La morte di Naraku ha provocato sollievo a tutti.
Per poco.
Perché per Sesshomaru quell'evento è stato solo il via libera all'ammassarsi di problemi di tutt'altra specie: un matrimonio in corso, l'elezione a una delle cariche più importanti tra i demoni, il dover guidare un esercito in una guerra che non gli interessava, l'arrivo di bizzarri umani dall'ovest con strane parole di pace e religione in bocca, malattie sconosciute e Rin.
Rin, sempre presente nei suoi pensieri.
Se solo Naraku non fosse morto, di quei problemi si sarebbe occupato qualcun altro.
Se suo padre non fosse morto, sarebbe stato lui ad occuparsi di tutto.
Ma tutti sono inevitabilmente costretti a crescere, no?

Harry Potter compra due quaderni incantati durante il suo viaggio con Hagrid a Diagon Alley, essi sono ingrado di far comparire ciò che viene scritto su uno anche sull'altro. Decide di affidare uno di essi alla sua civetta chiedendole di darlo a qualcuno che come lui, è in cerca di un amico.
E cosi, inizia il viaggio nel mondo magico di Harry Potter, aiutato da un'amica di penna che si fa chiamare Rose ...
Harry/FLeur

Le profonde ferite di un fallimento hanno spinto Michiru Kaioh, psicologa specializzata nel trattamento dei reduci di guerra, ad abbandonare il suo lavoro, tentando di scendere a patti con i sensi di colpa. È quindi con riluttanza che accetta, dopo alcuni anni, di occuparsi del caso di Haruka Tenou, giovane ufficiale dell’US Army che deve fare i conti con i fantasmi dell’Iraq.
L’incontro con Tenou riserverà non poche sorprese a Michiru ma sia per il medico che per il soldato inizierà, inevitabilmente, un lento cammino di crescita e di ritorno alla normalità, demolendo certezze e convinzioni per ricostruire sulle macerie di vite vissute a metà, e di ferite non ancora del tutto sanate.
E nella consapevolezza che nessuna delle due, ormai, potrà più fare a meno dell'altra.
[Haruka x Michiru]

*ATTENZIONE SPOILER per chi non ha letto "La Danza dei Draghi"*
Un AU/What if? in cui Arya Stark ha passato la sua adolescenza allenandosi nelle arti dell'assassinio nella Casa del Bianco e del Nero, diventando una delle migliori assassine in tutta Essos. Ormai la ragazza è diventata una spietata macchina da guerra, senza sentimenti e con pochi ricordi del doloroso passato e della sua famiglia. Ma all'improvviso un nuovo e inaspettato incarico sconvolge il suo mondo, catapultandola di nuovo in un universo che aveva a lungo dimenticato, facendo nascere nel suo cuore di nuovo dei sentimenti, facendole desiderare di tornare indietro.
Premetto che questo è il mio primo tentativo di ff, perciò non so cosa ne uscirà. La storia mi ronza in testa da un po', e prevedo che ci saranno parecchi capitoli! Consigli e commenti sono assolutamente bene accetti!

La giovane si sporse sul corpo del biondo, in modo da proteggere il suo bel viso dalla debole pioggia incessante.
"Steve, non farmi questo, ti prego."
Gli carezzò la fronte. La pelle del ragazzo era fredda, gelida.
"Apri gli occhi, Steve, avanti" pregò con voce tremante, sotto lo sguardo indecifrabile di Stark.
Cercò di trasferire la propria forza vitale in lui, ma ormai era tardi.
"È colpa mia. È soltanto colpa mia. Se solo fossi stata più forte, invece di crollare in quel modo. Ti ho lasciato da solo, non ti ho protetto e adesso … adesso …"
Prese a scuoterlo per le spalle, disperata.
"Steve, svegliati, ti scongiuro."
Lo baciò e le labbra erano fredde, non più calde e morbide.
Posò la fronte sul suo torace e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
"Mi assicurerò che continui a battere, te lo prometto, a qualsiasi costo."
Era stata la muta promessa fatta a lui e a sé stessa, dopo averlo amato, dopo aver sperimentato con lui cosa significasse essere una cosa sola sia nell'anima sia nella carne.
E lei lo aveva tradito. Perché quel cuore aveva smesso di battere.
Lo aveva ucciso.

In me sta rinchiusa Lævateinn,
Arma del Caos, forgiata da Lopt,
Suo padrone, ai cancelli di Hel.
Un’indegna mano la reclamò come sua
E corrotta fu dal suo grande potere.
Sconfitta e dannata, Lævateinn fu celata
In cella d’argento, da nove guardie serrata.
–
Londra, 1876. Il furto di un antico oggetto avvolto da una fosca leggenda scuote l'ambiente accademico e attira l'attenzione dello S.H.I.E.L.D., organizzazione segreta al diretto servizio di Sua Maestà la Regina Vittoria. Per recuperarlo prima che l'irreparabile accada, il colonnello Nicholas J. Fury si vedrà costretto a reclamare la presenza di strani e straordinari individui e a lanciare una richiesta d'aiuto che andrà ben oltre i confini del mondo conosciuto.

Due sono le massime sorgenti del male del mondo: l’egoismo e la stupidità.
E tutte e due albergano nell’anima dei «signori delle cose» e dei loro servi.
Padroni, ma se tutti gli altri si contassero, che cosa fareste voi?
Risponde el loco:
- Nessuno di loro sa contare. Occorre un uomo libero che insegni loro l’addizione.
A tutti quei pochi uomini liberi che ancora resistono.
[Alberto Manzi; Roma, aprile 1986]

«Non ti piacciono le carole natalizie?» gli domandai tranquillamente.
«No» rispose al suo posto Gesù. «Le detesto».
Un racconto ironicamente filosofico su un Natale vissuto da personaggi così strani e improbabili che nemmeno l'autrice è capace di introdurre.
Prima classificata al contest "Christmas comes for everyone" indetto da CoS.

Questa FF è un missing moment de "I Figli della Speranza" di Kysa collocato fra il capitolo 63 e 64.