Recensioni per
La setta degli Eletti
di Beatrix Bonnie
Bentornata!! |
Non mi ha entusiasmato particolarmente questo chapter, a parte le rivelazioni e gli altri (innumerevoli dubbi) che si sono alzati. In primis, vi è la vera natura del professor Cumhacht, che ammiro sempre di più; la dimissione (inaspettata quanto gradevole) del padre di Laughlin e, poi, anche la disputa "sottointesa" tra Edmund e il Presidente della Magia. |
Ottimo epilogo di un capitolo che non esito a definire avvincente, che ha visto Burke dare sfoggio delel sue capacità analitiche nel far fronte ad un problema che sembrava di ardua se non di impossibile soluzione, e che sembrava sempre più ingarbugliarsi via via che si procedeva, per fortuna il protagonista ha avuto la forza d’animo di resistere ai momenti di scoramento ed è riuscito a portare a termine l’impresa, non lasciando praticamente nulla d’intentato. |
Questi ultimi chiarimenti da parte di Captatio ci volevano! Adesso l'enigma è completamente svelato. |
Ho trovato estremamente interessante anche questo capitolo, in cui si comincia a chiarire, attraverso le capacità investigative del giovane Burke (ottimo poi il riferimento al preside che sebbene allontanato dal suo ruolo dirigenziale non deve essere rimasto evidentemente con le mani in mano a vedere lo scempio che si consumava nella sua scuola da parte di un gruppo che ha come ragion d’essere l’esatto contrario dei valori che lui invece si sforza d’inculcare nelle menti sensibili dei suoi discenti, alcuni dei quali però attratti dall’estremismo non hanno esitato a far da manutengoli, e credo l’abbiano fatto con estremo piacere; va anche detto, tra l’altro, che mi sembra quantomeno consolante che i professori che sembravano coinvolti nell’intrigo abbiano agito sotto l’effetto di una sostanza in grado di ottundere le loro normali capacità, fino ad essere coinvolti in fenomeni che in altri contesti si definirebbero di possessione, credo che per il preside sarebbe stata una feroce delusione scoprire quale serpaio avesse sotto la sua direzione), credo inoltre che tutto sommato il vecchio mago non abbia del tutto sgradito la rimozione, deve avergli permesso di indagare sul mistero per conto suo, inoltre il caso deve aver fatto bene le cose, mettendo sulla sua strada un tipo perspicace e con la passione di cercare quello che è occultato e di svelare i misteri, davvero una fortunata coincidenza, che il preside, conscio delle qualità del suo allievo, non s’è fatto di certo sfuggire. Davvero piacevole la narrazione di come i pezzi di questo puzzle siano alla fine risultati combacianti, nonostante la povertà del quadro indiziario presente. |
Bè, ok, non mi sarei mai aspettata che il colpevole fosse questo Xavier O'Costal, però il Ministero c'entra in qualche modo! |
Anche questo chapter è stato entusiasmante e pieno di scoperte! (Beh, naturalmente per Edmund e Captatio! xD) Sono felice di aver intuito la verità e poi il povero Codail mi sembrava fin troppo innocente per farsi trascinare in un assurdo circolo di fissati! =) |
Tranne per qualche piccolo erroraccio di grammatica, devo ammettere che leggere questo chapter è stato davvero un susseguirsi di suspance! xD Dico sul serio: la sala degli scacchi, il passaggio segreto, il ritrovamento degli ostaggi... e perfino l'EIF che agisce così spudoratamente dentro il Trinity! E io che pensavo che la O'Connel bastasse per tenerli lontani... ma ovviamente era certo che avrebbero agito all'interno, visto che il preside è stato (momentaneamente) espulso dal college! =P |
E’ davvero meritevole di elogio la sagacia narrativa nel mostrare come gli amici di Edmund si fidino finalmente delle sue intuizioni (negli altri capitoli a mio modo di vedere si mostravano piuttosto scettici, e non credo avessero tutti i torti). Da più che mediocre scacchista ho apprezzato moltissimo la scelta di ambientare parte del racconto nel club scolastico deputato all’antico gioco che come patrona Cassa, come anche la scelta della variante nella disposizione dei pezzi. (mi è sembrato come un segnale di disordine che i protagonisti della avvicenda si accingono ad eliminare) e di come sia riuscito a trovare la chiave per l’accesso al