"Perchè ti arrendi tanto facilmente, eh? Che cos'hai che non va in quella testa?"[...] "Lo sai che c'è? C'è che hai dei problemi di autostima grossi come una casa, te ne rendi conto? Tu sei una cazzo di locomotiva! Sei una dea, una purosangue! Sei una cazzo di Mohammed Ali al femminile! Però non lo capisci. Nella tua testa non sai dire altro che: Non funzionerà mai, è tutto una merda". Mi imitò con una vocetta stridula. "Ecco perchè non mangi come si deve. Ecco perchè fumi. Stai dimostrando a te stessa quando sei incapace. Hai paura di dire: Ehi, gente, sono felice!" Abbassò il finestrino e il vento gli sbattè in faccia mentre lui gridava verso il cielo : "La mia vita è una ficata assoluta! Sono una forza della natura! La vedi come una sorta di arroganza che ti attirerebbe l'odio degli dei, ma sono tutte stronzate. Tu sei il più strepitoso pezzo di fica che abbia mai visto. Sei intelligente, hai una grinta micidiale, mi fai cacare sotto dalla paura. Devo prendere il coraggio a due mani anche solo per guardarti negli occhi" [...]" Deve esistere qualcosa che ha un significato, a costo di inventarcelo noi. Ecco, inventiamocelo: io ti amo, tu mi ami. Teniamo duro su questa cosa. Portiamocela dietro per tutto il campo fino alla cazzo di meta. Ok?" (Mercoledì delle ceneri di Ethan Hawke)