ATTENZIONE: TRADUZIONE TRATTA DAL TESTO ORIGINALE
“Non l’amavo per il modo in cui danzava con i mie angeli, ma per il modo in cui il suono del suo nome riusciva a zittire i miei demoni”
Christopher Poindexter.

A volte ci chiediamo se davvero qualcosa nella vita conta. A volte ci chiediamo perchè la nostra vita non è come un film; puoi fare tutto, senza subirne le conseguenze. Ma se rimani incatenata in quel mondo, il riscontro con la realtà sarà terrribile. La mia realtà? Harry Styles, nonchè il mio nemico spaziale numero uno, cercherà in tutti i modi di rendermi la vita impossibile, ed io farò lo stesso. Il proverbio dice "Chi si odia si ama?". Per me significa soltanto chi si odia, lo si odia ancora di più.

Un omicidio. Un ragazzo misterioso. Una casa. Delle strane apparizioni, delle strane scritte sui muri. Delle strane canzoni. Canzoni inquietanti, dolorose. Un CD misterioso. Una ragazza.

"E se Hope un giorno scoprisse chi è realmente? "
Hope, una ragazza con un segreto gigantesco alle spalle ma che neanche lei sa.. E cosa succederà quando lo scoprirà e come regiranno i suoi migliori amici?
Leggetelo è una storia diversa dalle altre contorta e piena di effetti.
Leggete il prologo e poi deciderete se leggere o meno.

"Lui è pericoloso!", "Loro hanno fatto!!" ," Loro uccidono!!!" , " Lui colpisce!!!!", "Lui è un criminale!!!!!" "Lui mi ha salvato la vita..." Queste furono le mie parole.
Ho preso spunto dalla storia di "Danger", che ha come protagonista Justin Bieber.

Sono Harry. Harry Styles, un sedicenne inglese con tanti amici, a cui piace divertirsi, che, purtroppo, va a scuola... Insomma, un ragazzo normale. Beh, diciamo non proprio normale. Ho qualche problema mentale ma ormai mi sono abituato. Sono timido, anche se non sembra e sono punk. Sì, sono un punk timido.

lei: Keyra Thompson, la stronza
lui: Harry Styles, lo stronzo
lei: nonostante la popolarità ha troppi problemi
lui:non ha problemi, li crea...ma potrebbe anche risolverli?
loro: non riescono ad esprimere i loro sentimenti.
Una scuola divisa in due bande. Hot side. Cool side. Violenza. Sesso. Odio. Amicizia. E soprattutto amore.

Era un giochetto al quale amava rincorrere quando il rimo del servizio al bar rallentava, a fine serata. Osservava i clienti che indugiavano ai tavoli o al bancone e immaginava quale potesse essere la loro storia. Inventare storie era il passatempo preferito di Violet, ciò che l'aveva fatta sentire al sicuro quando era piccola e che le aveva permesso di non perdere la ragione. I suoi piccoli mondi inventati erano molto più sicuri e appaganti della realtà e in diverse occasioni vi aveva cercato rifugio.

La stessa routine ogni volta,mio fratello viene trasferito per lavoro in altre città e ovviamente io lo devo seguire.
Questo è il prezzo che devo pagare per aver deciso di non abitare con i miei,non avendo un buon rapporto con loro,ma non mi lamento,dopo tutto mi faccio molti amici anche se poi finisco per perdergli cambiando continuamente scuola.
Ma che potevo farci?Piuttosto che scocciarmi sentendo i miei genitori dirmi che sono una delusione,preferisco cambiare milioni di scuole.
Mi chiamano tutti Bee (Bii) anche se il mio vero nome è Abbie,ho quasi 17 anni,frequento il terzo anno delle superiori,sono una ragazza che a primo impatto può sembrare acida ma è solo perche non mi fido molto delle persone,per colpa di un accaduto del mio passato,ho un bel fisico,ho i capelli lunghi di un castano scuro che mi arrivano fino ai fianchi e gli occhi neri,la carnaggione abbastanza chiara,e sono alta circa 1.70 cm.
La prossima meta di mio fratello a quanto pare è Londra,quindi la cosa mi entusiasma abbastanza anche se ho uno strano presentimento.
Chissà,magari nuovi amici,rivali..o addirittura amori.

