Zayn Malik?Un puttaniere..Mary Stwart?Un genio..Com'è possibile che nasca un'amore tra due persone così diverse? Facile con una scommessa.
Ma quando Harold Edward Styles si mette di mezzo,anche l'amore più forte potrebbe spezzarsi,e la storia potrebbe finire in modo del tutto inaspettato.

''Grazie.'' disse.
''di cosa?'' risposi.
''Dell'amore che mi dai,mi da forza.''
''Per sempre.'' sussurrai.
''Per sempre.'' rispose.

-Non so nemmeno come ti chiami...
-Alex-sussurra con un velo di piacere nella voce.-tu?
Il suo tono basso e sensuale mi manda gli ormoni alle stelle.
-Justin-dico mordendole il lobo-ricorda bene questo nome, questa notte te lo farò ripetere spesso.
-Ne sono più che certa...-le mie mani le accarezzano sensualmente i fianchi, mentre le mia bocca non ha avuto ancora il piacere di incontrare la sua.
-Ancora non ti ho spogliata e già sai che sarò bravo a letto?
-Lo si nota dal modo esperto con cui muovi le mani sul corpo di una donna.

“La tecnica del ghiacciolo con me non funziona, dovresti averlo capito che nonostante tu mi odi, io non mi arrendo così” replicò serio, poi si avvicinò a me, il suo viso vicino al mio, i nasi che si sfioravano, le mani sui miei fianchi “Per favore, Ronnie”.
Sentivo il suo delicato, dolce respiro sul mio viso. Mi confortava quel contatto così...così impulsivo, deciso, voluto. Mi piaceva. Lo odiavo.
No, non dovevo cadere in tentazione, non era ciò che mi ero ripromessa. Lui era come tutti gli altri, me lo sentivo.

April Mahose. 24 anni, bella, provocatrice. Dirige un corso.
Justin Bieber. 18 anni, bello, seducente. Segue il corso che dirige April.
Cosa insegna April?
Educazione Sessuale, ecco cosa insegna.

Hilary Jackson era una delle ragazze piu belle della scuola: dalla carnagione scura e dai folti capelli riccioli neri sembrava essere straniera, ma invece era Americana pura.
Hilary viveva con la zia, era nata da un scappatina di suo padre con una ragazza che lei non ha mai visto, se non alla nascita. Sapeva solo che era una modella, e che era bellissima.
Il padre era morto 7 anni prima, quando Hilary aveva 11 anni. Le lasciò una lettera, e il giorno dopo morì. Hilary, da tutti sopprannominata Lili, era troppo giovane per capire che non quella non era una coincidenza.
Suo padre era un cantante famoso in tutto il mondo e il sogno di Hilary era diventare come lui, un giorno.
"Non dire a nessuno che sei mia figlia." questa era la promessa che Lili doveva mantenere al padre.
Ma all'ultimo giorno di terza liceo, non sapeva che avrebbe incontrato il ragazzo che le avrebbe fatto spezzare la promessa, lo stesso che la aiuterà a scoprire la verita, che la farà innamorare. Lui riuscirà a farle raccontare che Jackson non è il cognome comune che tutti credono..ma che lei è la figlia di Michael Jackson, il Re del Pop.

Jasmine incontrerà un ragazzo dagli occhi color miele,e inizierà a perdersi in lui.

Trama.
Una scossa 5.2 niente male,justin si trovava a New York quando il tutto è successo,20° piano.
Kenny:Justin alzati,minchia svegliati.-dice scuotendolo con forza.
Jus:ma che cazz... Si?-dice ancora mezzo addormentato.
Kenny:c'è il terremoto,sbrigati,dobbiamo scendere.
Jus:ma mi hai visto? sono in boxer,mica scendo così!
Kenny:non c'è tempo,stanno evaquando l'edificio.-kenny era agitato e Justin si comportava come se non fosse niente,pur troppo non aveva ancora realizzato cosa stava accadendo.
Jus:oh cazzo adesso lo sento...-si infila i pantaloni,corre fuori dalla stanza,si guarda attorno,vede una splendida ragazza stesa a terra,si avvicina,nota del sangue sulla sua testa.
Kenny:non è il momento di fare l'eroe...
Jus:sta sanguinando,è svenuta,non posso lasciarla morire qui!
Se la carica sulle braccia e scende i 20 piani.
Jus:ricordami di non prendere più una stanza all'ultimo piano.
Apro leggermente gli occhi,vedo tutto sfocato,qualcuno mi ha preso in braccio,un biondino con affianco un omone di colore,che volti familiari,ma che è successo,insomma... Risvengo.
Arriviamo all'ingresso dell'edificio,troviamo pompieri e ambulanze...
Mi sveglio,mi trovo in una strano autoveicolo,rosso,giallo,blu,nero,un suono assordante proviene da esso,tipo sirena,sono distesa,noto una signora sui 40 fissarmi.
Chloe:dove mi trovo?-mi agito sulla barella,la dott.sa mi fa calmare,mi racconta l'accaduto e di come sono stata salvata.
Chloe:mi hanno salvato? Chi ha rischiato la vita per me?
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- Lasciami il tuo numero, così magari ci vediamo -
mi voltai guardandolo, poteva anche essere un cantante e l'idolo di tante ragazzine, ma non davo il mio numero a ragazzi conosciuti da poco più di cinque secondi, okay probabilmente se fosse stato Orlando Bloom
gli avrei lasciato anche l'indirizzo di casa scritto su un paio di mutande, ma bello quanto voleva, lui non era Orlando Bloom.
- Non dò il mio numero alle persone che nemmeno conosco -
affermai ridendo
- Se non me lo dai come facciamo a vederci di nuovo -
- Destino -
affermai sorridendo riprendendo le valigie e facendomi strada fra le persone che intanto avevano cominciato ad affollare l'uscita secondaria dell'aereoporto.