Rimasero così, stretti, a godersi tutte le sensazioni che le rivelazioni di quella sera avevano portato nel loro cuore.
Per la prima volta consapevoli di essere tra le braccia della persona giusta.
Ma nel momento sbagliato.
[Frerard]

[Seconda parte di "Minutes To Midnight"]Il vero motivo per il quale tornavo indietro, non era la realizzazione di un sogno, tornavo sui miei passi perchè mi mancava Gerard, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, perfino la sua vigliaccheria, ma sopra ogni altra cosa mi mancava la sua voce,
non le sue canzoni, la voce che usava quando lo ascoltavo parlare di notte, rannicchiati in una cuccetta che era troppo stretta anche solo per uno di noi due,
le chiacchere che continuavano costanti finchè il sonno non ci prendeva di sorpresa entrambi e finivamo per addormentarci insieme.
Forse se torno potrò sentire di nuovo la sua voce, ho pensato questo mentre Brian chiudeva la porta dietro di se,
forse saranno insulti, cattiverie - meritate o meno - ma perlomeno cancellerà questo silenzio che mi sta uccidendo lentamente, o forse, mi darà solo il colpo di grazia.

“Dio, Dio, Dio…Oh Diio!”
Frank chiuse velocemente la porta del camerino alle sue spalle, e vi si appoggiò sopra cercando di regolare il respiro.
Il concerto era appena finito e per la prima volta nella sua vita Frank ringraziò il cielo che lo fosse
*Frerard non esattamente adatta ai bambini -.-*

"Frank stava già col pugno sollevato in aria che la porta scattò da sola, dischiudendosi lentamente come nei migliori film dell’orrore. Sbirciò titubante all’interno ma vide solo un buio che sembrava solido. Si morse il labbro inferiore mentre nella sua testa iniziavano a susseguirsi inquadrature di B-movie in cui lo sprovveduto giovanotto di turno - casualmente identico a lui - veniva inseguito da una dozzina di zombie sbavanti e semidecomposti, concupito da una fascinosa biondona slava che si rivelava sul finale vampira necrofila, e rapito da un viscido mostro della laguna emerso dal water. Tutto contemporaneamente."
Sapete dove è nato Three Cheers?

Aprì gli occhi, non riconosceva il posto in cui si trovava. Li richiuse, stropicciandosi le palpebre e provò a riaprirli, ma niente. Il posto era stranamente cupo, nuvoloso, e quella che sembrava neve cadeva fine dalle grande nuvole grigie. Gerard si fermò, alzando il viso al cielo. Non era neve, era cenere…A distrarlo dai suoi pensieri fu un rumore dietro a una roccia, per la precisione un singhiozzo. Si avvicinò e accovacciata per terra vide la cosa più bella sulla quale avesse mai appoggiato gli occhi: una ragazza, avvolta in un vestito rosso scuro e nero....non vi dico altro, eccetto... WELCOME TO THE BLACK PARADE!

“No Frank…non posso…” “perché no?!” “Non posso…non…non ci riesco…” “Il fatto è che non vuoi Gerard!” “Io vorrei…ma…” “Ma cosa? Gee siamo soli,sul letto e…e tu…”

“ A te non è mai capitato Frank?”“ Cosa? “ gli chiedo curioso. Tira un altra boccata dalla sigaretta, sistemandosi i capelli ribelli dietro le orecchie.“ Di non riuscire a staccarti da qualcuno, o qualcosa, anche se sai che può solo farti del male. Non ti è mai capitato di cominciare a cadere e desiderare solo lo schianto? Di essere talmente cieco e pazzo e pieno di amore da relegare la ragione in un angolino e vivere solo per un' emozione che forse può farti male, ma che è talmente forte da farti sentire vivo. E anche se non ti da appoggi, anche se trasforma ogni tuo giorno in qualcosa di instabile e incerto, anche se frantuma ogni tua convinzione tu non puoi farne a meno. E l'unica cosa che sai per certo è che ne vuoi ancora.“