“Ehi Duncan.” Un altro sussurro, le mani ed il corpo dell'assalitore, ora aveva appurato che fosse un maschio lo tenevano spinto sul muro, una mano gli cingeva un braccio, spingendolo verso la parete, l'altra accarezzava la schiena, delineando quei muscoli e una gamba era in mezzo alle sue, bloccandolo ulteriormente e facendolo sussultare questa volta.
Di chi era quella voce? L'aveva già sentita, sapeva di averla già sentita, ma al momento era più preoccupato per quella mano che in tutta tranquillità lo accarezzava. Duncan cercò di restare in piedi, aspettando solo un buon momento per scappare. Ma come poteva farlo, con quell'inferno in testa?

MI SPIACE COMUNICARE CHE QUESTA STORIA, ANCHE SE SEGNATA COME COMPLETA, NON HA UNA FINE. E' UN RACCONTO VECCHIO, IL MIO MODO DI SCRIVERE E DI PENSARE E' CAMBIATO E NON MI PERMETTE PIU' DI CONTINUARE. GRAZIE A TUTTE QUELLE PERSONE CHE LO HANNO SEGUITO FINO A QUI.
Attenzione: Questo è il seguito di un'altra storia, vi consiglio di leggere Butterfly boy Libro 1...se ancora non lo avete fatto :)
...Abbandonato sul letto mentre ancora dormiva, quelle labbra carnose delicatamente socchiuse, gli occhi umidi per i pianti notturni che lui ascoltava da dietro alla porta della camera degli ospiti e i suoi capelli morbidi sparsi sul cuscino che gli sfioravano le guance, era una visione semplicemente stupenda...La sua pelle era bianca e liscia, sembrava porcellana, seguì con gli occhi una ad una le vertebre, dal fondo schiena fino tra le scapole mentre si muovevano per allacciare i jeans, i suoi fianchi erano stretti, nemmeno un filo di muscoli, ma solo una bellezza disarmante in un corpo non ancora completamente sviluppato...

Di tutti gli errori che Paolo aveva commesso in vita sua – il suo matrimonio con Beatrice, lo scarso interesse dimostrato nelle questioni politiche – quello era il pericoloso di tutti. Un errore che gli sarebbe costato la vita, questo lo sapeva bene, perché suo fratello Giovanni non era certo il tipo da perdonare un tale oltraggio al suo onore.

Sette pagine erano rinchiuse tra le loro grinfie, l'ottava sporgenza era vuota ora, ed oscillava nello spazio vicino a Duncan...
Vi dico solo due parole:
Slender Man.
Sequel.

Lestrade non sa dire quale sia il momento che ama di più con Mycroft… ma di certo sa qual è il momento che odia. E’ il momento in cui Mycroft “sta per”: il momento in cui sta per alzarsi, il momento in cui sta per rivestirsi, il momento in cui sta per andarsene... Perché quello èil momento in cui indossa di nuovo la sua maschera glaciale e lontano, disinteressato a lui....

Ma nemmeno pensando a quel debito che non avrebbe mai potuto saldare, lui riusciva a capire fino in fondo la ragione che lo stava spingendo a rischiare tanto. Riconoscenza? Gratitudine? O persino... amore?
Mentalmente si diede dello sciocco. Lì nell'arena una cosa come l'amore non poteva esistere. Capitol City non avrebbe certo approvato che si formassero certi legami tra i tributi che dovevano morire per il loro divertimento.
Tuttavia se non era amore, era una cosa che si doveva avvicinare molto, dato che, quando vide il corpo esamine della sua ex alleata, mentre un uccello color rosa confetto con il becco le trapassava il collo da parte a parte, sentì il mondo, il suo mondo, farsi a pezzi. Per sempre.

Ne era rimasto affascinato, aveva provato vari videogiochi, é vero...
Ma lui aveva qualcosa in più, quello strano videogioco tratto da una leggenda metropolitana...

A tutti è capitato di esprimere un desiderio, magari uno di quelli impossibili. Quelli che pensi non si realizzeranno mai. E se un giorno uno di questi desideri impossibili si avverasse...?

Sulla soglia dell'American Cafe, Dan e Akira si sono scontrati per caso (fortuna?), e sin dal primo momento si sono sentiti irrimediabilmente attratti l'uno dall'altro. Questa è la storia di come, quando le cose sembrano andare bene, si inizia a precipitare. Riusciranno gli amanti a rialzarsi?
V
“Stai attento a lui...” lo ammonì la giovane guardando Akira con la coda dell’occhio “non è per nulla pericoloso, ma potrebbe indirizzarti un certo genere di attenzioni.”
“Non mi dispiacerebbero affatto quelle attenzioni.” disse Dan alzando il tono della voce in modo che anche il moro potesse sentirlo.
XII
Ma come per ogni tuffatore che si lancia, indipendentemente dall'altezza, alla fine c’è l’impatto con l’acqua, anche per quella domanda che ancora aleggiava per l’aria satura di respiri lenti ci fu una risposta.
E quel trampolino doveva essere davvero alto, perché l’impatto fu veramente duro.
“Dan” sussurrò flebile Akira “Ray è mio fratello.”
Sì, molto alto.
Il rating varia all'interno della storia, i primi capitoli sono molto leggeri ma andando avanti il rating sale di pari passo.

Una piccola raccolta di One Shot, Missing Moment e altro su "Share the pain"....

Eccomi con una fan-fiction veloce veloce che tratta dell'amorevole gita di Simon all'Hotel Dumort e dopo.
Mi sono detta: perchè nessuno pensa mai al mio povero cucciolo? Bene, c'ha pensato Fantasiiana.
Non dico nulla, spero solo che la troverete bella, emozionante e recensirete!!
Al suo interno troverete due capitoli visti dal punto di vista di Simon.
E ci saranno piccoli acceni Simael *aria colpevole*
Ho detto tutto: buona lettura!
[Dal testo:
-Certo che voi mondani fate sempre un casino assurdo!
Dall'ombra emerse una figura... Un ragazzo dalla pelle color miele, gli occhi scuri, come i capelli ricci che gli ricadevano intorno al viso e un sorriso a metà fra il divertito e il beffardo stampato in volto.
-Raphael...- fiatò Simon.]

Non aveva dovuto pensarci sopra, né ponderare i pro ed i contro, lo aveva voluto più di qualsiasi altra cosa. Steve aveva un progetto di vita e lui voleva farne parte.

Ecco a voi la mia prima Jock, spero che vi piaccia.
Dal testo: Te ne sei andato, che codardo che sei.
Avevi giurato di rimanere vivo, mi hai mentito.
Alzati, non è vero che sei morto, non è vero che mi hai lasciato così…da sola, solo con quel bacio appena accennato.

Salve a tutti popolo di EFP!
SI AVVISANO COLORO CHE SEGUIVANO LA FIC CHE ESSA RIMARRà IN SOSPENSIONE FINO A NUOVO RITROVAMENTO DELLA PASSIONE PER ESSA DELLO SCRITTORE.
Spero che ciò che ho scritto fino ad adesso sia di vostro gradimento, vi auguro buona lettura!
Estratto:
... Solo in quel momento avvertì una fitta di dolore alla spalla destra. Un dolore lancinante che fece scomparire ogni cosa intorno a lui. E sentì una voce familiare chiamarlo, o , per essere più precisi, insultarlo...
(i personaggi sono un po' OOC, vi chiedo perdono)