3
ANNI DOPO
POV
EDWARD
Sono
in camera mia che cerco di
sistemare la cravatta. Sto tremando, è possibile per un
vampiro? Credo di si,
mi sembra anche di sudare. Oggi sono troppo emozionato, ma mai nessuna
emozione
potrà essere paragonata a quella provata 3 anni fa in
macchina.
INIZIO
FLASHBACK
Ecco
ho detto tutto. Spero che mi credano, sperano che capiscano i miei
sentimenti
nei loro confronti. Ho sbagliato lo so, ma ora cercherò di
rimediare. Vorrei almeno
essere un amico per loro, certo non mi basterà ma mi
accontenterò. Anzi non
smetterò mai di ringraziare Bella, la mia Bella, per avermi
permesso di
conoscere mia figlia. Dopo tutto il dolore che le ho recato, lei ha
comunque
compiuto questo atto di bontà.
“Sai,
sei stato un grandissimo codardo. Hai deciso per te e la mamma senza
pensare
che lei potesse soffrire e tanto. Pensavi che compiendo questo gesto da
eroe
avresti salvato il mondo, invece hai lasciato solo dolore e sofferenza.
Sappi una
cosa sei stato un grandissimo idiota. Detto questo voglio dirti
un’ultima cosa,
hai una sola possibilità con noi, non sprecarla, ma ti
avviso se devi sparire
di nuovo quando pensi che le cose non vanno come vuoi allora ti chiedo
di
andare via subito ora. Io non ti conosco, non ho mai sentito la
necessità di
avere un padre e sinceramente non la sento, perciò non
soffrirei, ma la mia
mamma no. Non la mia mamma non deve soffrire nuovamente per colpa tua.
Perché se
tu dovessi andare di nuovo via, sappi che non ci sarà
nascondiglio sicuro al
mondo per te. Ho l’eternità avanti ti
scoverò ovunque.”
Non
mi importano queste minacce, mi importa solo che ora lei mi sta dando
una
possibilità. Non le deluderò. Questa volta non
andrò più via, loro sono le mie
uniche ragioni di vita.”
FINE
FLASHBACK
Sorrido
ancora per la sua
minaccia. Bella non aveva detto nulla, aveva lo sguardo fisso davanti a
se, non
respirava, non si muoveva. Diciamo che la mia principessa quando vuole
sa incutere
veramente molta paura. Da quel giorno si sono presentate non poche
difficoltà,
ma mai le ho abbandonate, anzi dopo ogni problema ne uscivamo
più forti e più
uniti di prima. Anche con la mia famiglia c’è
voluto un po’ di tempo.
INIZIO
FLASHBACK
“Bella,
ad Esme farebbe piacere se veniste a casa oggi. Ovviamente sempre se
non avete
altro da fare.” Chiedo timoroso al mio angelo. Lei mi sorride
dolcemente ed io
mi sento rinascere, da quando ci siamo ritrovati, un mese fa,
è la prima volta
che mi sorride. Con quel sorriso che mi dedicava quando era umana. Le
rivolgo
il mio sorriso che ha sempre adorato, abbassa il capo imbarazzate, se
fosse
stata umana sarebbe arrossita e il cuore avrebbe perso un battito.
“Per
me non ci sono problemi, mi farebbe piacere rivederli dopo quel giorno.
Ora chiedo
a Rerì.” Adoro questo soprannome affettuoso, ma
mai mi sono permesso di usarlo.
“Tesoro,
vuoi andare dai nonni e dagli zii?” La guarda confusa, per
lei sono i genitori
e i fratelli di Edward. Non devo farmi prendere dallo sconforto.
“Va
bene mammy. Mi preparo.” Ha detto di si. Sono al settimo
cielo.
Dopo
un’ora siamo a casa mia. Bella e Renèesme sono
emozionate si nota, anche la mia
famiglia, lo sento. Ancora non capisco come ha fatto a sentire i miei
pensieri
e come mai non riesco a sentire i suoi, con Bella ci sono abituato.
“Come
mai sei riuscita a leggere i miei pensieri, ma io non riesco a leggere
i tuoi?”
Bella ridacchia.
“Semplice
la mamma è uno scudo psichico e protegge i miei pensieri,
mentre io ho la
capacità di avvertire, a volte, dei pensieri, ma non come te
e non quando
voglio io, arrivano da soli. Inoltre ho un potere mio.” La
guardo stupito, è la
prima volta che mi fa queste confidenze e non sapevo nulla dei loro
poteri.
