Un semplice ragazzo, Akira, si trasferisce in un college ad Osaka. Nel suo primo giorno di college fa un insolito incontro. Eichi. Il fidanzato della figlia del preside Naoki Sato.
Cosa succederà nel college Naoki?
Warning: yaoi (relazioni omosessuali) esplicito!

Quando il silenzio fa paura, quando si tenta di riempirlo di suoni e rumori, quando persino compiere i passi verso la vita sembra difficile, l'unico conforto che sembra trovare Martina è quello di rintanarsi in un angolo di se stessa, senza parole da dire né capacità di afferrare il tempo che gli scorre veloce di fianco.
Stefano, il dj di una delle serate più famose della città, sembra avvicinarsi con la stessa lenta apatia al suo mondo fatto di rumori, tenta di penetrare quell'anfratto buio. Poi c'è Rebecca, la sorella di Stefano e amica di Martina, studentessa di filosofia che tornerà a scontrarsi con il suo primo amore, Leonardo. E Irene, una pessima amica senza alcun interesse al di fuori di se stessa, Roma vista attraverso gli occhi di chi la vive ballando, attraverso i suoi vicoli e la sua musica, il rumore del traffico e il vociare di Trastevere.
Questa è una storia fatta di suoni e realtà che collidono, dell'incapacità di affrontare la morte, ma anche la vita.
[Dal primo capitolo: "Giorgia mi sorrideva e basta. Non era una bambina di molte parole, la loquacità l’ha sviluppata verso i tredici anni; all’epoca si limitava a poche frasi e a leggere ad alta voce per me.
Avrei dovuto capire che la sua natura taciturna non era stata solo cancellata con un colpo di spugna, durante un’adolescenza turbolenta. Avrei dovuto capire che Giorgia non diceva quasi niente di tutto quello che in realtà avrebbe voluto e dovuto dire.
Forse se lo avessi capito ora tutto sarebbe diverso."]

Sofia soffre di disturbi ossessivo-compulsivi: prima di uscire apre e chiude la porta due volte, sistema le penne in ordine di lunghezza e quando esce da una stanza accende la luce per tre volte. Leonardo esce dalla sua stanza tutte le notti e in bagno si procura un taglio sulla coscia sinistra. A Stefan hanno distrutto il motorino fuori da scuola perché è nato rumeno, ma non ha avuto il coraggio di dirlo a suo padre. Andrea indossa sempre abiti pesanti per nascondere a sua madre i lividi che gli procurano alla ricreazione tre ragazzi di quinta che lo picchiano nei bagni urlandogli “brutto finocchio” solo perché la sua è una bellezza efebica. Gabriele è nato con una gamba più corta dell’altra ed è costretto ad andare in giro con le stampelle e una scarpa speciale. Ginevra è ossessiona dall’idea di morire.
Si incontrano alla comunità messa su da Sergio, che pensa che per aiutare i casi difficili non servano preti e psicologi, ma solo “compagnia, risate e rock and roll”.
- Tu mi piaci. E non ti farò del male. -
- Anche tu...però chiudi anche questo bottone. -
Momentaneamente sospesa. Prossima revisione.

Salve a tutti. Sono Lisa e un giorno mi è venuta voglia di scrivere a proposito di un rapporto che ha eccitato un po' tutti, si sa. La storia si sofferma su più personaggi, ma i principali sono due: un'alunna dell' Hills Road Sixth Form School, Alex, e il docente di Psicologia, Mr. Tompson.
Questo non vuol dire che sarà la solita solfa, assolutamente.
Dal settimo capitolo:
Il tipo dell'esteta è per Kierkegaard il seduttore, rappresentato dal personaggio di Don Giovanni, il leggendario cavaliere spagnolo prototipo del libertino. Don Giovanni non si lega a nessuna donna particolare perché vuole poter non scegliere: il seduttore è sciolto da ogni impegno o legame e vive nell'attimo, cercando unicamente la novità del piacere. Egli seduce migliaia di donne senza riuscire ad amarne davvero nemmeno una. E' la figura che incarna la sensualità, l’erotico.- Tutti quei termini, quegli aggettivi, non facevano altro che ricordarmi quanto fossi stata stupida, ingenua e irrazionale.
Il mio Don Giovanni era Mr. Tompson. Non l'avevo mai visto sotto quel punto di vista e ancora continuavo a farlo. Il problema sorgeva ogni volta che chiudevo gli occhi e sentivo il suo odore pervadermi. Miseriaccia!

"Ma perché preferisci rimanere qui, tutta sola?"
L'altra alzò le spalle con noncuranza.
"Preferisco i giocattoli alle persone."
***
Ho solo cercato di fare qualcosa di diverso, sappiatelo.

