Mia nuova storia scritta pensando ad un ipotetico dopo 2x10 tra Alec & Magnus.
"Credevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che ti avrei visto,e non me lo sarei mai perdonato"

Mia seconda storia con protagonisti Magnus ed Alec, ispirata ad alcune fan art che ho visto in giro su internet.
Mi sono immaginata quello che avviene dopo un duro allenamento , con i nostri bellissimi uomini che hanno bisogno di rilassarci in un modo molto interessante.

Mia prima storia in assoluto e ho deciso di dedicarla ai Malec.
Questa storia segue gli eventi dell'ultimo libro della saga " Città del fuoco celeste"
Spero vi piaccia :)

“Se tu muori…se tu muori io…piangerò tanto!”

Lavorare per Magnus non è semplice. Magnus è fuori controllo e Alec deve discutere spesso per farsi ascoltare. Odia tutto ciò che è formale perché significa che deve stare attento a quello che dice. Ancor più importante, Magnus flirta sempre.
Che andrebbe anche bene se Alec non fosse così completamente, irrimediabilmente, impossibilmente innamorato di lui.
Basato su questo prompt: "AU in cui Magnus è un attore vincitore del Premio Oscar e Alec, il suo assistente personale, è innamorato di lui."

Dopo la rappresentazione degli Attori dell'Isola di Ember, con l'aiuto di un po' di vino, Zuko e Katara decidono di scrivere un finale alternativo per la loro storia. Oneshot Zuko/Katara. Rating M.
Traduzione.

A malincuore aveva dovuto lasciare Magnus, ma ancor prima che potesse aprire bocca per scusarsi lo stregone l'aveva anticipato, rivolgendogli un sorriso carico di tenerezza.
«Ti aspetto a casa», gli aveva detto, accarezzandogli una guancia.
E Alec non avrebbe mai nemmeno immaginato che un giorno avrebbe chiamato "casa" un posto diverso dall'Istituto.
[Malec - Post 2x10]

[Yugioh Arc-V]A Yuya erano state rimboccate per bene le coperte, mentre un panno bagnato posizionato sulla sua fronte calda.
Aveva un aria sconfitta, esausta, tale che Yuto non poteva non addolorarsi al solo guardarlo.
Erano usciti insieme per due orette e si era messo a piovere talmente tanto forte da impedire anche solo un minimo di respiro da quell'inizio di corsa sfrenata per non bagnarsi e non rischiare di prendere un malanno, inutilmente.
E avevano corso a rotta di collo verso la casa del rosso , la più vicina delle due.
Ma purtroppo, appena erano arrivati, Yuya era barcollato sulla soglia, starnutendo e tossendo, con le mani che gli erano tremate follemente nel tentativo di afferrare le chiavi e farle rotare nella serratura, caldo come non mai.
Nettamente aveva una temperatura da cavalli.
E ora era privo di sensi, abbastanza pallido e con il viso completamente rosso.

“Non ci pensare nemmeno!” lo indicò il più piccolo “E poi già indossare questa gonna è stato un inferno! Figurati tutto il resto” rabbrividì pensando ai vestiti che gli erano stati messi a forza durante la missione sull’isola.
“Neh, Nagisa-kun” il rosso si avvicinò posizionandosi dietro di lui gettando le buste a terra, una mano ad allentare il nodo della cravatta, l’altra sul fianco “Se è questo il problema, posso aiutarti io a vestirti” sussurrò all’orecchio.

E se lo strgone diventasse geloso di tutto l'amore che la famiglia Lightwood prova solo per Alec e Max? Se si sentisse incompreso, e peggio non capito dal compagno?

[][Yu-Gi-Oh ARC-V]Yugo lo sentiva tramite il tatto, Yuri si era irrigidito appena gli aveva messo la mano al di sotto della maglia, scorrendo le dita sulla sua liscia pelle, con i muscoli che, contratti, vi sorgevano delicatamente, portandovi leggeri pendii da accarezzare, che al solo tocco portavano una forte sensazione di fragilità.
Poteva sentire la durezza e la solidità delle sue scapole, la essenza liscia della sua pelle senza graffi.
Passó le dita sulla stoffa dei pantaloni, tirandoli giú, lasciando scivolare la consistenza della cintura tra le falangi, insieme a quella dei pantaloni, lasciandolo nudo, totalmente, con la pelle in preda ad un brivido che lo scuoteva da capo a piedi.
Alla vista di tale spettacolo, non poteva non sorridere, guardando la sensualità di quel corpo armonioso, percorso dal desiderio, con l' erezione che già iniziava a sporgersi e avvicinarsi a lui, eccitato, ritto verso al suo ventre.

