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Autore: sayuri_88    03/10/2011    7 recensioni
Edward si θ appena trasferito in una nuova cittΰ e durante una fuga si scontra con due occhi marroni come il cioccolato e....LEGGETE^^
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Hola! eccomi con la seconda parte dove scoprirete perchè Bella è così disillusa dall'amore. 
Ringrazio di tutto cuore le 9 adorabili ragazze che hanno recensito e che dedicano qualche minuto del loro tempo per lasciarmi un loro piccolo pensiero quindi grazie significa molto per me. Inoltre ringrazio anche tutti quelli che hanno inserito la storia tra preferite/seguite e ricordate , siete più di 100 --------> O_O la mia faccia quando me ne sono resa conto.
* - * invece quando casualmente sono finita nella sezione "sei negli autori preferiti di"  non ci ho mai guardato perchè mi dico "chi è tanto pazzo di mettermi tra i preferiti?" bene ringrazio:
1 - ary94
2 - Francesca_90
3 - Karima 
4 - meringa47  
5 - paperacullen  
6 - stellinacullen  
per essere tanto pazze da averlo fatto : ) un megabacio a tutte!

Okay ora vi lascio alla storia e spero di leggere qualche vostro parere!
____________________________________________________________________________

 

…: Risposte :…









Con la coda dell’occhio vedo la pista al centro della sala che piano, piano si sta affollando di coppie che ballano, tra di loro i miei genitori che si guardano con occhi sognanti. Velocemente mi alzo e affianco Bella che sollevata sposta lo sguardo su di me e sembra urlarmi di salvarla da questa situazione.
— Mi concederesti un ballo? — il suo sguardo si trasforma in una smorfia di puro terrore ma nonostante tutto accetta e posa la sua mano nella mia che attende impaziente un contatto con la sua pelle. Bella odia ballare, o meglio non è capace e quindi ha deciso che lo odia. Egoisticamente voglio ballare con lei, tenera stretta me, proprio come papà sta facendo con mamma mentre la guarda con tutto l’amore che prova.
— Accetto solo perché quella mi stava facendo impazzire, altrimenti l’avresti vista brutta — bisbiglia mentre ci allontaniamo. Sghignazzo divertito rafforzando la presa sulla sua mano, m’importa solo di averla qui con me e mentalmente ringrazio la signora per avermi concesso inconsciamente questa possibilità.
La musica dell’orchestra è lenta e soffusa, Bella è completamente abbandonata a me, dopo i primi goffi tentativi si è lasciata guidare, forse è stupido ma è come se mi stesse dicendo "mi fido di te".
— Il resoconto della serata? — le sussurro all'orecchio. Bella s’irrigidisce per poi rilassarsi ma allontanarsi leggermente e ne sento la mancanza. Il suo peso, il suo calore, la sua morbidezza.
— Direi che il bilancio è abbastanza positivo. L'importante è che i pezzi grossi decidano di investire.
— Secondo mia madre molti hanno già staccato qualche assegno — dico orgoglioso del lavoro che hanno fatto.
— Sono davvero contenta.
Si guarda attorno con un leggero sorriso sulle labbra, le gote leggermente arrossate.
— E ti stai divertendo? — forse si annoia ed è per questo che è un po’ tesa.
— È strano, ma sì, mi sto divertendo.
— Sicura? A volte ti ho visto un po’ disorientata e all’inizio eri un po' nervosa — dico volendo esporre i miei dubbi, Bella parla se le si da una spinta.
— No, è che non sono mai stata a una cena simile e qui sono tutti vestiti bene, mentre io ho un vestito preso in un centro commerciale. Uno solo degli anelli che queste signore portano al dito è pari a quello che mio padre ha guadagnato fino ad ora o forse anche più.
— Sei bellissima, molto più bella di tutte quelle tizie ingioiellate — ammetto guardandola dritta negli occhi. Lei imbarazzata distoglie lo sguardo.
— Sono una coppia affiatata — dice per cambiare discorso. Volto lo sguardo e posso vedere i miei genitori che ancora ballano, ridono e si scambiano effusioni come due adolescenti. È bello come il loro amore sia rimasto solido e immutato nel tempo.
— Già, si amano molto — quanto vorrei che io e Bella ci comportassimo allo stesso modo e che creassimo un futuro come il loro. Inconsciamente rafforzo la presa su di lei e, contro ogni logica che mi dice di andare piano e non pigiare l’acceleratore a tavoletta, decido di confessarle quello che sento. Voglio almeno che lo sappia perché lei sembra provare qualcosa per me ma appena abbassa lo scudo e accorgendosi della falda lo rialza.
— Perché non credi nell’amore? — lei riporta il suo sguardo nel mio, è spaurita e so che quello è l’ultimo dei discorsi che vorrebbe affrontare. — Perché non ci credi Bella? — le ripeto deciso ad avere una risposta.
— Semplicemente non esiste. L’amore è una cosa da stupidi — mormora prima che le sue gote si tingano di rosso e i suoi occhi trasmettono tutta la rabbia chiusa dentro — Ti giurano amore eterno, ti promettono mari e monti. E poi al primo bel faccino piantano marito e figlia per scappare in Florida! — io rimango senza fiato, bloccanto sul posto. Appena si rende conto di quello che ha detto spalanca gli occhi scioccata dalla sua rivelazione. — L’amore è una balla…L’amore non esiste! E tu sei uno sciocco a crederci. Finirai solo ferito, disilluso e solo come un cane — mormora senza voce.
Si libera dalla mia presa e guadagna l’uscita a passo sostenuto. Dopo il primo momento di smarrimento la seguo cercando di non dare nell’occhio.
— Bella! Aspetta! — urlo appena uscito dalla porta. La seguo lungo il corridoio poco illuminato, la vedo entrare in una stanza e chiudersi con forza la porta alle spalle.
 
