Recensioni per
La setta degli Eletti
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/07/10, ore 20:32

Che colpi di scena!
Avevo indovinato allora: la chiave del mistero si trovava nel libro che Captatio ha dato a Edmund e l'Erbosella non era una pianta! Comunque hai ideato molto bene la faccenda delle pozioni apparentemente inutili.
Però questo capitolo mi ha spiazzata: fino a quel momento le apparizioni della setta non sono state pericolose, ma adesso due studenti hanno rischiato di morire, quindi la faccenda assume dei contorni molto più oscuri...
Sì, penso anche io che Captatio abbia preveduto il proprio allontanamento dal Trinity College e che quindi abbia voluto affidare a Edmund il modo per scoprire la faccenda, ma perché? Mi spiace, ma stavolta sono ad un punto morto anche io!
Visto, non riesco a superare Edmund! XD Il genio è lui, io provo solo a sfruttare l'intuito, che però stavolta non mi aiuta...
Concordo anche io sul fatto che dovrebbe esserci dietro più di una semplice ghenga di studenti, un professore probabilmente. Ricordo che Codail mi aveva insospettito, anche se non riesco a collegare la cosa. Bè, immagino che dovrò smetterla con le supposizioni e aspettare i prossimi capitoli! XD
Ah, devo assolutamente fare un applauso a Mairead e al suo coraggio. Ha avuto la forza di affrontare il terrore allo stato puro più dei suoi due amici. E' stata una grande! La ammiro tantissimo: brava Mairead!!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo!!
A presto!
Giulia =)

Recensore Veterano
06/07/10, ore 14:01

Rieccoti con un altro brillante chapter!
Mi è piaciuto molto a dirti la verità e ho trovato molto gradevole la professoressa Blath, che penso sia abbastanza "moderna" come insegnante e forse è proprio per questo che mi piace! ;)
Per quanto riguarda la parte finale, dove Edmund parla con Captatio è stato avvincente da leggere, in quanto Edmund ha avuto "parte" delle risposte che cercava; una di queste è la storia del suo Molliccio. Ma non ho capito bene cosa intendesse il preside: lui avrà visto parte del futuro di Ed per dire ciò che ha detto? xDD Spero che tu possa darmi una risposta... E per quanto riguarda il libro, mi piacerebbe saperne di più! ;)
Alla prossima!.. Bacioni.. Vitto.