E lui era lí, con le guance totalmente arrossate e l' aria di un bambino disperso in chissà qualche pensiero, seduto a terra, incurante della pioggia che lo stava inzuppando da capo a piedi con il dito che premeva il campanello, una, due, tre volte e anche di più.
Yuu lo fissó ad occhi sgranati, perplesso.
Dedusse subito che doveva essere ubriaco fradicio, letteralmente, tanto che non aveva la solita lucidità che i suoi occhi trasparivano.
-Yuu-chan- disse il vampiro biondo, accennando un sorriso da bambino mentre allungava la mano libera -l' altra era ancora impegnata a tastare il campanello e a farlo suonare senza tregua nonostante il ragazzo dai capelli color carbone fosse davanti a lui- e cercava di afferrare quella del giovane dagli occhi smeraldini, sbilanciandosi fino a crollare a terra con un gemito distorto dal dolore dello scontro del terreno con il suo corpo.
Yuu si affrettó a tirarlo su, verso di sé, cercando di aiutarlo ad alzarsi -inutilmente, riuscendo soltanto a spostarlo in ginocchio dentro alla casa- per poi chiudere la porta.
Il biondo cadde di nuovo a terra, afferrando la gamba del ragazzo affianco a lui.
-Yuu-chan... Yuu-chan, abbracciami- balbettó il vampiro

Tacque per qualche secondo che a me parve eterno, guardandomi prima e guardando il pavimento dopo, per poi riuscire a tenere alto lo sguardo su di me e annuire.
-Io saró tuo marito allora- disse, inizialmente a bassa voce , per poi alzarla e prendermi la mano, sorridendo, cosa che mi fece sorridere a mia volta di pura gioia.
-Promesso?- chiesi, stringendo la sua mano e avvicinandomela al petto
-Promesso- rispose lui con tono dolce e rassicurante, portandomi ad avvicinarmi maggiormente e ad appoggiare la testa sulla sua spalla.

La sete bruciava insistente nella sua gola, mentre se ne stava accasciato contro la porta del bagno.
Mika non voleva chiedere a Yuu di poter bere il suo sangue un altra volta.
La prima era stata abbastanza umiliante e l' aveva completato.
L' aveva reso un vampiro sotto ogni lato, cosa che rendeva la sua sete e il suo dolore dieci volte più forti di come quando era solo a metà.
Sentiva come una fiamma in gola che gliela consimava, che lo divorava dall' interno, rendendolo schiavo di tale emozione.
Si morse il labbro, pregando internamente che almeno un minimo di quella sofferenza scomparisse.
Se non beveva, sarebbe sicuramente morto, ma la cosa non lo preoccupava

-Non avevi detto di aver qualcosa da dirmi prima che ti coinvolgessi nelle pulizie primaverili?- disse Yuu, improvvisamente, con tono incerto, fissando la schiena del ragazzo difronte a lui, il biondo, che stava per uscire dalla porta del suo appartamento
Caló un assoluto, assurdo silenzio in cui Mika si voltó con il cuore bloccato in gola, percependo la gola farsi arida e secca.
Avrebbe voluto dire qualcosa, ma davvero non ci riusciva.
Il suo cuore voleva farlo, voleva scrollarsi di dosso tutti quei sentimenti che teneva nel suo petto da quando il ragazzo dagli occhi verdi aveva fatto capolino nella sua vita.
La sua mente invece, respingeva con ostinazione la scelta, cercando di eliminare l'idea, facendogli raggiungere pensieri sconfortanti e deludenti.
Come poteva dire a Yuu che lo amava ? Come poteva anche solo pensare di poter essere ricambiato?
Lui, un mostro.
Yuu non l'avrebbe mai accettato