“Con
un tocco riesco a filtrare immagini.” Mette una sua manina
sul mio viso. È la
prima volta che accade, sono al settimo cielo. Mi arriva
un’immagine di Bella
che le canta un ninna nanna, no la ninna nanna che ho composto per lei
qualche
anno fa. Prendo la sua mano tra le mie, l’avvicino alle
labbra e le poso un
dolce bacio sul dorso.
“Grazie
principessa.” Arrossisce, è deliziosa, non
l’ho mai vista arrossire. Subito ritira
la mano come scottata e sposta lo sguardo verso la porta di casa,
invece Bella
ridacchia ed io sono confuso.
“Hai
fatto colpo.”
Chi è
stato? Sposto lo sguardo verso Bella e capisco che è lei ad
avermi permesso di
leggere i suoi pensieri. È un’esperienza
bellissima. Per questa sera ho fatto
un pieno di emozioni. Apro lo sportello ad entrambe e le invito in
casa. Sono
tutti in salotto ad attenderci. Bella saluta tutti timidamente e tutti
ricambiano. Mia figlia si guarda intorno, poi il suo sguardo si posa
sul mio
pianoforte e le si illuminano gli occhi. Guarda implorante sua madre ma
lei
indica me. Timidamente mi si avvicina.
“Posso…posso
suonare il tuo pianoforte?” Annuisco felice e lei corre verso
il piano ma sua
madre la blocca.
“Renèesme,
non hai dimenticato per caso qualcosa?” Si volta e fissa
tutti.
“Ehm
si, buonasera a tutti.” Le sorridono timidamente.
FINE
FLASHBACK
Quella
sera ho ricevuto un sacco
di emozioni. Da quella sera i rapporti tra mia figlia e la mia famiglia
sono
diventati più costanti, grazie anche a Bella. Il primo con
cui ha legato,
stranamente, è stato Jasper. Tutti eravamo sorpresi di
questa cosa, ma un
pomeriggio stava vedendo un documentario di storia, eh si mia figlia
è molto
intelligente, e Jasper è spuntato all’improvviso
dicendole di aver vissuto in
prima persona quegli avvenimenti. Mi ricordo ancora come le si sono
illuminati
gli occhi, ha spento il televisore e ha invitato Jasper al suo fianco
per farsi
raccontare tutto. Sono stato quasi tre ore insieme, lui a raccontare e
lei ad
ascoltare sognate, e non ha usato neanche un po’ del suo
potere per aumentare l’attenzione.
Poi ha legato con Esme, un giorno l’ha trovata a leggere
attentamente un libro
di cucina, voleva prepararle un dolce. Subito Renèesme si
è offerta di
aiutarla, hanno combinato un disastro, noi le abbiamo trovate che
ridevano a
terra tutte sporche di farina e la cucina era irriconoscibile. Dopo
Esme ha legato
con tutti facilmente, solo con me restava sempre un po’ sulle
sue, però un
giorno mi regalò un’emozione enorme, era passato
un anno dal nostro
avvicinamento.
INIZIO
FLASHBACK
È
passato un anno da quando ho ritrovato Bella ed ho conosciuto nostra
figlia. Ora
passo tutto il mio tempo con loro. Praticamente sono la loro ombra, ma
non
riesco a fare a meno di loro. Anche loro quando non ci sono mi cercano.
Lentamente
le cose stanno cambiando. I nostri rapporti stanno cambiando. Con Bella
una sera
mi sono riavvicinato, ma poi non ne abbiamo parlato.
C’è stato un semplice
sfioramento di labbra, ma ha avuto la capacità di
incendiarmi come un vulcano. Credo
che anche lei ha provato le mie stesse emozioni.
“Ehi
Rerì, sei ancora sveglia?” Ho avuto il permesso di
poterla chiamare così. Mi abbasso
fino a che non arrivo alla sua altezza e le sposto una ciocca di
capelli dietro
l’orecchio.
“Mi
porti tu a letto stasera?” Mi chiede imbarazzata e timorosa,
io invece sono
rinato. Il momento di andare a letto è sempre stato sacro
per loro, io non mi
sono mai permesso di avvicinarmi alla sua camera per darle il bacio
della buona
notte, certo Bella mi ha sempre invitato, ma aspettavo che fosse mia
figlia a
chiedermelo.
