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Autore: Neferikare    27/08/2014    3 recensioni
Bone Cold ha scelto Hanzo per evadere dal carcere in una gelida notte, ma conosce davvero tutto della persona che c'è al suo fianco?
Le sue certezze verranno messe in discussione mentre scoprirà di conoscere solo uno dei tanti volti di quello che considerava come il suo migliore amico e di essere entrato in una guerra che dura da milioni di anni.
Una guerra dalla quale non può più uscire.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ahiru impiegò qualche minuto per abituarsi alla vista di così tanto sangue, poi si decise a farsi strada tra i cadaveri: a causa della sua mole ogni tanto finiva per schiacciare sotto gli zoccoli un torace o un cranio o qualsiasi cosa capitasse sulla sua strada, così quando arrivò al fianco di Hanzo ormai la parte inferiore delle zampe era stata sporcata dal sangue dei soldati.
Le si accucciò di fianco e stettero in silenzio qualche minuto prima di essere raggiunta da Bone, che a dire la verità non si sentiva a proprio agio a fare lo slalom tra i morti: -Quindi abbiamo finito e possiamo andarcene giusto? Abbiamo vinto no?- chiese schietto senza farsi troppi problemi prima di essere fulminato da un’occhiata della ragazza, che non era evidentemente riuscita a farlo stare zitto.
Hanzo prese parola senza degnarlo di uno sguardo: -Vinto?- ripetè –Questo era solo un assaggio di quello che sta per succedere, la vera guerra non è nemmeno iniziata.- asserì prima di girarsi verso Ahiru –Ormai si sta facendo notte, combattere ora darebbe solo un ulteriore vantaggio a Sergent ed ai suoi uomini, è meglio se troviamo un posto dove stare fino all’alba.- disse guardando il sole che stava scendendo sotto l’orizzonte, tuttavia Bone non sembrava troppo convinto –E se ci attaccassero di notte?- chiese dubbioso ed evidentemente preoccupato; -Non lo faranno, Sergent vuole essere certo di ciò che sta facendo, non si può permettere il lusso di sbagliare perché non ha visto i propri obbiettivi.- spiegò al compagno, poi si guardò intorno ed indicò una cavità poco più grande della prima nascosta dal ghiaccio ad un centinaio di metri di distanza –Andremo in quella grotta, sembra abbastanza profonda da non farci morire congelati.- terminò mentre insieme ad Ahiru iniziava ad incamminarsi verso il nuovo rifugio.
Bone Cold non era ancora riuscito a capire cosa fosse realmente accaduto, ma decise che sarebbe stato meglio evitare domande inutili, almeno per un po’: c'era sotto qualcosa, e lo avrebbe scoperto.


"...I want to hide the truth                     ("...Voglio nascondere la verità
I want to shelter you                               Voglio proteggerti
But with the beast inside                         Ma con la bestia che c'è in me
There’s nowhere we can hide..."            Non c'è posto per nascondersi..."


Lei tornò nella sua forma umana poco dopo essersi seduta nella caverna e non sembrava troppo disturbata dal fatto di andarsene in giro nuda con una decina di gradi sotto lo zero, mentre Hanzo era fin troppo seccato da quel comportamento, motivo per cui era riuscito a convincerla a mettersi qualcosa nonostante le sue continue lamentele, di cui in realtà se ne fregava altamente.
Nessuno dei tre aveva più parlato di quello che era successo prima, né Bone aveva fatto domande al riguardo per sapere il motivo di tanto silenzio da parte del compagno, tuttavia era particolarmente inquieto al pensiero di quella, come la chiamava lui, “roba nera” che continuava a colare dagli squarci che si erano aperti dal collo alla spalla e nella parte destra del torace: -Non che mi stia preoccupando per te, cerchiamo di intenderci, ma cosa sarebbe quella… ehm, roba?- domandò indicandola; Hanzo non aveva nessuna intenzione di dare una spiegazione, ma aveva capito che se non l’avesse data in quel momento le sue domande sarebbero continuate ancora per un bel po’ –Se te lo dico la smetti con le domande?- rigirò la domanda e l’altro fece un cenno di assenso.
