Recensioni per
September ends
di aniasolary

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/03/12, ore 14:12

Ciao Ania!!!
Pensavi che almeno qui ti lasciassi respirare, eh? E invece...sono anche qui, e che posso dire?
Scrivi benissimo, come al solito, e credo anche che sia riuscita benissimo ad entrare nel personaggio di Jacob. Sembra che, in un modo o nell'altro, attraverso quei quattro libri che la Meyer ha creato, tu sia riuscita non solo ad etrare nella storia, ma proprio ad entarre nella mente di Jacob. Non so come tu ci sia riuscita, so solo che quello che viene fuori dalle tue abili mani che spingono i tasti della tastiera, è sempre e comunque meraviglioso. E' una garanzia.
Complimenti, non vedo l'ora che tu continui a postare.
Ciao e un bacio

Maria_Black

Recensore Junior
17/03/12, ore 13:52

Trattiene un verso che gli parte dalla gola ma che viene direttamente da quel traditore che gli sta in mezzo al petto, lei glielo strappa e lui glielo lascia fare. Gliel’ha sempre lasciato fare. Anche se non c’è, anche se lei sta buttando la sua vita a farsi toccare dalle mani del succhiasangue… lei continua sempre a strappargli il cuore.

Si costruisce l’immagine della sanguisuga che le ferma le gambe attorno al bacino e spinge, la bacia con quella bocca avvelenata e lei geme.
Sputa per terra. Vuole sprofondare.

Non ti sei lasciata uccidere, vero? Bells, merda, la tua vita è la mia, la mia vita è la tua… se volevi morire dovevi dirmelo. Sarei venuto con te.

Sì, è così e non ridere. Lo so che stai ridendo, Bells.
Ah, sì, lo sento, adesso c’è il sole.

Lo sai che quello non era un addio, io non so nemmeno come si fa a dire un “ciao” in modo decente, figuriamoci un addio. Se vuoi posso imparare a memoria una di quelle frasi dei libri che piacciono a te. Ti farò ridere ma sarà bello. Ti rivedrò respirare, diventare rossa, finire il fiato per le risate.

Ti voglio qui, ti sto aspettando, non posso fare altro, ti prego, è uno strazio, portami un regalo e io lo appenderò in camera, mi prenderai in giro e per ogni graffio che ti sei fatta ti tolgo due anni. Alla fine vinco sempre io, Bella. "

Perdonami, non sono solita cominciare le recensioni con delle citazioni, ma fosse per me citerei tutto il tuo capitolo.
Non ho mai avuto il piacere di leggere qualcosa di tuo e temo di dover rimediare assolutamente.
Mi capita raramente di emozionarmi leggendo qualcosa da Efp. Non saprei dirti perchè; forse perchè la carta tra le dita mi fa tutt'altro effetto.
Alle volte però succede ed è successo con te, Ania.
Io ero lì su quella spiaggia con Jake.
Ero il granello vicino il suo orecchio, l'onda del mare, la stella nel cielo, la lettera sbavata sul foglietto.
Tu mi hai fatto provare molto, ti ringrazio.
Meriti appieno il posto sul podio nel contest, hai davvero del talento.
Non vedo l'ora di farmi condurre da te dovunque tu voglia. Sarà un vero piacere.
Strange


Recensore Veterano
15/03/12, ore 00:37

Bello ...triste ma intenso..profondo...e pieno di sentimento.
Sei brava Ania a scrivere di un Jake così perdutamente innamorato e infelice :-(
Mi fa stare male vedere soffrire Jake così *_*
Vorrei vederlo finalmente felice <3
Ma la vita non sempre va come vorremmo *_*
Complimenti Ania ...scrivi benissimo e sai prendere il lettore "da dentro"...se mi consenti la metafora ^_^
Bacioni lupetta <3 e a presto ;-)

Recensore Master
14/03/12, ore 14:48

Ania! Eccomi, qui, come sempre, ora, domani e in futuro!
Oddio, ma quanto è triste questo capitolo?
Bella, santo cielo. Quando Jake soffre ci sei sempre tu di mezzo. Quello che mi chiedo è: ma Bella è morta davvero, o tu, cara Ania, ci farai una bella, meravigliosa, sorpresina? Spero proprio di sì. Cavoli, non può essere che Bella non ci sia più ç.ç
Jacob è scappato... sono curiosa di leggere il seguito, magari ci sarà quella bellissima sorpresina di cui accennavo prima, o magari non ci sarà, ma tu, Ania, ci farai emozionare tanto come fai sempre.
Complimenti e a prestissimo <3
(Sarò sempre con te <3)
Tua,
Cate.