«Do fastidio?» lui alza le sopracciglia.
«No, ma mi fai paura.» Lei sente le labbra impastate, e i polmoni non si dilatano abbastanza da permetterle di respirare con serenità.
«Lascia parlare me.» Fa lui «Non sono un chiacchierone. Il disegno nel tuo sketchbook l'ho fatto io.» Si ferma, guardandola. «Ti piace?»
Lei annuisce.
«Unice, io sono morto. Tu lo sai, no?»
«Sì.»
«Ma tu senti la mia voce nel cortile della scuola.»
«Cosa? Eri tu?»
«Già.»
Parole totali: 20k ca; Lunghezza capitoli: 2/3k ca;
[COMPLETATA]

"Se era etero poco gli importava, era pur sempre un ragazzino con gli ormoni sballati, bastava solo farlo eccitare come non mai, il resto sarebbe venuto da se."

Apro la porta della cucina ed i miei occhi si illuminano di gioia, proprio come il mio sorriso.
-Niall.
Mi avvicino a lui quasi correndo e mi avvinghio al suo collo. Sento le sue mani circondarmi i fianchi e stringermi in un forte, dolce abbraccio.

Yoji Takamura scopre di rischiare la bocciatura, si rivolge a uno studente consigliatogli da un suo professore.
Bello, alto e intelligente, con un animo sadico e malizioso.

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.

La prima volta che Michele ebbe un appuntamento romantico, la cosa divenne affare di famiglia. La madre ne era così entusiasta da dirlo a tavola, facendo un annuncio a beneficio di tutti.
«Michele ha un appuntamento» furono le parole compiaciute.
Suo padre rise sotto i baffi, la sua sorellina, Betta, ridacchiò senza capire (aveva solo due anni). Sua sorella maggiore, Eleonora, gli diede una pacca sulle spalle.
«Sono contenta per te, fratellino» disse «spero almeno che sia Giorgio, quel tipo è così figo!»

Inghilterra, 1821. A bordo della nave Inglese che lo avrebbe condotto in Spagna, l'ufficiale John Cavendish è rintanato nella sua cabina, quando in piena notte viene interrotto da un ragazzino dalle fattezze femminili ma in grado di scatenare l'inferno con una spada tra le mani.
Due anime tormentate si incontrato e si scontrano in una notte senza luna.
- Si…gli occhi…e le mani…sono grandi e belli… - ammise ancora, seguendo con un dito sottile le venature del tavolo. John scattò con la mano in avanti, stringendogli il polso: voleva toccarlo, sentire il calore di quella pelle, convincersi che una creatura come quella fosse reale. Alexander si bloccò immediatamente, sollevando il viso. Aveva gli occhi sgranati, tremava come avesse paura.
Era dannatamente bello, come quegli angeli che circondavano sempre la Madonna nei quadri dei pittori: ed era ingenuo e pulito. Parlava come un bambino, senza pensare, con poche parole, ma si esprimeva soprattutto a gesti.
Missing Moment di 1823: Vices & Virtues. La notte di John e Alexander. Non è necessario aver letto la storia per capirla, per chi l'ha letta è una sorta di espansione.

questa è la storia di un gruppo di ragazzi, amici, nemici, storie d'amore,intrighi ma oltre ai momenti tristi non mancheranno quelli divertenti.
Dal testo:
-Voglio venire a Londra con te mamma, sono stufa di questa vita, voglio tornare ad essere Cat, la piccola e innocente Cat.-
-preferiresti baciare il cane di un barbone piuttosto di me?-
-preferirei baciare Jackson O’Neil a te Harry- concluse indicando il secchione, imbranato, fissato con Star Wars che stava entrando con la sua solita spruzzetta per l’asma nell’istituto proprio ora

Questa storia è nata da un esercizio ad un corso che ho frequentato. Ognuno di noi, amanti della scrittura, possiede un autore preferito del passato, un mito letterario che sognerebbe di incontrare, anche solo per rivolgergli un saluto. Come reagireste se vi trovaste Oscar Wilde seduto davanti? Se siete curiosi, questo breve raccontino non aspetta che di essere letto e giudicato, nel bene e nel male, da voi accaniti mangialibri o lettori della domenica. Buona lettura.

Stavo per voltarmi quando all’improvviso si girò a fissarmi.
Per la prima volta dopo giorni, rimasi sorpresa. Sul suo viso non c’era nessuna ostilità. Mi fissava e basta.
Decisi di reggere lo sguardo. Continuai a scrutarlo, immaginando che di lì a poco sarebbe tornato a vedere la tv.
Non lo fece.
Aggrottai leggermente le sopracciglia come per chiedergli il motivo di quello sguardo. Sul suo viso passò un’ombra di incertezza. Mentre mi perdevo a leggere le sue espressioni, sentii una mano sulla guancia e poco dopo due labbra sulle mie.
Harry mi stava baciando.
( Mi piace fare le cose con calma, la storia vera e propria inizierà dopo qualche capitolo (: )