Hermione Granger viene convinta dalle sue amiche ad andare ad uno dei famosi party Serpeverde.
Sarà un'ottima occasione per lasciarsi andare e trovare finalmente la risposta ad un dubbio che l'attanaglia da anni.
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Dramione | No Voldemort/War AU

Nella quiete delle 3:15 Fred e Hermione si incontrano, anche quando lui non c'è.
«Non dormi?» [...]
«Neanche tu.»
«Sempre puntigliosa» mormora al suo orecchio, il tono bassissimo, che lei può udire soltanto perché sono così avvinti e nessun altro in quella casa così numerosa udirà.
«Ho tanto a cui pensare.»
«Sempre tutte quelle cose che non puoi dirmi?»
[Partecipa al Calendario dell'avvento indetto da Coraline sul forum Ferisce più la penna.]

[Modern!AU in cui esiste il Natale.]
«Che cosa hai fatto, Kaz?»
C’era del vischio, appena oltre la soglia, e Inej si era fermata proprio sotto. [...]
«Pare porti bene, ma io la fortuna non la aspetto, la pianifico e la guadagno, la dispenso e l’amministro. L’unica fortuna che abbia mai avuto è stato incrociare per la prima volta i passi più silenziosi di tutta Ketterdam, ma investire su di te dopo è stata una mia scelta. Volere te non è stato un caso al tavolo da gioco di un mazziere incapace. Io e te combattiamo ogni giorno per la nostra fortuna, ma per stasera lascia che a combattere sia soltanto io.» E concluse sfilandosi i guanti e tenendoli in una sola mano.
[Partecipa al Calendario dell'avvento indetto da Coraline sul forum Ferisce più la penna.]
[Questa storia è in nomination per il Miglior Attore agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce la penna.]

Le vacanze estive sono appena iniziate e Hermione si appresta a trascorrerle in compagnia della famiglia Weasley. Questa volta, però, a farle compagnia è anche una singolare consapevolezza.
“Ah, non lo so. Magari posso fare io qualcosa per te.”
“E cosa, di grazia?”
“Cederti il mio letto, ad esempio, così potrai infilarti in quello di Fred durante la notte!”

“Se Stiles glielo chiedesse (ma Stiles è cambiato e lui non c’era e forse è anche colpa sua, se adesso di tanto in tanto ha un sorriso che non gli raggiunge lo sguardo), Derek risponderebbe che ha ancora un attico a New York e non gli ci vuole niente ad andarsene. Che vuole soltanto assicurarsi che Peter non sgozzi qualcuno nel sonno e che nessuno di loro si uccida cercando di fare il bucato. Che è una soluzione temporanea.
[...] La mano di Stiles si stringe al suo polso: «Vieni» lo incita e Derek è distratto dal suo cuore che batte fortissimo, dai cuori di tutti che battono all’unisono, dai sorrisi rilassati che incontra al posto delle smorfie di ansia e dolore e disperazione che si aspettava.
Le dita di Stiles non lo lasciano andare fino a quando la porta non è chiusa alle sue spalle.”
[Pre-slash Sterek | reunion!pack | what if pre/post-season finale | la nuova casa del branco | la famiglia Hale e i suoi segreti]

Theo ha inseguito il sogno della perfezione così a lungo, anni e anni, si è fatto letteralmente impiantare il cuore di sua sorella pur di diventare il male perfetto che i Dread Doctors sognavano, e tutto quello che lo attira ora, che lo attira davvero, a un livello istintivo e viscerale, è quanto di più lontano ci sia dalla perfezione. È l’inusuale, è il dettaglio fuori posto, sono gli stivali infangati sotto la gonna di Cappuccetto Rosso.
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L’altra cosa che Liam può fare è, beh, non pensare, che è poi quello che Liam sceglie di fare la maggior parte del tempo.
Fa freddo e Theo è bagnato e mezzo nudo di fronte a lui e continua a ridere spensierato e per Liam non è davvero una scelta difficile. Il suo braccio si stringe più forte attorno alla vita dell’altro, mentre appoggia il viso contro la sua spalla nuda, chiudendo gli occhi e inspirando piano.
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E il fatto è, Theo non ha chissà quale metodo per calmare Liam, una tattica astuta e ponderata, a volte lo prende a pugni, altre tira fuori commenti fuori luogo, altre volte si lancia in dettagliate fantasie di corpi da smembrare e seppellire e altre ancora si limita a ripetere il suo nome, e non c’è un vero schema o un fattore comune che possa essere individuato come l’elemento calmante, perché altre volte Theo si limita ad esserci e il punto non è cosa Theo dica o faccia, il punto è, contro ogni logica, Theo stesso.
La vita di Liam è degenerata ad un livello tale che l’unica cosa che riesce a calmarlo è quello squilibrato di Theo Raeken e la cosa più grave è che Liam non è stupito nemmeno la metà di quanto dovrebbe.
“Theo.”
“Sì?”
“Credo che tu sia la mia ancora.”
Theo spalanca gli occhi e Liam anche, perché non aveva pianificato di dirlo.
E poi va nel panico e fa la prima cosa che gli viene in mente per distrarre l’altro da quello che ha appena detto.
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Liam gli ha appena detto che è la sua ancora e poi gli ha dato un pugno sul naso e Theo è così confuso ora.
Quello che lo confonde di più, poi, è che Liam pensi che lui non lo sapesse già.
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[THIAM - accenni Sterek]
[Pidgeon]