Recensore Master
14/03/12, ore 11:03

mi piace la tua poesia.... perche si la tua prosa perde i cotorni e diventa lirica è uno stile ricercato,fine e sta diventando sempre più maturo. questa storia ne è la prova.  e poi riesci ad abbandonare la poesia x entrare nella semplicità di jacob e nelle chiare linee del suo dolore. jake è solo un 17enne ma soffre immensamente. non ci sono parole elaborate e complesse da dire. Bella torna. è il suo urlo di dolore e la sua condanna.
davvero complimenti. al prox capitolo.....

AGGIORNAMENTO AL 17 MARZO.

Più tu continui a scrivere, più io a leggerti e capisco sempre di più il tuo stile. Il tuo marchio di fabbrica che è la poesia. Tu sei estremamente lirica , soprattutto quando esprimi i pensieri dei personaggi, una lirica che sfuma nella prosa ma che risulta sempre estremamente piacevole e mai ridondante. Sicuramente è una forma di scrittura che si adatta più ad un pensiero femminile che però in Jacob ci rende partecipi appieno del suo dolore. E poi in mezza alla lirica spuntano alcune semplici frasi come questa: “Si sente una femminuccia e gli viene da piangere. Ma non lo farà, quello è da lei. Devono compensarsi tutte le mancanze.” e con poche parole delinei alla perfezione il rapporto di Jake e Bella. Due persone complementari, due anime gemelle. E continui con la semplicità di Jake, con la sua lettera, una lettera non epica non memorabile, solo una lettera di una ragazzo innamorato come tanti che però vive un amore non ordinario. Usa parole semplici per esprimersi, perché lui è Jake senza fronzoli lui è quello del “Ti voglio qui, ti sto aspettando, non posso fare altro, ti prego, è uno strazio, portami un regalo e io lo appenderò in camera, mi prenderai in giro e per ogni graffio che ti sei fatta ti tolgo due anni. Alla fine vinco sempre io, Bella.” Questo è il Jake della Mayer quello di cui noi tutte ci siamo follemente innamorate, e con la lettera lo rappresenti a pieno e ci fai innamorare ancora di più di lui se possibile.
(Recensione modificata il 17/03/2012 - 02:43 pm)

