"Solo questa notte aveva voluto concedersi, abbandonarsi a qualcuno che lo distraesse dai suoi sentimenti ben sapendo che già l'indomani il dolore e la vergogna avrebbero sostituito il momentaneo sollievo. Doveva soffocare i suoi desideri, e così cercò di fare, sentendosi soffocare lui stesso, sentendo il proprio corpo tremare sempre più intensamente, il terrore prendere il sopravvento."

Magnus cercò di reprimere un brivido, udendo quella voce roca e profonda, ma non ci riuscì. Per questo motivo si diede dello stupido. Era così infantile il suo comportamento, per non dire quanto fosse poco professionale. Da quando si trovava ad esprimere giudizi positivi sulla voce delle persone con cui doveva negoziare? Era diventato idiota tutto d’un tratto?
Assolutamente…
“Una volta sarebbe stata sufficiente.”
…Sì. Sì era diventato idiota. Decisamente. Non riusciva a spiegarsi, altrimenti, come mai le sue ginocchia, di norma molto stabili, stessero tremando come gelatina alla vista di quell’uomo stupendo che aveva appena aperto la porta...

Erano già trascorsi quindici giorni da quando lui e Tsubasa erano partiti per quel viaggio che avevano progettato insieme. Tutto era trascorso nel migliore dei modi, avevano passato giornate indimenticabili e, incredibile ma vero, spesso si erano limitati a stare l'uno accanto all'altro distesi sulla spiaggia anche per ore senza far nulla purché stessero assieme. Purtroppo il tempo era tiranno, lo aveva sempre pensato, tra solo qualche giorno sarebbero rincasato poiché Tsubasa, come anche lui, avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti. Con un colpo di reni si alza dal letto dandosi una svegliata guardandosi allo specchio.
-Coraggio Genzo, adesso siamo veramente arrivati al limite, non puoi aspettare oltre, devi dirglielo, questa sera, alla cena-

Be’, sua nonna glielo aveva sempre detto che essere secchione aveva un sacco di lati positivi. Per primi gli occhiali, a sua detta. Erano molto sexy, e se una nonna diceva “sexy” la faccenda era seria.

{ TodoDeku · POVDeku alternato con POVTodoroki }
Due settimane senza di lui. O forse erano tre? Non sapevo di essere così capace di perdere il conto del semplice susseguirsi dei giorni.

Sussultò spaventato per il freddo che lo pervase quando la palla si sgretolò in pezzi con un sonoro ‘puff’ proprio sopra il suo viso, parte non coperta del corpo; era freddo e ghiacciato, quell’ammasso di neve e lui il freddo poco lo sopportava – Genzo invece sembrava a suo agio in mezzo a quel bianco, i tre anni in Germania l’avevano ben temprato.
«Questa me la paghi, Wakabayashi!» gridò dopo l’iniziale smarrimento, piegandosi a raccogliere quanta più neve possibile e appallottolandola, spedendola poi con un unico tiro verso il compagno, che non smentì la sua fama di grande portiere riuscendo a parare anche una palla di neve.
«Impegnati di più, Tsubasa!» rispose l’altro di rimando, mentre le risate di entrambi riempivano la zona dove abitavano

«Shouto, guardami. Andrà tutto bene.» e come poteva non credergli se lo guardava in quel modo? Se i suoi occhi verdi brillavano, intensi, stringendogli il viso con ambo le mani con forza, ma senza fargli alcun male? A Todoroki non restava altro che crederci.
[Shouto/Izuku]

P0rnFest#11
Coppia: Izuku Midoriya/Shoto Todoroki
Prompt: "Todoroki, il tuo pene va' a fuoco!
Avvertenze: PWP
Note: Ambientato al loro terzo anno della Yuuei, entrambi i ragazzi sono diciottenni... Godetevela!
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Midoriya era lentamente impazzito nel periodo in cui si era trovato a cogliere ogni più piccolo aspetto di Todoroki, accumulando informazioni su informazioni al punto da sentirsi quasi uno stalker nei suoi confronti. Aveva persino cominciato a tenere uno dei proprio quaderni per scriverci tutte le annotazioni che lo riguardavano. Che presto su quelle stesse pagine avessero cominciato ad apparire fantasie libidinosi e desideri lussuriosi era un altro conto, l'importante era che ora Izuku avesse modo di mettere in pratica le sue teorie. Ed era motivo d'orgoglio per lui vedere come tutto quello studio, quell'attesa, stesse dando i suoi frutti.

Alec, Jace e Simon vanno a Las Vegas per l'addio al celibato di Jace e le cose si fanno un po' ridicole.
Alec si sveglia il mattino seguente e... aspetta un momento, chi è quello nel letto?
Ps. Questa fanfiction è la TRADUZIONE italiana della fic originale presente in inglese su AO3. Link e crediti nel primo capitolo.

Magnus Bane è in visita negli stati uniti per partecipare ad un importante festival internazionale. Alexander Lightwood è uno degli agenti della CIA che deve occuparsi di indagare sugli ospiti dell'evento per assicurarsi di trovare il terrorista di cui avevano sentito parlare durante le loro investigazioni.
Come può riuscire a conquistare la fiducia di quell'uomo rinomato per la sua passione per il divertimento ed ogni tipo di piacere che la vita può offrire?

Magnus è un professore di scienze dell'investigazione e come ogni anno ci sono quattro posti di tirocinanti. Gli studenti più brillanti del corso sono Simon, Jace, Clary e Isabelle, ma lui sceglie anche Alec, con cui ha avuto un rapporto una settimana prima in un bar. La storia segue le vicende dei sei ragazzi, alle prese con l'università, la loro vita amorosa e le amicizie. Ma si trovano a fare i conti con la realtà che prevede solo morte e dolore.
(Ispirato alla serie tv 'How To Get Away With Murder')

(!) ATTENZIONE: Questa è una raccolta di one-shot LEMON (!) su Miraculous Ladybug. È sconsigliata la lettura a chi non piace il genere, o è troppo giovane (!)
Uomo avvisato, mezzo salvato
1- I compiti di chimica| Marichat

La prima volta che tiene per mano Midoriya è in un pomeriggio dall’aria pungente, con il cambio di stagione alle porte, e le sue dita tremano.
[Partecipa alla challenge Boku no Hero Academia: fanfiction challenge; prompt: "5 prime volte + 1 seconda volta"]

I ringhi strozzati di Genzo arrivavano distorti alle orecchie del moro, intento com’era a dare piacere al compagno: c’era sempre stato per lui ed ora voleva ricambiare, fargli capire che, pur avendo avuto un inizio burrascoso, fatto di odio e rivalità, era con lui che voleva riempire i suoi giorni, far veri i suoi sogni; ci sarebbe stato per lui, ci sarebbe stato per amarlo di più e ci sarebbe stato per dirgli che tutto incominciava con lui, con quella passione che sanciva la loro unione.

Sequel di Sarà anche un maledetto errore ma...
Un sorriso sul suo volto che non lo aveva mai lasciato, incredibile come lo stupore di quel giorno si fosse tramutato subito in una felicità assurda che ancora tutt'oggi non lo lasciava andare.