Ciaooooooooooo! Questa è la mia prima ff, spero di soddisfare le vostre aspettativa, premettendo che non credo di essere molto brava, e oltretutto è la prima volta che mi cimento in qualcosa del genere. Allora.. io adoro le ItaNaru, ma ce ne sono così poche in lingua italiana. e quelle che ci sono spesso sono incomplete. Per questo ho pensato di scriverne una da me. siateee Clementiii!!
p.s. per una questione di "scorrevolezza della storia" Itachi è più grande di Naruto solo di 4 anni e forse anche altri personaggi non avranno l'età giusta.
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TRATTO DAL BRANO:
" - Questa è la mia stanza! -
Si voltò sorpreso e si ritrovò davanti a un Itachi che lo guardava divertito. Cercò di allontanarsi ma inciampò e sarebbe caduto a terra se due braccia forti non lo avessero afferrato. Perse un battito, mentre s'inebbriava del profumo che quel corpo emanava. Si aggrappò a quella camicia come fosse un'ancora, chiudendo gli occhi e nascondendo il volto tra l'incavo del suo collo e la spalla..
Improvvisamente si sentì debole!! Improvvisamente sentì il bisogno di avere quel corpo ancora più vicino."

Stiles Stilinski non si sarebbe mai aspettato che la sua amicizia con Cora Hale avrebbe cambiato per sempre la sua vita. D'altra parte, Cora non si sarebbe mai aspettata di diventare amica di Stiles in primo luogo.
La vita di molti sta per subire un "cambio di scenario".
Una storia dove L'incendio degli Hale non ha ucciso nessuno, cose oscure succedono a Beacon Hills mentre ognuno cerca di vivere la propria vita e Stiles finisce per far amicizia con Cora, entra in confidenza con la famiglia Hale e viene a conoscenza del mondo soprannaturale e di importanti informazioni che lo riguardano.

Long di ambientazione cavalleresca.
Stiles principe e Derek cavaliere.
Ho cercato di mantenere un'ambientazione accurata pur utilizzando un linguaggio moderno.
Avverto che ci saranno alcuni momenti "non con", non perchè io li ami (anzi), ma perchè, calati nel contesto storico hanno il loro giusto peso.
Buona lettura

Stiles con la sua espressione più scioccata si voltò per guararlo.
< sourwolf viviamo insieme!? >
Derek in un primo momento non disse niente, inarcò solo un sopracciglio.
< Davvero Stiles?! >
< si!, perchè non me lo hai detto! >

[Stiles/Derek, accenni Scott/Isaac] •College!AU
Chi mai avrebbe pensato che un ragazzo pelle e ossa, con un intelligenza fuori dal comune e la passione per i guai si innamorasse di un playboy incallito?
Stiles è innamorato pazzo di Derek, ma sembra che il destino non voglia proprio aiutarlo.
Stiles aspetta Derek da anni e da quando condividono la stessa camera del dormitorio continua a sperare di non essere più invisibile.
Stiles continua ad aspettare Derek.
Ma Derek non è sulla stessa lunghezza d'onda. O forse non sa ancora di esserlo.

La storia è ambientata in un contesto in cui Derek è l'alpha, il branco non è particolarmente soggetto a pressioni soprannaturali e Stiles sta con il lupo da circa un anno.
Derek sbadigliò ancora. “Noi non festeggiamo” disse, le parole lo fecero scattare come una molla, lo ribaltò sottosopra.
“Cosa?!” lamentò “perché no?” incalzò molleggiando seduto sul materasso.

Dal primo capitolo:
La vita di tutti ripartì come un’auto lasciata per troppo tempo al freddo, con qualche singhiozzo e strattonando un poco, ma nel giro di qualche giorno le più grandi preoccupazioni tornarono ad essere l’ultima partita di campionato e l’imminente inizio delle vacanze estive.
Ma qualcosa di insolito continuava ad aleggiare ancora nell’aria e il primo ad accorgersene fu Scott che una sera, mentre tentavano di affrontare gli appunti di economia ammucchiatisi negli ultimi mesi e mai riletti, dal nulla asserì “Lo sai che da qualche tempo hai uno strano odore?”