luogo dove erano nascosti Bearach e il dottor Cox (davvero interessante il suo atteggiamento di fronte ai suoi liberatori, evidentemente non se li aspettava così giovani, ma probabilmente pur di essere liberato non sarebbe andato tanto per il sottile), ho trovato davvero enigmatiche le parole di Burke, come d’altra parte lodevole la dimostrazione di fiducia che i suoi amici hanno pur di fronte alle perentorie richieste di Saimiu (a proposito, interessante la narrazione di quel particolare turbamento dell’animo del docente, e la dimostrazione di comprensione verso le necessità altrui dimostrata da padre Rafael, sia verso la persona adulta che verso quello strano gruppetto, capitanato da un ragazzo che forse ha visto non molte volte ma che a quanto pare ha già intuito il suo valore come studente e come persona). Una particolare menzione credo sia doverosa per la scena dell’irruzione (con Ballerinus che sbeffeggia l’invito di padre Rafael, sinceramente non me l’aspettavo da lui) e per le inquietanti divise dell’EIF, come anche per l’abilità (anche se volta al male) dimostrata nel prendere possesso del castello senza incontrare seria resistenza (bisogna ammettere che la cellula locale deve aver lavorato bene, con una dedizione e una forza di volontà degni probabilmente di miglior causa, ma si sa, non è poi così scontato sapere cosa sia il “bene” e il “male”, specie in persone in cui hanno attecchito i semi dell’estremismo al punto da diventare scherani di un’organizzazione terroristica), di solito chi fa queste scelte crede di essere un eroe, anche in situazioni ripugnanti come questa (avvenute purtroppo più di una volta nel mondo babbano), a quanto pare la tattica ora usata pare stia andando bene, ma non credo che la vittoria sarà così facile da raggiungere come sembra (nonostante la protervia di Codail, che sembra gustare un po’ troppo anticipatamente il trionfo, a proposito, complimenti per la caratterizzazione dell’infido docente) |
Chissà perché, oggi mi aspettavo un tuo aggiornamento! Sto diventando brava in Divinazione! XD |
Ho trovato interessante la conversazione Edmund- Ballerinus sulla scelta per le materie dell’anno seguente, anche perché è stata rivelatrice della visione del mondo di Burke (anche se può sembrare strano che un mago, che nella visione popolare viene sovente visto come una persona che basa il suo sapere su forze irrazionali, misteriose e inconsce, dichiari apertamente il suo amore per la logica e la razionalità, ma per i maghi di tipo rowlinghiano non si tratta affatto di una contraddizione), a quanto pare però il docente ha comunque saputo indicargli quella che sembrerebbe essere la via migliore per lui (quanto alla scelta dei suoi amici, dispiace un po’ il rifiuto di Laughlin verso babbanologia, ma probabilmente sarebbe parso strano il contrario). |
Aaaah, lo sapevo che Codail puzzava troppo! C'era qualcosa di strano in lui e inoltre mentre leggevo l'inizio del capitolo e poi la parte con il professor Ballerinus mi dicevo proprio che Codail stesse distribuendo troppi tè per i miei gusti! |
Davvero avvincente! |
E io che pensavo che le novità fossero finite (almeno per questo secondo romanzo!) Invece mi hai sorpreso, sopratutto con quel libretto viola: l'ho trovato molto interessante e molto tenebroso. E poi resta sempre il motivo del perchè Captatio lo abbia dato ad Ed... =) Anche se un piccolo flash me lo sto già facendo, eh! xD |
Devo dire che ho trovato molto interessante il dialogo iniziale tra Laughlin e Dominique, mi piace pensare che il primo sia alla ricerca di una sua dimensione spirituale, e che questo afflato sia giunto proprio in questo periodo, sia perché si trova nella fascia d’età che più cerca risposte sia per l’attuale situazione che s’avverte nella scuola, evidentemente si sente circondato da insidie velenose e cerca rifugio nel sacro, che dà (o almeno dovrebbe dare) risposte in qualche modo più solide, inoltre l’atmosfera particolare della cappella scolastica è qualcosa che in un certo senso aiuta a staccarsi dalle ambasce e dai problemi della vita quotidiana, ovviamente non dispiace affatto che il giovane nordirlandese abbia saputo conquistare anche l’amicizia di Edmund |