Harry uscì dalla stanza, Hermione e Ron si ritrovarono da soli per la prima volta dopo ore.
Quella giornata era stata interminabile e per certi versi bellissima, peccato fosse stata rovinata dal messaggio di Kingsley e dalla loro fuga improvvisa.
Missing moment ambientato durante il settimo libro della saga.

Nell’ora più buia, Ron confessa e Hermione le proprie paure e si domanda se quello scelto sia il futuro più giusto per lui - o se sia il momento di fare un passo indietro.

100 Prompt.
100 Storie.
Alcune collegate, altre no.
Un'infinità di personaggi, anche i più improbabili.
Coppie sia Het che Slash.

“Quali sono gli effetti dell’incantesimo?” chiese Ron. Quando Harry era stato colpito, lui e gli Auror erano come impazziti. A Ron era quasi venuto un infarto quando gli avevano comunicato che era stato rinvenuto svenuto nel giardino di una villa privata.
“Effetti minori, in effetti. L’incantesimo ha come scopo quello di confondere l’avversario, ma Harry deve averlo deviato in qualche modo, mitigandone gli effetti nel breve termine ed enfatizzando quelli nel lungo periodo; quindi, l’effetto peggiore sarà una amnesia temporanea.”
“Harry non si ricorderà più di noi? sbottò Ron veemente.
“Temporaneamente. E il suo corpo subirà un processo chimico per contrastare il dolore e il disorientamento. Avrà un bisogno costante di produrre ossitocina ed endorfine.”
“Che cosa consiglia, quindi?”
“Beh, riposo per cominciare. Poi molto sport all’aria aperta e tante coccole.”
Hermione e Ron sollevarono le sopracciglia in un’espressione piena di stupore.
“Il modo migliore per far produrre all’organismo ossitocina ed endorfine è lo sport e il contatto fisico con un’altra persona. Un abbraccio, una carezza… un rapporto fisico.”
“Quindi Harry dovrà passare le prossime settimane a riposarsi, fare sport e fare sesso” disse Ron. “Avrei voluto essere colpito io."

È la sera della festa di Natale di Lumacorno. Hermione è in compagnia di un odioso Cormac McLaggen, dopo averlo invitato per pura ripicca nei confronti di Ron...

Dalla storia:
Hermione voltò lo sguardo verso gli occhi azzurri del suo ragazzo. Ron la stringeva da dietro, la testa appoggiata sulla sua spalla, le disse: “Credo che se non ci togliamo dai piedi, mia sorella ci affatturerà presto. Sono anni che aspetta Harry.”
Un sorriso comparve sul volto di Hermione, il quadro le divenne più completo: sì, forse Harry era in preda ai suoi fantasmi, e Ginny cercava di placarli come poteva, ma Ron aveva ragione, quei due avevano bisogno di trovarsi e darsi una possibilità.
“Però, Ron, questa volta mi hai battuto in quanto a perspicacia…” ammise divertita.
“Sempre quest’espressione sorpresa…” le fece eco ridacchiando, “vieni.” Ron intrecciò le dita alle sue e la guidò dentro casa, lasciando a Harry e Ginny un po’ di tranquillità.
Hermione sorrideva: “Dove mi porti?”
“In un posto tranquillo…”
Dedicata a Paige95 che mi ha sfidata a scrivere una Romione lemon.

Solo grazie alla mancata creatività di Ron Weasley!
Dal testo:
Che gioia il Natale!
Le case adorne, i piatti ricolmi, il tepore del camino, insomma, l’animo straripa così tanto di felicità che quasi non c’è più spazio per altro.
“Sei veramente un babbeo Fred Weasley!”
“Ginevra, non provarci nemmeno a lanciarmi quel coso!”
“Un’altra parola e ti spezzo la bacchetta in testa, quanto è vero che mi chiamo Hermione!”
Ho detto ‘quasi’.

Una scena dolcissima della nostra Hermione in dolce attesa di Rose, la loro primogenita.
Ho immaginato le paure di Hermione e la felicità e dolcezza di Ron in un momento come questo durante le loro giovani età.
[Dal testo]
"Da quando aveva saputo di aspettare un figlio i dubbi e le paure si erano impossessate di lei. Sarebbe stata una buona madre? Era abbastanza pronta? Pochi mesi e una creaturina piccola piccola sarebbe stata sotto la sua responsabilità e questo la spaventava a morte. Infondo aveva poco più di 20 anni ma quando il panico la pervadeva un ricordo la faceva sorridere e calmare …"

Hermione è appena stata torturata da Bellatrix a villa Malfoy.
Grazie al sacrificio di Dobby, i nostri protagonisti sono tornati sani e salvi a Villa Conchiglia.
Ecco un dolce momento tra i nostri Ron ed Hermione in cui leggiamo tutto il lato protettivo di Ron nei suoi confronti, tutto il loro amore che non riescono più a nascondere molto bene e anche i loro soliti battibecchi divertenti. Sarebbe stato molto bello mostrare una scena post tortura di Hermione e la reazione di Ron da parte della nostra amata Rowling. Non ce l'abbiamo purtroppo e allora io ho voluto immaginarla così. :)
Buona lettura, lasciatemi un commento se vi va ;)

Questa è la storia della prima volta tra Ron ed Hermione. Senza dubbio è più romantica di quanto avessi programmato, ma che ci volete fare? Spero piaccia a voi come è piaciuto a me scriverla.

Ronald era felice mentre tornava verso casa. Sapeva che ad aspettarlo, vestita di tutto punto, avrebbe trovato Hermione, la sua compagna ormai da qualche anno.
Ma andrà tutto secondo i piani?

Gli attimi della morte di Voldemort e il funerale di Fred visti dalla prospettiva di Hermione.
Una Ron/Hermione matura, non sdolcinata e, a mio parere, adatta alla situazione che i ragazzi si trovano ad affrontare.

è solo una di quelle tranquille domeniche pomeriggio che i Potter e i Weasley-Granger trascorrono insieme, ma poi qualcuno, probabilmente James, fa una domanda di troppo ed ecco che gli adulti si rimettono a parlare di Severus Piton, con gran esasperazione del piccolo Albus

Sono la paladina del silenzio-in-biblioteca. Ron è intento a rovinare questo mio titolo.
[Questa storia partecipa al contest "Sette colori - II edizione" indetto da erzsi sul forum di Efp]

Ron e Hermione cercano di preparare la piccola Rose per un nuovo arrivo in famiglia... I risultati, però, non saranno proprio quelli aspettati.
"Guarda!" Iniziò Rosie, toccando la propria pancia.
"Il pancino di Rosie, il pancino di papà," E toccò la sua pancia,
"E il pancino di mamma!" Applaudì dopo aver toccato le pance di tutti.
"Sì, tesoro," Sorrise Hermione scostando i morbidi ricci rossi dalla fronte della figlia.
"Mamma ha un graaaande pancino!" Squillò Rosie con innocenza, le braccia allargate ad indicare quanto fosse grande la pancia della mamma.