Rimango a fissare la porta chiusa per qualche minuto prima di fare un profondo respiro e abbassare la maniglia. È uno di quei momenti in cui si decide tutto e niente, entrambi dobbiamo mostrare le nostre carte e chiudere questa partita. La porta cigola piano, la stanza è completamente avvolta nel buio, solo le luci che provengono da fuori mi permettono di delineare i contorni dell’arredo. Faccio scorrere lo sguardo lungo tutta la piccola stanza e mi blocco quando vedo Bella ferma davanti alla finestra, con le mani poggiate sul vetro e la testa china in avanti. Mi avvicino lentamente fino a trovarmi a meno di mezzo metro da lei, so che mi ha sentito ma fa finta di nulla. La finestra rimanda il riflesso di un viso contratto dal dolore e dalla rabbia, le palpebre abbassate m’impediscono di vedere in quel mare scuro che sono i suoi occhi. Quello che disse che “gli occhi sono lo specchio dell’anima” deve aver pensato a lei… perché ora senza quei pozzi che mi anno impazzire non riesco a leggere niente.
— L’amore vorrà dire anche sofferenze ma ti da tante gioie. Insomma… se la gente ha perso tempo a parlarne e l’ha elogiarlo ci sarà un motivo — e ripenso ai momenti con la mia famiglia, con gli amici, le prime ragazze, certo con loro non era amore ma gli volevo bene, e lei, che nonostante non crede nell’amore è riuscita a farmi innamorare.
— Sono balle, tutte falsità. Tutti ti tradiscono alla fine — afferma continuando a sostenere la sua tesi e quello che più mi fa rabbrividire è il tono con cui lo dice, sicuro, non un’esitazione come se avesse provato sulla sua stessa pelle quello che dice.
— Riguarda la donna nella foto?
Finalmente si gira verso di me riservandomi uno sguardo rabbioso ma anche ferito. Gli occhi sono lucidi, cerca di trattenere le lacrime, cerca di mostrarsi forte e invulnerabile. L’ha sempre fatto ma non può continuare, non reggerà il peso da sola ancora per molto.
— E tu come sai di lei? — inveisce imbufalita.
La guardo mortificato, non la prederà bene.
— Ho guardato la foto… scusami so che non dovevo farlo ma… — non mi lascia finire che ricomincia a inveire contro di me.
— Certo che non dovevi farlo. Perché hai guardato? Avevi promesso!
— Perché volevo sapere qualcosa di te e del tuo passato! Sei sempre così restia a parlarne mentre io muoio dalla voglia di conoscere ogni più piccola sfaccettatura. So di aver sbagliato e ti chiedo scusa—ma so che lo rifarei, penso.
— Forse c'è un motivo se non ne parlo! Perché sei così fissato su di me?
Basta Edward! Metti le carte in tavola e chiudi il gioco.
— Bella, io sono innamorato di te — confesso sotto il suo sguardo allibito. Apre e chiude la bocca senza emettere alcun suono.
— No, non è vero! — dice scuotendo la testa incredula.
— Allora spiegami quello che sento! — sbotto affilando lo sguardo — Se non è amore o comunque qualcosa che gli si avvicina. Che cos’è!?
— Non lo so —urla. — Non lo so — continua con voce fievole.Mi avvicino annullando l'ultima distanza tra di noi, sfioro le sue braccia fino alle sue mani per poi prendermele nelle mie e indietreggiando l’accompagno verso il divano. Sembra una di quelle scene da film, dove i due protagonisti recitano la scena clou del film e tutto li va liscio, senza intoppi, senza andare a sbattere contro nulla ma questa è la realtà, così nel tragitto pesto il polpaccio contro lo spigolo del tavolino di vetro.
— Aioh!Caz... — impreco piegandomi per massaggiare la parte offesa. Bella a tentoni raggiunge una lampada posta vicino al divano e la accende, a luce tremolò un poco prima di illuminare finalmente la stanza. Io mi siedo sul divano con una smorfia di dolore in viso e continuando a massaggiarmi il polpaccio. Non avrei mai pensato che potesse fare così male...
— Ti sei fatto male? — mi chiede Bella con un sorriso divertito sulle labbra.
— Sto benissimo — borbotto quando il dolore inizia a decrescere. La guardo in viso, sembra triste, e lei non ama farsi vedere debole e infatti nemmeno un minuto che lei china il capo fissando le mani poggiate sul ventre.
— Reneé non ha mai amato Forks. Lei amava il caldo, il Sole, la vitalità delle grandi città… — mi sembrò di notare un sorriso amaro nel ricordare quei particolari. — Ma diceva di amarci e questo per lei bastava, il resto passava in secondo piano — mormora con voce strozzata mentre il suo corpo trema.
— Reneé è tua madre? — non ha mai parlato di lei. Lei annuisce mesta.
