Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

Emily in qualche modo malsano è riuscita ad amare Jim Moriarty, senza essere riamata granché; è vissuta a gioielli e regali preziosi per tanto tempo ma ora che lui se n'è andato deve ritornare alla sua professione di giornalista, al suo stipendio, alla sua vita normale e noiosa. Unica cosa che le rimane: Sebastian Moran come guardia del corpo e la speranza che Jim sia esistito davvero. La speranza di non essere pazza.
E quindi ecco l'inizio: è passato più di un anno e si convince a cercare l'unica altra persona che crede in Sherlock Holmes. Il dottor John Watson, quello del blog.

Se qualcuno glielo avesse chiesto, Molly Hooper avrebbe risposto che si considerava una persona normale. Nella media. Assolutamente non stravagante. Senza nulla, nella sua vita, che potesse definirsi eccentrico.
Poi si ricordava di Sherlock Holmes e delle situazioni assurde in cui finiva per colpa sua.
E cambiava idea.

Il mondo continua a girare, e loro non possono fare altro che raccogliere i pezzi di ciò che sono stati. Frammenti per trovare un inizio ed una fine.
[Anders/f!Hawke, menzione di altri personaggi]

"Coloro che desiderano la pietra, a loro volta sono da essa stessa desiderati."

Se c'era una persona in grado di spiegarmi ciò che poteva esser accaduto a Bill, quella era Eric. Sempre che non fosse stato lui ad avergli fatto del male, ovviamente, il che mi sembrava un'ipotesi più che plausibile. In entrambi i casi avrei dovuto parlargli.
Bill è sparito nel nulla e Sookie non può fare altro che chiedere aiuto a Eric e partire insieme a lui per cercarlo. E niente sarà più come prima...
Liberissimamente ispirata ai libri di Charlaine Harris da cui è tratto True Blood, questa storia prende il via dagli eventi descritti nell'ultimo episodio della seconda stagione, "Beyond here lies nothing", per poi imboccare una strada... un po' diversa da quella che abbiamo visto tutti nello show-verse. Nota: ho scritto questa storia prima della messa in onda della terza stagione.

C’è sempre stata una tensione “non professionale” tra Alex e Sophia. Ma ora sembra che stia prendendo il sopravvento su di loro…

Alex, seduto come sempre sul trono della sua malinconia, attendeva che lei gli parlasse. Lei gli stava davanti, in piedi, con le braccia distese lungo il corpo, tesa, mortificata.