Protagoniste di questa drabble sono Haruka e Usagi, sto tentendo di sperimentare quanto sia efficace la mia capacità di far capire gli stati d'animo in cosi poche parole, non ho scritto molto quindi abbiate pazienza e critiche e suggerimenti son sempre ben accolti!

Stringe il manico della tazzina, ricacciando indietro le lacrime. “Era necessario” sussurra, e le mani le tremano appena.
[Scritta per il Limitaprompt di Piscina di prompt][AU/What if? in una diversa linea temporale]

A Setsuna capita qualcosa che non si sarebbe mai aspettata. Setsuna/Usagi

You show the lights that stop me turn to stone
You shine it when I'm alone
And so I tell myself that I'll be strong
And dreaming when they're gone
'Cause they're calling, calling, calling me home
Calling, calling, calling home.
[...] Le ombre dell'animo umano sono proprio come la notte Homura-chan. Forse sì, il male è così grande da sembrare immenso, ma quello che tutti contemplano, desiderano, è la bellezza delle stelle. La luce è così bella proprio perché può spiccare nell'ombra e distinguersi, è l'unica a fare la differenza e ad aver importanza, non credi?

Ti sei mai chiesta cosa sta facendo lui?
No, perché la risposta sarebbe troppo dolorosa per la tua anima ormai quasi del tutto spezzata.

Alla ricerca di una preziosa e misteriosa collezione di opere d'arte, Michiru si imbatte in Haruka, bella, seducente e sfrontata.
Un conflitto tra senso del dovere e sentimento, un mistero intorno ad una missione ed uno strano segreto...

Mi preparai a lungo quella sera e, mentre mi stavo spazzolando i capelli, Neptune mi raggiunse nel mio alloggio.
“Il mare mi racconta del tuo cuore in subbuglio, Pluto.”
Istintivamente abbassai lo sguardo e lei, con la sua grazia disumana, accarezzò la mia guancia sfilandomi la spazzola di mano.
“I tuoi capelli sono meravigliosi…” sussurrò delicatamente, mentre creava la crocchia con movimenti precisi, sulla sommità del mio capo.
“Il cuore ci mette spesso davanti a decisioni difficili, amica mia: devi scegliere se seguirlo o ascoltare la testa.
Guarda nel mio Specchio, Pluto e dimmi cosa vedi…”
Prima classificata al contest "Buon compleanno anime e manga!" di bakakitsune.

Ricordava ogni istante dei suoi viaggi nel passato, così come ogni battaglia. E proprio tra quei ricordi, ecco che improvvisamente si manifestava un bellissimo cavalo alato, bianco e puro, che la conduceva nel mondo dei sogni.
[Questa fanfiction partecipa al contest "Viva l'infanzia!" indetto da karter95]

Una decisione, un richiesta... a che prezzo vendereste la vostra anima?

{ no pairings | raccolta di drabbles di 100 parole caduna | generale }
#Bass: Mentre le corde vibravano e le dita le pizzicavano, Mio si sentiva finalmente completa.
#Drums: Era maestria, solo lei poteva rendere le bachette davvero magiche.
#Guitar 1: Non ne sbagliava una, era sempre pronta a suonare con le sue corde.
#Keybord: Tsumugi adorava la sua tastiera, schiacciare a tempo, e a volte no, i tasti bianchi e neri e sentire di essere una ragazza come le altre, non una figlia di paparino che in realtà era.
#Guitar 2: Detestava essere la più piccola del gruppo, ma doveva farsene una ragione.