Dopo un paio di sospiri di alzò e, dopo essersi guardato in torno, staccò con la mano un pezzo di roccia dalle pareti e lasciò che un paio di gocce che scendevano dalla spalla cadessero su di esso: fu una questione di pochi decimi di secondo e la superficie della pietra iniziò letteralmente a scomparire dissolvendosi in una sottile polvere nera; era rimasto abbastanza sorpreso, per non dire terrorizzato, all’idea che quello sarebbe potuto essere un pezzo del corpo di qualcuno.
Vedendo la reazione Hanzo si affrettò a dargli una spiegazione: -Antimateria, niente di così spettacolare come ti aspettavi.- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo; lui continuava a guardarlo male mentre Ahiru ridacchiava tra sé e sé –Nulla di spettacolare?- ripetè allora –La gente normale perde sangue, s-a-n-g-u-e-!- continuò sbracciandosi come un isterico, ma l’altro non era affatto sorpreso –Ti sei risposto da solo, la gente normale perde sangue, io no a quanto pare. Fila liscio il discorso non trovi?- domandò con aria saccente.
Bone non lo sopportava davvero più, sembrava un bambino che vuole farsi vedere dalla maestra perchè lui sa tutto, perchè lui sa fare tutto, perchè lui ha tutto; l'istinto gli suggeriva di strangolarlo, il poco buon senso che era rimasto in quel suo cervello, se così si poteva definire quello di qualcuno che evade di notte pensando di ribaltare il mondo, gli suggeriva di starsene in un angolo e cercare di prendere sonno recuperando le forze per l'imminente scontro.
Alla fine aveva scelto un angolo lontano da entrambi per non sentirli parlare di come avrebbero aperto in due i prossimi soldati: aveva già visto abbastanza sangue e non aveva intenzione di vederne ancora, tuttavia una voce nella sua mente gli ripeteva che non era il caso di fare tanto lo schizzinoso.
Santo cielo sei un dannato mercenario, un mercenario!
Hai ammazzato più gente tu di quei due dilettanti, un po' di sangue non ti ucciderà di certo.
-Dannata coscienza.- pensò prima di chiudere gli occhi.

Ahiru intanto si era seduta per terra e fissava Hanzo di spalle: -Va tutto bene?- gli chiese cercando di non fare rumore; lui si girò e ricambiò lo sguardo
-No, non va per niente bene- disse con un lieve tono di preoccupazione
-Sta andando tutto come non sarebbe dovuto andare e Bone Cold sta vedendo troppe cose che non avrebbe dovuto vedere: stiamo rischiando troppo, e per cosa poi?
Per vincere una stupida guerra.- terminò sedendosi di fianco alla ragazza che intanto si era appoggiata alla sua spalla -Non avevi scelta, solo che la tua ultima mossa mi è sembrata giusto un po' azzardata: potevi inventarti qualcosa, non dire apertamente "Ehi guarda un po'! Sanguino antimateria non è meraviglioso?".- lo rimproverò senza essere severa.
Per quanto Ahiru potesse sembrare arrogante e vanitosa alla fine era la compagna che tutti avrebbero voluto: sapeva stare al suo posto quando doveva e prendere il comando quando era necessario, e poi era dannatamente affascinante santo cielo.
Lei si girò per controllare che l'altro dormisse, cosa che effettivamente sembrava veritiera se non fosse stato che stesse origliando tutto: -Dimmi un po', cosa ha visto?- chiese Hanzo dubbioso mentre Ahiru lo guardava stranita, sapendo bene di aver capito la domanda -Lui mi ha chiesto... chi fossi.- rispose abbassando lo sguardo -Gli ho solo mostrato delle... cose.- cercò di liquidare il discorso facendo per alzarsi.
