Au, vivono tutti sulla terra e Starfighter è un videogioco online
...Sotto il getto d'acqua si rilassò felice, non gli capitava spesso di sentirsi così tranquillo. Amava i giochi online fin da bambino, ma da quando i suoi erano diventati figure di spicco nella società per lui quei mondi erano diventati una sorta di rifugio, solo lì poteva essere se stesso, poteva scherzare e fare battute come gli pareva e piaceva, aveva anche degli pseudo amici a cui poteva raccontare tutto dato che tanto non sapevano chi fosse e chissà poi dove abitavano. Fuori da quei mondi lui era una persona totalmente differente, non rideva mai, non scherzava mai, soprattutto a scuola era più serio e impeccabile di tutti, doveva dare una bella immagine di se per non rovinare quella dei suoi genitori...

tratto dal testo:
Tornò esattamente dopo dieci minuti, quando le aprì la porta notai che nascondeva qualcosa dietro la schiena.
“non mi chiedi cosa ho in mano?” sorrise cercando di incuriosirmi io le sorrisi e la feci entrare in casa.
“allora cos’hai in mano”
“tadan!” e mi fece vedere un paio di manette sorridendo in un modo così innocente da farmi paura.
“wow! Delle manette ne ho sempre voluto un paio” ironizzai beccandomi un pugno in testa da parte dalla mia amica
“non scherzare. Questa è la soluzione al tuo problema” continuò sorridendo, ed io, finalmente, capii cosa intendeva
“d-d-dovrei ammanettare Sasuke?”

/SasuNaru/ Oneshot: 1044 parole/ AU; OOC /
Prima fanfiction nel fandom di Naruto, piccola creazione venuta in mente durante questi giorni di caldo asfissiante.
Dal testo:
“Perfetto.” Mormorò mentalmente Sasuke, asciugandosi una goccia di sudore lungo la fronte, guardando poi questa che inumidiva le dita.
Lampo di genio.

Hey, popolo di Efp! Sono tornata con un'altra ff senza pretese con tema San Valentino, tanto per allietare questo giorno.
Spero di esserci riuscita.
Dal testo:Era risaputo che all'Uchiha non piacessero le feste, per vari motivi molto validi ma anche per il suo modo di fare. Anche da bambino non le amava particolarmente e avanzando con l'età non riusciva a tollerarle, ma vari motivi erano, finora, tutti opinabili con la vicinanza del dobe.
...ma Sasuke quest'anno si era preparato.
Il suo piano sarebbe andato a buon fine anche questa volta.
Era pronto lui ed erano pronte le cose che gli servivano, mancavano i dettagli dell'ultimo minuto che andavano fatti...beh, all'ultimo minuto!
Ma quest'anno i giochi li faceva lui.
Se Naruto voleva il romanticismo non glielo avrebbe negato, ma a modo suo.
Questa volta si sarebbe divertito, ne era certo.
14 Febbraio- giorno di San Valentino -dannatissimo giorno di San Valentino in cui si sarebbe divertito anche lui!- (avrebbe dovuto annotarsi di trovare una sigla o un'abbreviazione)
Il "dannatissimo giorno di San Valentino in cui si sarebbe divertito anche lui" era finalmente giunto.

Sasuke si svegliò con un gran mal di testa, si guardò intorno e la prima cosa che si chiese fu: “Cosa ci faccio sul divano? Perché non ho dormito nel mio letto?”
Si mise seduto e cercò di ricordare cosa avesse fatto la sera prima per indurlo a dormire lì.
Era uscito con gli altri come tutti i venerdì, erano stati in un pub, avevano bevuto, fumato, parlato delle loro ultime conquiste e Naruto, come sempre, si era vantato di essere irresistibile, di come con un bacio riuscisse a portarsi a letto chiunque. Sasuke aveva risposto con il suo insulto preferito: “Ma fammi il piacere Dobe” .
Il biondo aveva messo su il suo solito “broncio” e aveva mugugnato qualcosa simile a “Te la farò vedere” .

"Sei eccitante..." Gli sussurrò all'orecchio, tornando a muoversi in lui. Ogni spinta aveva sempre meno controllo, c'era solo godimento, non riusciva a percepire nient'altro. Solo quel corpo caldo e fremente che gemeva solo per lui.
"Più forte..." Un gemito acuto si fece strada tra gli ansimi sconnessi.
"Come vuoi principessa..."

“So che molti di voi sanno chi sono, così come moltissimi tra voi sono assolutamente indifferenti alla mia presenza qui. Non vi biasimo, non è rilevante chi siamo o da dove veniamo, o dove torneremo dopo queste poche ore. Ciò che importa è esserci.
E credo che di questo siamo tutti consapevoli.
Sono Sasuke Uchiha e sono qui per raccontare come la mia vita è cambiata”.
Per non dimenticare.

La mia prima long-fic, molto particolare: è ambientata in un istituto di cura, una clinica psichiatrica per ragazzi con problemi di ogni tipo. Chi saranno i pazienti,i ''malati''?E come potranno evolversi i rapporti, quali tempestose relazioni potranno nascere dentro...Vari i possibili sviluppi, quando anche il più insospettabile ha un segreto da nascondere...Nulla sembra essere come tutti potrebbero pensare.Se vi ho incuriosito leggete, e scrivetemi cosa ne pensate!
[Postato l'ultimo capitolo]