Emma è a casa di Regina... Per parlare con lei di Henry.
Un bicchiere di vino, la completa solitudine e due labbra che si vogliono da sempre...
FANFICTION ROSSISSIMA [Swanqueen] [wickedbeauty]

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La storia si svolge sulla nave di Killian nell'episodio 1 della terza stagione.
Emma è arrabbiata con i genitori che vedono sempre tutto bello e perfetto e Regina è l'unica che sembra capirla su quella nave.
Alla fine le due finiscono con il dormire insieme. Cosa sarà successo prima di dormire??

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Regina salva Emma dall'essere risucchiata assieme allo spettro e lei cade rovinosamente sulla mora, che però è ferita e deve essere medicata. Chi la porterà in braccio per tutta storybrooke? Emma ovviamente.
[SWANQUEEN]

[E’ una traduzione.] Le versioni adolescenti di Emma e Regina appaiono a Storybrooke e, con grande sorpresa di tutti, legano immediatamente. "Dobbiamo fermare tutto questo, Emma. Regina non può invaghirsi di te, deve incontrare Daniel, deve innamorarsi di lui! La sua morte darà il via a tutto. Altrimenti Regina non scaglierà mai il sortilegio, Storybrooke non esisterà…ed Henry non sarà mai nato!"

"Il destino ha un'ironia sottile, di quelle che non puoi cogliere all'istante, almeno che tu non abbia il quadro completo della situazione. E lei ce l'aveva. Sapeva cosa stava facendo e cosa avrebbe dovuto fare. Era determinata e non avrebbe lasciato nulla al caso."
Il racconto è ambientato dopo la puntata 6x04. Si tratta di un diverso sviluppo della storia che fa riferimento ai fatti accaduti durante le stagioni passate e le prime quattro puntante della sesta.

Aveva quello che aveva sempre desiderato, un compagno e un figlio che le volevano bene eppure...
Eppure c'era Emma.
Da quando quella ragazzina impertinente aveva voluto fare l'eroe per salvarla, la vita Regina era stata tutta in discesa: non dormiva più, mangiava a malapena, era letteralmente intrattabile.

[Post IV stagione - Dark Swan]
Che cosa aveva intenzione di spiegare a suo figlio?
Al figlio di Emma.
Che sua mamma si era sacrificata per salvare Regina? Che aveva deciso di diventare il Signore Oscuro? Che ora non voleva saperne di aprire quei suoi occhi, i suoi luminosi occhi verdi?
Chissà se Regina avrebbe mai più rivisto la luce, negli occhi di Emma.
«Mamma?» urlò Henry, non appena notò la ragazza a terra, «Mamma!»
Una lacrima scivolò lungo la guancia di Regina.
La voce di suo figlio era il suo urlo di dolore.
Dio, avrebbe riportato indietro Emma. A costo di qualsiasi prezzo. La sua vita, la sua anima, la sua felicità, qualsiasi cosa, pur di riavere Emma con tanto di fastidiosa giacca rossa e quella sua infantile dieta basata su formaggio grigliato e ciambelle.

''Lo so cosa è successo.''
Fu un attimo, ma bastò ad Emma per avvampare.
''Cosa sapresti?''
''Lo sai perfettamente, Emma. Hook non ha fatto altro che vantarsi del vostro bacio.''
La voce le si strozzò alla fine della frase, sembrava che stesse soffrendo.

Emma passò in scivolata davanti al portone della Sala Grande, e per poco non cadde nel tentativo di ritornare indietro.
Accovacciati sotto i quattro tavoli, mezzo centinaio di studenti le rivolsero uno sguardo terrorizzato.
Emma lanciò un’occhiata al corridoio deserto, prima di decidersi ad entrare. Dopotutto, era lì per quello.
Entrò, per assicurarsi che fossero tutti sani e salvi, ma non appena ebbe messo piede nel salone, la punta di una bacchetta le si conficcò nell’incavo del collo.
Pairing principale: Swanqueen
Crossover: OUAT/Harry Potter
Capitoli: 40

Hiddenbrooke è il nome di un bizzarro locale che sorge nella periferia della sonnolenta cittadina di Storybrooke. Nato con lo scopo di ospitare una festa in maschera, viene tanto apprezzato dalla comunità locale che diventa una presenza fissa all'interno della città. Emma, incuriosita, si reca al suo interno. La sua attenzione viene subito catturata da una donna dagli occhi scuri, il cui viso appare coperto da una maschera d'argento. Il suo desiderio si trasforma lentamente in una vera e propria ossessione quando scopre che Regina è ancora viva. Henry non è mai esistito. [SwanQueen]

Le carceri di Storybrooke non erano mai state così colme. Emma, annoiata dalla routine quotidiana, accetta di collaborare al programma di riabilitazione per detenuti. Regina, desiderosa di poter tornare ad essere libera, è uno dei candidati. Ambientata dopo la fine della prima stagione. Henry non è mai esistito. [SwanQueen]

Raccolta di One Shot incentrate interamente su Emma e Regina.
Stralci di vita quotidiana, rivisitazione di fatti accaduti nella serie, racconti AU. Saranno fluff, angst, alcune anche smut (ecco spiegato il rating rosso).
Interverranno spesso altri personaggi, specialmente Henry e Mary Margaret (la quale mi piace particolarmente da inserire nei momenti imbarazzanti. Leggere per credere).
Pubblicherò ogni volta che scriverò una nuova storia, senza una scadenza particolare. Enjoy! :)

Storybrooke non è mai stata tranquilla e pacifica come in quei mesi e la signorina Swan, sceriffo di quell’amena cittadina, si annoia terribilmente, notte e giorno. La sua unica, vera, gratificante distrazione è, naturalmente, Regina Mills. Già, perché Emma non può fare a meno di torturare il sindaco con programmatici ritardi nella consegna dei documenti della stazione di polizia e assurde richieste, come quella di una sedia superergonomica, cinque rotelle, seduta reclinabile, poggiatesta e poggiapiedi estraibile, acquistabile in ben sette colori differenti.
Ma è solo quando la signorina Swan invia erroneamente un messaggio a Regina, un messaggio vietato ai minori e niente di meno, che le cose iniziano a farsi davvero interessanti.
[In breve: SwanQueen ft. sexting]

Ebbene sì, per me la serie dovrebbe essere così.
Accetto critiche costruttive, consigli e una mano se qualcuno me la vuole dare. Il mio vocabolario italiano è un po' ridotto, quindi troverete tante parole che si ripetono.

Ebbene sì, il sequel di "A volte l'amore non è abbastanza". Enjoy!
Dal Capitolo 2:
[...] Ruby ringhiò, ed Henry ebbe paura di lei per la prima volta. I suoi occhi erano scuriti dalla disperazione, le sue mani tremavano, ed il suo volto era pallido. Una patina di sudore -probabilmente freddo- rivestiva la pelle chiara della sua fronte. "Vattene via, Henry". Tirò fuori un oggetto che il ragazzo non aveva notato: il pugnale. Ruby lo tenne fermo di fronte a sé e pronunciò ad alta voce quelle parole di rito: "Signore Oscuro, io ti invoco".