Si allontanò poco da me e mi indicò la sua erezione “Guarda cosa hai fatto..” mi disse esasperato.
“Oh poverino..” dissi scendendo dal tavolo della cucina e inoltrandomi su per le scale.
“Dove vai?” mi chiese stranito guardandomi.
Mi tolsi la maglietta con un rapido gesto e la lasciai cadere per le scale “Non lo so..” e entrai nella mia stanza.

Passarono tutta la serata a chiacchierare, a sorridere ed a sconvolgersi a vicenda il punto di vista con cui osservavano il mondo; parlarono di musica, canzoni ed artisti poi di diritti, doveri e politica ed infine di Londra, della magia e dei luoghi che avrebbero voluto visitare. Si confrontarono su tutto e su niente, in un mondo tutto loro che crearono per l’occasione e dal quale esclusero completamente le chiacchiere rumorose e le risate da ubriachi dei loro amici; lasciarono entrare nella loro bolla solo la musica della band indie che suonava sul palco del bar, giusto per dare un po’ di sottofondo ai loro discorsi leggeri ed allo stesso tempo impegnati.
(Una semplicissima storia d'amore).

Sta di fatto che mi trovavo chiusa a casa Styles, a fare da baby-sitter ad Harry che aveva la febbre alta. Prendetemi anche in giro, ma potevo rifiutare dopo che Anne mi aveva gentilmente telefonato chiedendomi se ero disposta a passare una giornata intera con lui? Ovviamente no. Quindi, mentre lei e mia madre facevano i loro giri, io dovevo occuparmi di Harold.

“Non so come riuscirò a trattenermi, ma stasera devi penare per avermi” mi disse con una sottile voce
“Tanto so che non potrai resistermi” soffiai, cominciando a baciarlo lungo il collo e a scendere sempre più giù, fino ad arrivare ai bottoni del pantalone, alzai lo sguardo per vedere la sua espressione e lessi nei suoi occhi lucidi che era pronto a sbottare, mi precipitai a sbottonare il bottone del pantalone, glielo sfilai rimanendolo in boxer, tornai a baciargli il collo, scesi fino all'elastico dell’unico indumento che gli era rimasto, notai la sua, ormai, ben evidente erezione e mi fermai
“Beh, se la vogliamo mettere così, possiamo anche finirla” gli sussurrai con tono accattivante, guardandolo nei suoi pozzi blu e allontanandomi.
“Con te non si può giocare, prendi tutto troppo seriamente”

«Ogni mattina le guardo, sei il mio pensiero appena apro gli occhi» mormorò prima di sfoderare uno dei suoi dolci sorrisi
«Ti bacio se mi dici che sono anche l’ultimo prima di chiuderli» non ho resistito, troppa dolcezza in una frase, poi mi avvicinai al suo volto.
«Sei il mio primo pensiero al mattino e l’ultimo la sera» continuò bisbigliando vicino l’orecchio destro.
Mi cedettero le gambe quando sentì la lingua di Liam perlustrare la mia bocca, mi abbandonai completamente a lui, avvolti dalla passione mi trascinò all’indietro, fino a quando la mia schiena trovò il muro, i nostri corpi aderirono l’uno all’altro, le sue mani volevano di più, anzi, sembrava quasi che mi pregassero di dargli di più, per qualche istante continuammo, poi Liam trionfante, mi spinse sul letto.

Fu il rumore di un vetro che si ruppe, a svegliarmi.
Mi precipitai nel bagno, e vidi Hope accasciata a terra, in lacrime.
Lo specchio del bagno era frantumato, e i pezzi a terra le graffiavano le ginocchia nude.
Corsi da lei, la mia Hope. L’ unica che amavo.

- Mi sei mancata -
le sussurrò all'orecchio stringendole i fianchi
- Non è vero -
disse a voce bassa la ragazza voltandosi verso di lui. I suoi occhi azzurri erano immersi in quelli marroni di Zayn cercando disparatamente un briciolo di verità.
- Sono pronto a giurartelo -

[...]I due amici salirono nella macchina di Liam,che mise in moto e partirono verso il centro commerciale che la sua ragazza gli aveva accennato il giorno precedente.
-Mi dici che intenzioni hai?- chiese Niall dopo un po’ che erano partiti.
-Semplice, no?Arriviamo li, tu vai da lei e glielo chiedi!-
-Cosa??!! Tu stai scherzando!? Sai che ho una cotta per lei,dove lo trovo il coraggio di chiederle una cosa del genere?!- gli rispose usando un decibel della voce, che nessun essere umano potrebbe mai sognarsi di raggiungere.
-Avanti su Nialler,sì uomo!- gli disse posteggiando l’auto nel parcheggio del centro commerciale.
La gamba del povero Niall iniziò a battere come quella del coniglietto di “Bambi” quando stava vicino alla coniglietta; e non aveva intenzione di fermarsi. [...]