Recensore Master
05/07/10, ore 23:21

Devo dire che ho trovato interessante l’inizio del capitolo collegato alla fine del precedente, e di come i Raloi sembrano animati già da una sete di rivalsa per quanto è avvenuto, in effetti contare sui risultati altrui non è un fondare le proprie speranze sua qualcosa di molto saggio, nel Quidditch come in qualsiasi altro sport, specie se ci si affida ai Llapac, squadra di atleti volenterosi ai quali però manca il quid necessario per il salto di qualità, però se i risultati sportivi seguissero sempre i pronostici probabilmente lo sport avrebbe cessato di essere praticato, e da molto.
Ho trovato ben descritto il passaggio sul risveglio di primavera che ha interessato l’area del Trinity (a cui non sono certo rimasti estranei i suoi abitanti, almeno quelli che si trovano nella fascia d’età più sensibile a tale mutamento, non solo ambientale, ma anche esistenziale, come ben dimostrato dall’accenno alle nuove materie da scegliere), fenomeno che ovviamente lascia estraneo Edmund, tutto preso dalla sua ricerca per scoprire il mistero (per l’idea che mi sono fatto del personaggio, credo che per lui ormai sia una questione personale riuscire a venire a capo dell’enigma), ovvio che per la sua dedizione al caso né il continuo stazionare in biblioteca né la delusione avuta dopo la visita alla Blath lo scoraggino né tanto meno lo inducano a desistere, ma lo spingano ancora oltre, anche in ambienti dove il fattore rischio è particolarmente elevato, ma credo che Burke non sia il tipo che pensa solo ai pericoli da affrontare (se il suo tentativo fosse stato coronato dal successo sarebbe tornata un po’ di serenità alla scuola ed in particolare alla sua amica, ed ha pensato che questo fosse un elemento sufficiente per rischiare); ma se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, in questo caso Edmund ha avuto dalla dea bendata davvero un trattamento di favore, è vero che è stato scoperto ed ha trascorso il proverbiale brutto quarto d’ora (a proposito, ottima scelta quella di usare il gaelico per quest’incantesimo, fa pensare all’esistenza di una tradizione magica autoctona che s’è sviluppata autonomamente nell’isola, prima di confluire in quella mainstream che usa il latino), ed ha rischiato di nuovo di essere espulso (idea alla quale non ci si abitua mai, suppongo, specie nella sua situazione di orfano svillaneggiato, deriso e umiliato di continuo) ed anche stavolta è riuscito ad evitare tale drastico provvedimento (e a suo stesso dire se l’è cavata con una punizione che tutto sommato è piuttosto lieve, anche se non immagino certo scene di giubilo nella sua sala comune quando sapranno la notizia), con buona pace dei docenti che l’hanno scoperto (che non saprei quanto possano essere d’accordo). Per quel che ho capito della conversazione tra il protagonista e il preside, ho trovato molto saggio da parte del dirigente scolastico rivelare, anche se in una situazione piuttosto informale, quello che pensa del suo studente, credo che sia nel suo (e non solo) interesse cercare di capirne di più onde indirizzare al meglio il potenziale del suo allievo, e credo che sia davvero un ottimo inizio affidargli la lettura di un grimorio che teoricamente sarebbe adatto a maghi le cui conoscenze dovrebbero essere molto più avanti rispetto a quelle attuali di Edmund, evidentemente la stima che ripone in lui deve essere molto salda (e credo che anni di esperienza con vari tipi di persone, prima ancora che di studenti, abbiano contribuito ad affinare le sue capacità psicologiche, probabilmente si ritiene capace di capire i più segreti risvolti dell’animo dei discenti), mi sembra inoltre che tu abbia magnificamente reso il comprensibile sconcerto che prende l’energico Raloi alla notizia, già deve essere stato davvero bizzarro per lui passare da essere una specie di paria (almeno tale si sentiva nel mondo babbano) a mago, molto più particolare deve essere stato il passaggio ad essere una specie di essere superiore anche agli altri maghi, dotato di potenzialità mirabolanti e ignote agli altri.
In breve: altro capitolo che non mi ha fatto assolutamente rimpiangere il tempo dedicato alla sua lettura, complimenti.
PS: e ovviamente un sentitissimo ringraziamento per le risposte.

Recensore Master
05/07/10, ore 23:04

Evvai, hai aggiornato! Aspettavo con ansia il capitolo nuovo!
Anche questo mi è piaciuto molto, soprattutto perché abbiamo la possibilità di approfondire un po' il carattere di Edmund. Il ragazzo è buono, però il fatto che sia affascinato dal suo lato oscuro naturalmente lo fa sembrare più vero. Un mago bravo e intelligente come lui sente sempre quel tipo di tentazione (prendi Silente, per esempio!)
Insomma, adoro Edmund!
Passando al mistero della Setta, mi ha stupito il fatto che l'Erbosella non esista... che strano. Sarà qualche strana creatura con le foglie al posto degli artigli?
Uhm, no, probabilmente cè un motivo se Captatio (tra l'altro, buffissimo con camicia da notte, berretto e pon pon! XD) ha dato a Edmund quel libro di Pozioni!
Insomma, complimenti ancora una volta: mi sono proprio appassionata!
Ciao e a presto!
Ps: ora vado a risponderti alla mail!