“Non
sai da quanto tempo aspetto ciò.” La prendo in
braccio e le poso tanti baci sul
viso. Ora non sono più Edward, ora sono Eddy, e quel
soprannome prima tanto
odiato, ora lo amo da impazzire.
“Dai
Eddy, mi fai il solletico.” Adoro la sua risata cristallina.
Bella ci fissa
felice. Tutti e tre andiamo in camera di Rerì. Ha
già il pigiama, si mette a
letto, mi siedo sul letto e le rimbocco le coperte. Le poso un bacio
sulla
fronte e mi alzo. Bella le posa un bacio sul nasino e le augura la
buona notte.
Spengo la luce e ci avviciniamo alla porta per uscire.
“Papà
è vero che ora sei tu che tutte le notti cacci i mostri da
sotto il mio letto?”
Mi pietrifico. Mi…mi ha chiamato papà. Mi volto
meravigliato.
“Co-come
m-mi ha-hai chiamato?” Chiedo titubante, forse ho capito male.
“Pa…pà.”
Torno da lei e la sollevo di scatto, la prendo tra le braccia e la
faccio
volare mentre lei ride felicemente. La stringo al mio petto e poi la
metto
nuovamente a letto.
“Chi
ti ha detto questo?”
“Mammy
mi ha detto che da quando ci sei tu, tutte le notti cacci i mostri da
sotto il
mio letto. Prima lo faceva lei ma ora ci sei tu a
proteggermi.” Un sonoro
sbadiglio accompagna il suo discorso e gli occhi si chiudono.
“Buonanotte
principessa. Ora c’è papà che
proteggerà te e la mamma da tutto.”
“Ti…voglio
bene…papà.” Se potessi piangerei
dall’emozione. Esco dalla camera e fisso
Bella. È tutto grazie a lei. Mi avvicino lentamente e le
prendo le mani tra le
mie. Una scossa, la solita.
“Grazie,
grazie di tutto Bella. Tu sei sempre stata forte e decisa. Io sono
stato solo
un gran codardo. È solo grazie a te se ora sono rinato. Tu e
Renèesme siete la
mia famiglia. Vi amo immensamente. Ti amo immensamente, amore
mio.” Mi guarda
dolcemente. Lentamente ci avviciniamo. Ci sfioriamo. Ci cerchiamo.
Finalmente ci
baciamo, un bacio carico d’amore e di promesse future. Ci
abbracciamo entrambi
singhiozzando.
“Mi
sei mancato amore mio.” La stringo di più a me.
“Anche
tu mi sei mancata angelo mio.” Si stringe di più a
me, poi alza il capo e mi
fissa negli occhi.
“Ti
amo Edward, non ho mai smesso di amarti.”
“Ti
amo Bella, mai smetterò di amarti.” Finalmente le
mie donne sono tornate ad
esser mie.
FINE
FLASHBACK
Quel
giorno sono rinato. Da quel
giorno tutto è cambiato. Siamo diventai una famiglia, dopo
due settimane che io
e Bella eravamo tornati insieme, avevamo deciso di dirlo a
Rerì. Abbiamo voluto
aspettare per capire come avrebbe potuta prenderla.
INZIO
FLASHBACK
Io
e Bella siamo seduti sul divano in casa sua. Aspettiamo che
Rerì finisca di
fare colazione. Ha capito che abbiamo qualcosa da dirle e sta cercando
di
sbrigarsi. Appena finisce vola sul divano di fronte il nostro. Il suo
sguardo
si posa subito sulle nostre mani intrecciate, ci guarda sorpresa. Non
riusciamo
a capire la sua reazione. Ci studia in silenzio.
“Ahhhhhhh,
ho capito.” Urla saltando sul divano. La guardiamo
sbigottiti, poi si lancia
tra le nostre braccia.
“Siete
tornati insieme. Finalmente saremo una vera famiglia. Ora
papà verrai a vivere
con noi? Vero?” Le sorrido dolcemente. Certo sarebbe
l’apoteosi della felicità
vivere tutti insieme, ma non so se Bella vuole. La guardo timoroso e
nel suo
sguardo leggo solo tanto amore. Amore per nostra figlia, amore per me.
“Certo
amore, se papà vuole…”
“Non
vedo l’ora.” Abbraccio le mie donne. Poso un bacio
sul naso alla mia piccola
principessa e un bacio sulle labbra al mio amore. Mia figlia ci guarda
con
sguardo sognante.
