da chissà quale momento di connessione con l'arte e per questo devono distruggere una stanza perché si. L'averla accostata ad Edmund è una scelta che, ammetto, mi ha spiazzata parecchio, ovviamente in positivo perché non me lo aspettavo affatto. Sono praticamente l'opposto: Gypsy è un'artista, creativa, disordinata, un caos colorato e floreale, rumorosa, logorroica e senza filtri, Edmund è, per quello che abbiamo potuto vedere, un uomo serio, posato e misurato, mi dà certamente l'idea di una persona organizzata e ordinata incredibilmente in contrasto con la mia bimba. Come dicevo questa scelta non me l'aspettavo ma mi piace veder interagire tra loro personaggi che non ti aspetteresti, è decisamente interessante vedere come si rapportano con persone totalmente opposte a loro per "specie", aspetto e personalità, una scelta sicuramente interessante e azzeccata. Posso dire però cos'è la cosa che mi ha davvero spaccata in due? Decisamente l'uscita di Gypsy "Per tutti i capitelli corinzi", mi ha cappottata giuro ed è diventata la mia nuova esclamazione preferita.
» Ho volutamente lasciato questo pezzo per ultimo da commentare perché è il più lungo e quello che meglio spiega i clan in sé. Mi è parso davvero interessante, pur amando le parti dinamiche mi piace molto avere un focus su aspetti importanti della storia (in questo caso i vari clan). Innanzitutto sono emersi dei fatti davvero interessanti più che sui veri clan in sé, sui vari capi, ad esempio mi ha spiazzata parecchio il fatto che Calipso fosse una guerriera, non me lo aspettavo proprio ma effettivamente non avevo pensato al fatto che Calipso fosse piuttosto "vecchia" e il Clan degli Illuminés è invece recente. Il discorso dei vari capo clan mi è piaciuto moltissimo, e pur essendo il paragrafo più lungo mi ha tenuta incollata allo schermo dall'inizio alla fine. Ora sono solo curiosa di vedere come verranno smistati i vari eletti, il tutto si preannuncia tremendamente interessante.
» Cillian è senza dubbio l'eletto che più rappresenta un'incognita per me, sicuramente è uno di quelli che mi è più rimasto in mente, anche nel capitolo precedente, ma questo non significa che io sia ancora riuscita ad inquadrarlo. Non sono affatto sorpresa però che l'eletto abbia attirato su di sé le attenzioni di Atheneis che sembra essere molto interessata al fatto che lui si unisca al suo Clan e quà onestamente nessuna sorpresa, già dalle ipotesi che avevo fatto nel capitolo precedente vi avevo scritto che secondo me ci sarebbe stato bene tra gli anarchici. Questo pezzo mi è piaciuto molto, vedere due personalità enigmatiche come loro interagire è stato tremendamente interessante, così come vedere eletti e vampiri interagire direttamente senza gli indicibili in mezzo che facciano da "mediatori".
» René è un personaggio che, come praticamente tutti, devo ancora inquadrare ma lui ce l'ho meno chiaro di altri ma come per il paragrafo precedente mi è piaciuto il momento vampiro/eletto e sicuramente ha avuto un approccio molto più soft rispetto a quello molto ambiguo di Atheneis. Ho apprezzato molto questo discorso fatto da René sui pregiudizi, i clan di questa storia mi ricordano un po' le casate di Hogwarts, solo perché si appartiene ad una certa casa si può sempre avere caratteristiche tipiche di altre case indovinate chi è stato smistato tra i Gridondoro ma ha paura anche della sua ombra? Si io. Posso adottare Alfred? Me lo regalate? È così carino, mi ha fatto tenerezza quando ha difeso il suo padroncino dal vampiro, che amore. Devo dire che questa scena mi ha fatto parecchio ridere, soprattutto per Alfred che avrebbe attaccato un vampiro pur essendo una cosina piccina.