Recensore Master
13/03/12, ore 23:18

SCHEDA VALUTAZIONE CONTEST “BELLA E JACOB PER SEMPRE”
2* CLASSIFICATA
PREMIO SPECIALE PER LA MIGLIOR BELLA IN GARA
 
 
1.       Forma
 
Ci sono alcuni errori di ortografia, ad esempio due volte “guancie” che andrebbe scritto senza la i, un “d’accapo” che andrebbe scritto “da capo” oppure “daccapo”, “trecking” che si scrive “trekking”. Talvolta, uso improprio delle preposizioni: non si dice “se sei da qualche località figa” ma “in qualche località figa”.
Usi due volte l’indicativo al posto del congiuntivo: “A meno che non decidi di… non portare ecc. …” dovrebbe essere “A meno che tu non DECIDA di non portare, eccetera”. Nel secondo caso non te l’ho considerato errore, in quanto si tratta della parlata di un bambino di cinque anni e ci potrebbe stare come scelta consapevole al fine di renderne il linguaggio.
Di tanto in tanto usi dei vocaboli in modo improprio: non si può dire “La camera si sfolla”. È evidente e rende molto bene l’idea della camera che si svuota di tutti i presenti, ma è scorretto.
Non si dice “sbiascica” ma “biascica”, il verbo “sbiascicare” non esiste.
Non credo esista l’aggettivo “smielato”, anche se rende bene l’idea e potrebbe essere un… neologismo jacobiano?
Attenta alle concordanze di genere e numero, in qualche caso le hai sbagliate. Potrebbero essere anche errori di battitura ma in ogni caso sono sbagliate. Per esempio, non si dice “a fiotto” ma “a fiotti”, non si dice “ti ho fatta male” ma “ti ho fatto male”.
Non credo si possa dire “in quel frangente di visione”, l’espressione “in quel frangente” non vuole un complemento di specificazione dopo.
Usi spesso il verbo “sviare” come sinonimo di “distogliere”, ma in realtà non hanno lo stesso significato:
“Bella svia lo sguardo” invece che “Bella distoglie lo sguardo”.
Non si dice “per farsi riavere la macchinina” ma “per farsi ridare la macchinina”
“Un alba” si scrive con l’apostrofo, perché alba è femminile.
Non si dice “infondere delle ferite” ma “infliggere delle ferite”
Non si dice “ombrare” ma “adombrare”
Non si dice “sentirò il tuo vestito frusciare dalle mani” ma al massimo “tra le mani”
Non si scrive “mugoli” ma “mugolii”
Le persone non “vengono a mondo” ma “al mondo”
Non si ispira un profumo, al massimo lo si inspira.
Bella non “sgarra” gli occhi, al massimo li sbarra
“Eco” è parola femminile al singolare, al plurale (“echi”) diventa maschile. Perciò “un eco” è sbagliato, ci vuole l’apostrofo.
Non è molto bello “dargli un carezza”; meglio “fargli una carezza” oppure “accarezzarlo”
Qualche altra piccolezza che non vale la pena segnalare, potrebbe anche essere un errore di battitura.
Sembrano tanti errori perché te li ho elencati tutti, ma in realtà la storia è piuttosto corretta e i segni in penna rossa sono sporadici.
Visto che la maggior parte dei problemi rilevati è di tipo lessicale, ti consiglio di usare sempre le parole più semplici, delle quali conosci con certezza il significato; se adoperi parole che ti sono meno familiari, controllane sempre il significato su un buon dizionario che ti dia anche qualche esempio concreto.
Un errore davvero grave:
“Da quando la vista” che dovrebbe essere “Da quando l’ha vista”. Credo non sia necessario commentarlo.
Nel complesso, la forma è più che sufficiente e gradevole alla lettura.
 
 
2.       IC di Bella
 
Bella è assolutamente perfetta e le sue reazioni sono logiche e consequenziali. Poiché nel canon Bella ama Edward, o in ogni caso anche se ama Jacob non può vivere senza Edward, il passaggio dalla prevalenza dell’amicizia alla prevalenza dell’amore nei confronti di Jacob deve essere graduale e motivato per non risultare illogico e OOC.
In questa storia tutto è logico e consequenziale nel comportamento di Bella, perché gli eventi si svolgono nel contesto di un ipotetico quarto libro della saga. Siamo già oltre il bacio sulla montagna, che ha aperto gli occhi a Bella sulla natura dei suoi sentimenti verso il suo migliore amico, siamo oltre alla gioia intensa e alle lacrime di Bella quando Jacob si presenta dopo il matrimonio, siamo alla prova dei fatti del ritrovarsi ad essere VERAMENTE una vampira. C’è una frase di Edward che è capitale, in questo senso:
“… è difficile, lo è stato anche per me. I primi tempi sono terribili.”
La tua Bella è molto più logica e coerente di quella della Meyer, che si trasforma nella vampira più strafiga della storia, l’unica neonata che riesce a FUGGIRE dal sangue umano, ci racconta zia Steph (credendo che ce la beviamo), dopo aver passato il terzo libro a spiergarci quanto sia terribile, insaziabile e incontrollabile la sete dei vampiri appena creati.
La tua Bella, molto più realisticamente, si ritrova a provare disgusto per se stessa, a scoprirsi con orrore pronta a squarciare la gola alle persone che incontra, si trova di fronte a una sconosciuta della quale non riconosce i tratti fisici e nemmeno quelli morali, talmente avida di sangue da rubare il nutrimento alla propria figlia.
Una Bella che si ritrova, in modo verosimile, gelosa dell’umanità che ha ceduto a sua figlia nel momento in cui è morta per darla alla luce.
La tua Bella, come la Bella del secondo e terzo libro, cerca allora il calore dove l’ha sempre trovato: dal suo sole personale. Ora che è ancora più fredda, ora che ha perso se stessa, il bisogno del suo migliore amico è alle stelle. Tutto ciò che le resta della propria umanità si trova nel suo legame con Jacob Black. Ma stavolta la vampira, inutilmente pentita, è in grado di dare un nome al profondo bisogno che prova.
Tuttavia non sceglie, e anche in questo è terribilmente IC; non ha la forza di fare del male al marito e alla figlia e preferisce vivere una vita a metà, scusandosi dei propri errori. Tremendamente da Bella.
Non serve a niente che capisca che avrebbe dovuto lasciar andare Jacob: per loro non è possibile separarsi. Il legame speciale che li unisce è canon, è riconosciuto da Edward stesso. Anche se Bella lasciasse Jacob, lui non se ne andrebbe mai. E lei non lo lascia, un po’ perché è egoista, un po’ perché sa che non servirebbe a niente.
La conseguenza di tutto è una Bella che c’è ma non c’è, che sorride e non parla, che tiene lontana in qualche modo la figlia pur amandola con tutto il suo cuore. La invidia: non riesce ad essere veramente madre. Perché non c’è nessuno che rendendola madre l’ha resa donna. Non puoi invidiare tua figlia, c’è qualcosa che non va: manca il ruolo del compagno che fa crescere, che resta solo il padre di un’altra figlia, esattamente come è Edward nei confronti di Bella.
 
