Recensioni per
Le Cronache dei Necromanti
di Clive Danbrough

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
13/12/09, ore 16:51

Davvero i miei complimeti per questo racconto.
Mi aveva ispirato il titolo e devo dire che la storia non mi ha affatto delusa. Ho letto tutti i capitoli in breve e non ce n'è stato uno che non mi sia piaciuto. Ancora i miei complimenti. Sono un appassionata di queste cose...diciamo che la mia curiosità può andare anche al di là di quella di Alessia.
Non vedo l'ora di leggere il continuo, intanto ti aggiungo tra i preferiti.

Lyly

Recensore Master
04/12/09, ore 20:34

Scusa, la tua storia non è affatto male, credimi, ma è vietato dal regolamento inserire capitoli fittizi per farla tornare in cima alla lista, e tu l'hai già fatto varie volte. Te lo dico solo perchè non è molto corretto nei confronti degli autori che aggiornano veramente. Ciao.

Nuovo recensore
28/10/09, ore 14:20


Mi fa piacere che tu voglia migliorarti. Bravo, questo è lo spirito!

Commento passo passo leggendo. Cominciamo.

"L’autunno era iniziato da circa due settimane". Bisognerebbe eliminare "circa". Nella narrazione bisogna evitare il più possibile le "incertezze", e parole come "piuttosto", "quasi", ecc.

"e la pioggia cadeva già ininterrottamente e copiosa". Allo stesso modo, dovrebbe andare via "ininterrottamente" - gli avverbi è meglio non usarli nella prosa - e anche "copiosa", un aggettivo piuttosto inutile: la pioggia quando cade cade. Più che dire che è copiosa, mostralo. Per esempio, puoi dire che batteva con violenza sui tetti delle case, o faceva strabordare il fiume, o trasmormava la campagna in palude, ecc. Una cosa simile.

"I meravigliosi alberi fioriti, e i rigogliosi frutti che generosamente avevano offerto" (...) Qui andrebbe tolto "generosamente", perché non è proprio necessario, e "meravagiliosi", "rigogliosi" - perché è un parere del narratore, e il narratore onnisciente che dice ciò che pensa è ridicolo, è preferibile narrare attraverso gli occhi dei personaggi, con un narratore a focalizzazione interna.

"La valle era piuttosto estesa, ma pressoché indistinguibile dalle molte altre valli che facevano parte della Lirosia." Come detto poco fa. "Piuttosto", "pressoché".

"Era una terra ricca e piuttosto fertile". Insieme a tutto ciò che ho citato prima, queste frasi danno solo un'idea vaga di ciò che vuoi intendere. Per avere un'immagine precisa nella mente di montagne e prati, è necessario ciò che manca qui: un punto di vista. Un personaggio che osservi ciò che descrivi, che possa essere *calato all'interno* della storia e riferire con particolari ciò che tu invece accenni con luoghi comuni.

Ho finito di leggere, e potrei segnalarti altre cose, ma tutto sommato sono sempre le stesse.
Il racconto ha bisogno di:
1. Un punto di vista. Forse un quarto di ciò che hai scritto si potrebbe benissimo eliminare. Tutta la parte iniziale, per esempio. E cominciare con la ragazza che cavalca. Quindi entrare nella sua mente e farla parlare coi pensieri - tu invece dài voce alla ragazza mediante il narratore, e il ruolo del narratore è quello di limitarsi a narrare: non deve *pensare*, né comunicarci cose che nemmeno il persoanggio può vedere. Tu dirai: e dove sta scritto? Lo dicono tutti i manuali di scrittura creativa, scritti da chi ne sa un bel po'. Quello che continuerò a dire ora è frutto di anni di esperienza da parte di scrittori che adottando queste tecniche sono diventati dei grandi. Nessuno ti mette in galera se usi il narratore così o se metti tanti avverbi, ma in pratica farlo significa scrivere qualcosa di qualità bassa.
2. Togliere gli avverbi in -mente. Sono lunghi, brutti, e non specificano granché.
3. Eliminare gli aggettivi inutili. Esempio: "I meravigliosi alberi fioriti". Meravigliosi, sì, *secondo te*. Se il narratore si pone con pareri personali di questo tipo, costringe il lettore a pensarla come lui. E se il lettore vuole pensarla in modo diverso, odierà il narratore e non vorrà più leggere il racconto.
4. Eliminare l'infodump. In questo racconto non ne ho trovato di vero e proprio, ma è bene che tu lo sappia, per quando scriverai qualcos'altro. Ovvero, bisogna evitare assolutamente di fornire informazioni che si pongono al di fuori dal corso naturale della narrazione. Per esempio, se il narratore si mette a dire tutta la storia di una città, le origini, la situazione politica ecc., tutto questo non va bene. Devono essere i personaggi a comunicare informazioni essenziali attraverso dei dialoghi naturali (dico naturali intendendo l'opposto di forzati: se hai bisogno che il lettore conosca una certa cosa non puoi semplicemente prendere e dargliela in un colpo solo.)

Basterebbero anche solo queste modifiche per rendere migliore il testo. :)

Recensore Veterano
23/10/09, ore 11:41

Finalmente le cose hanno iniziato a sbloccarsi. Vedremo chi sarà il misterioso individuo.
Come sempre le tue descrizioni sono ottime, riesci molto bene a far capire al lettore lo svolgersi delle azioni e dei combattimenti senza però appesantire la narrazione. Bravo.
Al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 23/10/2009 - 11:41 am)

Recensore Veterano
12/10/09, ore 11:52

Allora...ho letto tutti e gli undici capitoli e ti posso dire che sono scritti molto bene. La descrizione dei luoghi è ottima e precisa, così come quella delle azioni. Complimenti. L'unico appunto che posso farti è che secondo me avresti potuto unire più parti insieme e quindi fare meno capitoli, ma più lunghi.

Recensore Junior
06/10/09, ore 22:27

ciao ^^, leggevo la tua storia...volevo dirti che l'idea è molto carina...ma manca completamente di dialoghi e il lettore dopo un po' si annoia! te lo dico perchè è un peccato visto che scrivi bene! un beso :*