» Anakena è un altro personaggio che mi fa proprio impazzire, sarà che ultimamente ho proprio una passione per questo tipo di personaggi ma adoro la sua energia, è estremamente contagiosa e mi piace che si voglia informare sul mondo magico anche se il fatto che cerchi un argomento così specifico mi lascia un po' perplessa: perché è interessata proprio alle bacchette? Ernest è un personaggio che seppur possa sembrare anonimo, come lo avete definito nel trafiletto, mi incuriosisce moltissimo, è sicuramente una persona molto riservata ma spesso sono proprio quelle che nascondono un carattere e una storia molto più complessa sotto. Tuttavia mi è piaciuto molto che interagisse con una persona così diversa da lui come Anakena. Il personaggio di Evander è ancora un mistero, aspetterò ancora qualche capitolo per dargli un giudizio più approfondito.
» Seth è un personaggio estremamente controverso per cui, lo ammetto, provo emozioni contrastanti, mi incuriosisce, mi intriga, è interessante ma ad essere sincera non sempre in questi due capitoli ho apprezzato il suo comportamento. Sicuramente è un personaggio che esalta al massimo la figura del guerriero ma nonostante ciò è totalmente diverso sia da Shogun, che più che la violenza sembra basarsi sul rispetto, che da Nausicaa che fino ad ora mi sembra una guerriera un po' atipica, ed è per questo che mi intriga tantissimo, così come sono incredibilmente interessata al suo "problema". Anche Nayara mi incuriosisce moltissimo, penso che sotto il suo aspetto freddo e scontroso si nasconda molto di più, in questo capitolo mi è sembrata quasi "spaventata" dall'abbraccio.
» Non ho mai nascosto quanto fossi incuriosita da Melvira nella scorsa recensione e in questo secondo capitolo non avete fatto altro che aumentare la mia curiosità. Il fatto che sia (stata) sposata si che non me lo aspettavo, vi prego non ditemi che lo avevate già accennato e io me lo sono persa completamente, così come il suo desiderio di diventare vampira per girare il mondo, mi intriga perché mi viene da pensare che ci sia qualcosa, nella sua vita umana, che le impedisce di farlo. Ha sicuramente un bel caratterino ma Samael non si è fatto certamente distrarre, non mi aspettavo un comportamento così calmo da lui, sarà che me lo sono immaginata io come qualcuno che ti risponde per le rime, invece è stato calmo e quasi galante (?). Sicuramente questo è un duo da tenere d'occhio.
» Posso dire che mi ha fatto ridere che Aurelian odiasse l'inverno visto che si chiama letteralmente inverno di cognome? No? Solo io? Bene, continuiamo. Ael è un personaggio che mi piace decisamente, mi intriga il suo odio verso i maghi e il fatto che, in poche parole, li consideri inferiori, visto che considera Aurelian come Eletto migliore di un mago perché vuole "elevarsi" per diventare un vampiro. Diciamo che ora intuisco qualcosa sul perché ha guardato male Gypsy nel capitolo prima, ecco. Salem anche mi piace parecchio, sembra non perdere mai la calma ma sono certa che c'è di più, non a caso è stato forse il personaggio che più mi ha incuriosita nel capitolo precedente. Vedere Alvit è sempre bellissimo perché la adoro, sono curiosissima del rapporto tra lei e Ael, d'altronde appartenevano pur sempre allo stesso clan.
» Abbiamo forse la trinità quì? Dovete scusarmi ma vogliamo parlare della bellezza di questi tre, sono tutti incredibilmente attraenti questi bei personaggi ma loro ammetto che fisicamente sono forse i miei preferiti. Passando alle cose importanti questo pezzo finale mi è piaciuto parecchio, sarà che André è un personaggio che mi piace troppo, è decisamente ambiguo ma allo stesso tempo è affascinante, mi fa un po' ridere che tra i vampiri sia il più giovane ma non abbia nulla da invidiare a tutti gli altri, anzi, mi sembra che riesca a tenere loro testa perfettamente. È bello rivedere Levi, mi intriga un sacco come personaggio e detto sinceramente il fatto che sia russo è sempre un in più, adoro la Russia e l'Europa dell'est, lui ha vinto a mani basse solo sulla presentazione. Mi è piaciuto molto il suo dialogo con Rigel, mi sono sembrati parecchio affini, anche André sembrava quasi "affascinato" nell'ascoltarli.
Beh, che dire? Finalmente sono arrivata alla conclusione. Non ho riletto la recensione quindi spero di non aver dimenticato nulla ahah, l'ho già scritta due volte e non vedo l'ora di mandarla solo perché non voglio farvi aspettare oltre. Ho già risposto a tutto quindi non mi resta che aspettare il prossimo capitolo.
Alla prossima, 
Bea🌷