 
3.       IC di Jacob
 
Molto coerente anche la caratterizzazione di Jacob, perfetto il suo modo di amare Bella nonostante tutto, in qualunque modo. Molto IC l’ingenuità di certe uscite, il cuore messo a nudo davanti alla donna che ama. C’è però un problema che riguarda la “voce” del personaggio, elemento molto importante della caratterizzazione. Ho trovato passaggi troppo lunghi, troppo lirici, immagini troppo astratte e poco immediate che non appartengono al Jacob canon. Jake è diretto, efficace, anche quando nel parlare usa immagini si tratta di immagini concrete: “facile come respirare”, “lui una droga, io sarei stato l’aria, il sole”. Il tuo Jacob ogni tanto parla un filino troppo come un poeta. Non che sia male, intendiamoci, ma semplicemente non è da lui. Ho trovato certe immagini un po’ troppo elaborate per essere credibili in bocca a Jacob, e a parte questo erano… troppe parole.
“Ti amo. Sono innamorato di te e voglio  che tu scelga me.”
Questo è Jacob.
“Bella, Bella… sono debole… mi hai tolto tutto. Non dovevi. Non dovevi venire e basta, ecco. Non ce la faccio, perché tu sei viva e io ti voglio ricordare così e adesso muoio, muoio con te e so, so che ho preso tutto quello che potevi darmi ma volevo viverlo, volevo vivere ancora e sempre di più.
Perdonami.
Perché non sono stato abbastanza convincente da apparirti come quello giusto quando anche tu, come me, potevi morire come morivo io. Ora sei via, c’è Edward. E sicuramente vuole uccidermi per quello che abbiamo fatto. Per quello che abbiamo vissuto. Ho visto l’odio nei suoi occhi gialli, non sono come i tuoi, i tuoi erano ancora marrone cioccolato, lo vedevo. Lo vedrò sempre.”
Questo è… troppo.
Fortunatamente non accade molto  spesso, sono più come, diciamo, inciampi da cui ti riprendi in fretta.
“Jacob le prese i polsi per metterseli intorno al collo, tremante. Dio, la sua piccola Bells non aveva nessun anello al dito.
«Insomma, Bells, basta frignare.»
«Jake… tu non sai quanto sono stata male.»
«Ah, quanti giri di testa. Sono tornato. Stop.»
Ecco, questo è Jacob.
Oltretutto, coerentemente, Jacob nella tua storia ha bisogno di un bello scossone per accettare Bella vampira: deve prima crederla morta per diversi anni, e allora quando la ritrova gli basterà solo vedersela davanti per non avvertire più il cattivo odore e la voglia di uccidere.
 