— Aveva diciannove anni quando rimase incinta di me, lei e Charlie si sposarono subito e… lei era… insomma… — inizia a gesticolare nervosamente con le mani e a spostare lo sguardo ovunque, tranne che verso di me. Le prendo le mani e le stringo per trasmetterle il mio calore. Lei finalmente mi guarda e non riesco a reggere il suo sguardo. Tanto dolore ed è colpa mia e della mia smania di sapere, sono io ad abbassare lo sguardo ora. Dovevo aspettare i suoi tempi, mi avrebbe detto tutto di sua spontanea volontà. Ma lei mi sorprende ancora una volta: le sue esili braccia mi circondano il busto e nasconde il suo viso nell’incavo del mio collo mentre i singhiozzi le scuotevano le membra. Come posso essere stato così stupido!
— Basta Bella, non devi dirmi nulla. Se lo vorrai e quando lo vorrai, io ci sarò — le mormoro ricambiando la stretta e affondando il viso nei suoi capelli. Ma lei non ascolta, dopo essersi calmata, quel tanto che gli permette di parlare fluidamente, riprende il suo racconto.
— Io e lei passavamo le vacanze a Jacksonville, in Florida. Papà rimaneva solo per pochi giorni, s’impegnava per una promozione voleva migliorare la nostra vita, per poterci concedere qualche sfizio — sorride ricordando quelle estati.— Io ero felice anche così ma papà voleva di più, per me, per Reneé,… — la ascolto in silenzio archiviando tutte le informazioni con l’ansia che cresceva sempre di più. Lo avevo capito: non era previsto un “vissero felici e contenti” in questa storia.
— Ma né io né papà avevamo capito quello che realmente stava succedendo — una risata amara esce dalle sue labbra, subito si spegne sopraffatta da un altro singhiozzo.— Era sempre così felice di andare in Florida. Li, durante l’estate della prima media, avevamo conosciuto Phyl, era bello e avvenente e sapeva di esserlo… — e ora posso capire il perché del suo atteggiamento il giorno che provai a parlarle — anche lui passava le vacanze a Jacksonville e avevano legato molto con me era sempre gentile. Era venuto a trovarci anche due o tre volte qui a Forks, sai? La foto che hai visto era di una di quelle visite — e subito il viso del giovane uomo, seduto vicino a quella che, ormai, avevo capito essere la madre di Bella, riaffiorò nella mia memoria. — poi un giorno, non ricordo perché, stavo curiosando nel cassetto dell’intimo di mamma… — ride, di una risata amara e scuote la testa — sembra uno di quei film di terz’ordine, dove la protagonista nasconde le cose tra reggiseni e mutandine perché è il posto dove nessuno guarderebbe… comunque… trovai diverse lettere e mail di loro due. Sai cosa vuol dire scoprire che tu madre tradisce tuo padre da tre anni e scoprire che tutto quello che ti ha detto è una bugia? “Ti amo, Charlie” “Ti amo Bella” — dice con voce alterata, forse per imitare il tono della madre — poi nelle mail e nelle lettere dice che non ci sopporta, che odia papà e soprattutto me perché le ho rovinato la vita — singhiozza —  ha dovuto crescere una figlia quando a diciannove anni una vuole solo divertirsi. Ci ha usato per non rimanere sola — stringo gli occhi e digrigno i denti cercando di non esplodere e inveire contro una donna del genere. Come può aver fatto una cosa del genere a sua figlia e suo marito? Bella aveva solo tredici anni, aveva bisogno di una madre di affetto…
— Spesso mi sono chiesta in cosa ho sbagliato. Forse sono stata una pessima figlia… avrei dovuto farla arrabbiare di meno o Charlie avrebbe dovuto dimostrare di più il suo amore o essere più presente…
— Cosa! No, Bella — esclamo allontanandola per poterla guardare negli occhi — tu o tuo padre non avete fatto proprio nulla. Non è colpa vostra! — certo lo sceriffo sembra essere un uomo burbero, e chissà forse quell’atteggiamento è conseguenza del comportamento della moglie. Il capo Swan adora sua figlia, lo si legge chiaramente nello sguardo. La tiene la figlia su un palmo di mano. Lei accenna un sorriso, tirato non di quelli ampi e luminosi.
Rimaniamo in religioso silenzio per un tempo che sembra interminabile. I suoni della festa ci giungono ovatti, sembriamo essere chiusi in un mondo tutto nostro. Che avrei fatto io se mamma su fosse comportata allo stesso modo?
La osservo cercando di non perdere nemmeno un’espressione mentre lei china il capo impedendomi di guardarla negli occhi.
Poi riprende a parlare: — Ho passato i primi tempi a incolpare papà e a incolparmi... a odiarmi pensando che fosse colpa nostra ma poi è arrivata la rabbia verso di lei — lo sguardo si assottiglia e la rabbia è palpabile. — Lei ci ha solo preso in giro mentre decantava il suo amore per noi — le sue mani rafforzarono la presa sulla mia giacca. Io maledico le persone che l’avevano fatta soffrire così tanto. — E così ho smesso di affezionarmi alla gente a credere nell’amore. Perché sprecare energie per qualcuno che ti mente e poi ti tradisce? Che ti prende in giro, che ti illude e poi ti abbandona? — domanderetoriche, non si aspetta una mia risposta, mache nascondono tutto il suo dolore, tutte le sue paure di essere ferita ancora, di dover fare i conti con un’altra ferita profonda e sanguinante. Ma l’ultima cosa che farei è riservarle lo stesso trattamento.
