Edward Cullen è il tutore legale di Isabella Swan da quando lei aveva l'età di undici anni.
Il loro rapporto è sempre stato molto rigido e formale.
Ma adesso che gli studi di Isabella sono terminati, e lei sta per compiere la maggiore età, Edward si presenta con un programma del tutto inaspettato: una lunga vacanza in giro per il mondo, in barca a vela, solo loro due.

"Puoi sempre tornare dalla tua anima gemella. E' questo che la rende un'anima gemella"
Cappie, Greek.

Isabella Swan ha iniziato a lavorare presso la sede newyorkese di una multinazionale. il suo capo? Edward Cullen, ovviamente. non si sopportano ma lei ha bisogno di un lavoro e lui di una segretaria. e poi c'è una promessa da mantenere...buona lettura!

Chicago 1918. “Bella” La voce di papà mi riportò alla realtà. Lui era già sceso sulla banchina mentre io me ne stavo ancora ferma sul gradino.Sembrava euforico.“Vieni Bella” disse “Sento che questa città ti riserverà delle belle sorprese. Fidati di me.”Allungò la mano afferrando la mia. Rincuorata da quel gesto, scesi e lo affiancai, guardandomi attorno spaesata.
Ancora non sapevo quanto papà avesse ragione in quell’istante.
Avrei avuto presto una bella sorpresa; una sorpresa che aveva un nome.
Edward.

Ancora prima di formulare un pensiero, il mio corpo scatta e il cervello da ordine ai piedi di muoversi e con l'ombrello copro la sua esile figura. Il suo profumo mi colpisce come un pugno in faccia, mi beo di quel momento.
Il mio corpo freme di desiderio, ne vuole di più, sempre di più, desidera un contatto più profondo, desidera prenderla e portarla in un posto solo per noi, dove lei é solo mia, dove io sono solo suo, dove lei suona solo per me.
- bisogno di aiuto signorina? - dico con voce resa roca dal turbinio di emozioni che sono in atto dentro di me.
Passione. Desiderio. Bramosia. Dolcezza. Tenerezza. Senso di protezione. Possesso. Devozione.
I suoi occhi, blu come un cielo d'estate, incatenano i miei e non posso impedire alla mia mente di ritornare al primo giorno che la vidi.

In una città come Boston c’è tutto. Ci sono i cinema, i teatri. Le gallerie d’arte. I grattacieli, Harvard e i Red Sox. Ci sono i ristoranti e i fast-food, le vie di negozi e le case di mattoni rossi. I ricchi e i poveri. In una città come Boston c’è tutto. C’è una ventiduenne dai capelli rossi, una cameriera con un passato troppo duro alle spalle, un barista con l’anima rock e un diciassettenne troppo sensibile. C’è un quarantenne che cerca soddisfazione dal proprio lavoro e un avvocato che ci ha rinunciato ormai da parecchio. C’è un’insegnante che combatte contro la sua età e un medico che scopre di non conoscersi davvero come credeva. Ci sono tutti loro e ci sono le storie delle loro vite. Storie che si incroceranno, sfiorandosi e girandosi attorno, fino a mescolarsi, senza mai però confondersi. In una città come Boston c’è tutto. Ci sono sorrisi, litigi, segreti; ci sono incontri di una notte e famiglie perfette. E poi ci sono loro. Che vivono di amori clandestini, di giorni di solitudine e di notti di passione. Gli amanti.

Tratto dalla storia: "L'ascensore si svuotò pian piano, al cinquantesimo piano eravamo rimasti solo io ed un'altra persona dietro di me.
Ad un certo punto sentii un suono strano, la luce iniziò a tremolare fino a spegnersi del tutto. L'ascensore bloccò la sua salita ed io tirai un urlo degno di una cantante lirica.
Mi appiattii alla parete fredda di questo coso orribile che non avrei preso mai più in vita mia, a costo di fare sessantun piani a piedi!"