Recensore Master
02/07/10, ore 00:00

Altro capitolo estremamente interessante, mi è piaciuta molto la struttura interna del capitolo, divisa tra una parte “privata” (il dialogo tra Mairead ed Edmund mi è piaciuto molto, soprattutto la frase finale che pone un’uguaglianza tra guai e divertimenti, tipica della giovanile baldanza dell’età, unita poi ad una caratterizzazione portata al mostrare quello che viene celato, di qualsiasi cosa si tratta)e quella "pubblica" (la gara di Quidditch gaelico).
Mairead ed Edmund sono stati molto fortunati a trovarsi nel posto giusto al momento giusto per origliare la conversazione Captatio- Uisce, che sembra foriera di altri problemi per la scuola e di conseguenza per i protagonisti, i fatti dimostreranno se l’intuizione del sagace Burke sia fondata o meno, certo la presenza in contemporanea di due misteri in un ambiente piccolo e isolato come la scuola irlandese di magia non può che far sorgere la tentazione di un link tra i due casi.
Quanto alla narrazione della partita di Quidditch, non posso esimermi dal lodarti non solo per il valore intrinseco dell’alta qualità oggettiva del tuo stile e di come hai saputo rendere la trance agonistica di uno sport così veloce come il Quidditch, ma anche per aver deciso di far perdere i Raloi, ho trovato profondamente giusta tale scelta, credo che a Mairead e compagni faccia bene, dopo aver libato la dolce ambrosia della vittoria, accostare le labbra all’amaro calice della sconfitta, sia pure immeritata (l’in avanti di Finnegan era plateale e di natura sostanzialmente truffaldina, e l’arbitro ha commesso una grave pecca nel cadere in quella che s’è rivelata essere una trappola, con tutto il conseguente esito rovinoso per i Raloi, ma per parafrasare la famosa frase di Boskov, che diceva che c’è rigore solo quando l’arbitro fischia, così c’è sospensione del gioco solo quando il suo collega magico decide di accordarla, da dire che è stato davvero un saggio provvedimento quello di impedire ai giocatori di portarsi la bacchetta sul campo di gioco, altrimenti credo che la situazione avrebbe rischiato di degenerare, forse il buon Timberlen non ha mai visitato uno stadio babbano, si sarebbe fatto un’idea di quello che rischiano gli arbitri che si rendono invisi ad atleti e spettatori); quanto all’inimicizia Boenisolius- Finnegan, v’è da pensare che il Nagard gliel’avesse giurata e che progettasse da tempo qualcosa del genere, avrà pensato che la vendetta è un piatto che si gusta freddo, e che avrebbe avuto la sua completa e piacevole realizzazione in un evento simile a quello che gli aveva causato il rancore che provava per la cacciatrice Raloi, ritengo inoltre che non gli sia dispiaciuto affatto vedere la sua avversaria perdere sangue copiosamente (lo sport dovrebbe essere sinonimo di realtà, ma sovente se ne dimentica, comunque va dato atto alla prode cacciatrice Raloi di non essersi data per vinta e di aver dato il massimo, come del resto dovrebbe fare ogni praticante una qualsiasi disciplina sportiva, magica o babbana che sia), mi è piaciuto molto il suo addossarsi la colpa per la sconfitta della sua squadra (anche se non è detto che senza il suo infortunio i suoi avrebbero vinto, i Nagard avrebbero probabilmente messo la partita ancora più sul lato fisico, approfittando della tendenza dell’arbitro a lasciar fare) , denota un senso di responsabilità che le fa onore; certo, Laughlin sarà stato felice alla nuova, ma credo che se sapesse in che modo i suoi hanno vinto, tale entusiasmo sarebbe di molto attenuato. A dire il vero, penso che una sconfitta a volte sia più salutare di una vittoria, la sconfitta è amara, ma anche le medicine non hanno un buon sapore, eppure servono per curare le malattie, allo stesso modo questa battuta d’arresto li spinga ad essere migliori con più volontà (c’è da rendere la pariglia ai Nagard, dopo tutto)-
Vi sono poi altri punti che meritano una sia pur fuggevole menzione:
a) ovviamente ho trovato ben inserita (ovviamente a suo modo) la presenza di Dedalus, credo proprio che la sua originalità non stoni affatto in un ambiente che sembra dare all’appartenenza alle varie case troppa importanza.
b) Credo debba tributarti una particolare lode per l’inserimento dei versi medievaleggianti, un esempio di pseudo-epigrafia davvero bene riuscito.
c) Quanto al nome gaelico del fondatore, ho pensato che all’epoca in cui questa importante figura di religioso e studioso la lingua irlandese fosse più diffusa di quanto non lo sia adesso (ad onore del vero, la meravigliosa resistenza dell’irlandese alla lingua dei dominatori venne meno solo nel XIX secolo, probabilmente tra le cause vi fu anche la terribile grande carestia del 1845-49, o per dirla in gaelico An Gorta Mór na hÉireann, che imperversò sopratutto nelle zone occidentali dove c’era la maggioranza dei parlanti gaelico, e l’indebolì a tal punto che i cultori della lingua dovettero fondare associazioni e leghe a sua difesa, a dire il vero purtroppo non con molto successo) e che probabilmente i contemporanei lo conoscessero più come Pádraig che non Patrick.
Grazie alla più infinito per l’attenzione prestata ai miei miserrimi commenti, nonché per la rispiosta che mi hai gentilmente dato nelle note d’autore del capitolo.
In sintesi: credo che il tempo trascorso nella lettura del frutto del tuo ingegno sia stato ottimamente speso, e spero che il seguito non si da meno ;-)
PS (addendum alla precedente recensione) concordo con quanto detto su Laughlin, per l’idea che mi sono fatto del personaggio, avrà senz’altro l’elasticità mentale di cambiare le sue opinioni sull’altro sesso, specialmente se incontrerà un essere speciale che gli procurerà quel particolare entusiasmo capace di fargli battere il cuore, per restare in tema di poesia italiana antica, al cor gentile rempaira sempre amore, e credo che Laughlin tutto sommato l’abbia eccome..
PPS: avrei due domande sull’Irlanda magica e sul Trinity
a) L’indipendenza dell’Irlanda magica è coeva a quella dell’Eire babbano? E come si è arrivati al distacco, pacificamente o con metodi cruenti? Anche l’Irlanda magica ha avuto i suoi Michael Collins ed i suoi Eamon De Valera?
b) Nei capitoli precedenti (sia nel testo, che nelle note d’autore) ho saputo dell’esistenza di uno studente (Balofsky) e dell’arrivo di una ragazza che difficilmente annoverano tra i propri antenati Míl Espáine (il progenitore dei goidelici che sarebbero arrivati in Irlanda , soppiantando dopo lunga lotta i Túatha Dé Danann), mi chiedo se il Trinity accetti anche irlandesi della diaspora, in teoria sì, dato che sarebbero comunque irlandesi, ma temo che i nazionalisti sarebbero tentati di controllare i loro alberi genealogici per vedere antenati non di sangue gaelico, e trattarli quindi come esseri inferiori, o sbaglio?
(Recensione modificata il 02/07/2010 - 12:02 am)
(Recensione modificata il 02/07/2010 - 12:11 am)