Recensore Junior
15/12/20, ore 20:46

Ciao! Aspettavo questo capitolo con impazienza e non ne sono rimasta delusa, anzi, non vedo già l'ora di leggerne un altro! Amo tutto di questa storia, ma soprattutto amo la rappresentazione dei vampiri: si percepisce che sono esseri "altri" e pericolosi, eppure hanno una loro "umanità" o ciò che resta della loro umanità; in certi casi, invece, sembra vivamente che abbiano creato una propria cultura e un proprio modo di vedere il mondo. Veramente complimenti, è qualcosa di difficile da trovare. Sono ammaliata e completamente avvinta dallo stile, che ben si associa all'ambientazione e ai richiami gotici. Il mio momento preferito, ma proprio da occhi a cuoricino, è stato la presentazione dei clan: ogni più piccolo indizio sulla storia dei cainiti è più che ben accetto. Ho apprezzato in generale tutte le interazioni e sono curiosissima di venderne altre (magari anche più ostili). Riguardo agli OC ancora non mi pronuncio. Credo di avere almeno quattro preferiti, oltre al mio carissimo e amabilissimo OC (però, dai, in quanto ad amabilità c'è di peggio). Corro a dare i miei voti, alla prossima!

Recensore Veterano
15/12/20, ore 17:02

Salve triade!
Cerco di passare a recensire tutte le storie che ho in sospeso perché so di essere in mega ritardo e di non poter scrivere tutto ciò che vorrei.
Ho trovato il nuovo capitolo scritto davvero bene e pensare che siete in tre è davvero incredibile perché non si notano quasi cambi di lessico o di stile che potrebbero “stonare” nel momento in cui più persone decidono di avventurarsi in una scrittura a più mani. Fino ad ora devo dire che il vostro operato è eccellente e che, come già detto in passato, l’ambientazione e le scene barocche sono perfette per questo mondo decadente e oscuro. Posso quindi affermare che mi piace molto la vostra storia.
Mi è piaciuto il capitolo in sé in cui a poco a poco si vedono, chi più chi meno, i tratti dei vari OC e si iniziano anche a scoprire alcune vecchie conoscenze tra i vampiri stessi o addirittura intrighi e liaison.
La presentazione poi dei vari clan ha aperto uno spiraglio sulla nascita delle varie fazioni, dalle più antiche alle più giovani e, se devo essere sincera, più di uno di questi mi affascina per svariati motivi. Sarà difficile scegliere.
Lo spaccato di vita su Shogun mi ha fatto stringere il cuore e comprendere forse un po’ più il suo distacco e l’apparente freddezza.
Tuttavia sono certa che dietro ci sia ben altro da scoprire e capire.
Vorrei poter soffermarmi a dire qualcosa per ogni OC perché il capitolo è stato davvero corposo e ci sarebbe da scrivere molto. Ma per non far torto a nessuno e per non sbilanciarmi ancora su chi mi è piaciuto di più concludo qui.
Attenderò il prossimo capitolo con trepidazione e corro a rispondere alle vostre domande.
A presto.
Lyl.

