«E poi era passato a pensare che anche Tyler, considerando tutti gli altri Tyler che conosceva, era proprio un bel Tyler. Forse il più carino di tutti. Anzi, era proprio bello ora che ci faceva caso, soprattutto con gli occhiali addosso, chissà perché non li portava più spesso. Ed era anche a dir poco stupendo quando sorrideva, lo notava solo in quel momento, quando aveva sorriso perché Brittany gli aveva fatto i complimenti per come aveva recitato in una scena, sembrava proprio che si illuminasse e spandesse luce intorno a lui. Dylan aveva sospirato e abbracciato un cuscino, sentendo lo strano impulso di buttare Brittany dal divano. »

"Non ti rendi conto di che tipo di reputazione ti sei fatto in questa scuola? Tutti sanno che finisci a letto con qualsiasi cosa che si muove."
"Quindi? E' ciò che sono. Perché dovrei vergognarmene? Mi piace il sesso. Anche a tutti gli altri piace, ma cercano soltanto di nasconderlo. Io sono semplicemente più onesto."
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[TRADUZIONE by Enthusiasmos] Storia originale by Brandedbutterfly

Quando Haruka tornò a casa quella sera, dopo gli allenamenti e un salto al supermercato dove con suo sommo rammarico non aveva trovato lo sgombro, vide sul piccolo tavolo dove era solito mangiare un'enorme scatolone con una piccola nota poggiata al suo fianco.
Rin Matsuoka non smetteva mai di sorprenderlo e di irritarlo.
Rin sa essere convincente, imbarazzante, romantico ed egoista in una singola lettera, e con un regalo speciale.

- Cosa gli hai scritto? - chiede Sehun.
Jongin gli sorride.
Su un piccolo foglio di carta sono disegnati con un pennarello nero due omini. Un omino allunga la mano verso l'altro omino, sorridendo e sopra di loro sta scritto "Ciao! Mi chiamo Kim Jongin. 21 anni. Studente. Mi piacerebbe conoscerti!"
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TRADUZIONE! KaiSoo e quasi tutti gli altri.

“Jongin, questo è il tuo regalo,” ghignò soddisfatto Chanyeol, mentre il ragazzo si inchinava rispettosamente davanti a Jongin, il quale era ancora parecchio scosso dalla situazione.
“I-il mio nome è Do Kyungsoo, è un piacere conoscerti, padrone,” sibilò con una voce dolcissima il ragazzo gatto, mentre la sua coda si fermava dallo scuotersi nervosamente e le orecchie si abbassavano come se si stesse sottomettendo.
Jongin restò immobile a bocca dischiusa per almeno due minuti e mezzo.
“Non l’avete fatto davvero…” sussurrò incredulo, rivolgendosi ai suoi amici, mentre il suo sguardo rimaneva incatenato alla stupenda creatura che aveva davanti.
[KAISOO] [Kitty!AU]

La maggior parte delle volte l'amore non fa che generare dolore. Jong-In lo sapeva bene eppure decise di fidarsi, eppure non poté far a meno di innamorarsi. Jong-In era troppo geloso.
Jong-In non poteva passare due ore senza di lui,senza i suoi baci. Jong-In aveva un costante bisogno di lui.
Kyung-soo,invece,non aveva bisogno di Jong-In.

Le apparenze non sempre sono quello che sembrano, e quando un ignaro Jongin si trova di fronte ad un avversario innaspettatamente potente, una scommessa fallita si trasforma in una battaglia di volontà – con entrambi i contendenti disposti a vincere. (Kaisoo)

«Chi sei tu? Da dove vieni? Perché stai nello specchio?!»
«Te l’ho detto, mi chiamo Kai e vengo da un pianeta chiamato Arret. Potrei farti la stessa domanda, sai? Se vedi la cosa dalla mia prospettiva, sei tu a stare nello specchio.»
«A-Arret? Non l’ho mai sentito.» borbotta Kyungsoo alzando un sopracciglio scuro, sempre più confunso.
«E’ perché nella tua dimensione non esiste, come il pianeta Terra non esiste nella mia.» spiega Kai, senza scomporsi.
«D-dimensione?» Kyungsoo strabuzza gli occhi e non riesce a trattenere un’esclamazione di stupore.
«Ci sono due dimensioni nell’universo: la mia e la tua. E l’unico modo per metterle in contatto è usare uno specchio. Non è una cosa strana? È la prima volta che parlo con una persona della mia età “dell’altra sponda”, è fenomenale.» per quanto si sforzi, Kai non riesce a sorridere di nuovo, così si limita ad una smorfia assolutamente carina.
«Non so se essere scioccato o sorpreso.» commenta Kyungsoo prendendosi la testa fra le mani sudaticce; non sa proprio come comportarsi.
[Kaisoo]
Accenni a [ChanSoo]

- Ancora una volta. – Sussurrò piano, speranzoso. Un’altra, un’altra ancora, era oramai da un po’ di tempo che andava avanti così, sdraiati su quel letto, un bacio dopo l’altro, sempre pieni di passione, trasporto. Non un bacio semplice sprecato senza che trasmettesse i propri sentimenti, ancora ed ancora. Senza più pensare ad altro, senza volerne a male, senza decidere o deludere. Respirò piano contro quelle labbra, gli occhi lucidi di desiderio che guardavano quelli altrui.Sospirò, l’altro ragazzo, unendo le braccia intorno al collo del compagno.
- Solo uno.- Prima di incontrare di nuovo la sensazione morbida e calda di un tocco della quale non avrebbe mai fatto a meno.

"Dovevate solo assistere ad un concerto come siete finite in questo disastro?!"

Cosa succederebbe se gli EXO frequentassero Hogwarts?
(Baekyeol) "Hai veramente intenzione di diventare suo amico?" "si" "beh non puoi" "perchè?" "perchè tu sei mio".
(HunHan) “Rido perché ti piaccio” “Non è vero. Sei così brutto che il tuo Patronus è Ugly Betty”.
(KaiSoo) “Hei nanetto!” “Devo Avada Kedavra-rti o sparisci da solo?”.

Gli prendo il viso, con ferma delicatezza. Il suo corpo sussulta.
“…non mentirmi. Non devi mai farlo. A chi appartieni adesso?”
Lo so. Lo so. Ma voglio sentire da quelle labbra chiare e sempre troppo educate quella verità che mi sta consumando.
“Io… Io non-“
“DIMMI A CHI APPARTIENI.”
/Oneshot sulla scissione della personalità di Akashi che, combinata con i sentimenti che prova per Kuroko, può portare a conseguenze decisamente pericolose./

{KaiSoo} side!BaekYeol
"perché a volte la realtà può rivelarsi addirittura migliore di un libro."
EDIT: Aggiunto il bonus ;D

( kaisoo )
Il ragazzo si posa un dito dinanzi alla bocca e Jongin ammutolisce immediatamente. Perché non c’è davvero bisogno di nessuna parola per comprendere il significato che il suo gesto ha sapientemente esposto.
♦
Non dirlo. Non dire che sono malato. No.

{Kaisoo} + oneside!ChanSoo, side!HunHan, side!Baekyeol, ninja!Taoris
« “Mi piace Chanyeol,” ripeté Kyungsoo e si rese conto solo in quel momento di essere seduto sulle sue gambe perché Jong-in gli afferrò le spalle e invertì le posizioni. Kyungsoo potrebbe aver sbattuto la testa contro un qualche sasso ma non gli importava molto. Continuava ad osservare Jong-in e il suo viso perfetto e non mosse un muscolo nemmeno quando l’altro gli slacciò i pantaloni per infilargli una mano negli slip. »