Recensore Master
01/07/10, ore 17:03

Nooo, hanno perso! =(
Ho seguito questa partita con il cuore in gola, maledicendo Blake Finnegan ogni due secondi (anche l'arbitro, in effetti, anche se i Nagard erano risuciti ad ggirare le regole senza infrangerle esplicitamente), e mi è dispiaciuto da morire quando i Raloi hanno perso! =(
Però Mairead è stata bravissima, ha avuto una gran determinazione nel portare a termine la mischia, anche a costo di farsi male.
Hai ragione, non si può sempre vincere... Speriamo però che Laughlin non esageri troppo con i festeggiamenti, o Mairead potrebbe arrabbiarsi di brutto!
Dedalus mi ha ricordato tantissimo Luna quando tifa per Grifondoro nel quinto libro! Del resto lui è quello stano della situazione! XD
Passando alla parte iniziale del capitolo, c'è una Pozione di mezzo, eh? Chissà di quale si tratta. Al momento non ho ipotesi, anche se sicuramente ha qualcosa a che fare con la Setta, come ha giustamente notato Edmund.
Ah, ecco, la frase della sepoltura era tua! Be', era davvero mascherata bene, quindi l'ho scambiata per un verso di Dante (immagino che sarai contenta!) XD
*_* Hai finito di scrivere questa seconda storia! Che bello, adoro gli aggiornamenti veloci! Anche perché non sto più nella pelle: voglio che sia finalmente fatta luce sul mistero della setta!
Grazie per le recensioni, a presto!!
Giulia
(Recensione modificata il 01/07/2010 - 05:05 pm)

Recensore Veterano
29/06/10, ore 13:10

Molto carino anche questo capitolo! Ho apprezzato particolarmente l'apparizione del fantasma, che parla in maniera adorabile! Hai reso perfettamente quel che io non ho avuto la forza di fare con St George! Bravissima! Mi spiace solo che questo pezzo sia un po' breve (o forse scorre solo troppo velocemente?) perchè mi trovo qui a saperne quanto prima e non vedo l'ora di sapere come va a finire!
Mi fa piacere che Mairead si sia un poco riprese e che sia tornata alla carica assieme ai suoi amici :) potere alle donne!
A presto :)

Recensore Junior
25/06/10, ore 21:18

wow che bello!!! speriamo che Edmund abbia ragione, e che la setta sia innocua. finalmente Mairead si è ripresa un po' dalla sua crisi adolescenziale ^^ grazie per il benvenuto!