5 volte in cui il branco capisce che c'è qualcosa tra Stiles e Derek
+1 in cui sono loro ad accorgersene.
[Sterek|2734 parole]

One-shot Thiam, scritta per il #p0rnfest. Prompt: sharing a bed. Enjoy! :)
Liam stringe le palpebre, serra la mandibola, piega il collo all'indietro. Mille maledizioni gli si rincorrono sulla punta della lingua, gli formicolano contro il palato, graffiano, minacciano di schiudergli la bocca e strisciare fuori senza il suo consenso. Lui si trattiene. Non vuole svegliarlo.
Non si sente a disagio perché sono da soli, questo ha smesso di turbarlo molto tempo prima. Hanno affrontato la morte, insieme, e insieme l'hanno sconfitta - una, due, dieci volte ancora, combattendo fianco a fianco come se l'avessero fatto da sempre. Hanno trascorso giorni interi l'uno accanto all'altro, a parlare di tutto e di niente, a giocare ai videogiochi, anche a litigare; ma adesso nell'aria c'è qualcosa di diverso, e la notte vibra, mossa da pensieri sfocati.

Liam lo fissa a bocca aperta, mentre Theo posa anche il suo gomito sul bancone, poggiando poi il suo mento sulla mano, sporgendosi. “Dai, sto aspettando.”
“Ma che dici, io. Io non ti bacerò, okay?” Riesce ad articolare Liam, ancora troppo shockato per poter formare un discorso di senso compiuto.
[Panda]

[Thiam, post 6x17.]
È iniziata come una giornata qualunque: con Tara che strisciava verso di te mentre Liam saliva le scale per andare a cambiarsi. Sembrava così reale. Il profumo del caffè, i ticchettii dell'orologio, il mondo che si stiracchiava sotto il sole del mattino, e tua sorella che veniva a strapparti il cuore dal petto.

Successe tutto un pomeriggio dell'agosto 1995 a Grimmauld Place.
“Brava, dille tutto, così litigherà con Sirius e con Remus, che litigheranno prima tra loro e poi con papà che tenterà di mettere pace e poi con mamma che rincarerà la dose… Ma mamma litigherà anche con papà che li difenderà… Oh, poi tu litigherai con Harry che difenderà Sirius, poi con Ron che difenderà Harry che difenderà Sirius, poi litigherai con Sirius a cui darai la colpa e alla fine litigherai con noi due perché ti ricorderai che è colpa nostra… ma poi, alla ‘fine fine’, litigherai con te stessa, Hermione, perché se tutti avranno litigato con tutti sarà stata tutta colpa tua, che non sai stare zitta.”

Hermione guarda Harry – il suo sorriso la sua bocca la sua cicatrice – e posa la fronte sulla sua spalla, sempre più vicini – al passato o alla caduta. Sospira, beandosi del tocco caldo e confortante dell’altro sulla sua schiena, solo la stoffa del suo vestito li separa – senza malizia né vergogna – sono vivi.
[Harry/Hermione] [Post-Seconda Guerra magica]

Da quando il Signore Oscuro aveva vinto la sua guerra e scalzato il governo moderato che l’aveva combattuto ed ostacolato per anni - imponendo il suo regno del terrore su tutto il mondo, magico e non - e tu e Blaise avevate messo in piedi la vostra proficua attività di duelli clandestini a scopo estorsivo e di traffico illegale di esseri umani, nessuno era mai riuscito a penetrare nell’ufficio della vostra bisca prudentemente allestito in uno degli angoli più malfamati di Notturn Alley, rompendo i vostri incantesimi di occultamento.
Fino a quella sera, almeno.
*Seconda classificata al concorso “Porn with plot - III edizione”, di Matilde di Shabran e vincitrice del premio speciale per la miglior scena Lemon*

"Tu eri morto, lo capisci?" gli dici ancora, tirandogli un pugno al petto: non lo fai con tanta forza, non è un colpo che può provocargli dolore, ma gliene tiri altri, "Eri fermo e tutti stavano sopra di te, ti chiamavano e tu non rispondevi. Lo sai? George pregava, Ron piangeva e Percy se ne stava zitto ammutolito. Ginny ti guardava da lontano, mentre Harry l'abbracciava sconsolato."

Un mese è trascorso dal Ballo del Ceppo. Un pomeriggio, Hermione e Fred si incontrano per caso sugli spalti solitari del Campo di Quidditch.
“Sei tu che hai voluto la sincerità, ora che vuoi?” la provocò, ma riprese a parlare prima che lei potesse rispondere. “Dicevo, sarai anche bellina, ma con quell’aria da vecchia bisbetica, quel cespuglio in testa e quella tua mania maniacale per i libri, insomma, con tutta ‘sta roba non è che puoi essere un granché.”