- "«Perché non finisci da solo, allora? Non vorrai rimanere così, vero?» mormorò Akihiko.
Il più giovane spalancò gli occhi, così scioccato dalla richiesta da non sbottare alcun insulto come invece avrebbe fatto normalmente da una simile richiesta. [...] "Ma in fondo... C-che male c'è nel f-farlo, una volta tanto...?"" -

Una sciocchezzuola tenera e fluff, in cui il punto di vista è Calcifer ed è ambientata durante un qualsiasi momento di pace nell'ambito di Flowers Wall (aka, post film - può essere letta anche da chi non conosce affatto la mia Long-fic).
Scritta per il contest "Attimi di gioia" di Manubibi, in cui si è classificata sesta, e con il prompt "Il castello errante di Howl, Calcifer, il tepore di una famiglia" della piscinadiprompt.

Italia e Germania hanno due personalità opposte.
Nonostante questo,il loro legame è sempre più stretto e intimo.
In seguito al fallimento di una missione e alla fuga d'Italia dal campo di battaglia..Germania perde le staffe e la sua collera si abbatte violentemente sul povero alleato che, spaventato, finisce tra le grinfie di Russia.
Il rapporto che verrà a crearsi tra Ivan e Feliciano provocherà in Germania una sensazione che non aveva mai sperimentato prima e che lo porterà ad abbandonare tutta la sua razionalità e prudenza.

In quella stanza, al terzo piano di un palazzo di periferia, Nate River aveva abbassato le difese e si era aperto ad un'altra persona.
Sarebbe riuscito Mihael Keehl a fare la stessa cosa? Concedendosi il lusso di essere amato e di amare a sua volta?
[...]
Il cigolio della porta riportò Mihael alla realtà. Deglutì a vuoto mentre le ultime immagini di quel doloroso giorno svanivano e lo lasciavano annichilito lì sul letto, con riluttanza aprì gli occhi e accolse la figura di Nate tra le braccia di Mail.
[...]
Così com’era entrato, Nate se ne andò, non un rumore, un saluto.

Allooooora... questa è una serie di raccolte di dialoghi a tema tra me e una mia carissima amica di nome Mà... è una raccolta YAOI come ovviamente capirete... il rating e Rossissimo... evitate di leggere se non siete amanti del genere... non sappiamo se ci saranno aggiornamenti... lo speriamo però ^^
vi mandiamo un dolce bacio.
Mà e Nefy

[Kaname/Zero]
Entrambi avevano dichiarato sempre apertamente di odiarsi, di detestarsi a tal punto di non riuscire a sopportare la sola presenza dell’altro nella stessa stanza…E allora perché ricercare un simile contatto tanto ripugnate e incomprensibile? Sapeva che se gli avesse sentito pronunciare ancora quelle parole, lui…ne avrebbe solo sofferto. Avrebbe voluto gridare al mondo l’odio che provava per lui, per Kuran…Eppure ogni fibra del suo essere si struggeva per averlo vicino ancora una volta...
Vi presento la mia prima Kaname X Zero!!!
- NEWS: Aggiunto Cap.03! - La storia inizia a diventare bollente.

Il CharaiSasuke del film Road to Ninja è il gemello del vero Sasuke.
Un nuovo fratello per il compleanno del moro, giusto perché uno solo non lo aveva fatto diventare abbastanza pazzo!
[SasuNaru]

Il titolo , i fan , avranno capito che è una frase di Evidence . Ho chiamato la FF così perchè quella canzone è a dir poco stupenda , anche se John 5 se ne è andato nel 2004 e Eat Me , Drink Me è del 2007 !
Spero vi piaccia :)
Recensite , voglio il vostro parere :)

Cap.1: "Era solo un orribile, fin troppo realistico, sogno. Era un incubo, il peggiore degli incubi. [...] Lui, il principe dei sayan, incinta di quell’ameba priva d’intelletto di Kakaroth. Impossibile."
Dedicata a helly

Un attimo d'imprevedibilità e bisogna considerare tutte le proprie convinzioni. Così ti frega la vita.
Sarebbe comodo, andarsene da qui.
Grazie al contributo dei Baustelle.
***
Porti la tua mano sul suo viso e lasci che aderisca alla sua guancia, in una silenziosa intimità irreale.
-Light?
Sorride debolmente e poi ti bacia, rimane su di te e si accoccola sulla tua clavicola, interrompendo la tua frase.
-Non pensiamoci, Ryuzaki. Niente percentuali, non adesso. Domani, ma non adesso…per favore.
E se Light non fosse Kira?