Recensore Master
25/06/10, ore 15:57

Davvero cosa grata alla vista è stato il veder sì lesto aggiornamento presente nel sito, e di questo non posso che compiacermene per poter seguire le vicende dei due giovani figli della terra di Eriu che s’en vanno alla ricerca della chiave che risolva i misteri presenti nella loro scuola, e per far questo non esitano nemmeno a cercare lumi da chi si trova nel regno delle Ombre (o meglio, in una zona a metà tra questo ed il mondo degli esseri ancora viventi), purtroppo anche qui il buon Laughlin non ci fa una gran figura (scambiando “esoteriche” con “erotiche”) ma probabilmente in questo frangente è meglio fare da “spalla”, mi sembra anche ben tratteggiato il breve incontro tra il protagonista e Mairead, sembra proprio uno di quegli incontri in cui una parola o poche valgono più di un’intera orazione, credo faccia chiaramente capire come la ragazza ancora disapprovi quello che vogliono fare i loro amici, ma nemmeno se la sente di impedire loro di procedere nel loro proponimento. La scena della preparazione del rituale evocativo l’ho trovata piuttosto interessante nonché divertente, evidentemente Laughlin ha una certa goffaggine, che non credo si possa spiegare esclusivamente con la scarsa preparazione per i cerimoniali occulti.
Molto suggestiva l’introduzione del fantasma, della sua storia (paradigmatica delle condizioni che rendono un’anima trapassata un fantasma, ovvero l’incapacità di lasciare del tutto questo mondo a seguito di un feroce torto subito) e del suo arcaico favellare (quanto alla scelta lessicale, non posso fare a meno di trovarla estremamente lodevole, la scelta poi di porre in bocca all’essere disincarnato tra gli altri i versi di chi si trova negli avelli della città di Dite è stupenda, a dire il vero, ho sempre trovato il dialogo tra Dante e Farinata degli Uberti uno degli episodi più belli non solo della prima cantica, ma di tutto il poema del “ghibellin fuggiasco”, anche se in realtà il vero ghibellino era proprio l’ospite del sesto cerchio), di certo una figura molto diversa da quella che i due evocatori si aspettavano, un cavaliere che almeno da come si propone sembra avere un’area da miles gloriosus che non da fiero combattente lancia in resta (da quel che ho capito, non credo che si possa dire: “ di stragi menasti gran vanto, e tra i nemici lutto e pianto”, per usare i versi di La morte di De André), moltoi interessante poi che la magia del buon Patrick da Wexford (o come poteva essere noto all’epoca tra i gaelici, Pádraig as Loch Garman) non sia retroattiva.
Mi sembra poi molto interessante che alla fine la curiosità (nonché l’affetto e di certo una discreta dose di apprensione per quello che stavano combinando i suoi amici, mi sembrano molto assennate le parole che il protagonista rivolge alla sua amica ed alle sue tutt’altro che ingiustificate parole cariche dell’apprensione tipica di chi ha qualcosa da perdere se le cose dovessero andare male, per Edmund, l’unica cosa di cui si deve aver paura è la paura stessa, e mi piace vedere come queste abbiano un benefico effetto sulla ragazzina, chiunque o cosa siano quelle entità e quali possano i loro (a quanto pare piuttosto turpi) propositi, non li si può permettere di agire impunemente, essere in loro balia significherebbe dare loro un immeritato vantaggio, che essi non meritano, bisogna essere pronti per affrontarli, e Mairead mi pare in fin di capitolo avere acquisito una certa forza di volontà in tal senso. Purtroppo per lei e per i suoi amici, anche aver disturbato lo spettro non ha portato a nulla, permane quindi una situazione di sgradevole stallo nelle indagini, credo che la tesi che chiunque sia dietro la setta sia vivo quanto quelli che vuole spaventare sembra a questo punto sempre più probabile, ma questo credo si vedrà con il tempo (non è affatto male restare con il fiato sospeso, purché non si rischi l’apnea… ;-)).
Ovviamente non posso celarti parole di sincera e forte gratitudine per quanto detto nelle note d’autore, sia per i chiarimenti sullo sviluppo della trama, sia per i i ragguagli sulla psicologia dei personaggi (in effetti la situazione di Mairead non è delle più facili, in quella fase d’età trovare delle persone con cui confidarsi è davvero importante), nonché per i ringraziamenti (che ricambio volentieri) su quel poco che sono stato in grado di dirti, sono davvero felice se ho potuto essere utile in qualche modo alla stesura di questo pregevole racconto.
Per gli amanti della sintesi: ti rinnovo in pieno i complimenti per come sta proseguendo la storia.
PS: avrei una domanda sulle elezioni presidenziali che si sono tenute nel capitolo “Et cum spiritu tuo”, per espletare il loro diritto di voto maghi e streghe che vivono lì (in primis quelli del corpo docente, ma anche gli studenti che hanno raggiunto la maggiore età) sono tornati a casa o è stato installato un seggio elettorale in zona, magari nella stessa sede del Trinity o nel villaggio di Doolin? Oppure i voti sono stati mandati via gufo alla commssione elettorale centrale?
(Recensione modificata il 25/06/2010 - 04:00 pm)
(Recensione modificata il 25/06/2010 - 04:12 pm)

