Hermione Jean Granger era folle.

Cosa succede quando hai sedici anni, un nome orrendo, il tuo migliore amico è gay e lo stronzo della scuola vuole uscire disperatamente con te?

In quell’istante Luana capì che Eminem avrebbe tranquillamente potuto bussare alla sua porta in smoking e mazzo di rose e invitarla a cena sul London Bridge.
A lei non sarebbe importato.

‘Miao, ti è arrivato un messaggio! Non vedi chi è? Miao, ti è arrivato un messaggio! Non vedi chi è? Miao, ti è arriv-‘
La vocina idiota della suo suoneria per i messaggi si interruppe non appena lei premette un tasto a caso sulla tastiera, stizzita. Sbuffò, nuovamente.
In realtà Kathe Truman era una che sbuffava sempre e sorrideva mai.
Era sempre imbronciata, incazzata con il mondo, con Dio, con David Cameron, con il suo gatto, con la sua vicina di casa deficiente e sì, anche con Pippa Middleton e con quel suo cavolo di culo perfetto.

I suoi pensieri furono interrotti dal portone principale dell’edificio che si apriva, rivelando la figura di Niall James Horan.
Il cuore di Luana si rovesciò, piroettò, tremò e ballò la salsa con lo stomaco.
Arrossì furiosamente, nonostante la temperatura bassissima.
Diamine, era incredibile l’effetto che quel ragazzo aveva su di lei.
L’aveva incontrato la prima volta il primo giorno di scuola, nella segreteria: lei doveva ritirare gli orari e la piantina dell’edificio e lui, in quanto ‘direttore’ del giornalino della scuola, stava mostrando sorridente la copia del ‘Daily Student’ a Dolores, la segretaria.
Boom.
Il cuore di Luana era totalmente esploso nel petto, gli occhi si erano fatti subito lucidi ed era, ovviamente, arrossita non appena il finto biondo si era voltato verso la porta e l’aveva guardata, impacciata sulla soglia della porta, le mani in mano e il viso in fiamme.

-Su, su! E’ Natale! Allegria!-Esclamò Jim, iniziando a cantare “Jingle Bells” a squarcia gola. Margherita, sentendolo, si animò ancor più e saltò in braccio al padre, che l’accolse con calore.
Il campanello suonò nuovamente.
-E’ arrivato Babbo Natale!- Urlò contento Jo.
Vaniglia e Pervinca scoppiarono a ridere.
-Chissà se si accontenta di Cicero come Babbo Natale!-Commentò Grisam, suscitando le risate delle gemelle.

-Allora… A cosa devo tutto ciò?-Domandò Hermione, afferrando quello che aveva tutta l’aria di essere un sandwich al tonno.
Ron ne ispezionò per bene uno al pollo, prima di rispondere.
-Credo che dovrai aspettare la fine della serata.-Rispose Ron, assumendo un’aria divertita.
Hermione, i n tutta risposta, sbuffò, sistemando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
***
Una Ron/Hermione natalizia tutta per voi!
Recensite!
ATTENZIONE! Questa storia partecipa al " The green contest",di EmmaWright98!

Asciughi le tue lacrime, le ennesime, abituate a fare capolino ai lati dei tuoi occhi ogni volta che si nomina quel nome.
Ti importa davvero il giudizio della gente, Angelina?
No, di questo nei sei certa.
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ATTENZIONE! La storia l'ho pubblicata ieri, ma per problemi tecnici l'ho ripostata oggi.
Non è il massimo dell'originalità, ma recensite lo stesso!^^