[Eren/Levi] [Modern!AU]
“Lui è Heichou,” annunciò Hanji con tono solenne, accarezzando il pelo del gattino. “Il tuo nuovo migliore amico.”
Levi si mise a ridere, immaginando che fosse tutto uno scherzo. Poi, però, la donna gli lasciò il felino tra le mani, estrasse un libro dalla borsa intitolato ‘Tutti i segreti per prendersi cura di un gatto’ e si chiuse l’uscio dell’ingresso alle spalle con un semplice cenno, sorridendo diabolicamente.
Levi impiegò qualche attimo nel rendersi conto che l’amica non stesse affatto scherzando. Portò l’animaletto all’altezza del volto e lo scrutò bene: aveva due grandi occhi verdi che lo guardavano curioso e aveva smesso di miagolare da quando lo aveva preso in braccio. Gli grattò la testa con l’indice e il cucciolo provò a dimenarsi, quasi come a voler scendere. Levi lo appoggiò sul tavolo e lui tornò lesto dentro il trasportino, ancora molto impaurito.

[Eren/Levi] [Modern!AU] [TattooArtist!Levi]
“Non facciamo tatuaggi ai mocciosi qui. Vai a giocare coi trasferelli prima che chiami i tuoi genitori.”
Eren si sentì arrossire a quelle parole. “Ho diciott’anni compiuti, in realtà.”
L’uomo alzò le sopracciglia, ma non replicò. Prese l’agendina nera che Hanji aveva appoggiato sul bancone e cominciò a scribacchiare qualcosa al suo interno.
“Quindi...” mormorò la donna con tono allegro, rivolgendosi al suo collega come se non fosse successo nulla. “Hai il tempo di fare un tatuaggio al nostro giovanotto! Oh sì, caro, lui è l’altro tatuatore dello studio… si chiama Levi.”

[Eren/Levi] [Marginali Jean/Marco + Ymir/Christa] [Modern!AU]
C'è una vecchia storia che si tramanda di studente in studente al liceo di Shiganshina riguardo il temibile professor Ackerman. E' nozione comune, infatti, che il docente sia così scontroso, cattivo e severo con chiunque perché sia un po' frustrato da quel punto di vista.
Quando Eren, suo segretissimo compagno di una vita, viene assunto come sostituto infermiere nel liceo e scopre questa leggenda metropolitana, uno è il dubbio che gli attanaglia lo stomaco: è per caso colpa sua? E' un pessimo amante tra le lenzuola? Non riesce a soddisfare abbastanza il suo fidanzato?
L'unica soluzione gli sembra quella di impegnarsi al massimo, in modo da rendere vana questa diceria e far sapere a tutti che il fidanzato del professor Ackerman si prende cura di lui. Da ogni punto di vista.

“Kisshu e tutte le sue maniere viscide e violente erano un ponte diretto e improvviso con il passato che ormai rivedeva solo nei sogni. Il suo ghigno beffardo e i suoi occhi che sembravano trapassarla da parte a parte. Le sue parole, il modo in cui la sfiorava e la toccava, le volte in cui si erano scontrati. Il bacio che le aveva rubato appena l’aveva vista e quello che non era mai riuscito a darle quell’ultimo giorno.
Era lui. Tutto quello era lui. Imprevedibile e insidioso, avrebbe potuto ucciderla in quell’istante se avesse voluto. E soprattutto era troppo vicino. Dopo esserle stato lontano così tanto tempo, all’improvviso era insistentemente a pochi centimetri dalla sua faccia, a insediarle il lobo dell’orecchio con le labbra fredde e quella voce più profonda di un tempo, inumana e affilata. Non era assolutamente in grado di affrontare una situazione del genere."
Dopo tanto lavoro, pubblico questa storia, la mia prima Kisshigo erotica, annunciata e sofferta.
10.500 parole circa. Note all'interno.

Quella era una mattina come tutte le altre, per Kidou Yuuto.
[...]
E tale rimase fino a che il rasta non fu svegliato da un incredibile fracasso proveniente dalla cucina.
“Per tutti i kami, ma che diamine…”
***
Storia dedicata a Yssis, la mia Soushi. Buon compleanno, tesoro!

(Ayato center) Tratto dalla storia:
“Che buffo, lei era stata il motivo del nostro allontanamento”, pensò Ayato, continuando ad osservare la Luna. Eppure… lei era anche l’ultimo legame che li teneva in vita… l’ultimo legame che loro avevano reciso insieme… spezzato… scomparso…
Quando il filo di vita di Cordelia si era spezzato… il loro ultimo vincolo di fratellanza lo aveva seguito e loro non avevano fatto nulla per ricucirlo.
Quel legame indicava la loro infanzia, quando erano ancora giovani e belli, belli dentro, quando erano felici e credevano che il mondo potesse offrire loro mille speranze. Un legame così non poteva sopravvivere alla loro vita fatta di oscurità, poteva vivere solo attraverso i loro ricordi e in fondo andava bene così.