“Perché sei uscito?” domandò cercando di sembrare spazientito, ciò che venne fuori fu un gracchio terrorizzato. Derek mantenne gli occhi chiusi e la mascella contratta. “Dovevo uscire”.
“Potevi fare del male a qualcuno” gli fece notare Stiles. “Non l’ho fatto” tagliò corto. Stiles non sembrò voler mollare la presa, “sì, ma avresti potuto”.
Derek riaprì gli occhi e lo guardò bieco. “Per questo, ero alla tua porta”.
Stiles è andato al college, ma poi è tornato a Beacon Hills. Nel frattempo, ha studiato per diventare un druido e, di conseguenza, l'emissario di Scott: purtroppo questo è l'unico legame che lo lega all'Alpha.
E' stato dimenticato, ma è stato ricordato, per un po' ha creduto che le cose con Lydia potessero funzionare... ma alla fine ha spinto via tutti, con l'idea che non può più essere dimenticato se nessuno lo conosce veramente.
Una notte, dopo sei mesi di ritorno a Beacon Hills, si ritrova di fronte alla villa degli Hale con un cambiamento a portata di mano.
Qualcuno ha fatto il suo ritorno portando guai dietro di sé, assieme ad una rosa. Qualcuno che Stiles non ha mai dimenticato.
[STEREK, notAU!BeautyandtheBeast - minilong]

Storia di due capitoli, il prossimo sarà pubblicato domani, principalmente Sterek, post 3A.
Stiles e Derek sono rinchiusi nel rifugio degli Hale, a causa di Scott, per quanto riusciranno a sopportarsi e anzi, se nascesse qualcosa tra di loro?
"-Pensi che io voglia stare qua dentro con te? No Stiles! Ma almeno non faccio casino!-
Stiles vacillò, mentre lui trovava in quella orrenda situazione l'unica consolazione in Derek, il lupo invece non ne voleva sapere di ammettere che era peggio stare lì da soli piuttosto che con Stiles.
-Fantastico, non posso neanche parlare che il lupo si lamenta, meglio da soli che con Stiles tanto, vero? Sei proprio un idio-
L'umano continuò per minuti a parlare a caso, Derek aveva smesso di ascoltare, era al limite della sopportazione, ma sapeva che Stiles era ansioso ed aveva ragione, non sarebbe durato tanto senza viveri."

[Storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
«Stiles, per la miseria, dimmi cosa sta succedendo perché la tua ansia mi sta intossicando.»
«Cosa sai di mia mamma?» chiede Stiles.
«Non molto, Scott mi ha solo detto che è malata, ma non ho voluto sapere niente di più.»
«Perché?»
«Non sono affari miei.»
«Giusto» sussurra Stiles. «Comunque ha il cancro e procede velocemente, troppo.»
«Mi dispiace.»
«Si sta sottoponendo ancora alle chemio ma ormai non c’è più niente che possiamo fare.»
«Spero che tu non mi stia chiedendo di darle il morso.»
«No, non lo farei mai. So che ti senti ancora in colpa per quello che è successo a Boyd e ad Erica. E poi Deaton ha detto che morirebbe comunque.»
«Se cerchi qualcuno con cui sfogarti, temo di essere la persona meno adatta» gli dice.
Un’ondata di imbarazzo invade la cucina. «N-non è quello il motivo per cui sono qui.»
«Hai bisogno di soldi?» tenta ancora.
«No, no. Non potrei mai chiederti questo.»Stiles prende un profondo respiro. «Hodettoamammachetuseiilmiofidanzato» dice tutto in un fiato.
«Tu cosa?» urla Derek incredulo.
«Io... non so come sia successo, okay? Stavamo parlando e mi ha chiesto se mi piacesse qualcuno e...»