Hanzo l'afferrò prontamente per un polso e la fece risedere -Lui ha visto ciò che non doveva vedere Ahiru, ha visto.- intervenne cambiando tono di voce
-Ed ora che ha visto i miei piani sono saltati, andati in fumo, spariti.- la rimproverò senza guardarla per poi cercare il suo sguardo; lei era smarrita e confusa
-Mi... dispiace...- disse rammaricata per poi cercare un po' di conforto in un abbraccio.
Non era uno da abbracci, non lo era mai stato, ma si abbandonò comunque a quella "crisi affettiva improvviso-compulsiva" tipica di Ahiru.
-E ora cosa facciamo?- le chiese sperando che avesse pensato a come gestire la situazione ma nemmeno lei aveva pensato a come poter gestire contemporaneamente la crescente curiosità di Bone Cold e l'attacco da parte di un intero esercito di almeno una decina di migliaia di uomini, se non di più.
-Immaginavo, devo sempre risolvere i problemi io vero?- chiese andandosene anche lui in un angolo -Non possiamo fare niente di niente, se non sperare che Sergent sia più stupido di noi e che ci attacchi domani mattina anzichè adesso.- terminò lasciando che Ahiru sospirasse dandogli la buona notte.
Dopo una decina di minuti andò ad assicurarsi che Hanzo stesse dormendo e, confermata la cosa, si avvicinò a Bone e gli si sedette vicino -Pensi che non sappia che hai sentito tutto vero?- gli fece notare -Temo di doverti dare delle spiegazioni, ho ragione?- chiese;
Lui si mise a sedere rassegnato -Vorrei più di qualche spiegazione, vorrei sapere cosa nascondete tu e il tuo fidanzato.- continuò irritato mentre lei ridacchiava sottovoce
-Non è il mio fidanzato, brutto idiota che non sei altro!- lo rimproverò sorridendo -E non posso dirti nulla senza il suo permesso.- lo liquidò velocemente..
Non riusciva a sopportare quella situazione, non poteva più starsene buono buono nella sua ignoranza: c'era anche lui in mezzo, l'evasione era stata una sua idea, aveva il pieno diritto di sapere la verità.
Si alzò frettolosamente dimenticandosi che le ossa erano ancora congelate dal freddo, ma non fece caso al dolore e bloccò Ahiru alla parete cogliendola di sorpresa: -Stammi a sentire, se volete tenere per voi questa storia a me non interessa proprio nulla, ma se volete tenere per voi la vostra storia a discapito del sottoscritto allora beh, ti posso assicurare che non ti mollerò fino a quando non avrai svuotato il sacco tesoro.- le disse freddo ,
Lei non sembrava troppo preoccupata della situazione: -Non sono io quella a cui devi fare le domande: non faccio altro che eseguire gli ordini Bone, se mi dicono di stare zitta io ho le mani legate, non posso fare altro.- si giustificò riuscendo a convincerlo a lasciarla andare; Bone era mentalmente distrutto: non aveva ancora capito chi fosse cosa, nè aveva ottenuto l'effetto sperato con le minacce, che di solito funzionavano perfettamente.
Non aveva nemmeno fatto in tempo a scusarsi per l'accaduto con Ahiru che Hanzo lo paralizzò letteralmente al muro senza possibilità di fuga: era furioso, di quello ne era assolutamente certo, ma aveva capito subito che il suo sguardo era diverso dal solito, troppo carico di rabbia e rancore per essere il suo.