[Piccolo regalo di Natale per tutto il fandom ^^ In particolare alle mie amiche più care, a cui ho voluto dedicare questa mia opera. Ci sono delle sorprese per voi, qui dentro: se vi sentite chiamate in causa, forse fareste bene a dare una sbirciatina, no?]
#14 – Regalo. [BanGaze]
Ci era voluto un po’ per trovare il regalo perfetto per Nagumo [...] ma alla fine c’era riuscito: “Così potrai innaffiare quel tulipano che ti cresce sulla testa.”

[Yuuram]
Yuuri è partito per una guerra, sta per tornare a casa ma dovrà fare i conti con il caratteraccio del suo reggente.
Estremamente fluff.

[Kidou lo faceva apposta – di questo il punk era assolutamente certo – a lasciare le tende della finestra leggermente scostate di modo che i primi raggi solari seguissero una traiettoria perfetta dritta contro le sue palpebre chiuse. Giusto per bruciargli entrambe le retine.
[...]
E comunque Fudou odiava quella sua deformazione professionale, se così si poteva definirla.]
Storia dedicata a Yssis, _Kiiko Kyah e _Girella_ (e ovviamente a tutte le fan della KidoFudo)
Ma sopratutto dedicata a Juddy, con le mie più sincere scuse per i mancati auguri di buon compleanno.

{ fiction che emana fluff da tutti i pori(?)} {una cosa dolciosa dedicata a Marina Swift(?)} { HiroMido is the way;)} { scritta col cellulare quindi senza font di chissà quale originalità}
~
"Il pistacchio si alzò piuttosto sorpreso: la mattina di natale nessuno veniva mai a trovarlo, specialmente a quell'ora.
[...]
- Cioè, ehm, sorpresa - sorrise incoraggiante, accarezzando una ciocca del fidanzato.
- Come hai fatto ad entrare?- balbettò confuso.
- Ti conviene nascondere le chiavi in un'altro posto. Lo zerbino ormai è sorpassato e io ti conosco fin troppo bene- sussurrò all'orecchio."
~
Spero sia di tuo gradimento:)

{KyouTaku} {20 Drabble e Flashfic}
Scritta a quattro mani.
Perché ci vuole più KyouTaku in questo mondo (?)
Dalla storia:
''E quello che trovò sul tavolo fu un vaso color nocciola con all'interno una rosa blu (...)
Avevano impiegato mesi per trovare una casa dove avrebbero vissuto insieme.
Forse dargli del maniaco non era poi tanto azzardato''.

"La prima cosa di lei che li colpì furono gli occhi. Erano di un incantevole azzurro cielo e potevano appartenere ad uno solo di loro.
Poi, in cerca di altri indizi rivelatori, notarono i capelli. Lunghi e fluenti, erano di un nero vivo e brillante e allo stesso tempo di una delicatezza particolare e potevano appartenere ad uno solo di loro.
Ultimo, ma non ultimo, c'era la pelle. Nonostante la villa si trovasse sulla costa e il sole estivo illuminasse l'intera zona, era di un colore latteo e immacolato e, così come quel sorriso beffardo, poteva appartenere ad uno solo di loro."
-§-
Dopo la scomparsa della madre, Luna Momoyma, 17 anni, si trova costretta a dover rintracciare il padre che non ha mai conosciuto.
La madre, però, non le ha lasciato un nome, bensì 3 e starà a lei scoprire chi tra Mark, Ryan e Ghish è l'uomo che cerca e a cui deve dare la lettera che la madre le ha affidato.

1. Questione di posizione
2. Fuochi d'artificio e romanticismo da quattro soldi
3. Peperoncino
4. Bacio
5. Mal calcolato
6. Eh, ho freddo.
7. Inviti pomeridiani in casa di un pianista
8. Il caso autobus
9. Punte di gelosia
10. Abbandonare un compagno di squadra nel momento del (proprio) bisogno:
Incontrò di nuovo lo sguardo di Takuto. Lo vide mordersi le labbra e guardarsi nervoso attorno.
Sorrise e gli si avvicinò con tranquillità, mentre Zanakurou domandava il prezzo di questo o quell’altro accessorio, commentando con “questo sarebbe perfetto in scena!” o frasi del genere.
Kyousuke inclinò il capo verso il castano, vago -… Mi pare… molto preso.- ammiccò con il mento all’altro ragazzo, scrollando le spalle.

Ryuuji lo fissò confuso e si toccò con la punta delle dita la guancia sinistra che era stata baciata.
- Perché? - domandò solamente.
Hiroto abbassò lo sguardo, rosso in volto.
- Scusa. Ho pensato che la tua pelle sembra miele e mi chiedevo se avesse anche lo stesso sapore - ammise innocentemente, temendo di avergli fatto un torto.

HiroMidoMasa
< Neh, Masaki ti va di vedere un film con me e Ryuuji? > Hiroto entra nella camera del suo figlioccio con un sorriso a trentadue denti e l'azzurro lo osserva per qualche secondo
< Che vi guardate? > chiede riportando lo sguardo sul ds
< Insidius > gli risponde il rosso e Kariya spalanca leggermente gli occhi, è un horror che gli hanno detto essere tremendo
< Non mi va > risponde alla fine senza guardare il suo tutore
< Cos'è, hai paura? > ridacchia e Kariya alza il suo sguardo offeso su di lui
< Certo che no! > sbotta
< E allora cos'hai da fare di così importante da non volerlo vedere con noi? > continua il rosso