Recensore Junior
25/06/10, ore 13:02

Oh, ma i versi sono facili... Farinata, canto X dell'inferno, e Vigilio, proemio... sono preparata per la maturità, eh? Peccato che chiedano il paradiso e non l'inferno!
Bel capitolo, comunque, e fantastico il cavaliere!

Recensore Master
25/06/10, ore 12:18

Ho voluto dare un'occhiata al sito per puro caso e quasi non ci credevo! Hai aggiornato prestissimo, con mia grande felicità!
Eh, hai trovato pane per i tuoi denti! Ho fatto l'esame di letteratura italiana proprio a febbraio, quindi li ho riconosciuti subito i versi danteschi: "chi furon li maggior tuoi", "Io non omo, omo già fui" (era Virgilio), "Cavaliere fui, e son sir Percevall" (Cesare/Giustiniano)! Poi anche "Non ebbi l'onor di sepoltura, lo corpo mio giacque in una selva abbandonata" mi ricorda qualcuno il cui nome però al momento mi sfugge! Però sono quasi certa che fosse uno dei morti di morte violenta, ma il nome è così strano che l'ho già rimosso...
Sicuramente qualcuno mi è sfuggito, ma che dici, ho passato l'esame? XD
Comunque, a parte questo, Sir Percevall mi ha fatto morire dal ridere! E complimenti per aver saputo ricreare il linguaggio medievale! Sei stata bravissima, sono rimasta senza parole!
Laughlin poi è sempre più simpatico. Lui e Edmund insieme sono una forza! E sono felice che Mairead abbia deciso di tornare a collaborare con loro.
Allora avevo ragione sui fantasmi! In fondo se sono tutti come Sir Percevall, devono essere tutti simpatici, e non dei pazzi estremisti!
Bravissima, ti ammiro sempre di più! Il capitolo ha la giusta via di mezzo tra il mistero e la parte comica di sir Percevall.
Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
23/06/10, ore 13:47

Ecco il nuovo capitolo! Molto carino, si nota come si stia per passare alle fasi di azione! Povera Mairead :) I suoi amici sono due maschietti e non hanno (ancora) la sensibilità adatta per comprendere i suoi stati d'animo e la pressione che sta sopportando! PEr giunta è l'unica nata inglese, a meno che Edmund non ci nasconda cose che non sappiamo! A questo punto non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo!
In bocca al lupo per gli esami e a risentirci presto!

Recensore Veterano
23/06/10, ore 13:47

Ecco il nuovo capitolo! Molto carino, si nota come si stia per passare alle fasi di azione! Povera Mairead :) I suoi amici sono due maschietti e non hanno (ancora) la sensibilità adatta per comprendere i suoi stati d'animo e la pressione che sta sopportando! PEr giunta è l'unica nata inglese, a meno che Edmund non ci nasconda cose che non sappiamo! A questo punto non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo!
In bocca al lupo per gli esami e a risentirci presto!

