E' la storia romanzata (non aspettatevi una perfetta ricostruzione storica) in chiave D.Gray-man di quattro persone: la prima è uno dei più famosi serial killer del mondo che operava alla fine dell'800 a Londra, la seconda è l'uomo che lo proteggeva, la terza è colui che doveva catturarlo e la quarta è la persona che avrebbe potuto riconoscerlo.
AU completa - Pairing: LxK - CxT
Ripubblicati i primi capitoli modificati + Continuazione
Dal Capitolo 23: Lavi arrivò a teatro nel primo pomeriggio.

A volte basta un istante perché la tua vita prima così radiosa precipiti nell'abisso più nero.
Ma si sa che la Notte all'apparenza spaventosa se si impara a conoscerla può diventare un piacevole rifugio in cui stare, soprattutto se si trova qualcuno che t'insegna ad apprezzarla.
Ed Hanamichi tutto quello lo capirà sulla sua pelle.
Fic ispirata molto liberamente alla canzone dei Modà La notte.
Post Manga - Pairing: Hanaru

Ambientata nel secondo anno dopo il manga, Hanamichi esce dall'ospedale dopo l'infortunio, ma come affronterà il nuovo anno scolastico?E Haruko?Sarà ancora eni suoi pensieri o qualcun altro avrà preso il suo posto nel cuore del rossino?E Sendoh?E Mitsui?Come si evoleveranno le storie d'amore dei nostri protagonisti?Pairing principale HanaRu e SenMit, ma ci saranno accenni ad altre coppie come la Maki/Kyota e la Fukuda/Jin

"-Ho baciato Sakuragi...- -...Perché, Kaede?...- -...non lo so.- ...Quasi, sorrise...Avrebbe sorriso se non avesse colto, sul bel volto di Rukawa, lo spettro reale di un tormento interiore troppo grosso da gestire, e nei suoi occhi turchesi l'amara consapevolezza che, le conseguenze di quel bacio, sarebbero state enormi..." Fic particolare, indefinibile, che tratta del complesso rapporto fra Hanamichi e Kaede...un rapporto che finirà per travolgere la vita di tutti.Vari protagonisti attorno ad HanaRu Buona lettura.

Yamamoto Takeshi non era lo stupido idiota del baseball. Questo Hayato lo aveva capito bene. Non era uno stupido, Yamamoto, anche se rideva tanto e forse troppo. Chi del resto poteva dire di averlo visto arrabbiato? Chi poteva dire sinceramente di avere visto uno Yamamoto diverso senza dovere per forza associare il suo nome a una faccia allegra e a una risata spensierata, a un paio di occhi che sorridevano essi stessi di serenità e di gioia? Nessuno.
Tranne me.- mormorò una voce stanca ma decisa.
Il confronto di due ragazzi con i propri errori, i rimpianti e le amarezze. Il tentativo di capire il perchè dei loro fallimenti e quello più arduo di tantare di rialzarsi, magari insieme.

Un viaggio attraverso una foresta incontaminata e selvaggia, dove energie primigenie si celano nelle profondità del sottosuolo, da cui emergono silenziose nel buio dello spazio notturno. Un fiore mistico scivola sulle acque, splendente e unico come il dono di un dio. Un portale per l'Inferno che si spalanca sull'uomo, permettendo soltanto a chi é prescelto di ricevere grandi poteri e divenire un messaggero fra due mondi che si contrastano. Un gioco a scacchi fra divino e umano, Yin e Yang, terra e cielo, sesso e lotta, femminile e maschile, tortura e passione che, alla fine della partita, pretenderà il suo tributo di morte.

"Ayako scivolò con grazia dalla spalla di Hanamichi e con piccoli passi si portò di fronte all’animale; con un grazioso inchino salutò la creatura.
“Buongiorno, Kaede.”
E mentre pronunciava queste parole la volpe scomparve e al suo posto apparve uno splendido giovane: era alto, con la pelle candida come la neve, in netto contrasto con i capelli neri come la notte che gli velavano gli occhi blu. Indossava una veste verde bosco, le spalle larghe erano drappeggiate da un lungo mantello marrone. Quei semplici indumenti esaltavano ancora di più la sua innegabile bellezza.
Un elfo dei boschi.
Prima di allora Hanamichi non ne aveva mai veduto uno.
Grazie ad Ayako aveva conosciuto diverse ninfe, alcune fate ed il nano Miyagi, ma mai gli elfi.
Erano le creature magiche più sfuggenti.
Non amavano il contatto con gli umani, neppure con i bambini, e preferivano vivere nei boschi, con la compagnia degli animali e dei loro simili.
Il principe, con passi malfermi, si apprestò a raggiungere l’amica."