Mi svegliai. Mi faceva male la testa. Ero in un luogo buio e stretto, una stanza. C'era un piatto con un pezzo di pane, una specie di zuppa verde e molliccia e una ciotola con dell'acqua.
Mi alzai in piedi a fatica e mi guardai intorno.
Nessuna porta.
Nessuna finestra.
Solo una fessura nel muro dove far passare il vassoio con il cibo.
Come c'ero entrato lì dentro?
NDA: In questa storia succederanno delle cose non possibili nella vita reale ma non così impossibili da mettere "soprannaturale" nel genere!

Ammettiamolo: chi di noi non ha mai desiderato poter domandare qualcosa ad Harry, Ron ed Hermione? Chi di noi non ha mai desiderato poter dire qualcosa al trio? Be', l'attesa è finita! Ora potrete farlo! Venite a domandare... non resterete delusi ;)

Non voglio anticiparvi nulla, quindi vi metto solo l'introduzione.
C’era una volta tanto tanto, tanto, tanto, tanto, tanto […] ma non troppo tempo fa, in un allegro villaggio ai piedi di un’allegra montagna, una casetta dai colorati muri gialli, le tendine rosse, e un giardino adornato da rose.
In quella casa vi abitava una giovane donna con la figlia. Ella era molto graziosa, aveva fini capelli biondi e profondi occhi azzurri, tutto il villaggio l’amava. La nonna le era molto affezionata, così le aveva confezionato una mantellina rossa, con tanto di cappuccio. La ragazzina la adorava, e metteva solo quella, così che venne soprannominata cappuccetto rosso.
[...]

Immaginate che Voldemort non sia mai esistito: James e Lily non sarebbero morti, Harry sarebbe cresciuto con loro e con gli altri Malandrini, zio Sirius ecc... Allora tutto sarebbe stato più divertente, per noi... ma per loro?
Difficoltà di una famiglia ''normale'' e piena di amici :D

Sapevo di aver ucciso molta gente, ma sapevo anche precisamente perché lo avevo fatto.
Non avevo intenzione di andare in prigione.
Almeno non prima di aver raggiunto il mio obiettivo.

La battaglia tra Voldemort e il prescelto, Harry Potter, è ormai giunta al termine,
Voldemort è stato sconfitto ma le vittime sono innumerevoli. Tra di loro vi è anche Fred Weasley, gemello di George Weasley, fratello di Ron e Ginny Weasley, figlio di Molly e Arthur, amato di Hermione Granger.

Questa è una raccolta comprendente quattro racconti che hanno per protagonisti i Malandrini, "presi" ed "analizzati" singolarmente.
Buona Lettura!

Beh...ecco... è la prima FF che pubblico... Speo vi piaccia!

So cosa stai pensando, Bob.
Sono strana forte, è vero. Sono follemente innamorata di un ragazzo che non smetterà mai di considerarmi la sua seconda sorellina, è vero anche questo.
Per l’alluce incarnato di Silente, ho anche un nome che è semplicemente una barzelletta.
Ma ehi, questa sono io, quindi faresti meglio a farci l’abitudine!
[James Sirius Potter/Sirrah Io Greengrass]
(Si spera ♥)
*Aggiunto banner*

100 personaggi diversi. 100 prompt diversi. 100 drabble. 100 Missing moments, dal primo libro al settimo. Cos'è che la Rowling ha tralasciato? Dal punto di vista dei personaggi, tante cose, a quanto pare.
“E’ mentre prendo la prima sorsata di pozione che realizzo che non tornerò a casa.
Eppure non ho paura.
Acqua gelata viene a contatto con il mio volto.
Una mano morta mi afferra i capelli e mi trascina giù.” – Regulus Black -*
“Quante volte sono venuto qui, in tutti questi anni? Troppe, Lily.
Eppure, nonostante pochi metri separino la mia mano gelata dai tuoi resti, sento di essere nel posto sbagliato.
E’ accanto a tuo figlio che devo stare.
A bearmi del tuo sguardo smeraldo ancora un poco.” – Severus Piton - *
“Mi avvicino ondeggiante e mistica al loro tavolino.
Il rosso mi fissa terrorizzato.
Potter è perplesso.
Afferro la tazzina che Weasley stringe convulsamente.
Assumo un’aria melodrammatica.
“Mio caro ragazzo!”, esclamo. “Il Gramo!” – Sibilla Cooman –
*
“In dodici anni, non sono andato a trovare Sirius ad Azkaban neanche una volta.
Ora che è davanti a me, gli occhi infossati, magro, spiritato, mi domando se ho fatto la cosa giusta.
Come ho potuto voltargli le spalle mentre era circondato da Dissennatori e additato come un traditore?
Quelli non sono gli occhi di un assassino.” – Remus Lupin -