Fuoco. Era sempre il fuoco che aveva un effetto su di lui, che gli alterava l’animo, cambiandolo per sempre. Non riusciva a distogliere lo sguardo. Non riusciva mai a farlo, con Stiles.
La voce cantilenante s’interruppe bruscamente e lo sguardo di Stiles scattò su di lui.
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Tra i cacciatori e i mostri che hanno interferito con la vita degli abitanti di Beacon Hills, il branco ha dovuto apprendere molto negli ultimi anni, incluso Stiles, che ha imparato a praticare la magia da autodidatta. Non è esattamente un segreto tra i membri del branco, ma Stiles non ha dimostrato molto spesso le sue abilità. Quando arriva il momento di metterle alla prova, Derek è l'unico che riesce a osservarlo usare i suoi poteri per salvare la vita di Erica.
Ciò che ne consegue cambia qualcosa tra loro e le esili linee che li legano l'uno all'altro potrebbero rivelarsi decisive nella lotta tra la vita e la morte.
[What if Sterek tradotta da LaGrenouille]

Stiles convinto di non avere alcuna speranza con Derek si è ormai rassegnato a guardare il lupo da lontano, finché non gli viene offerta una possibilità con un metodo però “poco convenzionale”, che spingerebbe finalmente il giovane Hale ad accorgersi di lui... peccato che non vada esattamente come previsto, costringendo i due ad una inaspettata e insolita convivenza.
[Sterek | post 3a]

"Allora ti decidi a muovere il culo o preferisci che venga lì a fartelo?"
La sua voce profonda mi fa correre un brivido lungo la schiena. Apro piano gli occhi e lo vedo appoggiato allo stipite della porta.
È splendido come sempre, ha appena fatto la doccia e indossa ancora solo dei calzoncini, non posso fare a meno di incantarmi…
"Se hai finito di sbavare puoi alzarti e andare a farti una doccia... non ho voglia di fare tardi per colpa tua"
La sua voce ironica mi riscuote dai miei pensieri, come ho fatto a ritrovarmi insieme ad uno stronzo del genere è ancora un mistero per me...
"È più facile che sbavi per un branco di lombrichi" dico indignato e mi giro dall'altra parte dandogli le spalle.
So che ha ragione, ma non voglio dargli la soddisfazione di fare ciò che mi dice neanche se ne andasse della mia stessa vita.
Per alcuni aspetti siamo esattamente come la prima volta che ci siamo incontrati, sempre pronti a litigare e ad urlarci contro per ogni sciocchezza...
se allora qualcuno mi avesse detto che avrei condiviso il mio letto con quello psicopatico di Kian Logan gli avrei riso in faccia.

"Sicuramente era stato il rum a fargli fare quegli strani apprezzamenti. Lui non era gay, e se anche lo fosse stato, il suo tipo non sarebbe sicuramente stato quello stronzo di Sasuke Uchiha."

Dal testo:
–Correvi? E perché?- chiese non credendo che qualcuno potesse essere così impegnato a correre da finire sotto un’auto.
-Una storia lunga…- deviai il discorso velocemente.
-Beh, l’ospedale non è dietro l’angolo. Puoi raccontarmela mentre ci andiamo.- rispose pensando che potesse essere una buona idea ma per me non lo era.
-Non mi va di parlarne.-
-Va bene, non insisto.- affermò per poi far calare ancora il silenzio nell’auto –Ah, scusa…- aggiunse poi dopo fermandosi ad un semaforo e porgendomi la mano destra –Sono Marco.- si presentò.
Guardai prima lui poi la mano, infine gliela strinsi –Portuguese D. Ace.-
Mi venne spontaneo dire il cognome di mia madre, insomma mica potevo presentami dicendo “Gol D. Ace. Sì, sono il figlio del famoso assassino che ha passato quattro anni a far fuori gente ovunque terrorizzando il paese, piacere”. Come minimo avrebbe desiderato di avermi potuto investire due volte.
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Portuguese D. Ace vive a scrocco come un barbone, rubando qua e la qualcosa da mangiare. Marco, colui che lo investirà con la macchina [AcexMarco].
Per ogni capitolo sarà recitata una strofa musicale, proveniente dalla stessa canzone.