VOGLIO INIZIARE CON LO SPECIFICARE CHE LA STORIA CHE PUBBLICHERO' NON E' MIA, MA LA RAGAZZA CHE LA SCRIVE SU WATTPAD MI HA DATO GENTILMENTE IL PERMESSO DI PUBBLICARLA A PATTO CHE IO NON MI APPROPRIASSI DEL MERITO ED E' PROPRIO CIO' CHE STO FACENDO VI AUGURO BUONA LETTURA E SPERO SINCERAMENTE CHE PIACCIA A TUTTE COLORO CHE LA LEGGERANNO :)

La vita di Hope Allow era abbastanza normale ed ordinaria, finché nella sua città non arriva un gruppo di ragazzi insoliti. Nonostante si senta intimidita, riesce a percepire uno strano legame con Harry, uno di loro. I cinque sono diversi da tutti gli altri, più di quanto lei possa mai immaginare.
Dopo un evento straziante che stravolge la vita di Hope e suo fratello, Scott, si ritroverà a fare i conti con il mondo a cui i cinque e misteriosi ragazzi appartengono e a cui anche lei è legata in qualche modo.
La normalità sarà sempre più rara nella sua vita d'ora in poi.

Meredith odia il suo nome, non lo usa mai per intero, in quelle rare occasioni in cui deve presentarsi, lo fa semplicemente usando l’appellativo di Mer, perché si addice di più alla triste realtà dei fatti. Mer, infatti, è sola e per sola s’intende il reale significato della parola. Che cosa può mai Mer, aver a che fare con una pop star mondiale? Nulla … almeno così crede...

«Ma che ti dice il cervello?! Potevo ammazzarti!» mi avvicino ancora tremolante, e noto subito i suoi occhi dal colore del caramello, rimango stupefatta.
«Ma non l'hai fatto, grazie per avermi risparmiato.» il suo sorriso mi infonde fiducia, non ne avevo mai visto uno così prima d'ora.

DAL TESTO:
I nostri corpi si toccarono di nuovo, sembrava come se eravamo nati per fare questo. Le nostre labbra si mischiarono, insieme alle nostre lingue. I nostri respiri. Harry mi prese il sedere e mi alzò facendo incrociare le mie gambe al suo bacino, portando mi al piano di sopra e mettendomi su letto.
-Harry, no ti prego- dissi piano
-Piccola non voglio farti del male- disse sorridendo
-Io non l’ho mai fatto, e ancora non mi sento pronta- dissi piano.
Ecco adesso se ne sarebbe andato come Federico urlandomi che sono una santarellina del cazzo. Perfetto Emily fuori un altro. Stai facendo progressi.
-Non ti preoccupare Emily, non lo faremo se tu non sei sicura, voglio solo fare un’altra cosa, me lo permetti?- disse guardandomi.
Me lo aveva chiesto sul serio? Aveva davvero detto che non faceva niente se non lo volevo fare ora? Era davvero sicuro di aspettarmi? Mi chiesi mille volte. Come potevo dire di no a una proposta cosi gentile?
-Va bene, ma qualunque cosa tu faccia fai piano- dissi sorridendo appena.
-te lo prometto, dimmi se ti faccio male- disse baciandomi piano, come se volesse mettermi a mio agio, e ci riuscì.

'Ever, perché mi hai mentito su questo?'
'mi...dispiace...'
'io voglio sapere perché non potevi dirmelo!?'
'a nessuno piacciono ragazze che hanno delle cicatrici...pensavo che avresti smesso di amarmi'
'io non potrei mai smettere di amarti, mai.'