— Anche di me pensi questo? Che ti prendo in giro? — le chiedo incapace di trattenere il tarlo che si è insinuato nella mia mente. Davvero pensa che la stia solo prendendo in giro?
Bella mi guarda a bocca aperta, è spaesata. — Lo pensi davvero — voleva essere una domanda ma mi esce come un’affermazione.
Sbuffo sconsolato, se provo a mettermi nei suoi panni anch’io avrei perso ogni fiducia nell’amore vedendolo come un sentimento falso e avrei trovato del marcio anche dove non c’è, per evitare la delusione di realizzare che è tutta una presa in giro.
— Non tutti sono così — dico rompendo il silenzio. — Non tutti giocano con i sentimenti della gente. Quello che ti ha fatto tua madre è stato orribile, al tuo posto anche io avrei perso ogni fiducia ma io non potrei mai farti una cosa simile. Mi piaci quando fai le tue battutine pungenti, quando mi stuzzichi, quando mi spiazzi con le tue parole, quando sorridi e quella gioia si trasmette anche agli occhi che sembrano brillare. Mi piace quando seduta in mensa parli con Alice e Jasper, mi piaci quando metti al loro posto quelli che vogliono prenderti in giro, mi piaci quando difendi a spada tratta le tue idee. Mi piaci in tutto quello che fai e non potrei mai prenderti in giro e capisco che per te sia difficile credermi ma sono sincero e se me ne darai la possibilità io non la sprecherò — affermai con enfasi, cercando di infondere in ogni singola lettera quello che sentivo — ti dimostrerò che l’amore vero esiste e che ti da tante gioie e soddisfazioni, certo non mancheranno le sofferenze ma quelle affrontandole insieme… — non finì la mia arringa perché le sue labbra si posarono sulle mie. Io rimango immobile con gli occhi sbarrati dalla sorpresa anche se ormai dovrei essere abituato ai suoi contropiedi. Si muove impacciata e lenta, aspetta forse una mia reazione che stenta ad arrivare tanta è la sorpresa ma quando sento che si sta per allontanare le prendo il viso tra le mani e la avvicino maggiormente. Non è il bacio perfetto dove si va in sincrono, le labbra non si muovono sciolte e a ritmo come si vede nei film. Il nostro è un bacio impacciato e scoordinato, fatto di denti che si scontrano e labbra morse, ma perfetto proprio nella sua imperfezione. Per migliorare c’è tempo, basta solo della pratica ed io sarò più che felice di immolarmi alla causa se me ne darà la possibilità.
Non so dire quanto dura, secondi, minuti, ore,… per tutto il tempo mi sono dedicato solo ad assaporare ogni attimo a godere del suo tocco, delle sue mani arpionate alla mia camicia, della morbidezza delle sue labbra e per quel che mi riguarda, ci stacchiamo troppo presto.
— Posso sperare che questo sia un via libera per dimostrarti che sono sincero? — le chiedo con il sorriso sulle labbra, ancora ubriaco delle emozioni che ho provato. La guardo negli occhi, lucidi e luminosi, le gote sono tinte di un rosso acceso che le fa assomigliare a due ciliegie.
— Voglio provarci, Edward, dimostrami che esiste davvero — è una preghiera. Anche lei è stanca di questo, anche lei vuole vivere e amare e il mio cuore non può che sprizzare di gioia. Sono conscio del fatto che sarà un cammino lungo e il suo passato sarà come una spada di Damocle sopra le nostre teste, ma la aiuterò, le dimostrerò che l’amore non è una trappola ma il più bello dei sentimenti che l’uomo può provare.
— Mi piaci Edward, davvero, ma io non riesco… ho paura di ricadere nella stessa trappola e finire come mio padre a chiedersi “perché”, “come ha potuto farci questo”… — le tappo la bocca con un dito, non ha bisogno di darmi giustificazioni.
— Shhh… ti dimostrerò che c’è davvero l’amore fedele e che il mio è sincero. Io mi sono innamorato di te e lotterò per te — affermo deciso. Voglio che legga la determinazione nel mio sguardo, la sincerità nelle mie parole. Lei abbozza un sorriso, è ancora incerta ma presto, quel sorriso, sarà solo un ricordo.— Ora andiamo o gli altri si chiederanno che fine abbiamo fatto — le sussurro aiutandola ad alzarsi. Lei annuisce e si passa velocemente il dorso della mano sotto gli occhi per scacciare le piccole gocce sfuggite al suo controllo.
— Per fortuna ho usato il trucco resistente all’acqua — borbotta per alleggerire la tensione, io sorrido e prendendole la mano, l’accompagno fuori.  Camminiamo in silenzio, io tranquillo e felice per la piega che hanno preso gli eventi mentre Bella è un po’ tesa e la sua mano è leggermente sudata.
 