Gli mise una mano intorno al collo togliendogli il respiro per qualche secondo:
-Che diavolo ti salta in mente?- gli sbraitò contro -Spiegami una cosa: chi ti credi di essere? Cosa pensi ti sia dovuto?- continuò -Ma soprattutto, con che coraggio chiedi spiegazioni a chi non ne sa più di te? Rispondi e vedi di dare un senso a questa buffonata.- terminò togliendo la mano; Bone prese a massaggiarsi il collo sperando di non morire soffocato:
-Chi mi credo di essere?- ripetè -Quello che ti ha fatto evadere ecco chi dovrei essere!- rispose di tutto punto -Sparisci per ore e mi lasci con una sottospecie di centauro mal riuscito, fai l'entrata in scena trionfale di quello che ammazza la gente senza spiegarmi nulla e poi ti metti a tessere piani alle mie spalle: chi sei tu per mentirmi dall'inizio alla fine?- rigirò la domanda.
Ormai entrambi erano sull'orlo di una crisi di nervi in piena regola, così Ahiru per evitare un massacro si mise in mezzo fra i due: -Tu- disse rivolta a Bone -Smettila di fare la vittima e stai zitto! E tu- disse rivolta verso Hanzo -Digli ciò che vuole sapere, tanto vale combattere senza rimorsi se proprio dobbiamo: non ha più senso nascondere la verità, la verrà comunque a sapere in un modo o nell'altro.- terminò lasciando un silenzio di tomba.
Hanzo prese parola per primo: -Davvero pensi che se gli spiegassi tutto capirebbe? Forse se fosse una lucertola potrebbe anche riuscirci, ma con il poco di materia cerebrale che ha dubito che possa capire più di una frase alla volta.- sentenziò per provocarlo, e in effetti ottenne ciò che voleva: Bone gli fu addosso in qualche secondo e riuscì a bloccarlo a terra senza possibilità di muovere anche un solo muscolo.
Più li guardava più Ahiru rideva come una matta: -Queste cose dovrebbero vietarle ad un pubblico di minori, santo cielo potevate dirmelo e vi lasciavo da soli ragazzi miei.- disse cercando di sembrare minimamente seria -Se il vostro obbiettivo era quello di farvi fuori a vicenda temo che siate usciti un po' fuori tema.- continuò cadendo a terra continuando a ridere.
Bastarono quei secondi di distrazione perchè l'altro afferrasse il braccio a Bone e riuscì a capovolgere la situazione bloccandolo a sua volta -Azzardati a commentare e non vivrai ancora per molto.- avvisò la ragazza che intanto era ancora troppo occupata con le sue fantasie perverse
-Eh? Oh sì certo, certo fate pure, come se non ci fossi mi raccomando.- rispose lei indifferente guardando la scena piuttosto interessata.
Bone invece sembrava più serio di quanto fosse stato fino a quel giorno: in quattordici anni di conoscenza non si era mai trovato in una situazione del genere, né era mai stato così vicino ad Hanzo in vita sua, e probabilmente mai avrebbe voluto che ciò accadesse conoscendo la sua nota sanità mentale.
In tutti i casi non aveva comunque scelta se non quella di starsene al suo posto e provare a convincerlo con le buone a lasciar perdere la discussione: -Te ne vuoi stare lì ancora per molto?- domandò curioso, ma di risposta ottenne solo un sospiro seccato -Oh sì, puoi contarci: ho tutto il tempo di questo mondo per aspettare;
non trovi questa situazione piuttosto divertente?- rispose come se si stesse prendendo gioco di lui.
Ahiru intanto si era data una calmata e si era seduta vicino ad entrambi. –Volete fare qualcosa o ve ne starete fermi a fissarvi come due idioti fino a domani?- intervenì tanto per vedere la loro reazione;
Bone si mise a ridere –Chiedi gentilmente al tuo fidanzato se può levarsi dal sottoscritto- continuò visibilmente irritato dal suo intervento prima che la ragazza rispondesse scuotendo la testa rassegnata:
–Per tutti i dannati pianeti che orbitano intorno al Sole, quante volte dovrò ripeterti che non è il mio fidanzato?- disse ormai stanca di dire sempre la stessa cosa –Diglielo anche tu, almeno si convince e la smette di fare il geloso.- terminò sapendo che il discorso non era ancora chiuso;
-Non sono geloso!- cercò di spiegare l’altro –A me non interessa proprio nulla, niente di niente sia chiaro.- ci tenne a puntualizzare;
La ragazza sembrava divertita dalla situazione: -Ovviamente: avanti Bone, si vede che vorresti portartelo a letto cosa credi? Sono un demone non certo un’idiota!- continuò mentre avevano iniziato a litigare come due bambini di due anni: Hanzo aveva capito, suo malgrado, di trovarsi con due neonati anziché con due persone adulte che sapessero risolvere i loro battibecchi in maniera civile senza litigare su chi avesse ragione e chi avesse torto.
