Una raccolta di one-shot su momenti random tra Anna e Marco durante DM11-12-13, basati sui prompt che danno il titolo ai capitoli.

[Writober | Fremione | Leggermente ispirata a "The office"]
Lavorano nello stesso ufficio da una settimana: lei ha scelto la scrivania in fondo a destra, quella dove la risata del gemello si sente più attenuata. Lui usa quella vicino alla porta, così la vede entrare tutti i giorni.
Lavorano nello stesso ufficio da una settimana e ci sono stati sguardi – veloci, velocissimi –, ma Fred non ha mai iniziato una conversazione e a Hermione questo gioco del silenzio piace.
...
“Sei insopportabile, Fred.”
“Anche tu, Hermione.”

“George, mi sbaglio o sembra che la Granger, sia interessata alle nostre attività sportive extra curriculari?” Domandò quello che finalmente si rivelò essere Fred. La scrutava con un ghigno diabolico dipinto in volto.
“A me sembra molto più che interessata. Magari dovremmo portarcela” insinuò George, assumendo lo stesso ghigno del gemello. Hermione sentì improvvisamente le guance andare a fuoco. Quei due stavano cercando di metterla in imbarazzo e ci stavano riuscendo alla perfezione. Lei li guardò e sostenne quegli sguardi carichi di sottintesi.
“Perché no? Per me possiamo andare anche subito” li sfidò. Entrambi rimasero un secondo interdetti dalla sua sfrontatezza, poi scoppiarono a ridere.
“Sei veramente spassosa. Ne riparleremo quando sarai più grande” Fred le batté affettuosamente una mano sulla testa, come si fa coi cuccioli o coi bambini piccoli. Questo la fece infuriare.
“Ho sedici anni, cocco” sbottò, scansandogli la mano con uno schiaffo. Il sopracciglio di Fred scattò in alto.
“Sei al quinto anno, come fai ad avere sedici anni?” George sembrò confuso.
“Sono nata il sedici settembre 1979, genio” borbottò.
“Quindi tecnicamente il tuo compleanno è tra otto giorni e tu hai ancora quindici anni” calcolò George. Lo divertiva prendere in giro Hermione.
“Ripassa tra otto giorni

Sequel di "How can I know you, if I don't know myself?"
Sono trascorsi due anni da quando il sipario è calato sullo spettacolo alla Hollywood Arts. La vita per i ragazzi sta andando avanti, tante cose sono cambiate, e sta arrivando per tutti il momento di affrontare responsabilità, problemi e sorprese.
E mentre impareranno cosa significa crescere, si troveranno faccia a faccia con il tormento più profondo: i sentimenti.

Una flebile e familiare vocina aveva riportato Ron dai suoi amici. Ma la rabbia e la frustrazione alimentate da quell'abbandono non erano svanite con il ritorno del ragazzo.
Il perdono doveva conquistarlo.
Dedicata con grande affetto a HarryPotter394 e Longriffiths

"You don't know me".
Hai ragione, non ti conosco. Ma come potrei, se non conosco nemmeno me stesso?
Un presente che appare insostenibile, un futuro che rischia di diventare ogni giorno più difficile, e la paura di non farcela, porteranno Beck lontano da tutto ciò che credeva di amare.
Tempo e distanza, per sperare che le cose tra loro si sistemino.
Nuovi amici lo accompagneranno nella sua nuova strada, fino a quando arriverà il momento di chiedersi se davvero vale la pena tornare indietro e lottare.

"- Dobbiamo parlare.
Merda. “Dobbiamo parlare”? Dio, allora era davvero qualcosa di serio…
- Parlare? Che c’è, vuoi chiedermi di sposarti, per caso?- chiese, con un sorrisetto stampato in faccia. Sorriso che Slash non ricambiò."
Breve Axl/Slash, spero vi piaccia.