Stiamo per entrare nella sala quando sentiamo dei rumori molesti provenire da una stanza vicina, come se qualcuno stesse discutendo animatamente. La porta è semi aperta e quello che vedo quando mi avvicino mi lascia esterrefatto.
— Tu devi stare lontano da Rosalie chiaro? O te la faccio pagare stupido ritardato — sibila Royce King dopo aver spinto Emmet contro la parete. Il suo sguardo è minaccioso e trasuda arroganza. Bella trattiene a stento un’imprecazione mentre io inizio a vedere rosso.
— Lasciami, non mi toccare. Non mi piace che mi tocchino — grida Emmet dimenandosi con le braccia. Non ha la concezione della paura ma è agitato e se non sarei intervenuto presto, sarebbe scoppiato com’è già successo a Chicago e avrebbe fatto male a se stesso e agli altri. Anche se di Royce non m’importava molto…
— Ehi! Lascia mio fratello! — urlopalesando la mia presenza e li raggiungo a passo sostenuto. Royce vedendo di non essere più solo si allontana da mio fratello e si apre in un sorriso, lo avrei volentieri preso a schiaffi.
Bella si affretta a raggiungere Emmet e cerca si calmarlo parlandogli con voce calma e accarezzandogli la testa con gesti lenti. Royce, punta i suoi occhi prima su Bella e poi su di me. Sono lucidi, segno che il damerino ha alzato un po’ troppo il gomito e un moto di disgusto mi assale.
— Meno male, tuo fratello stava dando di matto. Ho tentato di trattenerlo ma si è messo a parlare a vanvera a urlare — che faccia tosta questo tipo, chi dice la prima impressione non è sempre quella giusto non ha mai conosciuto questo  tizio: crede che con i soldi sia intoccabile, che quelli gli permettono di fare ciò che vuole e avere chi vuole, come Rose, non la ama, per lui è solo un qualcosa da mostrare agli altri per il proprio vanto.
— No! — urla Emmet — lui mi ha detto che voleva parlare e mi ha portato qui. Mi ha aggredito. Mi ha spinto… — continua Emmet ma viene calmato da Bella.
— Nessuno ti da colpe Emmet.
— Poche stronzate, King! Ho visto come l’hai messo al muro, bastardo! È bello prendersela con qualcuno che non può difendersi, vero? — lui indurisce lo sguardo e la vena sulla fronte pulsa forsennata.
— Modera i termini ragazzino. Non sai con chi hai a che fare — e si erge in tutta la sua statura col chiaro intento di intimorirmi. Ma ha fatto male i suoi conti. Nessuno si deve azzardare a toccare la mia famiglia.
— Tu modera i termini. Potrai avere tutti soldi che vuoi, ma non ti permetto di maltrattare Emmet — gli occhi di Royce lampeggiano d'ira e alza un pugno pronto a colpirmi quando Rose ed Esme fanno il loro ingresso nella stanza.
— Che sta succedendo qui? — tuona con voce dura mamma. Non l'avevo mai vista così, è sempre stata pacata e cordiale, è la prima volta che la sento rivolgersi a qualcuno con quel tono.
— Emmet! — urla Rose appena lo vede. È accasciato a terra tra le braccia di Bella che lo rassicura. In un altro momento mi sarei fatto prendere dalla gelosia. Mio fratello appena sente la sua voce scioglie l'abbraccio e le sorride raggiante mentre la bionda accorre per chiuderlo tra le sue braccia, o almeno ci prova visto la stazza di Emmet. Bella si allontana e mi raggiunge posando una mano sulla mia spalla che ha l'effetto di calmarmi.
— Rosalie, allontanati subito da lui — tuona il suo fidanzato con tono imperioso. Rosalie non sembra esserne scalfita anche se il suo stupore è palpabile. Forse ha appena conosciuto un lato del suo fidanzato che non conosceva.
— Non rivolgerti così alla mia Rose, brutto bacarozzo! — la voce di Emmet è ferma e per la prima volta fissa negli occhi qualcuno senza esitazioni. Non posso che sorridere della dimostrazione di forza di Emmet. Royce sta per aprire bocca infuriato quando mia madre interviene mettendosi davanti a Emmet e Rose.
— Signor King, le chiedo gentilmente di andarsene.
— E perché dovrei? È suo figlio quello che ha problemi — gli risponde beffardo.
— Royce, vattene non fare più danni di quelli che hai già fatto — Rose è sera e dalla smorfia sul suo viso si può leggere tutta la sua rabbia.
— Ehi, che state facendo qui? — anche mio padre si unisce all'allegra combriccola ma la sua espressione felice, scompare dopo aver notato le nostre facce scure. — Che è successo?
— Niente Signor Cullen. Solo uno scambio di discussioni. Rosalie, vieni, torniamo a casa— nel suo tono velate minacce.
