ATTENZIONE: storia interrotta. La nuova versione, riscritta e corretta, si intitola Stella d'Oriente.
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Ha venti anni quando incontra per la prima volta quegli occhi, lo sguardo fiero del re di Macedonia, il condottiero che non perdona; ha venti anni quando lo sposa, simboleggiando un ponte di collegamento tra la cultura greca e quella persiana. Fin da subito non sembra uno splendente inizio, e con il tempo sarà sempre peggio: il suo destino è subire, assistere allo scorrere degli eventi senza alcun controllo sulla propria vita, e proseguire lungo lo sventurato cammino ombreggiato da violenza, prigionia e morte.
Una fanciulla appena adolescente, forgiata da guerre e complotti, dalla gelosia, dal rapporto turbolento e passionale col marito. Una vita drammatica e incredibile costantemente illuminata da una luce violenta, al fianco della figura più straordinaria che l'umanità abbia mai conosciuto.
Rossane, la moglie di Alessandro il Grande. Il fiore di Persia.

N e White terminano la loro battaglia finale in parità. Per rendere le cose eque, fanno un patto. N rinuncerà alle sue ambizioni ad una condizione: White deve diventare la sua principessa.
Storia tradotta da Lacie con il consenso dell'autrice.

"Fenris si staccò dal gruppo appena la missione terminò. Quella era l’ennesima volta – e ormai aveva deciso che sarebbe stata anche l’ultima – che salvava un mago eretico. Gli occhi di Varric e Isabela si incrociarono in uno sguardo e fecero spallucce. Rimettendo Bianca al suo posto, il nano si rivolse a Hawke ma ella lo ignorò come stava ignorando anche la schiena di Fenris."

«Leggi il titolo, ne sei perfettamente in grado.»
Fenris fissò le lettere sulla copertina e, sfiorandone il rilievo, lesse senza la minima esitazione.
«La donna del falco... si tratta di un qualcosa di autocelebrativo oppure è il primo libro delle tue gesta scritto da Varric?»
Hawke, Fenris e il corso di "lettura e scrittura". [Fenris/FemMageHawke]

Spoiler per chi non ha terminato Dragon Age 2!
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La mia Hawke, vista dagli occhi di Fenris, prima della battaglia finale.
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Ma non si possono tenere lontane due persone così opposte e attratte l'uno dall'altra, e questo Fenris l'ha imparato a proprie spese.
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[Fem!Hawke/Fenris]
{Inserisco l'avvertimento OOC per sicurezza.}

E quando t'innamori,sei fottuto.

Storia partecipante al contest "Amore in sala contest" indetto da IMmatura sul forum di EFP Fanfiction.
Garry si alzò delicatamente dal divano e, con le mani in tasca, incominciò a girovagare per la stanza sotto lo sguardo attento di Ib, che seguiva ogni suo movimento.
- Io penso, invece, che qui di mio ci sia ben poco. Sì, c’è tutto quello che negli anni ho visto, ci sono alcune mie esperienze, ma di Me cosa c’è?- più che a chiederlo ad Ib, l’uomo lo chiese a se stesso e per questo, Garry, non si aspettava di certo una risposta, che però non tardò ad arrivare.
- Ci sono io-
Future!Fic. GarryxIb.

MiniLong | ShikaIno♥ | Chi te l'ha detto? - Stadio
"Un bicchiere di rhum, per favore."- rispose la ragazza che fu subito servita, prima che l'uomo tornasse sul retro del locale, dove aveva lasciato la sua sigaretta.
Shikamaru, rimase a guardarla con la coda nell'occhio, mentre lei beveva lentamente il liquido ambrato e amaro. Le porse istintivamente un cioccolatino preso dai piccoli piattini sul bancone, dicendole "Lo assaggi con questo.", per poi aggiungere guardando lo sguardo stupito della ragazza "Così facendo sentirà di meno l'amarezza del rhum". La ragazza prese lentamente il cioccolatino dalla mano di Shikamaru, portandoselo alla bocca, per poi lasciarlo sciogliere sul palato, mentre sorseggiava di nuovo dal suo bicchiere.
"Allora? Non le sembra meglio?"- le chiese quindi il Nara, notando che aveva finito di bere.
"Decisamente"- accennò un sorriso, [...].

{Garrib | one-shot | future!fic | what if? | ovvero cosa succederebbe se Garry e Ib mettessero su famiglia ♡}
E finalmente, furibondo, Garry parla.
-Si può sapere come mai nostra figlia disegna occhi sulle piastrelle del bagno?!-

«Connie!». La voce sorpresa di Sasha gli fece prendere un colpo, al punto che il bicchiere d’acqua che si era appena versato gli scivolò dalle mani e quasi finì a terra.
Il ragazzo si girò verso di lei. «Sasha! Che ci fai qui?», chiese, ma si rispose da solo vedendo tra le mani della ragazza un panino addentato. «Ma sei impazzita?!».
[ FanFiction partecipante al "COW-T 4 - The Clash of the Writing Titans" indetta dalla community maridichallenge ]
[ Connie x Sasha ]

[SPOILER dal CAPITOLO 43 DI BIANCA COME IL PECCATO]
"«Me so reso presentabbile. E poi, nun me piace sta' a letto se nun c'ho niente da fa'.»
La malizia nei suoi occhi mi fece mordere il labbro, di rimando. Era arrivato abbastanza vicino perché potessi sentire il profumo della sua pelle lavata di fresco. Passai un dito sul colletto della camicia, che lasciava intravedere una generosa porzione del suo petto.
«Forse, oggi potremmo trovare un passatempo.»
«Ah, sì?»
La sua voce si fece bassa e seducente. Avanzò di un passo, lasciandomi con le spalle al muro. «E che passatempo c'avevi in mente?» Le sue mani mi cinsero i fianchi; le mie corsero a delineare il profilo delle sue braccia, risalendo dal polso alle spalle.
«Non saprei» sorrisi, e gli sfiorai il naso con il mio. L'idea che chiunque potesse vederci passando per il corridoio mi faceva correre un brivido lungo la schiena. Martino mi accarezzò le labbra languidamente, e quel brivido divenne un'invasione di calore nel bacino. Dio, quanto lo volevo. La mia pelle lo stava chiamando, le mie mani urlavano il suo nome."

Aveva appoggiato la fronte al vetro e cercava di direzionare gli occhi verso il fascio di luce lunare quando improvvisamente fu attraversata da un brivido di freddo. Come se nella camera la temperatura fosse scesa di botto.
Allungò la mano in basso per controllare se per caso i termosifoni fossero spenti, ma in quel momento sentì chiaramente una mano accarezzarle i capelli.
Si voltò urlando, ma non c'era nessuno. Raggiunse in fretta il comodino e accese la luce: nulla, non c'era nulla.
Diede un'occhiata allo spartito sulla scrivania e stavolta lo trovò aperto.
Si portò le mani alle tempie, cercando di calmarsi.
E' solo suggestione, è solo suggestione, si ripeteva. Ma era inutile. Il sonno era completamente passato e lei trascorse la notte seduta sul letto, con la luce accesa e i sensi completamente all'erta.
Era sicura di avere sentito qualcosa, o qualcuno?, nella sua stanza. Ma chi, o cosa?, era entrato lì?
Oneshot partecipante al secondo turno del contest "La sfida dei Grandi autori" di Fae92