Stiles sceriffo ed emissario del branco di Scott, veglia sulla città ed è sempre il primo a sapere se ci sono fatti e di che natura sono. Quando un evento tragico si abbatterà su Beacon Hills, le indagini lo porteranno a rivedere una persona che mai avrebbe pensato di ritrovare in quelle circostanze. Eppure la vita è così. Se è lì che devi stare, è lì che tornerai!

Il crepuscolo degli dei è arrivato. La battaglia infuria nella città eterna.
Loki e Thor si 'scontrano' nella sala del trono...
Ma...

[RaphaelxSimon - post 1x13]
Una minilong che vorrebbe riparare al finale di stagione e che spero possa piacere...
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Non significhi niente.
Raphael ricordava quelle parole. Le aveva dette e le aveva pensate, con l’estrema convinzione che un semplice mondano fosse poco più di una sacca di sangue.
Poi tutto era cambiato. Simon era diventato un vampiro, e Raphael aveva promesso di prendersene cura.
E, nel farlo, giorno dopo giorno, aveva finito per cadere nella trappola più antica del mondo. [...]Era bastato qualche piccolo gesto, uno sguardo di troppo, e Simon aveva iniziato a significare qualcosa.
Per poi significare tutto.
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Sognava e si tormentava.
Gli avrebbe detto di aver pensato a lui ogni istante, gli avrebbe chiesto scusa, e…
Sì, avrebbe ammesso perfino quello.
La strana emozione che lo mangiava vivo quando era in sua presenza, come il vuoto quando si crede ci sia un altro gradino, come la vertigine durante la caduta, come la sensazione di schiantarsi al suolo nel dormiveglia.
Se lo sentiva dentro, nel sangue, nella carne, nell’anima.
Faceva male, ma lo faceva sentire stranamente vivo.

TV SERIES || SAPHAEL
♣
Raphael aspettò un po' prima di addormentarsi; aveva sempre la sciocca abitudine di vegliare il suo compagno per delle ore prima di cedere alle maglie del sonno. Non voleva sapere quale fosse il sentimento che lo rendeva così debole e potente allo stesso tempo, e forse aveva paura di scoprirlo. Sapeva solo che quello che lui e Simon facevano lo rendeva felice. Non lo avrebbe mai ammesso, certo, ma non voleva rinunciarci. Non voleva rinunciare a quella quotidianità, a quell'odore, a quel sapore, a quello sguardo...
Era diventato importante quel ragazzino; quel nerd che aveva trasformato da brutto anatroccolo a uomo sensuale e poderoso.

Tratto dal testo:
"[...]-Ho un problema!- esordì mercoledì a pranzo Derek, senza preamboli e giri di parole.
Il ristorante che aveva scelto per la ‘confessione’, era un posto elegante e molto discreto, con i separé ad ogni tavolo.
-Hai messo incinta Stacy!- rispose con un sorrisone Peter e gli occhi che gli brillavano, battendo eccitato le mani.
-Ma sei matto?!- ansimò con gli occhi spalancati Derek.
E il verso che fece suo zio fu molto vicino al un uggiolio di dolore, neanche fosse un povero lupo a cui avessero tolto il suo giocattolo preferito.
-E cosa allora?- chiese ormai abbattuto l’uomo, rigirandosi la posata tra le dita e guardandolo imbronciato.
-Ho un … problema con … con … ‘quello’- sputò alla fine il nipote, avvicinando di più il petto al tavolo e sporgendosi verso l’altro, sperando che capisse.[...]"
[All Human/Doc!Stiles/Patient!Derek/ Peter è tra noi/hint Cora e Laura/ Hint Lydia-Peter/ Naturalmente Sterek]

Come al solito non sono brava con le introduzioni.
Dalla storia:
"[...]La pazzia era giunta alla fine, pensò Scott, scuotendo il capo e preparandosi a una lunga chiacchierata con il suo migliore amico, di cui la prima domanda sarebbe stata:
-Perché non mi hai detto che ti sei iscritto al club di musica?-
-Ehy ti ho detto che il Lacrosse non fa per me e riprendevo a suonare!- ribatté Stiles quella sera a cena, una pizza extra-large tra loro e due coca cola di fianco alle loro cosce.
-Ma pensavo che riprendevi a suonare a casa, non a scuola- rispose rammaricato l'alpha, con la sua faccia da cucciolo -così non potrai più partecipare alle riunioni – provò a corromperlo Scott.
-Lo so – mugugnò Stiles, masticando un pezzo di pizza -le prove si tengono ogni pomeriggio dalle 16 alle 18, quindi temo che non mi vedrete per un po' – concluse sollevando le spalle e pregando che Scott non riconoscesse nel suo cuore accelerato le tracce della bugia, che da giorni si raccontava.
-Derek oggi era diverso-sussurrò Scott.[...]"
[Allison viva/Peter ancora tra noi/Stiles play the piano/ Hint Derek play the violin/ naturalmente Sterek!]

Dal primo capitolo
“Stiles” iniziò con tono preoccupato e curioso Scott “è da un paio di giorni che hai uno strano odore”
“Strano odore?” disse di rimando il compagno di scuola tentando di annusarsi braccia e maglietta per tentare di capire di che cosa l’altro stesse parlando “Non mi pare”
“Eppure è così e sappi che non è neppure molto piacevole”
“Mi stai dicendo che puzzo?” chiese Stiles avvicinandosi al parcheggio e lasciandosi la scuola alle spalle.
“Non è proprio una puzza, ma, diciamo che, se non fossimo amici, non mi verrebbe voglia di starti vicino”
“Ok, puzzo”
Contesto: post quarta stagione

“Che bocca grande che hai, nonnina!” gli urlò dietro Scott, benché si trovassero in una biblioteca. Già, davvero non aveva tempo di dedicarsi ad altro. Doveva occuparsi di un ciclone di sei anni.
Seppe per certo di essere nei guai quando Stiles si voltò con un sorriso, un occhiolino e gli rispose: “È per raccontare meglio!”
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Stiles è un bibliotecario che si occupa dell'ora della favola nella sezione per bambini; Derek è il papà adottivo di Scott. A Stiles piace raccontare una versione propria delle favole più note, a Scott piacciono i lupi e Derek tenta di ignorare quanto gli piaccia il viso di Stiles con quegli occhiali addosso.
O qualcosa di simile.
[AU Sterek tradotta da LaGrenouille]

Quando al primo messaggio Tom non rispose, Liz pensò che si fosse appena alzato e fosse ancora sotto la doccia.
Quando non rispose anche al secondo, minatorio, tra l'altro, poiché lei era ancora in mutande per casa, pensò che si fosse scordato a letto e, per fare prima, si fosse lanciato sotto la doccia senza dare segni di vita per fare più in fretta.
Ma quando non rispose nemmeno al terzo, e lei a quel punto aveva già addosso abitino a fiori e giacchetta di pelle, comprese che il suo migliore amico Thomas era, anche quella mattina, in dolce compagnia. Sbuffando si infilò i dr Martens bordeaux e, con un occhio allo smartphone, ingurgitò velocemente un caffè doppio.