— No, tu vai. Io resto qui e non aspettarmi, vado a dormire dai miei — afferma alzando il mento. Royce vorrebbe controbattere e forse fare altro ma non osa. Non è poi tanto stupido.
— Va bene — dice sprezzante. Si sistema il colletto della giacca ed esce senza guardare nessuno.
— Rose tutto bene? — domanda Bella abbandonando il mio fianco per avvicinarsi alla ragazza le cui guance erano rigate da piccoli solchi di acqua salata. La bionda non aveva battuto ciglio alle occhiate di Royce e solo ora sta mostrando quanto il comportamento del fidanzato l’abbia ferita.
— Sto bene... Sto bene, non preoccupatevi — mormora con voce roca. Si asciuga le guance dalle lacrime e rassetta il vestito.
— Rose te la senti di tornare alla festa? — le chiede mamma apprensiva.
— Sì, non preoccuparti Esme e poi manca poco alla fine — la rassicura, — ed Emmet mi ha promesso un ultimo ballo — l'interessato si apre in un grande sorriso e le porge il braccio.
— Sono un bravo ballerino, vero? Mamma ha insegnato a me e Edward — ridacchio al ricordo delle lezioni che ci aveva impartito. I medici dicevano che era un ottimo stimolo per le persone autistiche e cosi lei si era imputata di insegnargli a ballare, coinvolgendo anche me e Alice.
— Sono più bravo di Edward — dice mentre la spinge verso l'uscita iniziando a raccontarle aneddoti di noi e il ballo.
— Che è successo Esme? — chiede papà una volta che la coppia fu uscita. Mamma scuoce la testa e punta lo sguardo su di me.
— Stavamo tornando in sala quando abbiamo sentito dei rumori e quando sono entrato, ho visto Royce che metteva al muro Emmet e lo minacciava di stare lontano da Rosalie — racconto mentre lo sguardo dei miei genitori si fa sempre più scioccato. — Quando gli ho intimato di lasciarlo ha detto che era stato Emmet a dare di matto.
— Povera Rose vive insieme a quel bruto — mormora scossa mia madre.
— Non credo ancora per molto — interviene Bella e non posso che concordare. E tutti speriamo che sia davvero così.
— Ora se n’è andato, tornate di là e gotetevi la serata. — ci ordina mio padre spingendoci verso l’ingresso del salone.
Tornammo alla festa ma la tensione provocata dall'episodio di Royce ed Emmet non mi abbandona nemmeno un attimo e la gioia del traguardo che avevo raggiunto con Bella, è surclassata dalla preoccupazione per Emmet e la rabbia verso i King. Royce se n’è andato ma i suoi genitori, che sono rimasti, lanciano occhiate di fuoco a Emmet. Non posso certo stupirmi di come sia venuto su il figlio, quei due sembrano avere perennemente la puzza sotto il naso.
— Scusa per come è finita la festa — dico una volta che siamo usciti dall'hotel, la serata è finita e recuperati i cappotti siamo usciti nel freddo della notte. Bella consegna il suo cartellino al primo parcheggiatore libero per recuperare la sua macchina.
— A parte l'intermezzo di sua figaggine reale… è finita bene — dice ridacchiando. — Ma non rimuginarci troppo Edward, Rose sa badare a se stessa — nel frattempo il posteggiatore ha recuperato la macchia di Bella. Alzo un angolo della bocca a mo di sorriso e mi passo una mano tra i capelli, pensavo di essere stato bravo a nascondere la mia preoccupazione ma a quanto pare Bella è stata molto attenta.
— Signorina, la sua macchina — il ragazzo le porge le chiavi con un sorriso che ai miei occhi appare pieno di malizia, lei le prende e lo ringrazia. L'irritazione torna prepotente e la mia mano prende vita. Cingo la vita di Bella e la accompagno dalla parte del guidatore. Con la coda dell'occhio vedo il ragazzo perdere il sorriso mentre il mio si allarga e quando abbasso lo sguardo vedo Bella guardarmi di sottecchi e scuotere la testa divertita, forse non gli è sfuggito niente ma faccio il finto tonto e le auguro buona notte.
— Notte anche a te. Ci vediamo lunedì — e alzandosi in punta di piedi mi lascia un bacio all'angolo della bocca. Chiudo gli occhi travolto dallo svolazzare delle ali di mille farfalle nel mio stomaco. Quando si allontana, sulle mie labbra si forma un sorriso che va da un orecchio all'altro. Una ciocca le cade lungo il viso e con la scusa di sistemandoglielo sfioro la sua guancia che si tinge di rosso.
— Ci vediamo lunedì — mormoro e con sforzo sovrumano mi allontano permettergli di salire sulla macchina e partire.
 