FINE
FLASHBACK
Quel
giorno ero al massimo della
felicità, finalmente tutto andava bene.
Mi
guardo allo specchio, manca
solo la giacca e sono pronto. Sono nervoso, agitato, emozionato,
felice. E se
non dovesse venire? Se ci avesse ripensato? Se ripensasse al male che
le ho
fatto e mi lasciasse? No, no, no devo essere più positivo,
anche mia figlia me
lo dice spesso. Dice che sono troppo apprensivo e troppo pessimista. Ma
non posso
esser diversamente, soprattutto per il fatto che ho costantemente paura
che sia
tutto un’illusione, che loro mi lasciassero.
Ho
messo anche la giacca, sono
pronto finalmente.
INIZIO
FLASHBACK
“Dici
che le piacerà?” Chiedo molto nervoso a mia
figlia. Oramai viviamo tutti e tre
insieme da quasi un anno e mezzo. Esme ha ristrutturato una casa vicino
la grande
villa Cullen, volevamo stare tutti vicini.
“Certo
papy. Ma insomma su un po’ con la vita. È
bellissimo. E poi sai che adora tutto
ciò che le regali, anche se dice sempre di non volere
regali, poi però sotto
sotto si scioglie ogni volta che gliene fai uno.” Che
mascalzona. Però questo
non è un regalo qualunque. Sono molto nervoso.
“E
se…”
“Ah
papà sei troppo pessimista, dovresti rilassarti un
po’ di più. Zio Emmett dice
che forse sei così perché tu e la mamma fate poco
esercizio. Che esercizi fate?
Perché non ne fate di più se così puoi
rilassarti? Posso farlo anche io?” Io
ucciderò mio fratello. Tesoro mio non puoi neanche
immaginare quanto esercizio
facciamo io e tua madre tutte le notti, e no tu non puoi farlo,
né ora né mai.
“Allora
papà? Posso farlo anche io?”
“No
principessa, forse tra qualche millennio, ma per ora no. Va
bene?” Mi guarda
confusa.
“Se
lo dici tu ti credo.” Brava. Sentiamo la porta che si apre,
è tornata. Era uscita
con le mie sorelle a fare shopping. Non che lo adori, ma le mie sorelle
l’hanno
convinta, così sono riuscito a preparare tutto.
“Ciao
amori miei.” Viene da noi e ci abbraccia. Bacia entrambi.
“Ciao
mammy, io vado da zio Jasper, ci vediamo dopo. Papà mi
raccomando su con la
vita.” Assottiglio lo sguardo ma lei scappa via ridendo.
Bella ci guarda
confusa.
“Mi
sono persa qualcosa?”
“No
amore, è solo una peste che passa troppo tempo con
Emmett.” La conduco nella
nostra camera e le porgo il vestito che le ho preso. Ovviamente
è blu, il
colore che preferisco vederle addosso. Lo indossa confusa. Anche io
sono
pronto. Ho un pantalone nero, una camicia grigio perla e una giacca
nera. Inavvertitamente
la prendo in braccio ed inizio a correre.
“Dove
stiamo andando?”
“È
una sorpresa, chiudi gli occhi.” Si accoccola meglio tra le
mie braccia e
incastra la testa tra il mio collo e la scapola inspirando il mio
odore. Oddio quanto
mi eccita quando fa così. Vabbè mi eccita sempre,
è sensualissima in ogni suo
gesto. Continuo a correre verso la mia meta. Verso quel luogo che
è stato fonte
di dolore per entrambi, ma che ora spero sia fonte di
felicità. Dopo circa tre
ore arrivo nel bosco dietro la casa di suo padre. Arrivo nello stesso
punto in
cui sei anni prima le ho mentito abbandonandola.
“Siamo
arrivati.” Apre gli occhi e appena riconosce il posto si
irrigidisce. Scende immediatamente
dalle mie braccia.
“Non
ci posso credere, lo stai facendo di nuovo.” Subito
l’abbraccio, ha capito
male.
“No,
no amore mio, non è come pensi. So che questo luogo ti ha
recato tanto dolore e
ti giuro non mi perdonerò mai per ciò che ti ho
fatto. Però ora voglio che
questo luogo ti ricordi qualcos’altro. Spero qualcosa di
più piacevole.” Ancora
titubante si volta verso di me, intanto io mi sono inginocchiato.
Sgrana gli
occhi.
