Fred le era vicino, bloccandola contro il muro con entrambe le braccia - stai bene?-
Lei annuì soltanto, mentre la vicinanza del ragazzo la stava mandando letteralmente in tilt.
- sono ancora lucida - bisbigliò lei, mentre lui le si avvicinava lentamente alle labbra - è...un...errore...-
- lo so, Hermione -
Un bacio. Un secondo bacio. Un terzo. Ed un quarto.
- è un errore - ripetè lei, ad un quinto bacio.
Lui annuì - allora fermami -
Lei negò e rispose all'ennesimo bacio.
Vabbè, lo so, certo...dovrei finire gli arretrati, lo so benissimo...però quando ho una storia in testa...finchè non la scrivo, mi tormenta ..ç.ç perdonatemi e cercherò di finire le altre. Ve lo prometto!!!!
Ps : titolo provvisorio XD

Si sentiva ancora una bambina, piccola, immatura. Come poteva solo lontanamente pensare di compiere un salto talmente grande da gravare sulla sua intera vita?

“Ok ok allora. I Tokio hotel tra una settimana faranno una data qui ad Amburgo! Non è meraviglioso?!” Quasi potevo immaginarmela, nella sua camera tappezzata di poster di quei quattro, con gli occhi lucidi per l’emozione. Puah. “Sinceramente Ary, non vedo come io possa trovare meravigliosi quei quattro crucchi!” Non mi sono mai piaciuti, davvero. Soprattutto il chitarrista, quel mezzo rapper. Che schifo. Ary invece ne andava matta, poi se si parlava del suo “Bassista sessoso” Come lo chiamava sempre. Ribadisco, che schifo.

"Berlino era grande. Berlino era cupa.
Berlino era la nostra tana."
La storia si svolge nel futuro, attorno al 2015, in una Germania diversa da quella che conosciamo ora. Richiama un po' il periodo della seconda guerra mondiale per la tensione e la paura che c'è nell'aria, ma quegli avvenimenti non fanno parte della trama.
Se accadono determinate cose hanno tutte un significato che magari verrà spiegato più avanti nella storia o che è già stato spiegato in precedenza con un sottile filo di collegamento. Tuttavia vi informo che chi legge deve avere una mente pronta a tutto, al peggio come al meglio. Inoltre vorrei precisare che la situazione è drammatica, quindi qualche gesto che potrebbe essere avventato in realtà non lo è.
Il titolo della fan fic è ispirato dall'omonima canzone dei Cinema Bizarre e, oltre alla progatonista femminile, il secondo personaggio principale è Tom Kaulitz. Gradirei che quello che ho scritto non venisse copiato e/o pubblicato da qualche altra parte senza il mio consenso. Grazie per l'attenzione.

Una ff scritta ripercorrendo tutti i libri, seguendo la caratterizzazione di Severus Snape (Piton in Italia), cercando di essere il più fedele possibile al personaggio originale. Ho creato per lui Elyon, goffa, stupidina e piagnona che gli scioglierà il cuore. Come andrà a finire? Spero vi piaccia!

La ragazza ghignò, piegando le labbra perfettamente coperte da un rossetto cupo – non ci voleva poi molto a capirlo – scese dalla scrivania, afferrando rapida l’unica sedia libera.
Shikamaru seguì i suo gesti con un freddezza tra il lucido e il delirante.
Dove era andata a finire la grassona dei suoi incubi?
- hai tre minuti per infilarti nel sistema, Nara –
Si voltò verso di lui, sorridendo e socchiudendo i bei occhi verdi, truccati da un pesante strato di mascara – da ora - Il ragazzo spalancò gli occhi, fissandola inebetito – non sono pronto! – strillò poi, aprendo come un forsennato lo sportello del portatile – aspetta – mormorò, stringendo tra i denti la lingua, mentre il potente hardware finiva di caricare l’ultimo avanzato programma.
- ti sei distratto Nara. Un buon Hacker non lo fa mai –
Due Hacker. Un incontro pericoloso....e bollente.
Lemon ShikaTema
DEDICATA ALLE MOSCHE NERE
[ShikaTema's day ]
OMN ...Black is Back, girls!

“Per favore, mi scusi…” Una delle guardie si voltò e le rivolse uno sguardo interrogativo. “Ha visto una bambina?” gli chiese Nicole, sull’orlo delle lacrime. “È piccola, alta così,” e misurò circa un metro da terra con la mano. “Bionda…”
La guardia cambiò rapidamente espressione: sembrava quasi divertito. Nicole non condivideva il sentimento.
“Ha un vestitino rosso, per caso?” indagò l'uomo.
“Sì!” Nicole trasse un sospiro di sollievo, cominciando a riacquisire il controllo delle proprie emozioni. “L’ha vista?”
La guardia lanciò una rapida occhiata alla propria sinistra e le rivolse uno sguardo penetrante.
“Signorina, credo che l’intera arena l’abbia vista.” Disse, e si voltò ad additare il palco. E là, proprio al centro dello stage, tranquilla come se nulla fosse – come se non ci fosse stata tutta quella gente a guardarla a bocca aperta – c’era Emily, con il suo ragno di peluche in mano, e stava andando dritta dritta verso Bill.
Oh, merda.