Non vi sentite a vostro agio?neanche io.

Sempre lo stesso vuoto

Create.

"Mi ero dimenticata di come fosse il bullismo.
Di come cominciasse uno e continuavano tutti, e di come non potevi sfuggire da quella situazione, mai. "

"[...] La chiamano la Venezia del Nord, ma a Venezia non ha nulla da invidiare.
[...] L'abitudine alle notti bianche, a San Pietroburgo ed a lui.
[...]L'immancabile sigaretta in bocca, i capelli biondi spettinati e quegli occhi blu in cui ,quando sono pieni di rabbia, sembra scorrerci impetuosa la stessa acqua della Neva"

Fuori fa freddo, quale serata migliore per passare il tempo sotto le coperte, la testa sul cuscino, a guardare un film?
Peccato che a Mirai il film non piaccia tanto. E Akihito se la ride.
~
«Kuriyama-san,» disse, sopprimendo un'altra risata. «se vuoi cambiamo canale...»
La giovane, resasi conto di star stritolando la spalla del ragazzo, si staccò velocemente, balbettando, gli occhiali che scivolarono sul suo nasino.
Tornò a infossarsi sul cuscino. «No... non è necessario...» sbuffò.
~
[Prima storia su questi due ♥] [Fluff] [Benedette fanart di Pinterest] [Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!]

Amore
Quante storie volevo raccontare ai tuoi occhi stellati
Prima che tu li volgessi altrove.

Vorrei raccontare a Firenze
Che ci ha fatto conoscere
E innamorare,
Che tu non ci sei più.
Ma ho paura di ferirla,
Di vedere il Ponte Vecchio cadere
E il David piangere.
Ho paura di distruggerla,
Come tu hai distrutto me.

Vedo solo
I tuoi occhi
E ora che li ho persi
Sono cieca.

Mi hai salvata dai mali del mondo
E da me stessa.
Mi hai portato sulla cima più alta
Della dolce felicità.
E mi hai spinto giù
Mentre beata guardavo il cielo.

Mi chiedo
Passeggiando tra i viali della tua assenza
Quanto a lungo durerà questo cammino.

Spoglia
E nuda
Al freddo, mi hai lasciata.
Come gli alberi in inverno

Vite che si incontrano in pochi momenti comuni, come quella di una ragazza che probabilmente ha passato una giornata difficile e la mia...

Mi sono messa tra le tue mani
Fragile che potevi uccidermi
E tu hai stretto
E mi hai ucciso.

"Io mi ricordo dei corpi vuoti
galleggiare sul mare
della loro speranza naufragata."
Poche strofe per mettere in relazione la sofferenza attuale degli immigrati che scappano da paesi di guerra con quella che l'Italia stessa ha vissuto.