Recensore Master
20/06/10, ore 08:57

In primis et ante omnia non posso non esprimere la sottile euforia che mi ha dato il vedere l’avveduto aggiornamento, mi chiedevo proprio come stessero proseguendo le indagini di Edmund per risolvere il mistero delle presenze inquietanti presenti nella sede scolastica.
Devo dire che ho trovato molto coraggioso il comportamento di del protagonista nel persistere nella sua richiesta di chiarimenti al prof. Codail nonostante il suo comportamento invero bizzarro (piuttosto scostante la sera, molto più incline al dialogo al mattino, evidentemente anche nell’Irlanda magica c’è un momento in cui i professori si ritengono esonerati dal loro compito per dedicarsi alla loro beneamata privacy, ed in quel caso la presenza di Edmund non si confaceva affatto al raggiungimento della stessa, a dir il vero non mi sentirei di dargli tutti i torti, spesso gli studenti, di qualunque tempo, paese o mondo, pensano che i docenti siano come degli automi sempre pronti a rispondere a tutto in qualsiasi momento, senza pensare che anche quelli sono esseri umani come gli altri, con proprie necessità e debolezze), mi sembra che sia stato ben reso questo quadretto di vita scolastica (a meno che, ovviamente non ci siano ragioni “altre” a spiegare tale comportamento, il mondo magico è uno dei luoghi in cui più sembra adatto l’uso dell’antico adagio “niente è come sembra”) .
Non posso poi non esprimere il mio giudizio ampiamente positivo e laudatorio per la digressione storica sul fondatore del Trinity (non ho trovato affatto male il nome gaelico attribuito alla scuola, come anche la ratio studiorum che il buon padre Patrick da Wexford ha voluto imporre ai discenti),. A quanto pare non vi sono quindi persone inumate all’interno della struttura, quindi le indagini devono prendere un’altra direzione (indagare poi mentre è in corso una lezione però non è consigliabile, se si vuole evitare di ferire la suscettibilità altrui, specie se costui ha mezzi coercitivi non proprio da sottovalutare dalla sua).
Quanto all’evocazione, trovo molto comprensibile l’atteggiamento molto critico di Mairead verso questa idea, potrebbe spiegarsi anche con la sua vita privata che la vede orfana di madre, per lei evocare gli spiriti vuol dire in un certo senso evocare anche una figura così importante per lei (o almeno così m’è parso di capire), oppure ha presente il primordiale tabù che vieta di disturbare il sonno dei morti (anche se nel mondo magico sembra che siano proprio gli spettri i primi a non rispettarlo) inoltre, tali pratiche magiche sono piuttosto pericolose, dato che si può rischiare anche di fare brutti incontri e di chiamare “entità” che poi non ne vogliono sapere di ubbidire agli ordini dell’evocante (solitamente figure del genere si presentano come servi ma in realtà aspirano a diventare padroni), di più, sembra proprio che il suo rifiuto sembri essere motivato da una ragione più profonda, forse ha assistito ad eventi del genere e non ne ha avuto una buona impressione a riguardo. Ovviamente i suoi amici non possono capire almeno al momento il travaglio interiore che probabilmente si cela dietro il diniego della ragazzina (per il discorso di Loughlin, sì, non è particolarmente lusinghiero sulle ragazze, ma credo che tu abbia saputo rendere molto bene quello che si pensa solitamente in quella fascia d’età, dove ancora la propria identità non è ancora ben formata, figurarsi cercare di capire cosa passa nella mente di un’appartenente all’altro genere, bisogna quindi affidarsi a quelle che vengono definite a torto o a ragione verità dagli altri, in sostanza, il suo discorso mi sembra una serie di pregiudizi e stereotipi, che solo il tempo, non disgiunta a una discreta dose d’intelligenza personale, porteranno a riformulare).
Non posso poi non rivolgerti i miei più sentiti, sinceri a calorosi ringraziamenti per le delucidazionii gentilmente offertemi sui rapporti tra magia e religione.
Per gli amanti della sintesi: il capitolo è di pregevole fattura, e davvero non ci si annoia a leggere il frutto del tuo ingegno. Complimenti vivissimi (a volte non è male essere monotoni, soprattutto se si può farlo per qualcosa che trova il proprio gradimento).

Recensore Junior
19/06/10, ore 18:37

wow sei bravissima!!!! scusa se ti commento solo adesso ma avevo messo la storia fra i preferiti per commentarla quando avrei avuto tempo ^^
la storia si fa davvero molto interessante, devo dire che hai avuto una grande inventiva, la storia del Trinity è molto interessante, soprattutto la sua fondazione da parte di un frate, davvero un colpo di genio... attendo con ansia sviluppi!! ciao ciao
Elisa