Ahiru infatti si era trasformata da un pezzo e minacciava di tagliargli la gola, Bone rispondeva che le avrebbe fatto saltare il cervello, allora lei continuava affermando che lo avrebbe sciolto nell’acido, e lui andava vantandosi del fatto che l’avrebbe aperta in due come un tacchino durante le feste natalizie, così entrambi tiravano fuori discorsi improbabili facendo a gara di esperienza: erano andati avanti per mezz’ora ad insultarsi e minacciarsi a vicenda su chi fosse fidanzato o no con chi, ed alla fine ne avevano ricavato solo una nuova rassegna di insulti freschi freschi di litigio.
Il terzo in comodo, perché alla fine era quello ciò che sembrava, aveva deciso di dare una dimostrazione a Bone di quanto si sbagliasse, che nel frattempo stava per liberare la sua adorabile vena omicida da bravo mercenario, così gli prese il mento e lo costrinse a guardarlo.
Ecco, sono ufficialmente morto pensò rassegnato.
E invece successe quello l’ultima cosa che si sarebbe aspettato.
Aveva atteso di sentire il calore delle sue labbra sulle proprie per troppi anni, e finalmente lo aveva ottenuto, per giunta senza minacciarlo: era durato una manciata di secondi, ma d’altronde erano stati i cinque secondi migliori della sua vita, e nessuno aveva osato mettersi in mezzo.
Si erano scambiati un’occhiata di intesa ed aveva dovuto ammetterlo: si sarebbe perso volentieri in quell’azzurro zaffiro, volendo avrebbe anche potuto farlo mandando a quel paese la carriera che aveva fuori da Ikenawa e rifarsi una vita solo con Hanzo e magari anche Ahiru, non era poi così male quella ragazza.

Ecco, volendo: ma non voleva, era questo il problema.

Dopo una quarantina di minuti abbondante finalmente era libero di muovere giusto qualche muscolo per sgranchirsi, tuttavia la prima cosa che fece fu ricambiare il favore al compagno: poteva definirsi miracolo il fatto che gli avesse concesso un'altra manciata di secondi di gloria, se così si poteva definire, ma si accontentava eccome, su quello non c’erano certo dubbi; non aveva chiesto altro per cinque anni, cinque dannati anni passati a chiedersi se avesse dovuto fare lui il primo passo o lasciar perdere con la consapevolezza di poterlo perdere una volta per tutte.
In effetti nemmeno Ahiru avrebbe scommesso in quello che era accaduto: lei lo sapeva, le parole che aveva sentito ripetere per decine e decine di anni ora rimbombavano nella sua mente riempiendola di dubbi.
L’immortalità è un dono fino a quando hai qualcuno con cui condividerla, ma quando le persone care intorno a te muoiono e resti da solo diventa una maledizione Ahiru, ricordalo bene.
E se lo ricordava eccome, non sarebbe mai riuscita a dimenticare quella frase anche se avesse voluto.
A lei non interessava che ora fossero una coppia a tutti gli effetti, a lei interessava quello che sarebbe venuto dopo: aveva paura di restare da sola, ne aveva sempre avuta, ed ora che Bone Cold era il preferito di Hanzo, ora che era diventato la sua priorità, sarebbe passata in secondo piano, ne era certa; d’altronde dall’inizio non aveva fatto altro che preoccuparsi per la sua salute, non per quella di lei: ok ok, era un demone  immortale, sarebbe vissuta per sempre, Bone no, su quello forse aveva ragione.