Recensore Veterano
09/12/20, ore 08:47

Buongiorno!
Come state? Mi ha fatto davvero piacere vedere questo aggiornamento inaspettato e non ho potuto fare a meno di leggerlo subito di prima mattina.
Passando invece al capitolo, ho apprezzato il fatto che sia bello corposo, ricco di dettagli ed eventi che coinvolgono tutti i personaggi.
Direi quindi di partire dall’inizio partendo dal pensieroso Cerdic.
Mi è piaciuta la scelta di mostrare gli eventi della sera precedente attraverso i pensieri e le considerazioni del ragazzo e quindi non avere una semplice visione oggettiva dei fatti. Inoltre, sono rimasta colpita da Theodore e dal fatto che abbia fatto valere la sua autorità andando contro l’Anziano.
Lisimaco ed Athéneis, beh… che posso dire? Ammetto che Athéneis mi fa provare emozioni contrastanti, ci sono dei momenti in cui mi piace molto come personaggio, soprattutto quando esprime il suo lato più vulnerabile. Su Lisimaco invece non ho molto da dire, se non che per ora non mi sta molto simpatico.
Passiamo poi a Shogun e Calima, devo dire che trovo entrambi questi personaggi affascinanti a modo loro, anche se il misterioso guerriero è quello che tra i due ha catturato di più la mia attenzione. Leggere la parte riguardante il suo passato mi ha lasciato una bella stretta al cuore, in generale mi sembra un personaggio molto tormentato, insicuro e provato dai rimorsi.
Charlotte invece è sempre una boccata d’aria fresca con il suo atteggiamento allegro e frizzante, in questo ambiente cupo e opprimente, stessa cosa per Gypsy, apprezzo il suo amore per l’arte e il suo comportamento eclettico, come lo definisce il buon Edmund.
Davvero interessante la parte di presentazione ufficiale dei vari clan, sono emerse alcune chicche piuttosto interessanti soprattutto per quanto riguarda gli antefatti di alcuni dei personaggi della storia.
La parte che ha visto come protagonisti Miguel, Renè e Theodore l’ho trovata piuttosto interessante, soprattutto il finale, credo che Alfred con la fermezza e la decisione con cui ha difeso il suo padrone insultando un vampiro sia diventato a mani basse il mio personaggio preferito.
Nayara continua ad ispirarmi una certa simpatia, almeno di più rispetto a quella che mi ispira Seth, una combinazione tra il curioso e l’arrogante.
Melvira e Samaeil ho la sensazione che faranno scintille, è solo una mia impressione forse? Sì, no, chi lo sa? In ogni caso non vedo l’ora di vedere altre loro future interazioni, quando lei lo ha rimesso al suo posto senza batter ciglio ero lì che gioivo.
Aurelian che si lamenta delle Scozia e preferirebbe andare ai Caraibi potrebbe diventare il mio spirito guida Sono curiosa di scoprire qualcosa in più su Aelrindel e tutta questa aura di mistero che lo circonda. L’ultima cosa che mi aspettavo da questo paragrafo era che si creasse un circolo dedito alle stelle, però devod dire che ho apprezzato.
Passiamo ora a Leviathan. Rigel e Andrè, ammetto che il primo è quello che mi affascina di più con quella sua parlantina anche se Andrè sa difendersi in modo più che convincente, di fronte a questo scambio mi sono sentita proprio come Rigel, affascinato dai dialoghi degli immortali.
Detto ciò, vi faccio i complimenti per questo fantastico capitolo che mi ha stregato, ho davvero apprezzato ogni singola parte e soprattutto, anche grazie alle vostre doti di scrittura, ho sempre la sensazione che in ogni parte della storia ci sia quel clima di angoscia ed oscurità tipico dell’ambientazione, lo definirei come il profumo di questa storia, una sorta di romanticismo distruttivo. Speso si sia capito quello che intendo perché le spiegazioni non sono il mio forte ahaha, comunque ancora tanti complimenti!
Adesso vi mando subito la risposta ai quesiti che avete posto!
Vi auguro una buona giornata,
Darkblue_moon

[Precedente] 1 2 3 4 5 6 [Prossimo]