Ti posso sentire e so di amarti.
***
E' una MPREG: Gravidanza tutta al maschile.
Dopo una serata il legame di Naruto e Sasuke sembra spezzarsi sempre di più, ma una maledizione (Da parte di Naruto) o uno splendido miracolo (Da parte di Sasuke), renderà le cose più complicate o semplicemente riuscirà ad aggiustarle? E Naruto si troverà davanti ad una scelta difficile, che farà provare a Sasuke, di nuovo, il dolore per la perdita di una famiglia.
***
-Sai..
Disse Naruto, fissando lo schermo colorato.
-.. Stavo pensando..
-Tu che pensi?
Lo sfotté Sasuke, quasi serio, nascondendo il divertimento.
Naruto alzò lo sguardo, fissandolo di sbieco, reclinando il capo verso di lui.
-Teme.. Smettila di prendermi sempre in giro.
E la linguaccia fu inevitabile.
Sasuke ridacchiò, sommessamente, appoggiando il mento sul capo di Naruto.
-Su dimmi.
Sentì un piccolo sbuffo dal basso e poi Naruto parlare.
-Il nome per il bambino. Non lo abbiamo ancora deciso.
Sasuke fece una strana smorfia di disappunto.
***
-Cosa c’è?
-Mi sento sempre appesantito.. È strano.
Rispose, incerto se i termini che aveva espresso potevano giustificare quelle strane sensazioni.
-E’ normale.. Ormai sei alla fine.
Naruto annuì, guardando, con i suoi formidabili occhi azzurri, Sasuke.
-Tsunade ha detto la prossima settimana.
***
Era leggero il suo bambino, fragile tra le sue braccia.

- "[...] cercava di fare meno rumore possibile—tendeva le orecchie per cogliere l'inconfondibile cambio nel respiro di Usagi-san che segnalava quanto fosse vicino al limite." -

Voleva urlare, spalancare la bocca per prendere aria, ma non ce la faceva. Li sentì raggiungere i suoi occhi e entrare nella sua testa, attraversare la sua pelle come se fosse aria per raggiungere le parti più nascoste di sé stessa, e lei rimase completamente immobile, paralizzata e senza poter far nulla per fermare quell’incubo. La parte peggiore, pensò quando divenne cieca e non riuscì più a sentire il crepitio dell’incendio, era sapere che nessuno l’avrebbe salvata.
Da qualche parte in lontananza, un corvo gracchiò.
*
Inghilterra, 1889. Pomeriggio del 13 aprile. In un bosco poco fuori Londra, una ragazza si risveglia. Non ricorda nulla di se stessa, e l’unica cosa che ha con sè è la collana che porta al collo. Vagando in cerca di un indizio sulla sua identità si rifugerà in una villa signorile, dove verrà accolta da uno spaventoso maggiordomo e da un ragazzo sfuggente e arrogante. La ragazza non sa di essere finita all’interno di una trappola tesa da un pericoloso e demoniaco ragno, e si ritroverà inconsapevolmente a far parte di un gioco che metterà in pericolo la sua stessa vita.  

2^ classificata (su 11 storie) al contest 'Sulle ali della libertà' indetto da Rosalie_
“Perché tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente. Se io ti trattenessi qui, con me, ti tramuteresti in un fantoccio senz’anima e ciò sarebbe un imperdonabile spreco” spiegò l’uomo accarezzando una gota del giovane con il dorso delle dita. “Buonanotte micetto.”
{Sebastian x Ciel}

Qualcosa inizia. I loro corpi si cercano, si completano, danzano in un vortice di pensieri repressi. Ciò che volevano da sempre, ciò che continueranno a desiderare.
Ma qualcos'altro accade. Tutto ha fine. E Light precipita.
[Okay, sono una frana con le introduzioni. E' la mia prima L/Light. Ho cercato di inserire in questa storia tutta la mia vena poetica.. Spero vi piaccia! ]