Ma faceva male lo stesso, per quello non riuscì a trattenere una lacrima che scese sulla guancia.
Hanzo le se avvicinò e le prese il volto fra le mani: -Gelosa?- domandò sdrammatizzando ma non ottenendo risposta, vedeva solo due occhi rosso cremisi che lo fissavano insistentemente chiedendogli di non andarsene, non un’altra volta.
Ahiru era fatta così, si sentiva al sicuro, a casa, solo quando si trovava fra le sue braccia,:
-Non cambierà nulla, te lo prometto, niente sarà diverso da prima.
Non potrei mai metterti in secondo piano, e sai bene che mantengo sempre le promesse,- le disse asciugandole gli occhi, così lei annuì convinta cercando di sorridere dato che non voleva certo deluderlo.
Aveva ragione, era sempre stato fedele ai giuramenti, e non avrebbe potuto mai considerarla meno importante di altri: si sentiva una stupida ad aver messo in dubbio una cosa simile, così si mise a ridere da sola come faceva sempre.
Andrà tutto per il verso giusto continuava a ripetersi nella testa, ma più lo diceva più si convinceva che non sarebbe stato così facile.                                                                                  
Alle quattro di notte notarono che era rimasto ben poco tempo per riposare, così avevano deciso di darsi alle strategie di guerra; Ahiru sembrava piuttosto preoccupata all'idea di combattere, ma cercò di non farsi capire -Se attaccano possiamo essere sicuri che lo faranno dalle corazzate da guerra, non sprecheranno altri uomini inutilmente visto ciò che è successo- asserì calma notando l'espressione confusa di Bone -Non abbiamo un'astronave da guerra, non ancora almeno, cosa pensate di fare geni del male?- domandò lui sperando che avessero un piano.                                                                          
Lei ed Hanzo si scambiarono un'occhiata d'intesa, poi lui si alzò e fece per andarsene con la scusa di "controllare la situazione", ma l'altro lo afferrò prontamente per il braccio: -Cosa pensi di fare? Se vogliono tenderti un agguato non tornerai indietro vivo, ed io non ci sto con quella mezza psicotica a vita chiaro?- disse facendosi serio; l'altro lo guardò con altrettanta serietà: -Io mi preoccuperei più dei soldati che sono là fuori, non di me.- disse ridendo -E poi sono abbastanza grande da cavarmela da solo, non mi serve aiuto, non per ora almeno.- terminò uscendo e scomparendo letteralmente nella tormenta che ormai imperversava da quasi due giorni.                                                                                                 
Lo aveva fatto ancora, non gli aveva spiegato praticamente nulla su quello che avrebbe dovuto fare se fossero stati attaccati, anche se probabilmente confidava abbastanza nel fatto che Ahiru da sola avrebbe saputo cavarsela piuttosto bene: d'altronde bastava sciogliere la gente senza un motivo valido per mettere fuori gioco i nemici no?
Che problemi si stava facendo?
-Tanto la gente muore ogni giorno, così è la vita!- riflettè ad alta voce.

Non era nemmeno passata mezz'ora di calma piatta che un altro tonfo sordo li aveva messi in allerta: come di consuetudine Ahiru era stata la prima ad uscire, questa volta evitando di trasformarsi per scongiurare l'intromissione di sguardi indiscreti, ed era stata seguita a ruota dall'altro che non riusciva a vedere nulla di così particolare: era bastato ad entrambi alzare lo sguardo e, su una rupe poco lontana, c'era una sorta di cervo poco più grande della ragazza quando cambiava forma e, davanti a lui, almeno una quindicina degli uomini di Sergent.                                                                                            
Era una creatura davvero magnifica: il bianco latte del corpo era solcato qua e là da delle strisce color oro,  dello stesso colore erano i piccoli zoccoli e le grandi corna ricurve in avanti, all'altezza delle scapole c'erano delle sorta di piume ordinate per grandezza che, aperte, sembravano vere e proprie ali.                                                              
Quando il gruppo di soldati stava per attaccare successe qualcosa che aveva dell'impensabile: il cervo curvò la testa in avanti e descrisse un cerchio nell'aria con le corna prima che apparisse dal nulla una sfera completamente nera sopra di lui che, quando l'animale decise di fendere il cerchio immaginario con un colpo netto in avanti, ricadde a terra inghiottendo tutto quello che si trovava sotto il suo campo d'azione.                                                                                                                                                        
Soldati, terra, neve, ghiaccio e polvere erano scomparsi: al loro posto un vero e proprio cratere largo alcune decine di metri, incredibile se paragonato alla sfera delle dimensioni di massimo un metro.    