“Isabella,
tu mi hai ridato la vita. Mi hai donato una figlia meravigliosa. Io ti
amo
immensamente e ti amerò per l’eternità.
Ho commesso tanti errori con te in
passato, non posso tornare in dietro per cambiarlo, ma insieme possiamo
scrivere il nostro futuro. Un futuro fatto di te, di me e di nostra
figlia. Un futuro
fatto di noi. Isabella Marie Swan, tu che con un solo gesto, con una
sola
parola puoi portarmi in paradiso o distruggermi, mi concederesti
l’onore di
diventare mia moglie?” Apro la scatolina di velluto blu,
dentro c’è l’anello
che è appartenuto alla mia vera madre. I secondi passano ma
lei non accenna a
rispondere. Forse ho sbagliato tutto ed ora sicuramente ho rovinato
tutto. Inizio
a chiudere la scatolina, ma una mano mi blocca.
“Non
essere sciocco. Pensi veramente che non voglio sposare l’uomo
che amo? Pensi veramente
che non voglia sposare l’uomo che mi rende felice? Pensi
veramente che non
voglia sposare il padre di mia figlia? Io ti amo Edward, e devo essere
sincera
credevo che non me l’avresti mai chiesto. Perciò
si amore mio, voglio che tu
diventi mio marito.” Si butta tra le mie braccia ma riesco ad
infilarle l’anello
prima di buttarci in un bacio carico d’amore e di emozioni.
FINE
FLASHBACK
Sono
davanti l’altare, sotto l’arco
di fiori della cappella che abbiamo fatto allestire nel giardino della
villa di
Forks. Eh si, Forks, io e Bella abbiamo voluto sposarci qui dove tutto
è
iniziato. Sono nervoso. Jasper ha cercato di calmarmi con il suo
potere, ma non
ci è riuscito e si è arreso. Al mio fianco mio
padre, non potevo scegliere un
altro testimone se non colui che è la mia guida. Mia madre
è seduta davanti a
me e se potesse sarebbe una valle di lacrime. La marcia nuziale.
È arrivata,
non ha cambiato idea. Subito una testolina ramata fa capolino, la mia
principessa è bellissima nel suo abitino color panna. Butta
petali di rose
lungo il cammino, dietro di lei Rose ed Emm, a seguire Alice e Jazz, ed
infine
il mio angelo. Non ho parole per descrivere quella visione che cammina
di
fianco al padre. I nostri sguardi si incatenano. Siamo entrambi
emozionati. Finalmente
arriva da me, le prendo la mano, ora sarà per sempre mia. Il
prete inizia la
funzione ma io non lo ascolto. Rispondo solo un sonoro si alla mia
promessa
subito seguito dal suo si timido ed emozionato. Ha gli occhi lucidi,
eco dei
miei.
“Vi
dichiaro marito e moglie. Puoi
baciare la sposa.”
Non
volevo sentire altro,
lentamente avvicino il mio viso al suo e finalmente posso baciare
quelle labbra
rosse. Quelle labbra che ora sono mie, quelle labbra che appartengono a
mia
moglie, la mia donna, la mia compagna, la madre di mia figlia, la mia
migliore
amica, il mio tutto.
“Mammy,
papino, ci sono anche io.”
Ci stacchiamo e subito prendo in braccio il mio piccolo angelo.
Abbraccio tutte
e due.
“Le
mie donne, quanto vi amo.”
FINE
Allora
ragazzi, cosa mi dite del capitolo? Ho sudato per
scriverlo, ma posso dire di esserne soddisfatta. Spero vi piaccia. Mi
dispiace
ma stasera non aggiorno la principessa e il vampiro, causa problema
mensile che
mi sta facendo passare le pene dell’inferno. Questo ho
iniziato a scriverlo
intorno le 20, ed ho finito alle 22:45, non ce la farei a stare altre
tre ore
davanti il pc. Ma prometto che domani mi faccio perdonare. Grazie a
tutte
coloro che hanno recensito, che hanno inserito la storia tra le
seguite, tra le
preferite e tra quelle da ricordare.
Un
bacio Mary.
Mie
storie in
corso:
Forse non mi hai mai amata
La principessa e il vampirohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1
Mie
storie
concluse:
FINALMENTE FELICI
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
MI SONO INNAMORATO DI TE
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INVITO
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UNO SCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA
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ETERNITA’
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L’AMORE VA OLTRE IL TEMPO
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RITROVARE LEI,RITROVARE LORO
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