-Esiste un posto, ai confini del senno umano, che tutti hanno visto eppure nessuno ricorda-
{Baekyeol; Chan/soo}
A Meme.

[ Crossover SHINee + Nu'est • 2Min • JongKey • JRen • Warning!Multipairing • Warning!BrokenPairing ]
La psiche umana è un corridoio con troppe uscite: e non sai mai qual è quella corretta.
Forse, però, l'uscita peggiore è quella alla quale conduce la porta della paura. Da quella non si può fuggire, non c'è modo: quando ti attanaglia, non ti lascia andare più. Ed è la medesima porta che Kim Kibum ha aperto per vigliaccheria, in un momento di sconforto, è la stessa porta che ha fatto entrare il mostro chiamato "problemi" nella vita di Choi Minho e Lee Taemin, e questo stesso mostro ha un molteplice nome. Alcuni lo chiamano "mafia", impropriamente, altri lo chiamano "Kim Jonghyun". Ma quest'ultimo, detto in confidenza, preferisce chiamarlo: "Lee Jinki".
E Kim "JR" Jonghyun e Choi "Ren" Minki sanno bene cosa è capace di fare quell'uomo. Per questo hanno ceduto al Dio denaro ed hanno messo le loro spettacolari e geniali capacità al suo servizio - ma in verità, nessuno più di loro due può temere quell'uomo. Ma fra l'essere suoi nemici ed il soccombere, la scelta è molto più semplice di quanto non appaia.
Lee Taemin è in pericolo, ed è tutta colpa di Kim Kibum.

Chanyeol non era il robot perfetto , ma a Baekhyun andava bene così, del resto neppure lui era un perfetto essere umano.
{TRADUZIONE ; BAEKYEOL , side!Taoris. Ispirata liberamente ad "Absolute Boyfriend"}

Sentii distintamente i nostri occhi abbracciarsi, le mie labbra dischiudersi in una bolla di mutismo, la stoffa delle nostre maglie incresparsi e il cuore partirmi un colpo. Sentii il silenzio di tomba adornare quel momento.
Mi venne da piangere non appena finì.
No... non ci eravamo mai trovati così vicini prima d'allora... e purtroppo, non lo saremmo neanche mai più stati.
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«Kim Jongin gridalo! Gridalo! Che cosa vuol dire?!?»
[KaiSoo]

Allarme S.V.E.N : Storia Vecchia Estremamente Negletta
"E' un movimento regolare, ritmico. E' lo stesso moto che muove il tempo, il mondo, i pianeti.
Si fondono i loro sospiri, i loro gemiti, le loro mani, le loro labbra. I loro spiriti. I cuori battono all'unisono, percussioni di una melodia nuova e bellissima.
Fanno l'amore, lentamente.
Non avrebbe senso abbandonarsi alla fretta ed all' impeto. Sono amanti. La passione scorre in loro, comunque, e li vincola.
Il silenzio li culla.
Le stelle li osservano.
E la notte. La notte li avvolge, li nasconde al mondo. La notte appartiene a loro."

Giotto non era mai stato un tipo molto curioso.
Nonostante spesso le menti dei giovani si ritrovassero a formulare le più strane fantasie, lui a differenza degli altri cercava sempre di tenere i piedi ben saldati al terreno; non che fosse privo di qualsiasi forma di immaginazione o creatività, ma aveva sempre preferito prendere le situazioni per quello che erano, senza mutarle per aggradare una verità fraudolenta.
Tuttavia anche Giotto era un ragazzo di quindici anni, e come tale sogni e aspirazioni fluivano in bilico fra la chiarezza e l'incertezza nei suoi pensieri; d'altronde come ogni essere umano.
Eppure, aveva sempre creduto che ognuno, a modo suo, fosse destinato a fare qualcosa in quella breve esistenza a loro concessa: bene o male che fosse era impossibile da evincere.