 
4.       Sviluppo e originalità dello stile, della trama e dell’ambientazione
 
Mi è piaciuto molto che, in questa What If, tu cambiassi diciamo proprio le cose “giuste” per dare origine a una storia plausibile e convincente.
Sai che non gradisco la trovata dell’imprinting e l’hai eliminato dalla vicenda, ma di questa sparizione non hai fatto il fulcro della narrazione, che è equilibrata e logica, priva di fanatismi. Ormai non è più originale immaginare Jacob che ama Bella nonostante l’imprinting con Renesmee, e tu sei riuscita ad illustrare altre implicazioni legate alla presenza della mezzavampira, dolorose e plausibili, basandoti sull’assunto che Renesmee ha sottratto a Bella l’umanità e questo ha creato tra loro una frattura che resta incolmabile nonostante l’amore che le lega.
Mi si è stretto il cuore mentre leggevo la lettera a Céline; io che detesto Nessie avrei voluta prenderla tra le braccia e spiegarle che no, non era vero, che sua madre in realtà le voleva bene ed era solo troppo infelice per riuscire a dimostrarglielo. Avrei voluto coccolarla e in qualche modo ridarle l’infanzia trascorsa troppo in fretta, colmare la sua solitudine di creatura strana e troppo transitoria per avere amicizie degne di questo nome.
Mi è piaciuto Edward che ama Bella sopra ogni cosa, al punto da sapere e tollerare quanto lei sia legata al suo migliore amico, e questo è molto IC. Ho trovato logico, plausibile, maturo, che presentasse Renesmee a Bella come unica ragione per sopportare la sua esistenza da vampira: era la mossa giusta da fare, era l’unica cosa da dire ad una Bella così disperata, perché una madre è disposta a tutto per il suo bambino ancora piccolo.
Mi è piaciuta l’Alice che, d’accordo con Edward, prende una decisione dolorosa ma giusta: molto IC, abbastanza tragica ma perfettamente plausibile. Mi ha emozionata la sorpresa finale, che è il gioiello di questa storia, facendomi lacrimare a tradimento come un salice tagliato.
Cosa mi è piaciuto meno: il “troppo”. Le parti liriche sono bellissime, tu sai quanto io ami il tuo modo di creare immagini che non hanno solo colori ma anche odori, sapori e si possono toccare sentendole lisce o ruvide o fredde e bagnate o calde e morbide. Ma devi ancora imparare a regolare un pochino le dosi.
Attenta alle ripetizioni, le usi molto spesso e anche in questo caso è una questione di dosi.
Attenta ai cambi di tempo: passi da una narrazione al presente al passato remoto, e non lo vieta nessuno ma il cambio deve scorrere, deve essere motivato. Se parli sempre al presente, perché passare ad un altro tempo (più pesante, oltretutto) senza una vera ragione? Tutti i salti –di tempo, voce narrante e quant’altro- rischiano di confondere il lettore ed è meglio evitarli; il lettore attende da noi le informazioni che gli sono necessarie per comprendere la storia e per vivere l’emozione che l’autore vuole trasmettere. I passaggi non necessari creano un’inutile confusione, stonano e il lettore perde il filo delle proprie emozioni per cercare di capire che è successo e chi parla.
Il resto è poesia.
 
 
5.       Gradimento personale
 
Beh, credo di averti già detto tutto. Alla prima lettura l’impatto emotivo è stato forte, la sorpresa mi ha colpita costringendomi a tirare fuori il fazzoletto. Alla secondo lettura, a mente più lucida, sono riuscita a “vedere” meglio anche la scrittura pura e semplice con i suoi pregi e i suoi inciampi. Non la trovo perfetta ma la vorrei perfetta, perché è davvero una bella storia e non ho MAI letto il rapporto tra Bella e Renesmee in questo modo. È originale e profonda la lettura che ne hai dato, vorrei averci pensato io.
Loro due, beh… sono sempre loro. Sono bellissimi. Senza l’uno, l’altro si spegne. Vuoi sapere, ancora, dove ho dovuto estrarre prontamente il fazzoletto? Qui:
“Bella sa che lui la ama e sa che l’avrebbe fatto in qualunque storia fossero andati a finire.”
Boh, alla terza lettura ancora frigno. Sono peggio di Bella, decisamente.
Ancora un cosa: ho amato le scene oniriche, il modo in cui i sogni diventano, nella prima parte della storia, l’unico posto dove Bella e Jacob possono stare insieme
 
 
 
 
6.       Uso dell’Ispiratore
 
Non conoscevo la canzone ed è stata una piacevole scoperta. Me la sono letta in inglese, che è tutta un’altra cosa, e trovo che sia perfetta per questa storia. C’è tutta la saga dal punto di vista di Bella e Jacob, c’è Forks con i suoi cieli piovigginosi, il cielo grigio, la malinconia e i ricordi. C’è il ribaltamento finale, settembre finisce ma l’amore no. C’è l’inserimento nel testo, che è ottimo. C’è settembre, che è un mese speciale e non solo perché a settembre cade il compleanno di Bella, ma perché a settembre inizia tutto, la scuola, i corsi, i buoni propositi. La vita insieme, tanti matrimoni e un sogno che non finisce mai.

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