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Che ve ne pare? Anche voi coem Bella avreste avuto la stessa reazione al comportamento di un vostro genitore? Personalmente sì.
Ringrazio Greta ( anche se non legge la ringrazio lo stesso), futura spicologa, per avermi dato il suo parere.

Tenete conto che è stata la madre a "tradire" la fiducia di Bella quindi lei è aperta alle parole di Edward, al contrario se fosse stato il padre a tradire lei avrebbe avuto maggiori difficoltà a credere. Ora lei ha paura di fare la fine di Charlie, uomo innamorato per davvero della moglie. Non so se ho spiegato bene il concetto... era solo per dire che la reazione non è forzata per fare il lieto fine.

Per parlare degli altri personaggi... anche voi volete Royce morto? Chissà se questo porterà a una decisione la nostra Rose.

Mi nascondo in attesa dei vostri commenti, mi accontento di uno anche piccolino, piccolino...ino...ino...ino.




 

 

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[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Commedia, Romantico ] [ Capitoli: 2 ] [ Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] 
[ Pubblicata: 01/09/11 ] [ Aggiornata: 11/09/11 ] [ Note: AU, What if? ] [ In corso ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 9 recensioni ]

 

    La donna giusta - Ultimo capitolo
Ancora prima di formulare un pensiero, il mio corpo scatta e il cervello da ordine ai piedi di muoversi e con l'ombrello copro la sua esile figura. Il suo profumo mi colpisce come un pugno in faccia, mi beo di quel momento.
Il mio corpo freme di desiderio, ne vuole di più, sempre di più, desidera un contatto più profondo, desidera prenderla e portarla in un posto solo per noi, dove lei é solo mia, dove io sono solo suo, dove lei suona solo per me.
- bisogno di aiuto signorina? - dico con voce resa roca dal turbinio di emozioni che sono in atto dentro di me.
Passione. Desiderio. Bramosia. Dolcezza. Tenerezza. Senso di protezione. Possesso. Devozione.
I suoi occhi, blu come un cielo d'estate, incatenano i miei e non posso impedire alla mia mente di ritornare al primo giorno che la vidi.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Rosso ] [ Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale ] [ Capitoli: 5 ]   
[ Pubblicata: 11/05/11 ] [ Aggiornata: 25/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 8 recensioni ]