Senza il permesso di Ahiru per uscire e controllare Bone aveva mosso alcuni passi, percorrendo sì e no una decina di metri; il cervo lo guardò fulmineo e, dopo aver emesso un lungo bramito assordante, alzò la testa al cielo allargando le zampe lasciando che gli zoccoli si conficcassero nel terreno: nemmeno un secondo e si era sentito letteralmente schiacciato a terra, come se una forza esterna stesse facendo di tutto per non farlo avvicinare.                                                                                                          
Lei era scoppiata a ridere e sembrava totalmente indifferente, poi gli si era avvicinata ed aveva incrociato le braccia sopra la testa come per spezzare quella sorta di cupola di energia che ormai stava andando per le lunghe, riuscendoci al secondo tentativo: -Inversione gravitazionale: dolorosa, distruttiva e probabilmente un buon modo per passare il tempo quando si è annoiati.- esordì ridacchiando e tendendogli una mano per farlo rialzare -Sei ufficialmente membro del gruppo degli onnipotenti guardiani di questa fetta di Universo, non fare complimenti e goditi l'esperienza.- terminò come se niente fosse.                                                                                                                                                       
Era sorpreso, terrorizzato e tremante, praticamente come nessuno se lo sarebbe mai immaginato: era finito in qualcosa più grande di lui, qualcosa che non poteva controllare come aveva sempre fatto, come lo avevano abituato.                                                              
Ahiru che sbucava dal nulla in silenzio, Hanzo che faceva il misterioso sparendo e ricomparendo all'improvviso, cervi che lo volevano uccidere: aveva iniziato a pensare di essere impazzito.                                                                                                                                        
Poi si era ricordato che lo era da un pezzo.  

                                                                                                                                                                                     

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Angolino dell'autrice
Premessa 1: i frammenti di canzone sono stati presi da "Demons" degli Imagine Dragons: erano troppo simili a quello che dice questo capitolo e non ho resistito (quella di fianco è ovviamente la traduzione in italiano, così nessuno si farà dubbi) :3
Premessa 2: mi scuso se è tutto attaccato ma il computer non funziona proprio bene e mi devo arrangiare come posso, mi dispiace se perdete il segno, davvero D:
Altro avvertimento: se mettete recensioni negative solo perchè c'è una minima scena yaoi non ve la lascio passare liscia, se non condividete lo yaoi potete anche smettere di leggere che non mi interessa proprio nulla, peggio per voi.                          
Scusate lo sfogo, ma mi sono già presa diversi insulti per questo, quindi basta.    
Passando al capitolo: è stato difficile, non sapevo cosa scrivere nè come mettere insieme le varie cose; però va beh, spero gradiate comunque: penso che ormai sia evidente che Hanzo è tutto fuorchè quello che dovrebbe essere, ma d'altronde devo metterci un po' di colpi dis cena no?
Non ho ancora messo combattimenti sanguinolenti (mi dispiace) anche perchè volevo approfondire i dubbi di Bone Cold in questo capitolo e riservare il resto al prossimo.
Spero vi piaccia, dite pure ciò che volete :D

















   
 
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