UNA "FAN" HA URLATO CONTRO NIALL "SEI BRUTTO, NON MERITI DI ESSERE NEL GRUPPO ONE DIRECTION" COSI' LOUIS AFFERRO' IL MICROFONO E HA CANTATO L'ASSOLO DI NIALL, MENTRE ZAYN L'HA ABBRACCIATO FINO A CHE NON E' FINITA LA CANZONE. ok io le strappo il culo a morsi!! Puttana.
#è un rumors, ma se è vero... BENE mi è venuta in mente questa. Ma non penso sia vera. Però l'idea è caruccia, caruccia. La mia prima OS spero vi piaccia.

«Dai ragazzi non deprimetevi, si possono fare tante cose con una bottiglia vuota... e poi sono rimaste le cartine e la roba...» Genny scoccò un occhilino e prese da terra la bottiglia vuota di vodka alla pesca, mettendola al centro del cerchio
«Grande Gen! Allora chi ci sta?» chiese Harry malizioso alzando la mano seguito da altri 8, tutti tranne Bree, la bionda dagli occhi color prato
«E cazzo Bree dai non fare la difficile...» si lagnò Steph (Stephanie)
«Odio il gioco della bottiglia... è il modo per gli sfigati di dare un bacio ogni tanto...» Bree incrociò le braccia roteando gli occhi
«Finiscila e mettiti a giocare! Pensi che si baci e basta qui?» disse Megan con un sorrisetto malizioso
«E’ tipo verità o obbligo... solo che si usa la bottiglia, mai fatto?» chiese Louis spostando lo sguardo sul viso poco illuminato di Bree, in quella stanza il buio quasi dominava.
«Ufff... e che palle va bene ci sto...» accettò Bree sbuffando.

ECCOMICON UNA NUOVA OS...ROSSO FUOCO!

–Perché non me l’hai mai detto? – domandò, tenendo un tono di voce basso, quasi accusatore.
Mi alzai di scatto, sciogliendo l’abbraccio con Zayn, e feci un passo verso di lui.
–Harry, io…– iniziai, non sapendo bene cosa dire: non ero mai stata troppo brava con le parole.
Vidi Zayn alzarsi ed andare verso la porta per poi uscire, chiudendosela alle spalle.
Tornai a guardare Harry. –Io avevo paura: paura di ricordare, paura di soffrire, e non volevo coinvolgerti in questo ricordo doloroso, per far in modo che non pesasse anche su di te, non l’avrei sopportato, – conclusi con voce tremante, guardandolo negli occhi.

Mi addormento pensando a lui e al suo sorriso e, devo ammetterlo, non c’è modo più dolce per addormentarsi

Non posso lasciarlo andare. Non voglio lasciarlo andare.
-Niall!- lo richiamo urlando. Si gira verso di me e incontro nuovamente i suoi pozzi pieni di speranza.
Mi sorride – Ti amo- gli urlo.
-Ti amo anche io,piccola-

[...]
E d’un tratto la sua mente si offuscò, raffigurando solo immagini di lei: fotogramma dopo fotogramma, Harry riusciva perfettamente a riconoscerne l’abbondante seno, così morbido, così caldo, così… bello. I suoi capelli corti e nerissimi che splendevano sotto la luce soffusa della luna. Le sue labbra. Oh, le sue labbra erano perfette. Nessuna donna aveva labbra più belle, calde, soffici e rosee come le sue. Labbra dolci che sapevano nutrirlo ad ogni bacio, ad ogni sussurro, ad ogni caldo sospiro… ad ogni sorriso.
E che dire delle sue gambe? Lunghe tanto da farlo impazzire, lisce e luminose come seta. Ogni volta -ogni singola volta- che le accarezzava le cosce si sentiva in Paradiso. Ecco, era proprio come accarezzare le ali vellutate di un angelo.
[...]