 

    La Bella Italia 
E se qualcosa non va come la Meyer ha deciso? E se Edward, dopo aver salvato Bella e dopo averla convinta a cenare alla "Bella Italia" incontrasse qualcuno che cambia le carte in tavola?
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa ] 
[ Pubblicata: 22/08/11 ] [ Aggiornata: 22/08/11 ] [ Note: Drabble ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Twilight ] [ Leggi le 1 recensioni ]

 

    In barca a vela controvento 
- ONE SHOT DELL'ESTATE -
Un viaggio in solitaria che porterà una ragazza alla scoperta di un mondo che neanche immaginava. Quello che pensava fosse solo una favola per bambini è in realtà un mondo nascosto, ai più. Un'avventura che la porterà a conoscere qualcuno che le mostrerà questo misterioso nuovo mondo.
Dalla storia:
Giocherellai con la piccola collana che portavo al collo. Era molto semplice, fatta con frammenti di corallo rosso da cui pendeva una metà di conchiglia, simile al nautilus, ma più piccola, e al centro una bellissima perla. Non so com’era possibile, ma questa cambiava colore in continuazione, col tempo avevo associato la cosa all’influenza dell’umore, come quegli anelli che vedono lungo le spiagge o nei negozi di souvenir. Ogni volta che provavo forti emozioni, il suo colore cambiava.
Come ne ero venuta in possesso? Beh, questa è una bella storia.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Avventura, Fantasy, Romantico ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 19/08/11 ] [ Aggiornata: 19/08/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale ] [ Leggi le 1 recensioni ]

 

    La promessa di una bestia 
Extra dalla mia storia "Beastly". Daniel è un vampiro da molti secoli condannato a una vita di tenebre contro la sua volontà. E' una bestia. Tutto cambia quando, lungo il suo cammino incontra Isabel, giovane matricola della Dartmouth.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 14/08/11 ] [ Aggiornata: 14/08/11 ] [ Note: Missing Moments ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 2 recensioni ]

 

    Shade-Tolerant 
CONCORSO ONE SHOT DELL'ESTATE
Se su una spiaggia mentre osservi il tramonto facessi un incontro speciale?
Ho pensato a come deve essere passare le vacanze estive per una persona che non può, per cause di forza maggiore, passare una giornata sotto il sole come fanno tutti ed è uscito questo...spero vi piaccia^^
Dal capitolo:
Sognavo che un giorno avrei potuto correre sotto il sole, andare alla spiaggia a nuotare e poi asciugarmi sulla sabbia, pranzare in un parco mentre i raggi del sole sfioravano la mia pelle come delle carezze. Un sole che mi era amico insomma. Ma la realtà era ben diversa.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Generale, Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 25/07/11 ] [ Aggiornata: 25/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 7 recensioni ]

 

    La mia piccola fifona 
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista mi appuntai mentalmente una volta che saremmo usciti da quell’inferno.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Commedia ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 02/07/11 ] [ Aggiornata: 02/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 3 recensioni ]

 

    Beastly - Ultimo capitolo
Ispirato alla Bella e la Bestia.... Isabel sta per partire per l'università dove farà nuove conoscenze, nuove amicizie e qualcosa di più.... ma non tutto è come sembra.
Dal capitolo:
Isabel s’imbarcò sull’aereo con sentimenti contrastanti. 
Gioia, per l’inizio di una nuova esperienza. Tristezza, per dover salutare suo padre e i luoghi dove era cresciuta e che l’avevano fatta sentire al sicuro. Timore, perché aveva come il presentimento che qualcosa sarebbe successo e che questo le avrebbe sconvolto l’esistenza, in bene o in male ancora non lo sapeva.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Mistero, Romantico ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 05/06/11 ] [ Aggiornata: 08/06/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 4 recensioni ]

 

    Red Fairytale - Ultimo capitolo
C’era una volta una bambina tanto vivace quanto sbadata, correva sempre anche per andare da una stanza all’altra, i genitori non sapevano come farla stare ferma soprattutto perché aveva la tendenza a sbattere contro oggetti fermi e inciampare sui suoi stessi piedini ed erano preoccupati che potesse farsi molto male, ma la amavano tanto e quando la vedevano a terra a piangere per l’ennesima caduta la rassicuravano e le davano un bacino sulla bua per fargliela passare e la piccolina rassicurata tornava felice a saltellare per la casa o il giardino mentre i genitori amorevoli, aspettavano la successiva caduta.
In un girono di fine giugno correva nei campi col suo fratellone, quando….
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Un po' tutti ] 
[ Pubblicata: 30/04/11 ] [ Aggiornata: 03/05/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 16 recensioni ]
   
 
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